Home Vaielettrico risponde Elettriche made in Italy: è proprio un flop?

Elettriche made in Italy: è proprio un flop?

31

Vuoi leggere questo articolo senza pubblicità? Entra qui e abbonati a Vaielettrico Premium
Webinar

Elettriche made in Italy: perché non si vendono? Silvio, un lettore, parte dai dati del primo trimestre del 2025 per interrogarci sulla situazione. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

elettriche made in Italy
L’Alfa Romeo Junior e la Lancia Ypsilon nelle versioni elettriche.

“Non le trovo nelle classifiche delle più vendute, neanche in Italia”

“Capisco il vostro patriottismo nell’enfatizzare il decimo posto della Grande Panda (decimo!!!) nella classifica delle elettriche più vendute. Ma mi sembra che il made in Italy non se la stia passando troppo bene. Della 500 elettrica si stanno perdendo le tracce, il che è singolare in un momento in cui le auto a batterie si cominciano a vendere anche in Italia.

Mentre degli altri modelli non vedo cenno nelle varie classifiche che vengono via via pubblicate. Il nostro ministro Adolfo Urso aveva parlato di riportare l’Italia a un milione di auto prodotte: se quello è ancora l’obbiettivo, temo che non potrà contare su un grande apporto dalle elettriche. E non a caso adesso si parla di riconvertire gli stabilimenti di macchine in fabbriche di armi: che tristezza…. Silvio Del Monaco

Elettriche made in ItalyElettriche made in Italy: ecco i dati del 2025, non c’è da stare allegri

Risposta. Bisogna capire che cosa si intende per made in Italy: un conto sono le auto che hanno sul cofano marche italiane, un conto le auto fabbricate qui. Perché tra i 7 modelli EV in commercio dei brand tricolori del gruppo Stellantis solo tre sono fabbricati nella penisola: Fiat 500e, Maserati Grecale e Granturismo Folgore. Gli altri (Fiat 600 e Grande Panda, Lancia Ypsilon e Alfa Junior) arrivano tutto da fabbriche all’estero.

L’Italia non ha la forza che ha consentito al governo francese di imporre alla Renault di riportare in patria gran parte delle produzioni e questo è il risultato. Per quel che riguarda i risultati di vendita, è vero che al momento sono modesti. La 500e, che è stata a lungo leader di mercato (non solo in Italia), nel primo trimestre è scivolata al 9° posto, con 605 auto vendute.

Seguono, tra i modelli ‘italiani’, l’Alfa Junior con 404 e la Grande Panda con 261. Come al solito, la 500e va meglio in Francia (1.505 immatricolazioni nel trimestre), ma si resta in attesa di un nuovo modello che non si sa quando arriverà. Dato anche che le attenzioni di Stellantis in questa fase sembrano concentrarsi sulla versione ibrida, attesa per l’autunno.

Le ultime offerte di elettriche usate sul nostro sito: Model S, e-208, 500e, e-Up ID.3,, Kia EV6, Zoe…

Volkswagen ID.3 del 2024elettriche made in Italy– Anno: 01-2024 – km: 9.775 – Stato Batteria: n.d. – Località: Livorno – Prezzo: 31.500 euro

Opel Corsa-e del 2021Elettriche made in Italy– Anno: 01-2021 – km: 47 mila – Stato Batteria: n.d. – Località: Aosta – Prezzo: 13.500 euro

Opel Mokka-e del 2023 Elettriche made in Italy– Anno: 05-2023 – km: 15.000 – Stato Batteria: n.d. – Località: Cagliari – Prezzo : 20.000 euro

Elettriche made in Italy Fiat 500e ICON – Anno: 04-2021 – km: 34.200 – Stato Batteria: n.d. – Località: Ancona – Prezzo: 16.000 euro

Tesla Model 3 del dicembre 2021 – Elettriche made in Italy  Anno: 12-2021 – km: 75.300 – Stato Batteria: n.d. – Località: Montopoli Val d’Arno (PI) – Prezzo: 29.000 euro

Dacia Spring del 2022 – elettriche made in ItalyAnno: 01-2022 – km: 45.000  Stato Batteria:94% – Località: Ravenna – Prezzo: 8.900 euro

Tesla Model S Ludicrous+ Raven EditionOpel Corsa-e del 2021 – Anno: 10-2020 – km: 145.000 – Stato Batteria: n.d. – Località: Udine – Prezzo richiesto: 62 mila euro

Volkswagen e-Up –Volkswagen ID.3 del 2024   Anno: 2020 –  km: 64.000 – Stato Batteria: n.d. – Località: Vicenza – Prezzo richiesto : 10 mila euro

Peugeot e-208 – Elettriche made in Italy Anno:01/2021 –km percorsi: 52.900 – Località: Sicilia – Prezzo richiesto: 18 mila euro

Tesla Model S Ludicrous+Fiat 500e del 2021 – Fiat 500e del 2021 con 74 mila km e batteria 91,7% vendesi. La propone Giuseppe, da Ascoli. Prezzo: 13.300 euro

Opel Mokka-e del 2023 Volkswagen e-Up del 2021 – Volkswagen e-Up del settembre 2021 vendesi – km: 30.000 – Stato Batteria: 96% – Località: Padova – Prezzo: 14.500 euro.

