Al porto di La Spezia i rifiuti li raccoglie Elettra, la barca elettrica spinta da due motori elettrici da 176 kW. Viene alimentata da energia pulita grazie ad un impianto fotovoltaico della piattaforma Sepor e a contratti con operatori che offrono solo da rinnovabili.
Meno emissioni in porto con la barca elettrica

La nuova imbarcazione elettrica verrà adibita al ritiro, trasporto e smaltimento rifiuti dalle navi del Porto della Spezia svolto dalla società Sepor, su concessione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale impegnata nei processi di decarbonizzazione. Recentemente sono stati firmati gli accordi con Enel per l’elettrificazione delle banchine.
C’è anche a Venezia una barca elettrica per il ritiro dei rifiuti, ma quella entrata in servizio a La Spezia è la prima in ambito portuale.
I dati di Elettra spinta da due motori da 176 kW
Elettra è lunga 16,50 metri, larga 4,60 metri è dotata di due motori elettrici da 176 kW e alimentata con batterie al litio. Per garantire la sicurezza della navigazione, l’imbarcazione, che dispone di due stive per semplificare la gestione della raccolta differenziata consentendo la separazione dei materiali già in fase di raccolta, possiede anche un motore diesel di backup. Attenzione: entrerà in funzione automaticamente solo in caso di esaurimento delle batterie.
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Un elemento interessante è il servizio offerto anche in aree con particolare pregio ambientale. Nel dettaglio servizi per gli yacht e navi da crociera stazionanti nella rada di Porto Venere e dell’Isola Palmaria.
Ricarica solo da energia pulita
E’ ricorrente la critica sulle fonti di energia utilizzate per i veicoli elettrici. In questo caso la ricarica è solo da fonti rinnovabili. Elettra verrà ricaricato attraverso l’alimentazione proveniente dalla piattaforma Sepor per il trattamento dei rifiuti all’interno del Porto della Spezia. Questa è alimentata con circa il 40% da energia prodotta attraverso l’impianto fotovoltaico di cui è dotata mentre il 60% dell’energia disponibile viene immessa dalla rete con provenienza certificata da fonti rinnovabili.
Un porto che deve diventare a zero emissioni

“E’ tutto il sistema porto che deve cambiare pelle. Il porto resterà un sistema energivoro ma l’energia che si consumerà dovrà essere pulita“. Parole di Mario Sommariva, presidente AdSP. Si segue la filosofia di Next Generation EU. ”Secondo le linee strategiche del nostro piano operativo e secondo il programma Green Ports”.
E sulla Sepor sottolinea il presidente: “Possiede gli impianti di trattamento, probabilmente più avanzati dell’intero Mediterraneo e dimostra ancora una volta di essere un’impresa innovativa ed in piena sintonia con le scelte strategiche promosse dall’Autorità di Sistema portuale”.