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Elettrica contro ibrida: un anno di consumi di Yaris e VW e-Up

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La Volkswagen e-Up (elettrica) e la Toyota Yaris Hybrid. (Foto d'archivio).
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Elettrica contro ibrida, Volkswagen e-up vs Toyota Yaris. Un lettore, Massimo De Marco, ci ha scritto per condividere un piccolo tesoretto di dati che ha raccolto sulle sue auto. Gliene siamo grati. Qui ci concentriamo sul raffronto tra i consumi della sua Yaris Hybrid 1.5 HSD e della sua e-Up, in un anno di utilizzo. Al netto quindi di particolari situazioni, temperature e tipi di percorsi.

Elettrica contro ibrida: consumi registrati ogni giorno

Massimo De Marco con la moglie accanto alla loro Volkswagen e-Up, nel giorno in cui ritirarono l’auto.

Per quanto riguarda e-Up, Massimo ha annotato manualmente i consumi di ciascun viaggio così come visualizzati sulla APP We Connect di Volkswagen. A differenza di quanto accadeva con e-Golf, pare non esista la possibilità di scaricare i file. Ha stimato (in attesa di misurarla con precisione) l’efficienza della ricarica (ICCB & Inverter/BMS) a circa l’80%. A nostro avviso forse anche un po’ pessimisticamente (dovrebbe attestarsi attorno all’85% a 10A, ma prendiamo per buono il dato peggiorativo). Il costo per kWh, ci dice, è reale e si riferisce ad una fornitura di Engie 100% green con contratto da 4.5kW zona Vimercate (MB). Massimo ci ha inviato anche gli spreadsheet per la sua Yaris Hybrid (un anno). E ci fa presente che, ad oggi, ha caricato la e-Up! esclusivamente a casa con il “In Cable Control Box” (ICCB) in dotazione a 220Vac – 10A.

Elettrica contro ibrida: parlano i numeri

Ci racconta inoltre di avere in progetto l’installazione di una wallbox e di un impianto fotovoltaico. “Abbiamo come obiettivo l’acquisto di una Wall Box (forse con il 110%, se ci riusciremo, altrimenti con il 50%).  Probabilmente ci orienteremo sulla e-Station EVR1W. La portabilità e ottima la ridotta dimensione che ci consentirebbe di caricare lontani da casa senza la necessità di una colonnina. Oppure sulla myenergi ZAPPI (installazione a parete), oppure Open EVSE  (anch’essa portatile). Tutti prevedono l’integrazione con il fotovoltaico che vorremmo installare a casa.

Un estratto dal foglio di calcolo relativo ai consumi di Volkswagen e-Up. Il sig. De Marco ha riportato quotidianamente per un anno tutti i dati sul consumo primario (trazione) e secondario (servizi).

La Yaris percorre 100 km con 7,40 euro…

elettrica contro ibridaVediamo di analizzare insieme i dati inviatici da De Marco. Partiamo dalle due auto. Due citycar di dimensioni leggermente diverse. Estremamente compatta Volkswagen e-Up, un po’ più generosa negli spazi Toyota Yaris Hybrid. Prestazioni sulla carta molto simili, con uno 0-100 risolto attorno agli 11 secondi per entrambe. E un vantaggio nello scatto dal fermo per e-Up, forte di una coppia disponibile a 0 giri, come tutte le elettriche. 1095 i kg a secco per Yaris Hybrid e 1230 kg il peso di e-Up. Quasi 32.000 i km percorsi a bordo di Yaris in un anno, contro poco più di 22.000 percorsi a bordo di VW e-Up.

La tabella riepilogativa dei consumi di Toyota Yaris.

Se per e-Up abbiamo un dettaglio giornaliero dei consumi, per Yaris il nostro lettore ha annotato “solo” i km percorsi con ogni pieno e i litri riforniti (completi del costo effettivo). Ma sappiamo che il tipo di utilizzo è stato lo stesso per entrambi i veicoli. Bene, il primo dato interessante e del tutto prevedibile è il costo per 100 km. Per percorrere 31.917 km a bordo della sua Yaris il sig. Massimo ha acquistato un totale di 1.590,56 litri di benzina, spendendo 2.366,96 Euro, con un consumo medio annuo di poco superiore a 20 km/litro (20,07 km/litro).Il suo costo (in carburante) per Yaris è stato quindi di 7,42 Euro/100km.

…mentre la e-Up ne spende solo 2,30

Per percorrere 22.224 km a bordo di VW e-Up, De Marco ha acquistato un totale di 3.325,30 kWh, spendendo 511,12 Euro, con un consumo medio annuo (comprensivo dell’energia dispersa in fase di ricarica) di meno di 15 kWh/100km (14,97 Kwh/100km). Il suo costo (in energia elettrica) per muoversi a bordo e-Up è stato quindi di 2,30 Euro/100km. Meno di un terzo del costo avuto per Yaris. A chi volesse cimentarsi nel calcolo dei consumi per la propria auto elettrica, ricordiamo come analizzare i costi in bolletta.

Il grafico del consumo di Volkswagen e-Up. E’ evidente l’aumento dei consumi in concomitanza con la stagione invernale. Nonostante questo il costo annuale è pari a meno di un terzo rispetto a quello di Toyota Yaris.

Ma la soddisfazione non è solo nel risparmio…

E pare di leggere, tra le righe nelle parole di Massimo, anche una maggior soddisfazione alla guida per l’elettrica di casa Volkswagen. Ci scrive: “Devo dire che, pur avendo potenze e prestazioni sulla carta simili, la e-Up! è sicuramente più “rilassante” da guidare ed anche più “divertente“. Da una parte la scelta di adottare sulla e-Up! la posizione (fra le 4 disponibili) del cambio che permette il massimo recupero energetico in decelerazione (posizione B) ti spinge ad una guida “più predittiva”.” (…) La piacevole sensazione di guida sia in elettrica contro ibridadecelerazione ma anche quando vuoi scattare al semaforo sono sicuramente facilitate dalla perfetta linearità e gradualità dell’azione del pedale dell’acceleratore. Per confronto la curva di coppia del tutto non lineare e discontinua di un motore a scoppio con rapporti del cambio fissi è esattamente l’opposto. E se si vuole ottenere un livello di gradualità minimamente comparabile con quello dell’auto elettrica la guida di un’auto con motore a scoppio richiede molta più competenza e stress. O “piacere di guida” e risibile competenza, come falsamente pubblicizzato da taluni in attesa della morte del motore a scoppio!”.

elettrica contro ibridaCome cambiano i consumi tra l’estate e l’inverno

Interessante rilevare come, con un utilizzo pressoché invariato durante l’anno (in media 40 km di percorrenza giornaliera), e una velocità media sempre attorno ai 35 km/h:

  • nella stagione più calda il consumo medio (al netto dell’energia dissipata in ricarica) è sempre attorno ai 10 kWh/100km,
  • autunno e inverno fanno salire il consumo immediatamente (11,6 kWh/100km la media a ottobre, 13,2 kWh/100km a novembre, 15,7 kWh/100km a dicembre e addirittura 16,1 kWh/100km a gennaio).
  • in primavera valori medi poi tornano in primavera/estate attorno ai 10 kWh/100km.

Senza il freddo inverno, si potrebbe fare ancora meglio

elettrica contro ibridaLa Volkswagen e-Up non dispone di riscaldamento abitacolo con pompa di calore, ma di tipo resistivo. Questo incide sui consumi. E i dati ne sono una dimostrazione. Basti guardare per una riprova ai dati di consumo secondario (cioè il consumo non da trazione elettrica ma dei servizi). Se d’estate la media è attorno ai 2,4 kWh/100 km (l’aria condizionata consuma relativamente poco rispetto al riscaldamento resistivo), in inverno si sale facilmente fino a 7 o 8 kWh/100km solo per riscaldare l’abitacolo! Si vedano ad esempio i 6,3 kWh/100km di consumo medio secondario nel mese di gennaio. La batteria di trazione non è invece climatizzata. Quindi, anche se il freddo riduce la quantità di energia che è possibile prelevare dalla batteria, e di conseguenza l’autonomia, non ci sono consumi extra relativi alla climatizzazione della batteria. Sostanzialmente, viaggiando a riscaldamento spento, il consumo invernale sarebbe simile a quello estivo. Simile e non uguale, perché un certo impatto sui consumi lo hanno anche i pneumatici invernali e la maggior densità dell’aria,. Ma si tratta di differenze minime.

