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Elettrica o ibrida plug-in? Leaseplan fa il punto

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Alberto Viano, numero uno di LeasePlan Italia.

Auto elettrica o ibrida plug-in? Ha fatto scalpore la presa di posizione di LeasePlan Olanda (a favore della prima) di un grande noleggiatore come LeasePlan. Ora il n.1 di LeasePlan Italia, Alberto Viano, chiarisce come stanno le cose da noi.

Elettrica o ibrida plug-in? “L’Italia non è l’Olanda…”

  • Anche in Italia suggerite ai clienti di puntare sull’elettrico e non sulle ibride plug-in?

Mi faccia fare una premessa: in Italia sulle motorizzazioni da scegliere continua ad esserci un approccio emozionale, da tifosi, tralasciando spesso i fatti e i numeri, che  sono incontrovertibili.elettrica o ibrida

  • E che cosa dicono i numeri?

Dicono che la realtà olandese è ben diversa dall’Italia, per orografia e per capillarità della rete di ricarica. Là l’elettrico è talmente diffuso da poter contare su un numero di colonnine enorme per un Paese (piatto) da 14 milioni di abitanti. È la situazione ideale per l’auto elettrica: non ha senso avere due motori (quello elettrico solitamente da 70 kW), che rendono la vettura più costosa e complessa. Ma da noi la partita è completamente diversa.

“La rete di ricarica non è ancora così capillare”

  • Dobbiamo ammettere che siamo più indietro?

Beh, diciamo che la nostra infrastruttura di ricarica è molto meno capillare e per l’uso quotidiano e noi siamo felici di offrire l’alternativa dell’ibrida plug-in. L’elettrico è un’ottima soluzione, anche da noi, ci crediamo e stiamo anche pianificando degli eventi per aiutare a vincere la range-anxiety, la famosa ansia da ricarica. Ma l’elettrico non è ancora per tutti. E la nostra spinta è su tutta la gamma dell’elettrificazione. Nelle scelte dei nostri clienti nel 2020, tra full-hybrid, ibrido plug-in ed elettrico puro superiamo il 25% degli ordini totali, con una performance particolarmente significativa nella città di Milano“.elettrica o ibrida

  • Si discute anche tra plug-in con propulsore a benzina o a gasolio: anche qui c’è un approccio emozionale?

L’ibrido plug-in con il motore a gasolio di ultima generazione è una soluzione efficiente. Se stiamo ai numeri, è la soluzione ideale per chi opta per questa motorizzazione: si va in elettrico in città, col diesel nei viaggi più lunghi, con consumi ed emissioni più contenuti“.

  • Ma lei che macchina guida, un’elettrica o un’ibrida plug-in?

Guido un’elettrica, una Tesla Model S, con cui mi sposto costantemente tra Milano e Roma. E devo dire che mi trovo benissimo, con un’autonomia sorprendente anche in autostrada, almeno 400 km. elettrica o ibridaE più guido queste elettriche, più mi rendo conto che ti inducono a viaggiare in sicurezza, proprio perché sei più attento alla velocità e ai consumi, grazie anche alla decelerazione rigenerativa. Siamo fiduciosi che anche in Italia il consolidamento di un’adeguata infrastruttura elettrica possa creare le condizioni per uno sviluppo importante della mobilità sostenibile“.

—– Clicca qui per  il sito di LeasePlan Italia —–

 

 

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3 COMMENTI

  1. Sono d’accordo che oggi in Italia se si vuole sostituire a 360 gradi una termica con una elettrica, l’unica scelta è prendere una Tesla come ha fatto l’intervistato, grazie alla rete proprietaria Supercharger.
    Resto invece perplesso sulle plug-in. Se lo scopo è risparmiare, il differenziale di costo con le FHD dalle quali derivano, non è ammortizzabile. Su una Prius sono 8000 EUR…

  2. Bhe…diciamo che la mia risposta è nì. La situazione colonnine sta migliorando anche qua….basti pensare che abito in provincia di Modena, a Nonantola per l’esattezza….e solo qua ho vicino a casa ben 4 colonnine…e x vicino intendo nel raggio di 1 – 2 km…se estendo il raggio, aumentano….e se comincio a considerare Modena, diventano molte di più. È il motivo per cui ho azzardato l’acquisto di una ID.3.

    Diciamo che se ci fossero più stazioni nelle autostrade, sicuramente ci sarebbero meno persone a soffrire dell’ansia da ricarica…ma spero che ciò che era stato promesso dallo Stato e dai gestori si avveri quanto prima…ovvero una stazione di ricarica ogni 90 km autostradali. Se questa promessa verrà presto mantenuta, allora sono convinto che entro breve la mobilità elettrica potrebbe vedere numeri crescenti anche qua in Italia.

    E servono anche pionieri come noi. Oltre alle colonnine, io sono stato spinto all’acquisto anche dopo aver visto diverse Leaf e alcune Tesla girare proprio fra Modena e Nonantola. Quindi, anche veder circolare questo tipo di vetture sicuramente aumenta la curiosità e la voglia di provarle della gente. 😉

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