Tesla Model S Ludicrous+

KIA EV6 GT Line del 2022 KIA EV6 GT Line dell’aprile 2022 vendesi.  – km: 25000 – Stato Batteria: n.d. – Località: TRENTINO – Prezzo: 32.000 euro.

Tesla Model S Ludicrous+Tesla Model 3 Long Range 2021 – Model 3 LR 2021 con 66 mila km vendesi.  Anno: 03/2021 Km: 66 mila – Luogo: Venezia. Prezzo: 29.500 euro.

Renault Zoe Anno: 08/2020 – km: 53.000 – Stato Batteria: n.d. – Località: Alessandria – Prezzo: 15.900 euro.

– Iscriviti alla newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico: è tutto gratuito

Apri commenti

31 COMMENTI

  1. Sarebbe più corretto dire di “case che hanno un marchio che è storicamente nato in Italia”, perché una società che ha sede in Olanda e lì paga le tasse di italiano non ha niente… ah no dimenticavo, batte cassa in Italia… l’automotive italiano non esiste più se non per le poche aziende che fanno parte della filiera e producono componenti.

  2. “ le attenzioni di Stellantis in questa fase sembrano concentrarsi sulla versione ibrida”, (della 500).
    Impegni a lungo termine no ?
    Si gurda solo la punta del naso.

  3. Certo che – nel 2025, dopo l’arrivo di Armageddon Trump – chiamare “estero” gli altri Paesi della UE farà certamente contenti i sovranisti fanatici MINGA che, dopo la decrescita felice, mirano all’obiettivo “irrilevante è bello”, ma significa che culturalmente e industrialmente l’Italia è spacciata.

    N.B. MINGA = Make Italian Navel Great Again

    • Aho, Edwin, ma che è tutto st’inglese???
      I sovranisti fanatici italiani hanno Facciamo (l’)Italia Grande Ancora come slogan, eddai… 😉😂

  4. come dice la redazione, bisogna:
    1 capire cosa si intende per made in italy.
    2 capire/sapere cosa, al tempo, fu commissionato a marchionne.
    se si riporta l’effettiva e veritiera risposta al punto 2, si può allora imbastire un discorso scevro di opinioni, personalismi, imprecisioni.

    il suo compito non è mai stata la transizione elettrica delle auto (ricordiamoci che a malapena c’era tesla all’epoca), ma riottenere redditività. imputargli stellantis.. dai su

    PS: sono molto lontano dal difendere marchionne, cui ai tempi ho riservato aspre critiche (specie per lancia), però se ci si pone la domanda “io come/cosa avrei fatto al suo posto?” probabilmente ognuno capirà.

    • Da utilizzatore e acquirente ne ho avute 3 di fiat nella vita, non le ho mai ritenute gran macchine.. diciamo che erano utilitarie piuttosto spartane con diversi piccoli problemi ma mai nulla di veramente grave e comunque facili da riparare anche a livello di ricambistica estremamente disponibile .
      Non non ero “Antifiat” sinché effettivamente la produzione rimase in buona parte collocata in italia.
      Già con le passate delocalizzazioni cominciai a vederla come il fumo negli occhi.

      Oggi dopo stellantis ed il famosissimo puretech non la comprerei nemmeno se costasse un 15% in meno di modello equivalente da altro produttore.

      lasciare i dividendi ai soci italiani che fanno lavorare all’estero no grazie, prendo direttamente una tedesca o se proprio una francese che almeno hanno avuto un minimo di razionalità nelle scelte fatte.