Elettrica contro ibrida: se ricarichi a casa l’EV ti costa un terzo

elettrica contro ibrida

Elettrica contro ibrida: i preziosi dati raccolti dal lettore confermano quello che cerchiamo di evidenziare da tempo. Il rapporto di spesa tra un’elettrica e una termica a benzina (per la sola voce energia/carburante) è di uno a tre. Un’elettrica costa in media in energia un terzo di quanto costa una termica. Questo è vero soprattutto quando, come in questo caso, il 100% delle ricariche viene effettuato a casa, con un costo dell’energia molto basso. Ed è tanto più vero  quando, come in questo caso, parliamo di una citycar, un’auto per l’utilizzo della quale Massimo non ha dovuto cambiare nessuna sua abitudine. Se non quella di dover andare a fare rifornimento alla pompa. E non abbiamo considerato il minor costo per l’assicurazione e la manutenzione, oltre all‘assenza del bollo.


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87 COMMENTI

  1. Riprendendo la menzione della società israeliana StoreDot, che ha in preproduzione una batteria con Anodo in Silicio e materiali organici con molecole brevettate, il fatto di poter caricare da 20 ad 80% in soli 5 minuti cambia completamente la situazione.
    A questo punto non occorrono piu costose batterie di grandi dimensioni e si apre il mercato per autovetture molto economiche.
    Se visiterete il sito internet della società, con la quale non ho alcun rapporto, noterete che fra gli investitori vi sono primarie case automobilistiche e primarie società petrolifere, che si troveranno prima o poi a dover diversificare le fonti di reddito e la tipologia di energia venduta.
    Mi piacerebbe aprire un discorso sugli sviluppi dei motori elettrici : basti dire che in USA metà dei consumi elettrici sono di motori (ad esempio i condizionatori) ed un miglioramento di pochi punti percentuali di efficienza comporta notevoli riduzioni dei consumi.
    Non ho alcun dubbio che i combustibili fossili verranno aboliti ed è quasi tardi ora se una nazione non ha già sviluppato un piano strategico nazionale di indirizzo delle politiche industriali.
    Un esempio è la produzione di transistori in Silicon Carbide, un materiale di fatto inesistente in natura che viene realizzato partendo dai singoli elementi. Le fabbriche principali sono in Cina in Asia ed in USA. Sono FONDAMENTALI per la realizzazione di Inverter DC/AC e viceversa per applicazioni nel fotovoltaico, nei caricabatterie delle auto elettriche e nei comandi dei motori elettrici AD ALTISSIMA EFFICIENZA.
    Mentre in Italia assistiamo ad una progressiva desertificazione industriale, in Germania stanno costruendo nuove fabbriche ed anche Tesla apre la sua fabbrica in Germania dove il costo del lavoro ed il potere d’acquisto del ceto lavorativo operaio sono ben superiori ai nostri.
    E’ la differenza fra nazioni dominanti e quelle dominate.

    Massimo De Marco

    • Un altro esempio è Taiwan Semiconductor Manufacturing Company , che produce Circuiti Integrati conto terzi coprendo poco più del 50% di TUTTA LA PRODUZIONE MONDIALE.
      Si parla di invertimenti da parte solo di questa società di 100 miliardi di dollari entro i prossimi 3 anni!!
      Circa il 20% lo fa Samsung ed il rimanente le altre aziende nel mondo.
      Ora i Governi nel mondo vogliono aprire fabbriche nelle loro rispettive nazioni (in Italia abbiamo ST Microelectronics di Agrate Brianza in comproprietà con la Francia) ed addirittura Bosch che oltre a lavatrici fa anche componentistica auto , ha aperto una SUA fabbrica di circuiti integrati in Germania (che già ha Infineon, leader nel settore circuiti integrati per applicazioni automotive). LE INDUSTRIE SONO FONDAMENTALI, altrimenti non conti nulla!

    • I semiconduttori in carburo di silicio montati da Tesla sono prodotti a Catania da STMicroelectronics https://www.vaielettrico.it/il-carburo-di-silicio-made-in-catania-nel-dna-delle-nuove-tesla/… Di StoreDot abbiamo già parlato nel 2018 e qui più di recente https://www.vaielettrico.it/il-carburo-di-silicio-made-in-catania-nel-dna-delle-nuove-tesla/. Aspettiamo ancora una batteria auto funzionante: vedremo se arriverà entro l’anno, come promette l’azienda

    • Boh anche io circa 40km giorno ma in bici, stessa zona e circa stesse velocità medie (alternando muscolare ed e-bike).
      Praticamente 0 €/km, decine di migliaia di euro risparmiati in acquisto mezzi e guadagno in salute. Nessun problema di parcheggio.
      Il punto è che le macchine sono il problema. Non la soluzione.

      • Certamente le eBike sono un ottimo mezzo di trasporto: le abbiamo noleggiate per una giornata (60€ al giorno!) in Alto Adige per percorrere sentieri che, poco allenati, non avremmo mai percorso con una normale mountain bike!
        Ma quando lavori come nel caso di mia moglie, che fra una visita medica e l’altra a domicilio si deve spostare in poco tempo di pochi km, portando borse ed attrezzature, la macchina è fondamentale.
        Ad esempio mio fratello a Milano si sposta dalla zona Università Bicocca a Piazza Gae Aulenti ed usufruendo delle piste ciclabili in circa 15 minuti arriva in ufficio “bello fresco” utilizzando un monopattino elettrico.
        Così ha potuto disdire l’abbonamento annuo ai mezzi pubblici del costo di 200€.
        L’uso della e-Up! ci permette di viaggiare in elettrico come chi usa eBike o monopattini.

        • Concordo. Dipende da uso e necessità di ciascuno e forse il problema -in generale- è la mentalità.

          Quanto alla comodità per gli spostamenti, non discuto le Vs. scelte. Io faccio l’avvocato e per spostarmi fra vari uffici in comodità e senza sudare preferisco la bici all’auto.

          Proprio oggi la mia collega è entrata in ufficio al grido di “mezz’ora per cercare un parcheggio”.

          Però le dirò che apprezzo le auto elettriche, quindi il posto che non occupo io, lo lascio volentieri alla sua E-up (la mia collega cercherà per più tempo parcheggio.)

    • Non ci sono errori, mia moglie, utilizzatrice della e-Up!, ha una professione in ambito sanitario con i pazienti seguiti al loro domicilio, quindi ogni circa mezza ora – quarantacinque minuti riparte per il prossimo paziente.
      La e-Up! non visualizza ogni singolo viaggio, se c’è cosi breve pausa fra i viaggi, ma calcola il tempo totale di funzionamento dell’autovettura, i km percorsi e quindi la media.
      Fa IMPRESSIONE vedere quanto della propria vita passi in macchina, calcolando che si tratta di tempo “improduttivo”, anzi di impegno extralavoro.
      Attendiamo le auto a guida autonoma con grande interesse.
      Lo smart working è una grande idea (non perenne però), ma nel caso di mia moglie non è possibile (il contatto umano è essenziale ed auspicabile).

  2. Tanti elementi portano ad un confronto fatto di parte. Foto della Yaris ultima generazione invece della precedente (infatti la nuova ha consumi intorno ai 30 km/l), ricariche elettriche sempre a casa, 33.000 km Yaris contro 22.000 WV in un anno. Perché non è stato fatto un’analisi del tempo impiegato per la ricarica nei viaggi o piuttosto i costi di utilizzo globale? Sarebbe stato molto più interessante. Troppi errori.

    • Vincenzo, nessun confronto di parte. Le foto sono illustrative. Non disponendo delle foto della Yaris del lettore, abbiamo utilizzato immagini d’archivio. Ci perdonerà se non corrispondenti all’esatto modello del lettore.
      Il lettore, il sig. Massimo, ha effettuato le ricariche a casa. Cosa avremmo dovuto fare, fingere che lui ricarichi alle colonnine?
      Il lettore ha effettuato meno km in un anno con e-Up (forse a causa della pandemia in corso) rispetto a quelli effettuati con Yaris. ok. Quindi? In che modo questo impatta sul consumo medio rilevato?
      Non è stata fatta un’analisi del tempo impiegato per la ricarica nei viaggi perché non c’è nessun tempo. L’auto è sempre stata ricarica a casa di notte, quando comunque non sarebbe stata utilizzata.
      Di che errori parla?

