Qui e sotto tre immagini scattate dopo l'incidente con la VW ID.3 della lettrice.
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Elettriche dal carrozziere: le riparazioni dopo un incidente sono più costose rispetto a un’auto termica? Ecco la testimonianza di Bruna, con la sua Volkswagen ID.3. L’indirizzo mail per scriverci èinfo@vaielettrico.it
Le fatture pagate da Bruna per le riparazioni dopo i due urti.
di Bruna Corti
“Ho letto l’articolosull’incidente della Megane , e volevo raccontare cosa è successo a me, con la mia Volkswagen ID.3 di ottobre 2021. Mi sono capitati due problemi alla carrozzeria, che, purtroppo, ho dovuto pagare di tasca mia perché non ho la Kasko. Il primo al passaruota (graffiato strisciando contro la porta del garage) e il secondo un incidente in cui avevo torto (per circostanze sfortunate che qui non interessano). Spero che il mio contributo aiuti a fare un po’ di chiarezza. Sicuramente, posso dire che:“
Elettriche dal carrozziere: “Non tutti te la riparano se c’è da staccare l’alta tensione”
“1)non tutte le carrozzerie riparano veicoli elettrici, e, infatti, anche io ho dovuto cercarne una che le tratta. C’è chi dice che non le ripara e basta. Chi dice che non le ripara perché troppo rischioso, chi non ha ancora i corsi necessari. E chi, come il mio vecchio carrozziere (di Milano), aveva trattato altre auto, ma non le Volkswagen. Per cui sarebbe stato necessario staccare l’alta tensione e pare che lo potessero fare solo le carrozzerie convenzionate (vedi sotto per i dettagli). Quindi, chi ha un danno ad un’auto elettrica, per il momento, sicuramente ha più difficoltà di chi ha necessità di riparare un’auto termica. In ogni caso, io ho cercato e non ho avuto grosse difficoltà a trovare chi le tratta, a prezzi molto diversi. Come sempre, devi farti fare almeno 2/3 preventivi, oltre a quello del concessionario, che, per la mia esperienza con Volkswagen, è molto piùcaro, almeno in zona Milano-Bergamo“.
“Nel mio caso nessuno ha parlato di sostituzione del pacco-batterie”
“2)Volkswagen, con me, non è stata trasparente in merito. Quando ho avuto il primo danno, visto che il mio carrozziere sosteneva che solo le carrozzerie convenzionate potessero staccare l’alta tensione, mi sono rivolta al concessionario. Il quale sosteneva che dovessi per forza rivolgermi ad un carrozziere convenzionato (molto più costoso, ovviamente) per togliere l’alta tensione. Ho tutti i messaggi come prova di quello che sostenevano, una cosa non vera. Avevo scritto anche a voi chiedendo chiarimenti, e avevate riportato la risposta dell’ufficio stampa VW, che, infatti, smentiva quanto esposto dal concessionario.3) per il mio secondo danno, che mi sembra simile a quello della Megane (anche se l’impatto sulla Megane sembra più centrale), il carrozziere non mi ha detto nulla riguardo a possibili danni alla batteria. L’auto funzionava perfettamente, anche subito dopo l’impatto. Non ho dovuto chiamare carri-attrezzi, sono andata via senza problemi usando l’auto anche prima di portarla in carrozzeria per ripararla. A me però non erano esplosi gli airbag e non so se l’ID.3 sia diversa dalla Megane come ubicazione batterie e caratteristiche tecniche“.
Risposta. Solo un grazie per questa e per le altre testimonianze, preziose. L’unica cosa che ci viene da dire, per ora, è che le Case (tutte) devono attrezzarsi meglio per far fronte a queste riparazioni. Senza tutte queste difficoltà e lungaggini e a prezzi accettabili.
Un altro lettore, con una Ioniq 5, ci ha scritto preoccupato per i costi di ripristino dopo l’incidente. E in questo intervento un perito assicurativo si occupa del confronto dei potenziali danni subiti da un’auto elettrica e da una termica.
Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it
mi pare ovvio che se si tratta di interventi “minimi” (paraurti, portiera, parafanghi ecc) qualunque carrozzaio sappia e ci possa mettere mano senza problemi, salvo non voler rischiare il “ma prima funzionava e adesso no” di parti non toccate dalla riparazione eseguita, che un cliente potrebbe addurre (visto alcuni commenti in tal senso)..
discorso diverso per “botte” importanti in cui è necessario lo scollegamento della batteria e successivo riattacco: qui bisogna sapere quel che si fa.
per i ricambi costosi: un faro (es.) led è un modulo a sé da cambiare interamente.. nessuno “prova” ad aprirlo e ripararlo.
io rimpiango (da buon vecchio) i fari in vetro, fate voi.. 🤷♂️😎
parrà ovvio.. ma è sbagliato!
Per poter mettere un auto che abbia un impianto ad alta tensione in officina/carrozzeria (NB: già solo per parcheggiarcela) è necessario avere un’addetto dotato di certificazione PES. L’auto va sistemata in un area delimitata e specificatamente dedicata, a cui possano accedere solo PES, PAV o PEI (in quest’ultimo caso supervisionato da una delle figure precedenti e senza possibilità di lavorarci su).
Tutti dovrebbero essere accreditati? Probabilmente sì, ma sta ai singoli deciderlo.
Probabilmente non tutti i maniscalchi erano in grado o in condizione di riparare automobili.
Ciò che non è ovvio è perché tutte queste belle cose vengano fuori soltanto ora, di auto ibride con impianti ad alta tensione ce ne sono in giro a bizzeffe già da parecchio tempo.
così come chi guidava già da tempo muletti è stato costretto a dare il patentino..
così come sono obbligati a conseguire una nuova patente/esame gli agricoli, ma non per guidare per strada (spesso con rimorchi di diverse tonnellate e a 40-50 km/h), bensì per il “corretto” uso nei campi: quando me l’hanno detto non ci volevo credere..
tutte cose che fanno dubitare dell’intelligenza umana 🤷♂️
Proprio l’estate passata ho eseguito una riparazione sulla mia elettrica che prevedeva la sostituzione di una parte del paraurti posteriore.
Il carrozziere convenzionato con la mia assicurazione ha eseguito il lavoro senza grossi problemi.
Vero è che la batteria di trazione non era minimamente interessata dall’ intervento, anche perché è disposta centralmente e termina a circa 50 cm dal paraurti.
L’unico ritardo è stato causato da un pezzo di ricambio, i due faretti per la retromarcia, sbagliati .
Referenze indicate errate nei programmi magazzino (o del tutto assenti.. o in complessi kit) ci sono da sempre… con qualsiasi tipo di vettura e marchio (pure errori nell’identificazione dei corretti codici da ordinare, purtroppo)
alla lunga la differenza la fanno i gruppi costruttori meglio organizzati, con magazzini attrezzati, procedure veloci e soprattutto ampia possibilità di sostituire componenti e sub.componenti anziché interi gruppi “monoblocco”.
il “FirePhone” non ha avuto il successo meritato nei cellulari… ma la filosofia ove convergere per me è giusta… e nel tempo “pagherebbe”…
Posso dare una mia piccola testimonianza: l’anno scorso in un parcheggio una persona anziana facendo retromarcia abbastanza allegramente mi colpì sulla parte anteriore della Twingo elettrica, da sostituire un faro e il paraurti. La ho portata dal mio solito carrozziere che non ha sollevato il minimo problema, hanno fatto il lavoro alla perfezione e i pezzi di ricambio sono costati come quelli della Twingo a benzina. È gente abituata a lavorare seriamente e a non derubare i clienti, sanno dove mettere le mani infatti hanno sempre un sacco di lavoro. Secondo me in tanti ti fanno pesare il fatto che l’auto sia elettrica, che vada maneggiata come una sorta di bomba innescata e pronta a esplodere da un momento all’altro. Semplicemente non vanno toccati la batteria di trazione e i cablaggi ad alta tensione, quelli con i cavi arancioni, senza opportuni accorgimenti. Per tutte le altre parti di carrozzeria il lavoro è lo stesso di un’auto termica
Purtroppo però non tutti sono competenti con le auto elettriche…io ad inizio ottobre 2022 ho portato la mia twingo in carrozzeria a causa di una brutta grandinata. Era veramente conciata male, sia di carrozzeria che di vetri. L’ho portata in questa carrozzeria che trattava auto di lusso (ferrari, lamborghini…), non che ovviamente la twingo lo fosse, ma erano affianco a dove lavoravo e davo per scontato le loro capacità. Morale: mi sono ritrovato senza la mia auto per 3 mesi e mezzo e con la batteria di trazione bruciata……
molti anni fa ho inviato l’auto di un cliente a riparare in famosissimo centro specializzato in parabrezza; l’hanno resa con parabrezza sbagliato (colore bianco anziché brunito), senza sensori tergicristallo e… con centraline bruciate…
può capitare… anche se non dovrebbe. Finché l’ “aria che tira” va contro l’elettrico non saranno molti i clienti e quindi i professionisti che ci dedicheranno tempo e risorse, ma oramai anche l’industria nazionale ed i politici si dovranno adeguare.. ed allora anche venditori, riparatori e ricambisti saranno adeguatamente attrezzati e formati.
