Elettriche a prezzi popolari (o quasi)? La Renault ci crede e spiega come ci sta arrivando. Con scelte radicali che partono da materiali e costi delle batterie.

Elettriche a prezzi popolari / Batterie NMC, meno costose
La prima scelta, piuttosto coraggiosa, riguarda la standardizzazione delle batterie nell’ambito dell’Alleanza con Nissan e Mitsubishi. Il Gruppo coprirà il 100% dei futuri lanci di veicoli elettrici, in tutti i segmenti, avvalendosi della chimica NMC (Nickel, Manganese e Cobalto).E di un’architettura di celle standard, per realizzare fino a un milione di EV nell’ambito dell’Alleanza entro il 2030. La scelta di questa chimica, assicura Renault, “offre un rapporto costo/km molto competitivo, con un incremento fino al 20% dell’autonomia rispetto alle altre soluzioni chimiche“. E con performance di riciclo migliori. Confermate le joint-ventures con Envision AESC per costruire una Gigafactory da 24 GWh a Douai e con Verkor per sviluppare una batteria ad alte prestazioni. In meno di un decennio, il Gruppo conta di ridurre i costi del pacco-batteria del 60%, scendendo sotto i 100 dollari/kWh nel 2025. E al di sotto degli 80 dollari/kWh nel 2030
Elettriche a prezzi popolari / Propulsori senza terre rare
Renault fa sapere di essere anche il primo costruttore a sviluppare in autonomia un motore elettrico – senza terre rare (privo di magneti permanenti). E basato sulla tecnologia dei motori sincroni a rotore avvolto (EESM Electrically Excited Synchronous Motor) – e un riduttore. Secondo De Meo, questo pone il gruppo francese “un bel passo avanti rispetto alla concorrenza“.

Renault integrerà progressivamente nuove migliorie tecnologiche a partire dal 2024 sul suo motore sincrono a rotore avvolto: statore a forcella, stack motore incollato, albero cavo e rotore senza spazzole. Potendo così ridurre i costi e migliorare l’efficienza. Il Gruppo ha firmato una partnership anche con la start-up francese Whylot per un e-motor per auto innovativo a flusso assiale. Questa tecnologia all’inizio sarà applicata ai motopropulsori ibridi. Ma Renault sarà poi il primo costruttore a produrre un motore elettrico a flusso assiale su vasta scala dal 2025.
Arriva la ricarica a 800 V, super-veloce
E veniamo all’elettronica di potenza. Il Gruppo incrementerà il controllo della catena di valore integrando l’inverter, il convertitore DC-DC e il caricatore di bordo in un unico alloggiamento sviluppato in-house. Questo alloggiamento sarà compatibile con l’800V, con meno componenti per ridurne il costo. Sarà utilizzato su tutte le piattaforme e tutti i gruppi propulsori (BEV, HEV, PHEV) per un maggiore. I moduli di potenza per l’inverter, il convertitore DC-DC e l’OBC si avvarranno rispettivamente del carburo di silicio (SiC) e del nitruro di gallio (GaN), grazie alla partnership con ST Microelectronics. Il Gruppo lavora anche su un gruppo motopropulsore più compatto, il sistema “all-in-one”, che racchiude motore, riduttore, elettronica di potenza in una singola unità. Ciò consente di guadagnare il 45% del volume complessivo (pari al serbatoio dell’attuale Clio), di ridurre del 30% il costo del gruppo motopropulsore totale. Diminuendo del 45% le perdite di energia e aumentando l’autonomia di 20 km.
Risparmi anche nella base tecnica: la Zoe, per esempio…
Ma i risparmi arriveranno anche dalle piattaforme, la base su cui tecnica su cui sono progettate e costruite le auto.
- Nelle citycar, la piattaforma CMF-BEV ridurrà il costo del 33% rispetto all’attuale generazione di Zoe. Questo risultato è ottenuto grazie all’intercambiabilità dei moduli delle batterie, a un propulsore da 100 kW di costo inferiore e altre economie di scala.
- Nei segmenti superiori, C e D, la piattaforma CMF-EV offrirà un’autonomia fino a 580 km, con un bassissimo consumo energetico. Con più spazio a bordo, dato che tutti i componenti tecnici sono alloggiati nel vano motore. Eliminando tutti i cavi longitudinali che passano dal posteriore all’anteriore, con riduzione di peso e costo. La nuovissima Mégane E-Tech Electric sarà prodotta a Douai su questa piattaforma.
E infine la gamma: 10 nuovi modelli Electro-Pop

Il Gruppo intende sfruttare al massimo le sue piattaforme dedicate ai veicoli elettrici per lanciare 10 nuovi veicoli al 100% elettrici entro il 2025. Di questi sette saranno marcati Renault. Tutto rigorosamente made in France. La nuova Renault 5 sarà prodotta nel nord del Paese, nell’insediamento denominato Renault ElectriCity.

Tutto autarchico, dalla batteria al gruppo motopropulsore, passando per l’assemblaggio sulla nuova piattaforma CMF-BEV. Il Gruppo annuncia che farà risorgere anche un altro modello iconico, il cui nome in codice è “4ever”: si tratta, ormai è sicuro, della nuova R4. Spaziando anche nei segmenti superiori, a cominciare dalla Mégane E-Tech Electric in arrivo nel 2022. Infine, per chi non si accontenta, ci sarà il “dream garage” di Alpine, che diventerà realtà nel 2024.
SECONDO NOI. L’auto elettrica è un work-in-progress, migliora giorno dopo giorno. Le notizie in arrivo da Renault sono confortanti, ma fanno nascere una domanda: che si fa? Si compra adesso l’auto elettrica o si aspetta che nel 2025…?
Vero, l’auto elettrica è ricerca e work in progress. Ma si arriverà ad una cella e a un battery pack Comune in tutt’Europa?
Non tanto per lo swap, quanto per una riduzione dei prezzi in rapporto ai numeri di produzione.
Intanto sembra prossima l’alleanza tra Renault con Stellantis e Total Saft per produrre celle Automotive Cells Company.
Vedremo cosa accadrà l’8 luglio con il Battery Day Stellantis, ormai i nodi sono al pettine e gli annunci devono tramutarsi in fatti, non mere dichiarazioni di principio per tranquillizzare gli azionisti.
Anche io come Leonardo e come ho già espresso sono felice del mio acquisto, la mia Zoe è quotidiana fonte di soddisfazione di guida e di risparmio.queste notizie mi fanno ben sperare affinché sempre più persone si avvicinino al mondo delle auto elettriche.una mia amica ha acquistato una Captur hibrid con ricarica, provata e devo dire fantastica anche se non la cambierei con la mia Zoe lo considero un ottimo approccio al cambiamento.
Sono ottime notizie che fanno venire l’acquolina in bocca. Su Tom’s hardware si vocifera di una Renault 5 con prezzi che partono da 20k e 400km di autonomia. Sarebbe una vera svolta…
Chi deve comprare adesso sarebbe da pazzi comprare termico (se può ricaricare da casa e ha il box)… Sarebbe come andare indietro nle tempo..
Io l’ho comprata perché:
1) era assolutamente necessario sostituire la vecchia
2) ci sono incentivi generosi
3) non volevo acquistare un’auto già vecchia appena acquistata
Anche se ho speso un po’ di più rispetto a un’ibrida i vantaggi sul medio lungo termine sono enormi, e ora che la sto utilizzando posso dire serenamente anche nel breve termine, perché è molto meglio di una ibrida per comfort e prestazioni.