      • l’errore è nei consumi della yaris,quelli sono sicuramente della vecchia,che io ho avuto,ma quella nuova che ho adesso percorre da 22 a oltre 30 con un litro,quindi facendo una media di almeno 27-28 i costi cambiano notevolmente,credo.Inoltre la piacevolezza di guida è non paragonabile alla vecchia,parliamo di tutta un’altra auto.

  3. Buongiorno a tutti, dal 1 giugno ho un 500 elettrica e, posso dire che di avere fatto bingo per quanto riguarda la seconda auto per uno che vive a milano.
    Ho 4,5 kw di fotovoltaico che in 3000km fatti mi ha fatto spendere ZERO.
    (Casa/lavoro/spesa/gitarella fuoriporta/)
    Per andare in montagna o al mare, preferisco prendere la Mini termica , mi da piu tranquillita.

  4. Lascio un commento al post del signor Massimo, visto che sto vivendo una situazione analoga.
    Possiedo da 5 anni una Toyota Yaris full Hybrid e da un anno una Volkswagen E-Up. Il loro utilizzo è prevalentemente cittadino e solo con la Yaris mi cimento talvolta in viaggi superiori a 300Km. Faccio presente che abito in un condominio, ma ho il garage di proprietà e ricarico l’elettrica esclusivamente da casa con il limitatore a 10A fornito dalla Volkswagen (presa shuko) Aggiungo che non ho chiesto ancora il contratto di fornitura a 4,5Kw ma convivo tranquillamente con il vecchio contratto a 3Kw visto che ricarico l’auto durante le ore notturne e i 2,3Kw di potenza assorbita durante la ricarica non confliggono mai con il resto degli elettrodomestici. Capita a volte che, se percorro giornalmente più di 200Km non riesco la notte successiva a caricare completamente la macchina, ma non è un problema perchè non mi capita mai di dover fare per due giorni consecutivi 250Km e la notte successiva mi metto in pari. (in caso dovesse capitare, ho a 300m da casa un ipermercato con 8 colonnine di Enel-x per adesso sempre disponibili. Anche io annoto tutti i rabbocchi sia della ibrida che della elettrica e posso confermare i dati forniti dal signor Massimo, compreso le differenze fra estate-inverno che pur in modo inferiore sono presenti anche per la ibrida (In inverno con la necessità di scaldare, il motore endotermico rimane acceso anche quando non sarebbe necessario per la marcia) I consumi che io ho rilevato si possono definire medi in quanto le due auto sono guidate indifferentemente da me, mia figlia e mia moglie con ognuno il suo stile di guida. Importante da premettere, sui dati del consumo dell’auto elettrica applico un costo medio a Kwh comprensivo di imposte e quote fisse, cioè ogni anno divido l’ammontare delle bollette della corrente elettrica per i Kwh consumati dall’intera utenza, Per esempio quest’anno nel mio caso vale 0,21€/Kwh. Altra cosa importante, in garage ho istallato una presa dedicata alla ricarica dell’auto elettrica con un contatore elettronico che restituisce: sia il consumo parziale a ricarica, che il progressivo dalla sua istallazione. In questo modo il consumo medio che ottengo è fuori tutto, cioè comprensivo dei rendimenti della batteria che dell’alimentatore. Prima di dell’acquisto della Vw e-up ho tenuto per 10 anni una Fiat Punto evo a GPL e quindi aggiungo anche il consumo medio di quel genere di auto.
    Toyota Yaris Hybrid: 4,6 l/100Km costo medio attuale benzina circa 1,55€/l consegue 0,071€/Km
    Vw e-up: 14,2Kwh/100Km per un costo medio sulla mia bolletta di 0,21€/Kwh per cui 0,030€/Km
    Fiat Punto evo a GPL: consumo medio in 10 anni 9,51 l/100Km attuale costo circa 0,6€/l per cui il costo vale 0,057€/Km
    Mi associo inoltre alla maggiore soddisfazione che si trae dalla guida dell’auto elettrica a causa della fluidità della progressione di coppia.
    Saluti

    • 27 euro di risparmio ogni 1000 rispetto al Gpl…(però con metà o meno di autonomia), non mi sembra un gran risultato per 30 anni di sviluppo tecnologico. Anche come inquinamento ci fermiamo ad una riduzione del 10-15%.
      Faccio presente poi che da noi in Toscana le ev sono esenti dal bollo solo per cinque anni.

      • Ok, però chiedigli quanto ha speso di manutenzione nel GPL in 10 anni… tra cambi olio, filtri, revisioni serbatoio e in tutto quel tempo penso anche distribuzione, forse frizione/volano e chissà…

        • con la Punto tagliando fuori garanzia ogni 30000 km? 240 euro semplice, non molto.
          Guardi che il tagliando della UO come scritto qui è “solo” 150 euro mentre la Yaris è MOLTO più cara!

          • Per esperienza personale i tagliandi della punto sono sempre stati più cari di quelli della Yaris. Per un motivo o per l’altro, non ho mai speso meno di 300€. Per la Yaris invece mai speso più di 250€. Per la Vw e-up non avendo ancora fatto alcun tagliando, non so dire

          • per il sig. Rosati
            I costi dei tagliandi Yaris e UP li ho trovati in questo blog. se legge tutto li trova.
            Per la punto ho precisato: fuori garanzia cioè in officina generica. Cosa che comunque io faccio per qualsiasi marca di auto che vado a comprare.

          • No, io faccio i tagliandi sempre dai concessionari dove ho acquistato l’auto e li faccio regolarmente una volta l’anno (circa 15000Km). Il costo per la Yaris sarebbe leggermente più alto, ma siccome faccio i tagliandi in modo regolare, mi applicano uno sconto e non ho mai superato 250€. Quello della punto sarebbe stato inferiore, ma ogni volta che dovevo fare un tagliando c’era sempre un guasto, magari di poco conto che faceva lievitare il prezzo e non ho mai speso meno di 300€. In cinque anni alla yaris ho soltanto sostituito una lampada, mentre alla punto in 10 anni ho dovuto sostituire un sacco di cose. In primis il braccetto alla sospensione anteriore che si è guastato 4 volte. E’ possibile circolare anche con il braccetto rumoroso, ma è veramente snervante e poi a me piace avere l’auto sempre efficiente. Io conservo tutte le fatture delle officine e se vuole le scannerizzo e gliele invio

          • sig Rosari ognuno si regola come meglio crede. Io faccio i tagliandi come dice la casa, come più mi conviene e come consente la legge. Addirittura si potrebbero fare anche quelli del periodo di garanzia presso un’ officina indipendente.
            Se poi faceva tagliandi frequenti anche con la Punto ha visto per esperienza che non la liberavano da altri guasti.
            Io tengo presente che oltre alla spesa i tagliandi sono anche molto dannosi per l’ ambiente con olio e filtri da fare e smaltire, polveri ecc.
            Anche per l auto ognuno ha la sua esperienza io alla Punto oltre ai materiali di consumo ho fatto riparare una volta l’autoradio, (Bosch), e cambiato un alzavetro in 248.000 km.
            Infine, ritornando al mio primo post, se legge i dati riportati ad inizio articolo, vedrà che la Yaris ibrida ha un costo chilometrico molto più alto della Punto GPL e molto probabilmente inquina eguale o di più .
            Comunque nel 2030 non potrà essere più utilizzata come qualsiasi auto a benzina.

      • Io penso che vada visto tutto in prospettiva consapevoli che non esiste una soluzione che salvi tutto. In questo momento il peggiore dei mali è l’emissione di CO2 e quindi quella va combattuta. L’uso di auto elettriche andrà pari passo con lo sviluppo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e fra qualche anno anche le batterie saranno molto più efficienti e prodotte con materiali meno inquinanti. Durante questa transizione, che sarà relativamente lenta, ci accapiglieremo sulle percentuali più o meno corpose del risparmio di denaro o inquinamento e se ne vale la pena. Una cosa è certa, questo processo è irreversibile con buona pace dei sostenitori del motore endotermico. I paesi europei si stanno dotando di leggi per cui nel giro di 10-15 anni non potranno essere vendute auto con quei motori. La Norvegia, che non fa parte dell’Europa politica, addirittura fra 4 anni. Tutto questo è logico e fa parte del progresso. Nell’anno 2000 io scattavo le mie foto con una bellissima macchina fotografica a pellicola ultimo modello. Mai avrei immaginato che dopo 20 anni le più belle foto si scattano con il telefono

        • sig Fausto sono daccordo con lei ma io parlo di un altra cosa.
          Per sviluppare qualcosa bisogna incentivarla, oppurw ci deve dar risparmiare, invece viene fatto molto poco; non si possono mettere i costi “verdi” e le altre problematiche tutte sulle spalle dell’automobilista medio, che peraltro non è quello che compra Tesla.
          In tutto questo, in trenta anni si è fatto molto poco e anche la tecnica non ha aiutato molto.
          Questo lo conferma anche lei quando cita la macchina foto a rullino ed il telefono. Nel caso del suo esempio la tecnica si è evoluta molto velocemente, ci ha resi le cose più semplici e ci ha fatto anche doppiamente risparmiare per la macchina e per lo sviluppo!

