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Elettrica e sportiva, questo vuole Marco. Secondo noi…

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La Cupra Born, "cugina cattiva" della Volkswagen ID.3, con un motore da 204 cavalli.
Training Academy Varta
Elettrica e sportiva: questo vuole Marco, un lettore che non guarda “né a berline, city car o a quegli orrendi e mastodontici Suv”. Vaielettrico risponde.  

Elettrica e sportiva, “non voglio le solite berline o quei mastodontici Suv”

“Vi seguo da più di un anno e mi rivolgo a voi per decidere la scelta di un’auto elettrica. Ho sempre acquistato hatchback sportive (tuttora ne possiedo una, e sì, purtroppo sono auto abbastanza inquinanti, sigh). Però, preso coscienza dell’inquinamento, stavo valutando un change vettura. Ho provato molte auto elettriche e alcune le ho affittate anche qualche giorno, soprattutto quando vado giù a Roma. E quindi è un po’ che cerco di vedere in giro qualche cosa che mi aggrada sia in fatto di prestazioni ( vado anche in pista) che di estetica. Ma se nel primo caso ci sono auto (la ID.3, la Mini-e) che quasi si avvicinano in prestazioni a varie hatchback sportive, nel secondo caso ( esteticamente) non mi piacciono.  E a mio gusto personale risultano anonime. Mi rivolgo a voi chiedendo se avete sentito di una possibile uscita futura di qualche Casa auto che finalmente tira fuori qualche compatta con allestimenti sportivi. Invece delle solite berline, city car o quegli orrendi e mastodontici Suv. Marco.
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E se fosse la Cupra Born?

Risposta. Questo è un approccio che ci coglie un di sorpresa: riceviamo tante mail di lettori interessati ai consumi, all’autonomia, al rapporto prezzi-contenuti… È la prima volta che ci si chiede di “un hatchback con allestimenti sportivi“. In futuro arriverà di tutto, ma le date di uscita (causa anche crisi dei chip) sono molto incerte. Al momento l’unica auto che ci sembra si avvicini ai desiderata di Marco è la Cupra Born. Noi l’abbiamo definita la cugina cattiva della Volkswagen ID.3“, con cui condivide la base tecnica,  e già il look mostra un assetto piuttosto aggressivo. Ha un motore da 204 Cv (150 kW) e un’autonomia di 424 km. Lunga 4,32 metri (6 cm. in più della ID.3) la Born nasce (parole del costruttore) con “una struttura telaistica che punta ad esaltare l’handling e l’agilità nei cambi di direzione“. Uno spoiler anteriore delimita la parte inferiore del frontale.  Idem per il posteriore, sovrastato da uno spoiler molto pronunciato. L’offerta di ruote in lega comprende cerchi con misure da 18’’ (di serie) a 20’’. Posto di guida e abitacolo sono “driver oriented”: il volante ha una conformazione sportiva, con la parte inferiore rastremata. Un’occhiata la merita…
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13 COMMENTI

  1. Ciao,

    Allora… senza ipocrisia, avendolo fatto anch’io per tanti anni con la moto… Se parli di andare in pista e ti piace andare in pista è anche perché, con una buona approssimazione, grazie al cielo e alla buona sorte quasi sicuramente qualche soldino in tasca ce l’hai. Perché girare in pista è un hobby costoso, non nascondiamoci dietro un dito. Di conseguenza, in tutta onestà, oggi nel 2021 quasi 2022 anch’io mi sento di consigliarti di fare il passo una volta per tutte e di puntare direttamente alla Tesla. Un domani ci saranno proposte altrettanto interessanti, magari anche più sportive ma al contempo meno costose? Secondo me è assolutamente probabile, Anzi quasi certo. Ma oggi, se devo fare la scelta oggi, tra le due vetture sicuramente la Tesla è quella che ti permette di andare in pista con un veicolo che, passato il primo entusiasmo dove tutto ti sembra magnifico perché è nuovo, non ti fa fare il classico pensiero ” bella, ma se avessi speso subito qualcosa di più… eccetera”. Con tutto che secondo me, ma sbaglierò, sono ancora di là da venire delle vere automobili sportive da usare in pista elettriche e che controcazzi in grado di spremere fino all’ultima scintilla il potenziale apparentemente immenso della propulsione elettrica in ambito sportivo. Perché per come la vedo io nemmeno le Formula e hanno ancora ben capito qual è il loro posto in questo mondo, da un punto di vista prettamente sportivo a mio modestissimo parere siamo ancora completamente fuori target per come sono fatte, per quello che possono fare, e per quello che devono dimostrare. Questo per dire che qualsiasi soluzione oggi è una soluzione ampiamente di compromesso. Di conseguenza il compromesso migliore, probabilmente, nel 2022 è una Tesla. Devi metterci dentro €15000 di più all’acquisto? Solito discorso: non li tiri fuori subito ma poi se ti piace davvero andare in pista finisci che li tiri fuori piano piano in aggiornamenti e affinamenti dell’auto che prendi. La quale poi in ultima analisi comunque non andrà quanto una Tesla. Ma questo, tutto quello che ho detto, Immagino che siano discorsi che conosci perfettamente. Questo è il mio parere per quello che vale.