  5. Allora, Davolio….per ricapitolare….
    Innanzitutto, tu sei stato gratuitamente offensivo nei confronti di una persona scomparsa che, per inciso, è stato unanimemente riconosciuto (anche da un punto di vista accademico) come uno dei più grandi manager italiani di sempre.
    L’aggettivo “pingue” che hai utilizzato nulla ha aggiunto e nulla ha tolto a quanto hai blaterato a vanvera e te lo potevi sicuramente risparmiare, insieme alle tue considerazioni “dal basso” (e nuovamente offensive) sulla laurea honoris causa attribuite a Marchionne (che spreco).
    Per proseguire, dal momento che sei un talebano della mobilità elettrica, sostieni (parlando nuovamente a vanvera) che il compianto Marchionne avrebbe dovuto “….in un momento cruciale alzare lo sguardo e osservare quanto stava già succedendo negli USA con TESLA….”.
    Dimenticando, però, che il buon Marchionne lo sguardo verso gli USA l’aveva alzato (eccome!), comprando la Chrysler (scusa se è poco) e ponendo le basi per la nascita di FCA.
    Per cui, ripeto: evita polpettoni farciti di cambiamento climatico, mobilità elettrica, industria, finanza e quant’altro e limitati a parlare di ciò che sai, se sai.
    Sennò, taci che è meglio e, nell’aureo silenzio della meditazione, fatti fare compagnia da damiano I, il cui umorismo è gradevole come il ronzio di una zanzara in un orecchio.

    • Oh, oh, oh… continua il livore a go-go, vedo! 😂
      Secondo me sta sprecando le sue energie per nulla, ma contento lei…
      Sempre e solo cordialità! 😊

      PS: Rispondere ad un commento non sotto al commento stesso ma iniziando un nuovo thread (e con questa sono due volte che lei lo fa…) è una nota tattica da ‘trollino’ per mantenere alta la visibilità delle proprie sparate infischiandosene del sistema di ordinamento dei commenti. Birichino… Pax et bonum!

  6. Il “pingue” CEO di cui parli mi pare che, all’epoca, la FIAT la salvò.
    E con essa – finché è durato – ha salvato i posti di lavoro che è stato possibile salvare e buona parte dell’indotto.
    Tu che parli di Marchionne, Davolio, sei almeno mai riuscito ad amministrare il tuo condominio?
    E a lauree “honoris causa” come sei messo? Hai preso almeno quella triennale o ti sei diplomato al CEPU?
    È stupefacente la supponenza con cui taluni parlano di altri, senza avere titoli né competenze.
    Ricordati che è meglio tacere e sembrare stupidi, piuttosto che aprire la bocca a vanvera e sciogliere qualsiasi dubbio.

    • Bene. E allora perchè non portate lo stesso rispetto per gli scienziati e ricercatori che ci dicono che il pianeta va a rotoli? E che bisogna smetterla di bruciare fossili?
      E i medici che ci dicono di proteggerci e vaccinarci?
      Oppure due pesi e due misure e quando vi fa comodo è meglio il complotto?

      Non ho mai capito tutta questa idolatria verso Marchionne… ha fatto il suo lavoro da CEO e ha preso le sue decisioni. Ha accontentato gli azionisti e ha fatto il suo lavoro.
      Non è che se sei bravo in una cosa allora non puoi commettere errori.

      • EH .. ma forse @Tobia è il nuovo nick-name di un famoso scienziato: Zichichirichì ™️by Ezio Greggio©️ .. ne sa più di tutti !! 😂

        comunque, come l’orologio rotto .. 2 volte al giorno segna giusto .. e almeno le considerazioni qui espresse su Marchionne sono corrette; (del resto.. fece quel che poteva coi soldi che gli mettevano a disposizione; ricordo disse che SE le BEV avessero preso quota di mercato allora avrebbero fatto accordi con “i migliori” … ed io all’epoca speravo che oltre a comprar crediti -e far consulenze su COMAU- facessero una JV con Tesla .. ma mi sa che non ne ha avuto neppure il tempo di valutare veramente…

    • Carissimo, devo aver toccato un tasto davvero dolente per aver suscitato cotanto livore! 😂
      Il buon Marchionne certamente salvò la situazione, ma al tempo stesso la cristallizzò nella sua visione negativa verso l’auto elettrica (e probabilmente anche riguardo al cambiamento climatico) in un momento in cui sarebbe stato invece cruciale alzare lo sguardo e osservare quanto stava già succedendo negli USA (Tesla) e soprattutto in Cina, dove la ricerca di base sulla mobilità elettrica già sfornava nuove tecnologie con il corollario di brevetti, tecnici, ingegneri e industrie.
      Tutto qui quello che intendevo, e il mio commento sulla sua laurea hc intendeva dire che Marchionne fu tante cose, ma certamente non un ingegnere né tanto meno un visionario innovatore.
      Cordialità 😊