          • E’ vero quello che dice. Io ho acquistato l’elettrica perche c’era l’incentivo che mi ha permesso di pagarla lo stesso prezzo di una con motore endotermico altrimenti l’avrei acquistata a metano. Però i vantaggi dell’elettrico se si prescinde dall’autonomia sono innumerevoli. Devo ammettere che ancora l’elettrica è adatta solo come seconda macchina in famiglia e a chi possiede un garage, ma vedrà che la tecnologia, ora che è sufficientemente foraggiata, farà passi da gigante. Poi quando dice che il risparmio rispetto all’auto a GPL è di solo 27€/100Km, è vero, ma si tratta del 50% circa. Oltre a questo, si viaggia gratis.

    • Per un confronto giusto,bisognerebbe farlo con la nuova yaris ,perchè di uguale c’è solo il nome.Solo per un esempio,consumi da minimo 22 a oltre 30 km litro,diciamo una media 27-28 reali,piacevolezza di guida senza confronto,il motore elettrico da 80 cv è tutto un altro mondo .Io l’ho cambiata a febbraio 2021,perchè dopo averla provata… Credo che per ora sia un ottimo compromesso,perchè comprare un’elettrica ora è già vecchia,in 6-7 anni ci sarà un rinnovamento tecnologico continuo che ne causerà una svalutazione tremenda e attualmente mancano le infrastrutture che solo Tesla ha.

      • Di infrastrutture ce ne sono, Piero. Tesla ha installato in Italia 40 supercharger. Gli altri operatori 23.275 punti di ricarica in 9.453 posizioni.

      • per il sig. F. Rosadi
        Sono daccordo anche su questo, attualmente l’auto elettrica è ok solo come seconda auto, se non si fanno tanti km e se si ricarica a casa. Quind molto limitata.
        Invece non sono daccordo con il risparmio, io ho preso i suoi costi per km, sono 27 euro ogni 1000 km, basta, non c’è un altro 50%. Anche qui Molto pochi.

        • Giovanni, non sia assolutista. La verità sta spesso nel mezzo. Conosco molte persone che hanno una full electric come unica auto, me compreso, senza alcun tipo di disagio.
          Oggi io ne percorro circa 20/25.000 all’anno. Prima della pandemia il doppio, con una semplice e-Golf.
          Certo, è necessario poter ricaricare a casa. Certo, non è per chiunque.
          Ma dire che a oggi l’elettrica va bene solo come seconda auto e non si fanno molti km non è corretto.

          • Guardi io non sono assolutista ho solo detto che sono daccordo con il sig. Rosadi che ha detto queste cose e ha già una EV.
            Peraltro ritengo che io che faccio oltre 30000 km l’anno, faccio viaggi lunghi, sono ansioso, non posso spendere molto ed ho una sola auto non mi sento di comprare una EV…che anche non fa risparmiare nemneno tanto. Ivviamente ne riparliamo quando sarà disponibile una EV di dimensioni medie sotto i 30000 euro senza incentivi e con almeno 500 km di autonomia.

        • Per il sig. Giovanni,
          parlavo del quasi 50% di abbattimento dei costi sul carburante passando dal GPL all’elettrico integrale perché con la punto a GPL per fare 1000Km spendevo 57€ mentre con la Vw e-up ne spendo 30. Non so cosa si aspetta lei dalla tecnologia e dalla tecnica per farci risparmiare sul carburante, ma un 50% rispetto ad un carburante già economico non mi sembra male.
          Ho acquistato l’elettrico perché l’ho pagato la stessa cifra che avrei pagato un’auto a gas e oltre a darmi risparmio sul carburante, è molto più gradevole da guidare.
          Con questo le ho già spiegato i miei dubbi sulla convenienza per chi non ha garage e la deve usare come prima auto, ma la tecnologia corre veloce e nel giro di pochi anni molti problemi saranno risolti

          • Certo i consumi/costi sono ridotti del 50% ma con costi già bassi del Gpl il risparmio reale è appunto 27 euro/1000 km non mi sembra che sia così eclatante, specie se si considera che si ha metà autonomia rispetto al gpl e meno di un quarto al gol + benzina. Come ho già scritto ne riparliamo quando avremo ev che con autonomia di almeno 500 km reali.

    • Rispondendo al sig. Rosadi, faccio solo notare che i consumi dichiarati da Toyota per le nostre Yaris sono ben diversi ed è sulla base di questi che, il sottoscritto, ha deciso di acquistare la Yaris Hybrid, ben più costosa sia di una Yaris non ibrida che di un’equivalente utilitaria di altra marca.

      Mi piacerebbe capire se la differenza fra i consumi dichiarati e quelli reali sulla Yaris Hybrid di ultima generazione è inferiore al caso della mia Yaris Hybrid, ovvero sono più onesti.
      Parlare di un “Hybrid Gate” (similmente al Diesel Gate) è eccessivo e forse dobbiamo rifarci alla falsità del sistema NECD rispetto all’attuale WLTP, però …

      Io capisco perfettamente i commenti di tutti quelli che portano ad esempio autovetture GPL (ne abbiamo possedute due in famiglia nel passato) o, meglio ancora, a metano (non ne abbiamo mai acquistate perché la rete dei distributori non è ampia):

      PRIMA DI TUTTO guardiamo ai costi di gestione, poi si possono fare altre considerazioni UTILITARISTICHE, ad esempio l’inquinamento ovvero la possibilità di circolare durante i blocchi del traffico per inquinamento, le eventuali agevolazioni fiscali, bonus, etc.

      Non avendo ancora un sistema di misurazione della energia di carica (ad esempio una WallBox con relativa APP e SW), mi sto fidando dei dati che VW mette a disposizione sulla sua APP “WeConnect”, e confido che, data la semplicità della misura della energia elettrica, siano veritieri.
      L’unica comparazione che posso fare è la lettura mensile ed annuale che faccio del Contatore della Corrente Elettrica ed i consumi indicati sulle fatture, ma il calcolo dell’aumento di consumi fra prima e dopo le autovetture elettriche e plug-in può essere impreciso, se mi voglio riferire ad una sola delle due, poiché carico nel box di casa sia la VW e-Up! che la KIA Niro Plug-In per la quale è quasi impossibile scorporare i consumi del motore a scoppio rispetto a quello elettrico (posso pubblicare alcune stime).

      VOGLIO PERO’ FAR NOTARE ancora una volta che:
      iL RISPARMIO fra i costi di gestione della VW e-Up! e quelli della Toyota Yaris Hybrid in mio possesso, è talmente rilevante, che con il conseguimento di questo risparmio dopo 10 anni mi ricompro una Yaris Hybrid nuova!
      E credo che il consumo medio della nuova Yaris Hybrid che tanti lettori riportano, non cambia in modo radicale la situazione: probabilmente la media passa da 20,5 km/litro del mio caso a 23-25 km/litro (un ottimo miglioramento peraltro, dato immagino da una batteria più grande o da un maggiore utilizzo della trazione elettrica gestita dalle centraline dell’autovettura).

      COSA SAREBBE AUSPICABILE per le Autovetture Totalmente Elettriche:
      1) una più CAPILLARE rete di ricarica e con COLONNINE ULTRA-FAST (da 100kW in su)
      2) la possibilità di fare un CONTRATTO GLOBALE DI FORNITURA della Corrente Elettrica che includa sia i consumi della abitazione che i consumi dei mezzi di trasporto (sulla falsa riga del sistema ELLI di VW che in Germania si propone come venditore di Corrente Elettrica) AD UN PREZZO UNICO E COMPETITIVO (come per i consumi di casa, più consumi e meno costa al kWh)
      3) la possibilità di CARICARE IN ROAMING fra colonnine di varie marche con un piccolo o nullo sovrapprezzo, evitando una miriade di tessere, abbonamenti, registrazioni, APP, etc.