    Domanda perché sinceramente ignoro completamente la cosa. Com’è la logistica delle ricariche all’interno dei circuiti? La corrente elettrica non manca, Questo lo so per certo. Però non credo che nelle migliori aspettative gli impianti già presenti possano andare tanto più in là della classica decina di kW in trifase… ricordo benissimo che nei box dei circuiti più grandi e attrezzati, tanto per dire al Mugello, è disponibile la presa della trifase. Ma da qui a pensare a delle ricariche rapide non so se è stato fatto qualcosa. Quando ci andavo io in diversi autodromi anche abbastanza famosi non era nemmeno presente il distributore di benzina, solo che uno le taniche di benzina se le può portare dietro. In assenza di un impianto di ricarica adeguato il discorso fondamentale è che con l’auto elettrica rischi di andare, fare due turni forse, e poi metti la macchina sul carrello te la riporti a casa… Qualcuno ha notizie aggiornate in merito? Grazie

    • Anche perché, scusa dimenticavo, ma 200 cavalli su 1750 kg… se hai già l’abitudine di girare in pista hai già capito che stiamo parlando di un calessino. Sì sì, l’accelerazione e lo zero cento… queste cose lasciamole serenamente a chi non è capace di fare i tempi in curva. Ma con quel rapporto peso potenza secondo me ti stufi alla svelta.

    • Non posso darti che ragione su tutto quello che hai scritto fino adesso nei commenti, la cupra ha una bella dotazione sia esteticamente che elettronicamente, ma effettivamente il peso e la velocità auto limitata mi potrebbero inficiare male in pista. Pare effettivamente un prendo ma non posso fare di più . È un peccato che nessuna casa in questa fascia non faccia nulla.

    • Sì, guarda..l’unico vero difetto della id.3 è che sembra avere gli interni in plastica “Kinder sorpresa”.
      Mi sono sempre chiesto se li abbiano fatti apposta così per venderne meno.

  2. Ho avuto molte hatchback sportive che andavano da i 200 a i 250cv, e ho provato anche la model 3 performance, che dire, me la sono fatto sotto, però cavolo 50 bombe sono veramente tante

  3. personalmente ho le stesse perplessità sull’offerta che ha Marco. Personalmente ho una Peugeot e208 che a livello di prestazioni per ora da la birra a tante e ha un aspetto aggressivo, ma è una elettrificata e mia figlia di fatto se ne è impossessata. Sto valutando la seconda elettrica ed ho le tue stesse perplessità, non vado in pista, dicono che ho una guida sportiva, ma le possibilità sono poche nel 98% delle occasioni di guida e qualsiasi elettrico ti da quello spunto in più che ti fa ritenere le endotermiche dei carrozzoni. La Born è tra quelle che sto valutando, ma esteticamente non è ancora quello che cerco. Sabato proverò la Mustang e se mi convince sarà la mia scelta, ma anch’essa è molto grande per un uso cittadino. Ho provato anche la Tesla model 3, ma quel muso a papera proprio non riesce a convincermi e trovo che abbia un disegno nato già vecchio. Onestamente non saprei cosa consigliarti e magari mi aspetto un consiglio e suggerirei alla redazione di fare una tabella delle elettriche raggruppate per tipo di carrozzeria, sarebbe utile se non altro per orientare la scelta secondo il proprio gusto personale.