  7. Non c’è il flop dell’auto elettrica italiana semplicemente perché non ce n’è. La e500 è un capriccio uno sfizio e non un’auto per tutti. Le auto degli italiani piccole avevano prezzi accessibili e servivano per spostarsi e non per far vedere il conto in banca(o svuotarlo). Un motore elettrico e gli ingranaggi che lo compongono sono veramente semplici e minuscoli, tutto il resto è batteria e centralina. Non hanno ancora fatto la vera elettrica italiana

  8. Ricordate quel che disse nel 2017 quel pingue CEO Fiat (e poi FCA) in perenne maglioncino blu, durante la lezione magistrale al Polo Meccatronica di Rovereto dopo aver ricevuto (che spreco… 🤦🏻‍♂️) la laurea ad honorem in Ingegneria industriale dall’Università di Trento?
    “L’auto elettrica è un progetto su cui FCA lavora, ma non è la soluzione per il futuro.”
    Ecco, Stellantis è ancora ferma al 2017 e a quella affermazione.
    Non si spiega altrimenti come possano sperare di vendere auto elettriche che:
    • utilizzano l’80% e più della componentistica degli identici modelli termici
    • montano un powertrain elettrico, enormemente più semplice come numero di componenti rispetto a un powertrain termico
    ma ugualmente:
    • vengono lo stesso prezzate da 7.000 a 10.000 € in più dei modelli termici identici all’80%
    • e tali prezzi, già fuori mercato al lancio, non calano di un centesimo nemmeno anni e anni dopo il lancio.

    E a proposito di prezzi delle auto cresciuti a dismisura (vedi https://www.ilsole24ore.com/art/prezzi-auto-come-sono-aumentati-20-anni-e-pandemia-una-utilitaria-servono-quasi-8-stipendi-AFPo7IM), sentite cosa ne pensava nel 2023 De Meo, CEO Renault, in un momento in cui Tesla aveva già tagliato in vari step successivi i prezzi delle sue Model 3 e Model Y fino a rientrare negli incentivi statali (uniche auto di segmento D a riuscirci): https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2023/09/04/luca_de_meo_intervista_monaco_.html

    • grazie per i link proposti Eugenio… francamente condivido la “visione” di De Meo … e considerando quanto sta ulteriormente succedendo dallo scorso anno e, soprattutto, da ieri sera….. è veramente un “lavoraccio” !

  9. Che costano un occhio e tecnologicamente valgono la metà della concorrenza può essere una valida ragione? Chiedo per un amico

  10. La risposta al motivo della produzione scarsa in Italia è presto detta: si investe poco e male, ed è voluto!

    Guardate la 500e. È un ottimo prodotto, che però è stato lasciato morire invece di investire per migliorarlo e tenere le vendite alte. L’impianto di Mirafiori poteva arrivare a 100.000 vetture annue, ma qualcuno ha deciso che era meglio non investire, aspettare i soldi dello Stato per la cassa integrazione, e ripartire solo dopo che è crollato tutto (tanto si può usare la scusa che è colpa del mercato). Questa tattica viene ripetuta da almeno 20 anni.. ed è vergognoso che venga concesso tutto questo.

  11. personalmente ho avuto una e208, ma non credo che comprerò più auto che non siano state studiate espressamente per una piattaforma elettrica, troppi compromessi e ne paga soprattutto l’abitabilità oltre ad una indistinguibile estetica

    • Riguardo l’estetica non sono d’accordo, se guarda le varie elettriche pure tante sono molto ispirate le une alle altre.
      Per quanto riguarda gli svantaggi della piattaforma sbagliata invece nulla da eccepire.

  12. Sarà sfidante anche vedere le prossime BEV di produzione italiana a marchi Jeep (Compass a Melfi) e Alfa Romeo Stelvio poi anche Giulia a Cassino.
    Credo più nella prima ..che spesso viene scelta come auto da famiglia per uso in città più che fuoristrada (visto poi che la 4×4 è ICE plug-in chiamata 4xE).
    Il bravo e simpatico dr. Imparato già anni fa aveva chiesto colonnine pubbliche piuttosto che incentivi alla vendita… abbiamo già visto che aveva ragione lui.

  13. ogni tanto arrivano delle domande…

    il nostro lettore ha provato a guardare i prezzi di y e junior?

    rispettivamente junior a partire da 39,5k
    y a partire da 34k

    non serve aggiungere altro

    • Forse una cosa da aggiungere c’è: che le versioni termiche degli stessi modelli vengono prezzate migliaia e migliaia di euro in meno rispetto alle versioni elettriche.
      E questo nonostante le versioni elettriche:
      • condividano l’80% e oltre della componentistica
      • e montino un powertrain molto più semplice e con molte meno parti rispetto a un powertrain termico.

Rispondi