      Personalmente vedrei bene una RETE DI RICARICA NAZIONALE similmente alla proposta di Rete Unica Nazionale in Fibra Ottica, GESTITE DALLO STATO CHE LE REALIZZA COSI’ UN PIANO STRATEGICO INDUSTRIALE NAZIONALE, reti che poi verrebbero “affittate” ai tanti fornitori di elettricità.

      Ma questo è “un sogno socialista” (se mi permettete una battuta) , ANZI NO, perché toglierebbe i monopoli PRIVATI naturali che tanto hanno danneggiato gli italiani come nel caso delle autostrade.

      Certo, poi abbiamo Alitalia, AHIA …. possono aver ragione quelli che dicono che lo Stato non è in grado di amministrare , specie se assumi o favorisci negli appalti amici e parenti … ma questo avviene indifferentemente per qualunque governo, partito, amministrazione, etc.

      Intanto noi utenti SOGNIAMO …

      • I consumi che ho riportato per la Toyota Yaris Full hybrid, che ho acquistato nel 2016 e quindi non ultimo modello, sono una media dell’intera percorrenza rispetto al carburante inserito. Tale calcolo mi da 4,6 litri ogni 100Km. Per dirla tutta, limitatamente ad un breve periodo, ho cercato di testare le potenzialità di risparmio del veicolo. Viaggiando senza aria condizionata, senza mai spingere a fondo sull’acceleratore, viaggiando in autostrada ad una velocità inferiore a 100Km/h, frenando in anticipo e delicatamente per massimizzare il recupero di energia, ecc.. sono riuscito a fare 26 Km con un litro, ma le assicuro che non è vita. Oltretutto da alcuni anni la mia auto la usano anche mia moglie e mia figlia che non badano troppo al risparmio, quindi considero i consumi calcolati assolutamente veritieri.
        Per quanto riguarda il consumo dell’auto elettrica, ho istallato in garage una semplice presa shuko dedicata a questo con un magnetotermico di protezione ed un semplice ed economico misuratore di energia elettronico (costo circa 30€) che mi da sia il consumo parziale di una ricarica che il progressivo generale dei consumi. Nel suo caso, avendo due auto ne potrebbe istallare due con presa dedicata ad ogni auto così avrebbe i consumi distinti

  5. Buonasera, io ho una Yaris model year 2020 e faccio senza problemi 30 km/l in città, 23 in autostrada, 27-28 sul misto. I dati che leggo qui sono del tutto fuorvianti. Probabilmente avete confrontato la Yaris modello precedente (2011) con la WV più recente 2020) . Il che è concettualmente sbagliato ed intellettualmente poco onesto, ci sono 9 anni di evoluzione tecnologica di mezzo. Un confronto sensato è fra la Yaris quarta generazione modello 2020 e la WV Id.3, sarei lieto di leggerlo. Includendo ovviamente anche il prezzo di acquisto dei due modelli.

  6. Finalmente trovo il tempo di postare in questo sito che seguo con interesse da tempo.
    Siete simpatici ma veramente troppo carichi nello spingere l’elettrico a testa bassa e demonizzare qualsiasi altra motorizzazione.
    Quindi esordisco trollando (si premetto trollando) da metanista, io zafira turbo 21 euro di metano (estivi, prezzo 0,97 euro / Kg) non vado mai sotto i 450 km spingendo anche discretamente (extraurbano veloce, sui 110 km/h) in “economy run” oltrepasso i 500 km, e ci sono anche gli incentivi bollo (monovalente).
    Vogliamo dire 5 euro per 100 km (super pessimisticamente ) ? Ma mi porto giro 1700kg di auto (e 7 posti).
    Cosa c’entra con le 2 scatolette di tonno che avete recensito? Poco.
    Vorrei solo mostrare che ho un costo chilometrico intermedio a queste 2 auto col mio “furgone” a metano, e ci sono varie monovalenti a metano (la stessa E-Up ma anche modelli nel segmento B) che in un sito come questo tenete ben nascoste nelle vostre prove…..

    • Passat turbo metano, 21 kg di serbatoio, 150 cv, ahimè, non monovalente, sfioro i 600 km in economy run in extraurbano puro, complice il dsg a 7 rapporti.. Ti capisco benissimo.

    • Sig. Nicola,
      l’ultima cosa che vorremmo fare qui è tenere nascosto qualcosa.
      Qualcuno ha una Golf (o auto di pari dimensioni) a metano ed è disponibile per un raffronto di consumi su un percorso effettuato in carovana?
      Fatemi sapere.
      Magari scopriremo con il metano si risparmia. Magari no.
      Certamente sapremo, come sappiamo già ora, che il metano inquina di più. E non garantisce le stesse prestazioni, né lo stesso confort.
      Ma sarei molto felice di fare questa prova.

      • “Il Metano inquina di più” se vogliamo discutere di inquinamento in maniera corretta dovremmo smettere di considerare solo l’inquinamento al tubo di scappamento ma tutto il processo. Ho una Skoda Octavia mono valente a metano 1.5, in autostrada velocità da codice sto sotto i 3kg per 100 km cioè sotto i tre euro per 100 km (Firenze-Bolzano 11 euro). Considerate che esiste anche il bio metano, utilizzandolo per autotrazione, contribuirebbe alla riduzione dell’emissione gas serra (azzeramento della CO2 emessa), un esempio virtuoso di economia circolare. L’Italia è leader di questa tecnologia e abbiamo una eccellente rete.

        • Considerare solo l’inquinamento locale? Mai fatto. Altrimenti delle elettriche dovremmo scrivere che sono veicoli a zero emissioni. Non lo facciamo. Da sempre scriviamo a grandi lettere che le elettriche inquinano, meno di qualsiasi altro tipo di motorizzazione, ma inquinano. Non localmente, ma inquinano. Solo che inquinano meno.

  7. Toyota vende quasi solo ibride in Italia. Purtroppo non si può dire lo stesso di VW con le auto elettriche. Devono impegnarsi di più.

  8. Buongiorno,
    Sarei un po’ stanco di leggere ogni volta queste diatribe tra prodotti completamente diversi, anche perché spesso il raffronto con i veicoli elettrici sono fatti in condizioni ottimali per questi ultimi. Non metto minimamente in dubbio i dati riportati dal Sig. Massimo ma io finora un prezzo così basso a Kw/h non l’ho mai sentito. Magari sarò tonto io, ci può stare. Così come quanti hanno la possibilità di farsi installare una wall box o ancora meglio i pannelli solari? Solo chi abita da solo, con la casetta tutta sua e con garage annesso. La stragrande maggioranza della gente comune abita in condomini…vecchi condomini. Vogliamo parlare di colonnine pubbliche? Fatevi un giro al sud..nei paesi, non nei capoluoghi di provincia. Sarebbe troppo facile. Quindi W l’elettrico ma confronti di questo tipo vanno bene solo per gente che può permettersi una serie di cose

    • Buona sera Roberto,
      il nostro lettore aveva una Yaris e ha deciso di acquistare una e-Up. Ha raccolto i dati di consumo e li ha generosamente condivisi con noi. E noi li abbiamo riportati.
      Detto questo, non stiamo parlando di una citycar elettrica messa a confronto con una berlina benzina con motore W12, mi pare.
      Nell’articolo c’è un link a un precedente pezzo in cui indicavo come leggere la bolletta e calcolare il costo a kWh, al netto dei costi fissi e di eventuali altri addebiti.
      Per utilizzare con comodità e convenienza una citycar elettrica è caldamente consigliato avere la possibilità di ricaricarla a casa. E questo, ahimé, esclude chi questa possibilità non ce l’ha. Questo lo ribadisco ogni volta. E non l’ho mai nascosto. Ma per quale motivo non dovremmo parlare delle auto elettriche? Solo perché non tutti hanno la possibilità di caricare a casa?
      E per avere una citycar elettrica, sig. Roberto, non è indispensabile avere dei pannelli solari. E nemmeno una wallbox (che infatti il sig. Massimo al momento non ha). Se l’impianto è opportunamente dimensionato, anche un caricabatterie schuko può andare. In ogni caso una wallbox ha un costo che parte da qualche centinaia di Euro. Non parliamo di cifre esagerate. Le colonnine pubbliche? Il sig. Massimo ha effettuato il 100% delle sue ricariche a casa. La stragrande maggioranza di chi ha un’auto elettrica, sig. Roberto, non ricarica quasi mai nelle colonnine pubbliche. Molte delle persone che conosco e che percorrono 25.000/30.000 km all’anno in elettrico non hanno mai caricato in una colonnina pubblica.