Questo è il vero anno di svolta in Italia… spero raggiungeremo velocemente i paesi più evoluti.
ps. per coloro che hanno vetture NEV (ANCHE plugin !) in riparazione… meglio farsi vedere settimanalmente durante il periodo di attesa ricambi o lavoro e vedere come risolvere il problema delle batterie in fermo prolungato (informarsi anche personalmente con la casa costruttrice conviene… basta magari una PEC per risolvere situazioni potenzialmente costose o pericolose… anche se, ovviamente, starebbe al centro di riparazione farlo).
Aggiungerei che con le ibride finora non ci sono stati tutti questi problemi sebbene i rischi siano abbastanza simili. Certamente un pacco batteria più grande può comportare un aumento dei rischi ma non bisogna neppure esagerare, prendendo le giuste precauzioni a seconda dei casi.
Non è proprio così.
secondo le ultime statistiche le auto più inclini al incendio sono le ibride. Molto più di elettriche e termiche.
cmq secondo me articolo senza molta utilità..se è una riposta al precedente articolo, si stava parlando di incidenti con apertura airbag. Se non si potessero riparare nemmeno per danni minimi saremmo rovinati.
…e per le auto a metano e gpl come faranno i carrozzai? non le riparano se le bombole sono vuote e smontate???
ma dai….
Fox
mi pare ovvio che se si tratta di interventi “minimi” (paraurti, portiera, parafanghi ecc) qualunque carrozzaio sappia e ci possa mettere mano senza problemi, salvo non voler rischiare il “ma prima funzionava e adesso no” di parti non toccate dalla riparazione eseguita, che un cliente potrebbe addurre (visto alcuni commenti in tal senso)..
discorso diverso per “botte” importanti in cui è necessario lo scollegamento della batteria e successivo riattacco: qui bisogna sapere quel che si fa.
per i ricambi costosi: un faro (es.) led è un modulo a sé da cambiare interamente.. nessuno “prova” ad aprirlo e ripararlo.
io rimpiango (da buon vecchio) i fari in vetro, fate voi.. 🤷♂️😎
parrà ovvio.. ma è sbagliato!
Per poter mettere un auto che abbia un impianto ad alta tensione in officina/carrozzeria (NB: già solo per parcheggiarcela) è necessario avere un’addetto dotato di certificazione PES. L’auto va sistemata in un area delimitata e specificatamente dedicata, a cui possano accedere solo PES, PAV o PEI (in quest’ultimo caso supervisionato da una delle figure precedenti e senza possibilità di lavorarci su).
Tutti dovrebbero essere accreditati? Probabilmente sì, ma sta ai singoli deciderlo.
Probabilmente non tutti i maniscalchi erano in grado o in condizione di riparare automobili.
Ciò che non è ovvio è perché tutte queste belle cose vengano fuori soltanto ora, di auto ibride con impianti ad alta tensione ce ne sono in giro a bizzeffe già da parecchio tempo.
così come chi guidava già da tempo muletti è stato costretto a dare il patentino..
così come sono obbligati a conseguire una nuova patente/esame gli agricoli, ma non per guidare per strada (spesso con rimorchi di diverse tonnellate e a 40-50 km/h), bensì per il “corretto” uso nei campi: quando me l’hanno detto non ci volevo credere..
tutte cose che fanno dubitare dell’intelligenza umana 🤷♂️
Proprio l’estate passata ho eseguito una riparazione sulla mia elettrica che prevedeva la sostituzione di una parte del paraurti posteriore.
Il carrozziere convenzionato con la mia assicurazione ha eseguito il lavoro senza grossi problemi.
