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Electrolux consegna con i suoi camion elettrici che ricarica in casa

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Electrolux ha installato una stazione di ricarica veloce per alimentare i suoi camion elettrici
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Electrolux Group punta sui camion elettrici per la consegna dei suoi elettrodomestici. Per convertire la sua flotta ha installato una potente stazione di ricarica veloce nella fabbrica di Susegana (TV) in Veneto. Una “colonnina” da da 240 a 300 kW che può caricare un e-truck da 40 tonnellate in 90 minuti.

Per Electrolux il futuro del trasporto merci è sempre più elettrico

Il trasporto pesante anche a medio raggio, centinaia di km al giorno, punta sui camion elettrici. Grazie anche ai sistemi di ricarica sempre più veloci e potenti.

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Il camion elettrico di Electrolux

Le più grandi aziende della logistica e agroalimentari chiedono alla politica più restrizioni per accelerare la transizione all’elettrico (leggi qui) e non sono da meno quelle industriali come la Electrolux. Azienda svedese di elettrodomestici con base in Italia.

La stazione di ricarica veloce, realizzata in partnership con Scania, viene utilizzata da un e-truck che, diverse volte al giorno, viaggia tra il sito e un fornitore di componenti, percorrendo quotidianamente centinaia di km. Decisamente viaggi “fuori porta”.

Grazie a questa stazione, stimiamo di raggiungere un risparmio annuo iniziale di circa 55 tonnellate di CO2, che potrà aumentare con l’inserimento di nuovi e-truck“. Parole di Luisa Cinel, Safety & Sustainability manager Operations BA EA.

Le stazioni di ricarica all’interno dei propri siti permette ad Electrolux Group di utilizzare elettricità 100% proveniente da fonti rinnovabili e di offrire ai trasportatori ricariche veloci e l’azzeramento dei tempi di ricerca delle colonnine“.

Obiettivo: ridurre dell’ 85%  le emissioni

La transizione energetica aziendale arriva in strada, ma parte dallo stabilimento. “Siamo stati una delle prime 100 aziende al mondo a fissare un obiettivo climatico basato su dati scientifici, che abbiamo raggiunto nel 2023 con tre anni di anticipo“.

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I camion possono percorrere centinaia di km in elettrico

Parole di Alessandro Danti, Operations Sustainability Director BA Europe & APAC, che disegna il prossimo obiettivo: “Recentemente, abbiamo fatto un ulteriore passo avanti impegnandoci a ridurre le emissioni dirette e indirette delle nostre attività industriali dell’85% e le emissioni derivanti dall’utilizzo dei nostri prodotti, materiali, trasporto di prodotti e viaggi di lavoro del 42% tra il 2021 e il 2030“.

La stazione di ricarica spiegano da Electrolux  “è dotata di due postazioni che hanno una potenza di ricarica che va da 240 a 300 kW, con la possibilità di prevedere un upgrade a 4 postazioni e a 320 kW, con picchi fino a 400 kW. La capacità della colonnina permette di ricaricare un e-truck da 40 tonnellate in soli 90 minuti“.

Il sito di Susegana è stato scelto come progetto pilota in quanto offre la possibilità di estendere l’utilizzo dei mezzi elettrici ad altri flussi. Questo grazie ad alcune peculiarità. Ad esempio, la centralità rispetto a fornitori locali di componenti, la vicinanza agli hub del trasporto intermodale, il rifornimento del magazzino di distribuzione in Italia. Infie alle consegne direttamente ai clienti.

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7 COMMENTI

  1. Nei trasporti pesanti l’incidenza del costo del carburante è notevole soprattutto in considerazione dei kilometri che annualmente percorre un TIR. Considerando un consumo medio di 3km/l per una vita media di 2 mln di km parliamo di 1.130.000€ in soli costi di gasolio. Risparmiare anche solo un 40% significa mezzo milione di euro solo in carburante. Sono più di 50 mila euro all’anno per 10 anni da sommare ai risparmi sulla manutenzione che non sono in grado di quantificare.

  2. Dove non arriva la politica prima o poi arrivano i privati , e in questo caso le aziende ,nonostante uno stato che fa di tutto per ostacolare la transizione. Complimenti alla Electrolux !

  3. Elettrolux e motori a idrocarburi è un ossimoro ! 🤣🤣

    scherzi a parte… l’Italia è un paese molto piccolo, con tratte stradali ed autostradali piuttosto brevi (considerando le obbligatorie pause dell’autotrasporto) e quindi molto facilmente attrezzabili per apposite aree di sosta+ricarica, sia intermedie che ai terminali delle rotte frequenti (la maggior parte della logistica su ruote).

    Ne vedremo parecchi in futuro di silenziosi e non fumanti camion elettrici in giro… e pure di veloci flotte di corrieri a farci le consegne 😉

    • Qui nel nord ovest iniziano ad esserci mezzi elettrici per i corrieri… furgoni per lo più . Step by step. Penso anche loro una volta provata la comodità e il risparmio sui costi variabili….

      • I furgoni per corrieri saranno sicuramente più veloci a diffondersi; a parte il minor costo e la possibilità di ricaricare con normali wallbox , il maggior vantaggio è di consumare (poco) solo negli spostamenti, mentre coi furgoni ICE spesso lasciano il motore acceso; poi ovviamente il maggior comfort di guida -senza marce e frizione, poco freno a pedale- stanca meno gli autisti.
        E poi la guida start e stop continua è la più deleteria per il motore con grande risparmio su manutenzione ordinaria e straordinaria (freni, frizione, talvolta il volano.. cinghie .. pompe carburante e iniettori…basta un rifornimento “fallato” o in autista che viaggia troppo in riserva e succhia il fondo serbatoio….).
        Speriamo… Così anche le consegne di una USB pen saranno meno devastanti sotto il profilo ambientale 😂

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