      • Grazie per la sua cortese risposta, Sig. Paolo.
        Non ho scritto che non dovete parlare di auto elettriche perché molti (la maggior parte della gente) non ha la possibilità di ricaricare da casa. Ci manca solo questo. Quello che intendevo dire è che purtroppo al momento resta una alternativa per pochi. Chi non ha la possibilità di ricaricare da casa e vuole comprare un auto elettrica deve per forza di cose usufruire delle colonnine pubbliche. Ecco che i prezzi comunque aumentano. Non sempre le colonnine si trovano vicino casa o vicino l’ufficio. Quindi occorre fare qualche km in più appositamente per ricaricare. Non so se riesco a spiegarmi.
        Certamente voi tutti fate bene a parlarne così come ha fatto bene il lettore a fornire la sua testimonianza. Quello che per me è importante è poter verificare ciò che mi si dice e mantenere uno spirito critico (per tutto quanto, non solo per i veicoli elettrici)

        • Chi non ha la possibilità di ricaricare a casa non deve usare le colonnine pubbliche. Semplicemente è sconsigliabile che acquisti un’auto elettrica.

          • Apprezzo la sua franchezza ma non tutti la pensano come lei, e questo lo sa bene.
            La model 3 fa gola, nonostante sia una spesa impegnativa, almeno per me. Mi piacerebbe acquistarla (possibilmente senza rovinarmi troppo) ma avrei il problema della ricarica.
            “Il progresso scientifico per definirsi tale deve essere reso alla portata di tutti”, diceva qualcuno più importante di me e lei il secolo scorso. Una buona serata.

        • Rispondo a questo ascoltatore sperando di rispondere anche agli altri commenti.
          PREZZO CORRENTE ELETTRICA
          0,1537 €/kWh è ESATTAMENTE la somma delle fatture divisa per i kWh fatturati, tutto incluso. Il contratto sottoscritto il 28 Febbraio 2020 decorre da inizio Maggio 2020 e vale per due anni. Il fornitore è una primaria società francese e la corrente elettrica è 100% verde garantita. Il costo per kWh della Materia Prima Energia è 0,036 €/kWh. Il periodo di sottoscrizione era ottimale: in concomitanza con i primi effetti economici del Covid19 ed il crollo dei consumi. Ora costa di più (credo 5-7 €cent/kWh a seconda dell’offerta).
          COMPARAZIONE AUTO
          E’ vero, con la e-Up! non abbiamo, sinora, mai fatto lunghe percorrenze autostradali MA LE ABBIAMO FATTE !
          Per parecchie volte fra il 22 Marzo ed il 10 Giugno 2021 abbiamo percorso un tratto Bellusco (MB) > Casello A4 Trezzo Adda > Casello A4 Bergamo > Via Gavazzeni (Bergamo). Una tratta prevalentemente autostradale con velocità autostradali di circa 110-120 kmh. Il giornalista ha pubblicato solo un estratto della Tabella Excel, molto lunga, omettendo la parte dove avevo specificato nelle note tutti questi viaggi. Posso affermare che i consumi per quei viaggi sono fra circa 11,1 kWh/100km e 15,4 kWh/100km (più alti i consumi nei mesi freddi). Su richiesta posso estrapolare dalla Tabella solo quei viaggi e fare grafici e calcoli.
          COSTI AUTOVETTURE
          VW e_Up!
          comprata a Monza e pagata 15400€, contratto ad inizio Ottobre 2019, usufruendo del solo Bonus Statale di 6000€ + sconto concessionario, rottamando una Euro 4 , Opel Meriva GPL di 10 anni e 250mila km.
          Toyota Yaris Hybrid
          comprata ad Imola (BO) tramite Gruppo Acquisto Ibrido (GAI), e pagata 16993€ usufruendo del solo sconto GAI di circa 1000€ rispetto alla migliore offerta di un concessionario Toyota convenzionale, senza ulteriori sconti Toyota poiché non avevamo un usato da rottamare. Abbiamo speso 40€ per un viaggio per due sola andata Milano-Bologna con Frecciarossa ed il concessionario ci ha accompagnato in macchina ad Imola.
          COSTI GESTIONE
          VW e-Up!
          Abbiamo fatto il primo Tagliando, previsto ogni 30000km ovvero entro 2 anni alcuni giorni fa. Abbiamo acquistato un Pacchetto VW Italia che garantisce due tagliando con 2 sostituzioni Filtro Abitacolo al costo di 183€ (91,5€ per tagliando).
          Toyota Yaris Hybrid
          Nella Tabella il giornalista ha omesso il costo dei tagliandi, previsti ogni 15000km ovvero entro 1 anno. Abbiamo speso 230,54€ il Primo Tagliando (15000km) e 352,30€ il Secondo Tagliando (30000km) incluso un trattamento germicida.
          ALTRI COSTI GESTIONE
          VW e-Up!
          Dopo 30000km le pastiglie dei freni SONO NUOVE. Guidiamo in modo molto comodo e naturale, con il solo pedale dell’acceleratore selezionando la posizione, fra le 4 disponibili, con massimo recupero energetico in decelerazione, modalità cambio B (il freno è usato solo occasionalmente in caso di frenate brusche). Il Bollo Auto in Lombardia è ESENTE A VITA.
          Toyota Yaris Hybrid
          Abbiamo sostituito le pastiglie dei freni anteriori dopo 100000km, mentrte quelle posteriori sono circa a metà vita. Il Bollo Auto in Lombardia si paga sulla “frazione di potenza del solo motore a scoppio” ed usufruendo dello sconto per addebito diretto sul conto corrente, costa 119,42€
          STIMA RSPARMIO
          A grandi linee stimiamo che, a parità di utilizzo (le tratte autostradali pure della Toyota Yaris Hybrid erano circa ¼ o meno del totale) il risparmio che conseguiamo con la VW e-Up! rispetto alla Toyota Yaris Hybrid sia di almeno 1500€ annui.
          CONSIDERAZIONI FINALI
          Ritengo che la VW e-Up! sia una OTTIMA SECONDA AUTO, che permette di conseguire un notevole risparmio economico. Non è certamente “un giocattolo per snob” noi l’abbiamo presa perché vogliamo ridurre i consumi di combustibili fossili (provenienti in genere da paesi che non rispettano i diritti umani come in Italia) , inquinare di meno il luogo dove abitiamo ed OVVIAMENTE RISPARMIARE.
          Abbiamo caricato SOLO con il “In Cable Contro Box” in dotazione nel nostro box; a 2,2kW (220Vac a 10A) caricando quindi la percorrenza giornaliera (max 100km, tipicamente 70km) comodamente durante la notte con un Contatore a 4,5kW (5kW distacco) , certamente alle colonnine costa ben di più: 50 cent€/kWh nelle nostre zone 90 cent€/kWh in Alto Adige dove siamo stati recentemente in vacanza (dati della APP Next Charge).
          Mi occupo di elettronica ed ho competenze di elettricità per cui il doppio impianto di ricarica in box l’ho realizzato personalmente (risparmio di circa 500€ per presa)
          Disponibile ad inviare tutte le fatture al giornalista per verifica.
          Infine, abbiamo fatto un Test Drive di VW ID3 ed ID4 pochi giorni fa. Attendo di fare i Test Drive di Hyundai IONIQ 5 e KIA EV6. Oltre alle due auto dell’articolo possediamo anche una KIA Niro Plug-In Hybrid (sempre caricata in Box con il ICCB) .
          La ID3 da 45kWh, senza rottamazione ed optional particolari, con incentivi statali e regionali lombardi e sconto concessionario, si avvicina a 20000€, alcune migliaia di euro più di e-Up! ma con più percorrenza e ben diverso confort. Potrebbe essere un’alternativa.
          Ritengo le auto con motore a scoppio sostanzialmente morenti, ma qui si apre un discorso complesso e molto lungo da fare.
          Lieto di rispondere ad altre domande, tempo permettendo.
          Grazie per tutti i vostri commenti.
          Massimo De Marco

          • Ho dimenticato di specificare che la Toyota Yaris Hybrid è stata ritirata dal concessionario a fine Dicembre 2016 (comunque le date sulla tabella lo confermano).