Vero è che la batteria di trazione non era minimamente interessata dall’ intervento, anche perché è disposta centralmente e termina a circa 50 cm dal paraurti.
L’unico ritardo è stato causato da un pezzo di ricambio, i due faretti per la retromarcia, sbagliati .
Referenze indicate errate nei programmi magazzino (o del tutto assenti.. o in complessi kit) ci sono da sempre… con qualsiasi tipo di vettura e marchio (pure errori nell’identificazione dei corretti codici da ordinare, purtroppo)
alla lunga la differenza la fanno i gruppi costruttori meglio organizzati, con magazzini attrezzati, procedure veloci e soprattutto ampia possibilità di sostituire componenti e sub.componenti anziché interi gruppi “monoblocco”.
il “FirePhone” non ha avuto il successo meritato nei cellulari… ma la filosofia ove convergere per me è giusta… e nel tempo “pagherebbe”…
Posso dare una mia piccola testimonianza: l’anno scorso in un parcheggio una persona anziana facendo retromarcia abbastanza allegramente mi colpì sulla parte anteriore della Twingo elettrica, da sostituire un faro e il paraurti. La ho portata dal mio solito carrozziere che non ha sollevato il minimo problema, hanno fatto il lavoro alla perfezione e i pezzi di ricambio sono costati come quelli della Twingo a benzina. È gente abituata a lavorare seriamente e a non derubare i clienti, sanno dove mettere le mani infatti hanno sempre un sacco di lavoro. Secondo me in tanti ti fanno pesare il fatto che l’auto sia elettrica, che vada maneggiata come una sorta di bomba innescata e pronta a esplodere da un momento all’altro. Semplicemente non vanno toccati la batteria di trazione e i cablaggi ad alta tensione, quelli con i cavi arancioni, senza opportuni accorgimenti. Per tutte le altre parti di carrozzeria il lavoro è lo stesso di un’auto termica
Purtroppo però non tutti sono competenti con le auto elettriche…io ad inizio ottobre 2022 ho portato la mia twingo in carrozzeria a causa di una brutta grandinata. Era veramente conciata male, sia di carrozzeria che di vetri. L’ho portata in questa carrozzeria che trattava auto di lusso (ferrari, lamborghini…), non che ovviamente la twingo lo fosse, ma erano affianco a dove lavoravo e davo per scontato le loro capacità. Morale: mi sono ritrovato senza la mia auto per 3 mesi e mezzo e con la batteria di trazione bruciata……
molti anni fa ho inviato l’auto di un cliente a riparare in famosissimo centro specializzato in parabrezza; l’hanno resa con parabrezza sbagliato (colore bianco anziché brunito), senza sensori tergicristallo e… con centraline bruciate…
può capitare… anche se non dovrebbe. Finché l’ “aria che tira” va contro l’elettrico non saranno molti i clienti e quindi i professionisti che ci dedicheranno tempo e risorse, ma oramai anche l’industria nazionale ed i politici si dovranno adeguare.. ed allora anche venditori, riparatori e ricambisti saranno adeguatamente attrezzati e formati.
Questo è il vero anno di svolta in Italia… spero raggiungeremo velocemente i paesi più evoluti.
ps. per coloro che hanno vetture NEV (ANCHE plugin !) in riparazione… meglio farsi vedere settimanalmente durante il periodo di attesa ricambi o lavoro e vedere come risolvere il problema delle batterie in fermo prolungato (informarsi anche personalmente con la casa costruttrice conviene… basta magari una PEC per risolvere situazioni potenzialmente costose o pericolose… anche se, ovviamente, starebbe al centro di riparazione farlo).
Aggiungerei che con le ibride finora non ci sono stati tutti questi problemi sebbene i rischi siano abbastanza simili. Certamente un pacco batteria più grande può comportare un aumento dei rischi ma non bisogna neppure esagerare, prendendo le giuste precauzioni a seconda dei casi.
Non è proprio così.
secondo le ultime statistiche le auto più inclini al incendio sono le ibride. Molto più di elettriche e termiche.
cmq secondo me articolo senza molta utilità..se è una riposta al precedente articolo, si stava parlando di incidenti con apertura airbag. Se non si potessero riparare nemmeno per danni minimi saremmo rovinati.
Stiamo parlando di costi di riparazioni delle auto elettriche in genere, non solo con apetura dell’airbag.