Elettrica-ibrida-ibrida plug-in, un ripasso firmato VW

Elettrica-ibrida-ibrida plug-in

Elettrica-ibrida-ibrida plug-in, un ripasso facile facile. Ce lo propone la Volkswagen (clicca qui). Qual è la differenza? Come e dove si possono ricaricare? L’auto elettrica sarà la futura protagonista del settore automotive? Ecco le riposte della Casa tedesca. Con un nostro breve commento, in corsivo.

1. Elettrica-ibrida-ibrida plug-in: quanti tipi di auto elettriche esistono?

Uno, ovvero le elettriche pure (chiamate anche BEV, dall’inglese Battery Electric Vehicle), che hanno esclusivamente un motore elettrico alimentato a batterie.

2. Elettrica-ibrida-ibrida plug-in: come distinguerle?

Spesso si tende a confondere auto elettriche e auto elettrificate – queste ultime sono auto che utilizzano solo parzialmente l’energia elettrica. Sono chiamate ibride e hanno un motore a combustione e uno elettrico. In particolare, le full hybrid (HEV, Hybrid Electric Vehicle), sono dotate di batterie che si ricaricano in fase di decelerazione e frenata e poi forniscono energia quando si accelera.

 

Elettrica-ibrida-ibrida plug-in
Le ibride plug-in possono essere rifornite con benzina o energia elettrica

L’autonomia in modalità puramente elettrica è molto limitata e la vettura è alimentata con il carburante tradizionale (benzina o Diesel). Le ibride plug-in (PHEV, Plug-in Hybrid Electric Vehicle) invece hanno una batteria più grande che si ricarica anche dall’esterno (plug-in vuol dire, letteralmente, attaccare la spina). E possono percorrere alcune decine di chilometri senza utilizzare il motore termico.

SECONDO NOI. Spesso la confusione è alimentata dalle stesse Case auto (alcune), che spacciano per elettrico veicoli che in realtà bruciano solo petrolio. Una maggiore severità da parte del Giurì della pubblicità, colpendo gli spot che giocano sull’equivoco non farebbe male.

3. Dove si possono ricaricare?

Ci sono punti di ricarica pubblici e privati, dedicati alle ibride plug-in e alle pure elettriche. Ogni utente può installare una colonnina nel proprio garage o in un parcheggio condominiale. Ovviamente rispettando tutte le norme di sicurezza e i requisiti di legge. Generalmente il 70% delle operazioni di ricarica si effettua a casa o al lavoro. Allo stesso tempo, la rete pubblica di ricarica cresce di giorno in giorno. Oggi in Europa ci sono circa 100.000 stazioni.

elettrica-ibrida-ibrida plug-inSecondo le stime della Commissione Europea entro il 2025 diventeranno 2 milioni. Il tempo di ricarica dipende dalle caratteristiche dell’auto e dal tipo di impianto utilizzato. Per i modelli di segmento medio del Gruppo Volkswagen, presso i punti di ricarica ultrarapida, saranno sufficienti 30 minuti per arrivare all’80% della batteria.

SECONDO NOI. Giusto aggiungere che le ricariche pubbliche costano di più delle utenze domestiche. Facendo i conti di quanto può incidere il rifornimento, è giusto tenerne conto. Le ultra-fast, poi, possono costare più del doppio, anche 50 centesimi al kW.

4. Quanta autonomia hanno le auto puramente elettriche?

L’autonomia dipende dalle dimensioni e dalla capacità della batteria. Può andare da 200 km, nei modelli più compatti pensati per un uso prettamente cittadino, fino a oltre 500 km nelle vetture di segmenti superiori, progettate anche per affrontare lunghi viaggi. La percorrenza dipende anche dal tipo di utilizzo, perché al contrario delle auto a combustione, le elettriche consumano di meno in città.

SECONDO NOI. Aggiungiamo: le batterie con il freddo intenso offrono una resa minore. Giusto saperlo, l’autonomia è più limitata.

6. Un’auto elettrica è più costosa di una benzina o Diesel?

I veicoli elettrici stanno diventando sempre più economici. L’obiettivo del Gruppo Volkswagen è quello di rendere l’e-mobility accessibile a tutti, costruendo auto “per milioni di persone e non per milionari”. L’evoluzione tecnologica contribuisce ad abbassare il prezzo: per esempio, il costo delle batterie è diminuito dell’80% negli ultimi 10 anni. Un altro aspetto da considerare è il costo dell’energia elettrica, sensibilmente più basso di quello di benzina o gasolio. Globalmente si calcola che i costi di mantenimento di un’auto elettrica siano circa un terzo rispetto a quelli di una a combustione interna. Senza considerare gli incentivi all’acquisto disponibili nei vari Paesi.

SECONDO NOI. Non a caso i produttori spingono su formule alternative all’acquisto, come il noleggio a lungo termine, 3 o 4 anni. Il prezzo di listino spaventa, spalmato su un affitto tutto compreso con rate mensili è molto più digeribile.

— Leggi anche / L’accusa: “le ibride plug-in? Vanno sempre a benzina”.

 

 

Visualizza commenti (1)
  1. Per elettrificate sarebbe invece utile intendere auto aventi motori elettrici e la cui alimentazione é esclusivamente elettricità ma che condividono un pianale con altre varianti o modelli dotati anche di motore endotermico
    in tal modo si distinguerebbe, seppure in maniera blanda, rispetto alle auto la cui piattaforma é stata sviluppata in maniera esclusiva con relativi grandi vantaggi nell´ottimizzazione del veicolo; molti dei limiti che oggi vengono imputati alle cosí dette ¨elettriche¨ sono in realtá da imputarsi quasi esclusivamente alle elettrificate

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