            A riguardo dei consumi , l’auto è stata guidata come una normale auto con solo motore a scoppio, e dalla tabella si notano le differenze di consumi fra autostrada ed utilizzo urbano-extraurbano.

            Ottenere più di 25 km/litro (o addirittura 30) con la Toyota Yaris Hybrid non è per noi facile, mentre con la VW e-Up! è molto semplice ottenere consumi molto bassi, così come è semplice abituarsi alla guida “one pedal” solo con l’acceleratore.

            L’unica , e soggettivamente importante, nota sulle elettriche pure, riguarda il fatto che viaggi a lunga percorrenza possono essere complessi e richiedono programmazione. Possono essere meno convenienti se devi caricare ad una colonnina pubblica (ad esempio in Italia sulle autostrade è un problema).

            Dal punto di vista tecnico posso dire che gli sviluppi su batterie a carica ultrarapida ci sono: Hyundai IONIQ 5 e KIA EV6 caricano già oggi da 10% a 80% in meno di 20 minuti (Colonnina da 800V e > 200kW), Volkswagen possiede quote della californiana Quantum Scape che sta per produrre batterie rapide, la californiana Enovix ha batteria in preproduzione con anodo in silicio, la israeliana StoreDot è in preproduzione con anodo in silicio e carica 20%-80% in 5 (CINQUE) MINUTI.
            Potrei continuare.

      • Buongiorno signor. Paolo, vorrei solo precisare i consumi della Yaris, voi nel vostro articolo menzionate circa 20 km al litro, io mi permetto di dire che il dato è eminentemente soggettivo. Infatti io nel mio piccolo da novembre 2020 ho percorso con la mia Yaris circa 9000 km alla media generale di 29.8 km al litro e non sono propriamente un maniaco della guida risparmioso. Saluti. Riccardo

  9. Io per 20 anni ho fatto 60.000 km anno avevo una caldaia a gasolio, l’ultima una laguna 2000 con un motore ottimo. Caricavo gasolio a basso tenore di zolfo dell’agio spendendo quasi come con la benzina, perché mi sentivo in colpa con figli e nipoti. Purtroppo l’elettrico che aspettavo con ansia è arrivato tardi, poco prima del pensionamento. Avevo già fatto i conti per una Tesla, sarei riuscito a fare il mio lavoro tranquillamente anche perché molti miei clienti mi avrebbero lasciato ricaricare. Ma tutti questi corridori della strada non hanno mai provato quella grande soddisfazione di arrivare a casa dopo una giornata d strada e poter dire, non ho soffocato i miei figli, i miei nipoti, questo mondo?

  10. La Yaris è uscita in Italia a dicembre 2020, non capisco come abbia registrato un anno di consumi. Poi ha confrontato le mele con le pere. Sono due tecnologie diverse e hanno due collocazioni diverse. La Up la vedo benissimo in città e nei brevi viaggi visto che va ricaricata. La Yaris ha un uso su tutti i percorsi e su tutte le distanze in piena autonomia.

    • 👍 poi, 20km/LT con una Yaris?!? Nemmeno con il CHR faccio d’inverno 20km/LT….🤣🤦🏼‍♂️

  11. Mah,sarò pignolo…i commenti dell’articolo riguardo al “piacere di guida “riferiti alla Yaris ibrida sono fuorvianti ,la Yaris non ha un cambio e quindi non ha salto tra le marce:le Toyota full hybrid sono le auto a benzina che più si avvicinano alla guida rilassata delle elettriche .Peraltro ,ad esempio nel mio caso che ho convertito la mia Yaris Hybrid a GPL ,ho un costo carburante vero di 3,3 € /100 km paurosamente vicino alle elettriche non caricate sempre a casa senza averne i patemi d’animo a riguardo autonomia ,ricariche per strada ,ecc ..Nel mio caso è l’unica auto famigliare per cui serve per la città,per lavoro e pure per andare in ferie in autostrada .
    Sono assolutamente d’accordo che ,come seconda auto in città (nel caso si abbia la possibilità di ricaricare a casa )l’elettrico sia un futuro molto …presente e da valutare attentamente .

  12. a) sono assolutamente daccordo con i calcoli e sui ragionamenti del sig. Enzo.
    b) Anche se le due auto sono dello stesso proprietario non capisco il senso tecnico o anche divulgativo di questa prova. Sono due auto diverse in tutto! Mi pare solo una esaltazione o pubblicità della UP.
    Confrontiamo la UP con una 500 una twingo, una Zoe ecc!

    • Non l’abbiamo fatto noi il confronto, l’ha fatto il lettore che possiede queste due auto e che ha pensato, gentilmente, di condividerlo, con un’analisi dei dati che riteniamo molto interessante. È un confronto, su dati reali, non una sentenza di tribunale.

      • Ho acquistato la nuova Yaris e francamente il consumo è ben diverso da quello esposto,nemmeno in autostrada si fa 20 con un litro,i miei consumi vanno da 21,5 avendo fretta a ben oltre 30 con un litro andando regolarmente in urbano ed extraurbano oltre i normali limiti di velocità. Ma la Yaris è l’ultimo modello?

        • Evidentemente c’ha il piede un po’ pesante… e la guida come se fosse un auto normale, quindi niente attenzione per le frenate rigenerative.
          Anch’io riscontro i tuoi stessi consumi, almeno non in inverno.

      • non capisco il tono della risposta.
        Se si legge prima dopo vari partecipanti fanno la mia stessa eccezione, quindi mi pare un’ osservazione condivisa.
        Peraltro, a confermare l’inutilità di questo paragone, il tipo di ibrido come la Yaris non sembra nemmeno che aiuti l’ambiente, tanto è che con l’ultima risoluzione della UE verrà consiserato ed eliminato, 2035? come una qualsiasi auto a benzina.
        In conseguenza avrebbero più valore i paragoni con metano e gpl che come si legge in questo blog sono anche più risparmiosi e forse meno inquinanti, con cilindrate ben più importanti, della ibrida Toyota.

        • Il tono della risposta è semplice: il lettore ci ha inviato i numeri a supporto della sua esperienza, reale, ci sono sembrati interessanti e li abbiamo pubblicati. Qualcuno ha altri numeri con confronti ancor più interessanti? Siamo qui a disposzione per pubblicarli.

          • chiarissimo l’ha ripetuto in maniera piccata già tre volte, chissà perché solo a me e non a gli altri che hanno fatto la stessa osservazione.
            Comunque se vuole sarebbe più interessante per tutti se potesse dare un suo contributo o risposta alle motivazioni tecniche.

  13. Lo sapete quanto cobalto serve per un pacco batterie per una macchina elettrica? Lo sapete che l’ottanta per cento del cobalto viene dalle miniere cosidette indirette che si trovano nel Congo e che sono in mano ai cinesi? Lo sapete che chi estrae il cobalto sono bambini senza nessun diritto con paga di un dollaro al giorno sovente dai sei anni in poi? Invece di sciaquarci la bocca con l’elettrico non inquina pensiamoci sopra. So che il mio non è un post tecnico. È un post umano

    • Sì che lo sappiamo e ne abbiamo scritto un sacco di volte, esortando i produttori a fornire garanzie sul fatto che le loro auto siano sostenibili non solo sul piano delle emissioni, ma anche dei diritti umani. E ribadisco ancora una volta che non siamo tifosi a prescindere dell’elettrico: ci sono un sacco di problemi ancora da risolvere con queste tecnologie e ne parliamo in continuazione, aprendo questo blog a commenti di ogni tipo (purché primi di insulti).

  14. Si ma la VW va bene per la città tipo Milano. Con la Yaris non si resta mai a piedi e si può andare praticamente ovunque. Hybrid Toyota vincerà sempre a mani basse.

    • Flavio si informi meglio o provi per qualche giorno/settimana un’auto elettrica (magari proprio la VW e-up!).
      Io con la e-up faccio quotidianamente 80km di statale (piccola provincia piemontese) e a volte vado anche a milano o torino o genova, caricando 20 minuti alle colonnine fast. Mi dica ora perchè la e-up dovrebbe essere una città da usare solo in metropoli e perchè si dovrebbe rimanere a piedi.