  4. Marco permettimi un consiglio dal profondo del cuoro. Dimentica la Born, non ascoltarli. E’ un’auto insulsa, in pratica una ID3 ricarrozzata che però non cambia nulla rispetto all’ID3. Il telaio che esalta l’handling è una trovata del marketing: non si sono sforzati di cambiare neanche una virgola, stesso motore, stessa batteria, stessi freni a tamburo dietro (ti immagini il fading quando scendi in pista), stessa velocità massima di 160 km/h (in pratica finirai per intralciare il traffico). Dovrebbe uscire una versione più pepata, ma è tutta fuffa, un modo per spennare i polli in cambio di qualche cavallino in più. A me la Cupra fa venire in mente la Nissan Micra: look aggressivo e prestazioni pippa. La Born non è semplicemente un “vorrei ma non posso”, è proprio antagonismo puro nei confronti del concetto di performance.

    Se vuoi una sportiva seria vai sulla Model 3 Performance, per andare in pista ti basterà cambiargli i freni (quelli di serie fanno davvero pena). Se non ti piace esteticamente, troverai dei kit per migliorarne il look. Costa di più (fino a 4 mesi fa te la portavi a casa con 50000 euro, c’è chi ne ha comprate 3 …) ma ti porti a casa un mostro che è in grado di competere al ‘ring con le migliori Porsche e di stamparti bei sorrisi in faccia. Infine, siccome la Model 3 è più efficiente di una ID3/Cupra, i soldi in più che spendi parzialmente li recuperi in minori tagliandi (il primo mi pare sia facoltativo e previsto a 80000 km) e minor costo chilometrico. Senza considerare il risparmio garantito dalla rete dei supercharger Tesla, comodo per i lunghi viaggi, e senza considerare che è un’auto di ben altra categoria. Sempre sulla Model 3 ti ricordo che disponi del track mode (attivabile anche su strada) che ti consente di personalizzare il livello di intervento del traction control (fino a disattivarlo del tutto), del recupero di frenata (anche questo disattivabile per l’uso in pista) e, cosa ancora più importante, di personalizzare la distribuzione della potenza tra anteriore e posteriore, consentendoti così di giocare con i sovrasterzi o driftare.

    Auto velocissima su strada, mostruosa in pista.

    • Come dicevo sopra ( non so perché la risposta è stata messa singolarmente, e non come contro risposta a quella tua), la model 3 performance è veramente un bel’animale, hai in mano una supercar date le prestazioni, ma devi anche scucire un cinquantino poi devo giustificare la spesa alla mia compagna🤣, una volta le hatchback sportive riuscivi a portarle via con 30k, avevi auto divertenti e accattivanti, adesso pare essersi affievolita la questione.

    • >stessa velocità massima di 160 km/h (in pratica finirai per intralciare il traffico)<

      Hai ragionissima, a 160 in pista sei un birillo.

    • mha
      la born …
      SE e dico SE confermano lo sterzo progressivo e la possibilità di disabilitare l’ESP anche sulla macchina base

      è sicuramente più sportiva della ID3
      e di listino costa pure parecchie migliaia di euro di meno per aver un cerchio in lega e lo sterzo progressivo (SE è di serie come dicono)
      sicuramente non è un’auto da pista , per i parametri odierni
      monza e nurburgring no di certo,
      il circuito di guida sicura di vallelunga forse si ..

      ma non mi stuperei se qualche modder teutonico famoso
      possa meterci le mani e tirare fuori parecchio “pepe” dall’oggetto id3/born

      Sandy Munro ha stimato che si possono risparmiare 100 kg solo dalla scatola della batteria della id3

      un igranaggio modificato alla strasmissione ..

      comunque uno 0-100 in 7 secondi per chi è “vecchio” come me è l’accelerazione di una mitica 308GTB
      è più che dignitosa

      tutto dipende dal budget che uno ha
      di listino la born costa proaticamente 10000 euro in meno di una model 3 standars range
      non sono mica pochi .

      my 2 cent di budget limitato

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