  15. Se la Yaris è stata usata molto in autostrada il confronto perde di validità. In città e extraurbano la nuova Yaris sfiora i 30 al litro (se si è bravi si fa anche di più), io con la mia 3a serie my 2017, riesco a fare senza molti problemi tra i 22 ed i 25, con picchi di 28/30 al litro, in autostrada circa 16/17. Quindi un consumo medio da 20 a litro, è dovuto o alla tantissima autostrada o ad una guida poco efficiente della Yaris Hybrid. Vorrei sottolineare poi che anche sulle ibride non si paga il bollo, almeno per i primi anni.
    Poi non so per voi, ma per me la up è un giocattolo, la Yaris un auto😅

    P.s. sono un pro elettrico convinto, ma per la vera maturità di tale propulsione (solo ed esclusivamente lato autonomia) ci vorranno ancora degli anni.

    • Sono sicuro che ci sarà chi con una e-Up ha consumi di 10 kWh/100km o inferiori.
      Ma qui non stiamo parlando di cosa si potrebbe fare, o di quale performance di consumo si potrebbe raggiungere. Stiamo confrontando due auto diverse, usate in anni diversi, ma dalla stessa persona, con le stesse esigenze di mobilità e bene o male lo stesso rapporto percentuale tra strade urbane, extra urbane e autostrade. E ne esponiamo il risultato. Tutto qui.
      Non so cosa intenda per “giocattolo” ma e-Up è una citycar, come molte altre sul mercato.

  16. Buongiorno,

    lavorando nel settore energetico mi chiedo se il prezzo luce è corretto perché 0,1537 €/kWh mi sembrerebbe davvero basso. Un prezzo più coerente dovrebbe essere tra gli 0,2 e gli 0,25 €/kWh su un’utenza domestica.

    Mi viene il dubbio che il lettore abbia calcolato soltanto la voce materia energia, ma purtroppo una bolletta domestica è composta da tutta una serie di componenti, che riepilogo:

    Spesa per materia energia
    Spesa per trasporto e gestione contatore
    Spesa per oneri di sistema
    Totale imposte e IVA
    TOTALE FATTURA

    Il totale fattura andrebbe quindi diviso per il totale consumo in kWh.

    Sicuramente anche a 0,25 avrebbe speso meno con la e-UP, ma per coerenza sarebbe un dato più preciso. Altrimenti complimenti al lettore per la tariffa convenientissima che ha al momento!

    • Buon giorno Matteo,
      ci risponderà direttamente il sig. Massimo.
      Quello che posso dire è che, al netto dei canoni tv e dei costi fissi (che pagherei anche se non avessi un’auto elettrica, per il solo fatto di avere un’utenza), anch’io ho un costo di circa 16/17 centesimi a kWh.

      • Buongiorno, certo sì, il canone tv non va conteggiato (non l’avevo conteggiato nemmeno io) e il ragionamento che fa lei sui costi fissi è logico, sarebbero indipendenti dall’auto elettrica nelle quote €/anno. Personalmente conteggerei tutte le voci di consumo €/kWh (quindi anche le quote non strettamente legate alla materia energia, ma anche quelle di trasporto e oneri che sono comunque collegate ai consumi) e conteggerei anche parte delle quote di potenza (€/kW) che sono connesse alla potenza dell’impianto da 4,5 kW (o perlomeno andrebbe calcolato il delta nel caso specifico tra un contatore da 4,5 e un contatore da 3,3 che è leggermente meno costoso). Da un rapido conteggio su una bolletta elettrica discretamente conveniente direi che siamo tra 0,2 e 0,23 €/kWh IVA inclusa, comunque un prezzo valido in quanto a convenienza della ricarica domestica.

        • C’è un buon margine di trattativa, se questo è davvero il suo costo!
          Il mio costo a kWh, comprensivo di tutti gli oneri e dei costi fissi è di 20 centesimi.

          • leggendo qui mi sento proprio stupido quando vado a leggere la mia bolletta.(Enel mercato protetto).
            Vi sarei grato se mi suggerite il gestore che vi fa meno di 0, 2 euro/kg.
            grazie

  17. Io ho una yaris ibrida del 2021, in uso misto fa 3.3 litri ogni 100km reali, quindi a 1,66euro litro siamo a meno di 5,5 euro ogni 100km. E il kw/ora da me costa 0.22, quindi la differenza tra le due auto è molto minore. Con il vantaggio che restare senza carburante con la ibrida è praticamente impossibile…

    • Se lei ha questi consumi con la sua Yaris, avrebbe dei consumi molto più bassi di quelli del sig. Massimo anche con una e-Up, sig. Matteo.
      Dubito che il suo costo a kWh sia di 22 centesimi. Non ho mai visto costi così alti per l’energia in Italia. E’ sicuro di aver letto correttamente la bolletta?
      Percorrendo una media di 40 km al giorno con un’auto la cui autonomia è di oltre 200, quale sarebbe il rischio di restare a piedi? Non capisco.

  18. Sono un po’ stanco di queste diatribe sul risparmio sì o no dell’elettrico rispetto al termico. Tanto andiamo a finire lì tutti fra qualche anno, scordiamoci le caldaie con le ruote a facciamocene una ragione. E comunque anche 600 euro all’anno (ma sono di più, senza bollo e assicurazione al 50% circa) non li butterei. C’è gente, molta, che fa il giro dei distributori per pagare qualche centesimo in meno, o no? E poi, gusto personale, mi diverto un sacco con la mia Corsa E.

    • Sottoscrivo quello che ha detto. Aggiungo il piacere della guida ad 1 pedale. Concetto che chi non ha mai guidato una elettrica non sa neppure cosa vuole dire.

  19. Però per l’autostrada vedo tanta Yaris, 12 viaggi in autostrada in un anno.
    Io stasera smonto da lavoro alle 19:00. Mi metto in viaggio e devo percorrere 525 Km tutti di autostrada. Arrivo a destinazione, qualche ora di sonno e poi domani mattina riparto. Secondo Google Maps il viaggio dura 5 ore e 4 minuti ma sono confidente di riuscire a ridurlo – traffico permettendo – a 4 ore e 30 minuti, essendoci già riuscito in passato anche con tempi migliori. Se non arrivo tardissimo, forse stanotte mia moglie ed io riusciamo a dormire come esseri umani e a ricaricare le pile nel cervello.
    Ad oggi l’unica auto elettrica che potrebbe farmi fare un viaggio così è la Tesla Roadster da 230000 Euro oppure, con “rabbocchino” di una trentina di minuti e limitando la velocità (quindi rinunciando ad un’ora di sonno), una Model S Plaid da 130000 Euro (quindi un’ora di viaggio in più e un’ora di sonno in meno).

    Con l’elettrica risparmi ma non ci viaggi come un’auto normale, non con le autonomie attuali.

    L’utente ha speso 2.366,96 Euro per 31.917 km. Se avesse fatto una percorrenza annua di 11.200 km (è la media di un italiano) avrebbe speso 831 Euro di carburante. Se li avesse percorsi a corrente, avrebbe speso 258 Euro. Quindi un italiano medio tra le 2 auto benzina o elettrica, con la sua percorrenza media, senza considerare bollo/assicurazione/manutenzione, avrebbe un risparmio annuo di 573 Euro.

    Pagare 573 Euro l’anno in più per avere autonomia “illimitata”/”senza pensieri” non è una somma enorme. In 12 anni di vita sono 6876 Euro. Dopotutto, se i 260 km di autonomia della e-up non sono sufficienti per le proprie esigenze e si chiede un piccolo upgrade, che so, a 330 km, il successivo modello della VW con questa autonomia è la ID3 che costa circa 9000 Euro in più. Il risparmio c’è, per il chilometraggio medio di un italiano medio, solo se ci sono gli ecoincentivi e se per le sue esigenze va bene un’auto con autonomia limitata: senza ecoincentivi o con esigenze di autonomie superiori il risparmio non c’è.

    • Dopotutto, c’è un dato che parla da sé: 31.917 km con la ibrida, 22.224 km con l’elettrico e non viceversa. E’ una conferma indiretta che l’elettrico è la citycar complementare all’auto a benzina che poi è usata anche per i viaggi, il che è lo scenario ottimale per le famiglie italiane con 2 auto: una a combustione per le lunghe percorrenze, una elettrica per girare in città.

    • Una m3 ricarica da 20 a 80 in 30 minuti.. Non un ora, non diciamo quarzite. Non serve una plaid per fare 575 km senza troppi patemi.

      • Corretto.
        Senza considerare che non sarebbe nemmeno necessario ricaricare fino all’80%. In un percorso come questo, un quarto d’ora circa di rabbocco sarebbe sufficiente nella maggior parte dei casi.
        E anche una ID.3 77 kWh sarebbe adatta allo scopo, così come altre auto di pari categoria.

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