Con Electrogenic via alla conversione dei miti dell’industria automobilistica. Il retrofit sarà pure una nicchia ma è un’opportunità per valorizzare in chiave sostenibile le vecchie glorie motoristiche. Lo dimostra l’attività dell’inglese Eletrogenic con 7 partner in Gran Bretagna, 2 in Europa (Olanda e Francia), quattro negli Stati Uniti e uno in Australia.
L’ultimo kit è quello della DeLoren DMC-12 che rinasce anche in serie limitata
Sono numerosi i kit in catalogo e presentati sul mercato da Electrogenic. L’ultimo che ha suscitato forte interesse mediatico è quello della DeLoren DMC-12 ovvero un veicolo/icona della storia del cinema, noto per comparire sulla scena di Ritorno al Futuro.
La Electrogenic propone un kit per elettrificarla composto da un motore da circa 218 CV che promette un’autonomia vicina ai 242 km, grazie ad una batteria da 42 kWh.
All’annuncio del kit è seguita la notizia che l’icona ora viene proposta in versione elettrica dagli inglesi di Lynx Motors: la DeLorean DMC-EV. Produzione in serie limitata – da 250 mila dollari – e prime consegne previste nel 2025. Il sistema di propulsione è composto da quattro motori elettrici Elaphe L1600, uno per ruota, la batteria è una Catl da 70 kWh che garantisce un’autonomia di circa 400 km.
Il kit Electrogenic per i diversi modelli della Land Rover, Jaguar
Nell’azienda inglese non si sono risparmiati nello studio e realizzazione di kit per il Land Rover Defender. In particolare sono presenti i kit per i seguenti modelli: E62 (200 km di autonomia e batteria da 62 kWh), E70 ( 210 km di autonomia e batteria da 70 kWh), E93 (240 km di autonomia e batteria da 93 kWh).
Basta acquistare il kit? No, è necessario seguire queste indicazioni. “I kit sono progettati per essere installati da uno specialista addestrato. Li forniamo ad aziende partner in tutto il mondo e la nostra rete sta crescendo rapidamente“.
In catalogo anche il kit per convertire la Jaguar E-Type. “Le batterie si inseriscono sotto il cofano e dove si trovavano il serbatoio del carburante e la ruota di scorta. L’autonomia di oltre 200 miglia (sono 320 km) del modello E62 si ottiene aggiungendo una fila di batterie nel vano di carico immediatamente dietro il sedile posteriore”.
L’autonomia di questi veicoli non è altissima, spesso sotto i 200 km. Adatti anche ad un uso quotidiano, ma l’investimento è soprattutto legato agli amanti delle auto d’epoca.
In catalogo anche Classic Mini, Porsche 911, Land Rover Defender Agricultural
In catalogo anche la Classic Mini, la Porsche 911 e il kit di Land Rover Defender Agricultural. Quest’ultimo “è stato progettato a un prezzo conveniente per offrire all’agricoltore o al proprietario terriero tutto ciò di cui ha bisogno in un veicolo utilitario quotidiano”.
Più che per le sfilate per l’uso quotidiano. “Abbiamo calcolato un recupero medio dell’investimento di 4 anni o meno“. Inoltre il kit è stato sviluppato in collaborazione con Innovate UK, Università di Cardiff e Worthy Farm “dove i nostri Defender agricoli elettrici lavorano da novembre 2020“. Per saperne di più sul catalogo clicca qui.
DeLorean DMC12 in versione EV! Che bello!
poi leggo il prezzo… 250 mila dollari.
Ma che se la tengano! 😀
Per quel prezzo deve, minimo, viaggiare nel tempo! 😀
Costa meno comprare una DeLorean, sistemarla e farsi il retrofit.
Attento a dove fai fare il retrofit sulla DMC12.
Nessuno sa QUANDO arrivi? 🤣
Se non fosse per il prezzo, potrebbe essere la scelta più ecologica di tutte: via motore, trasmissione e serbatoio, e metti batteria e motore elettrico.
Le parti da smaltire sarebbero meno, e quelle da costruire pure, creando quindi meno inquinamento all’origine.
Credo però che il problema sia che bisogna fare un progetto per ogni modello, per capire dove poter mettere le varie parti per bilanciare correttamente i pesi
Ora è soprattutto un approccio professionale ma artigianale – nonostante i kit – che con macchine d’epoca di lusso o veramente storiche ha un senso. Può andar bene anche per “icone din massa” come la 500 ancora ben presenti con i modelli originali. Spendere anche 15mila euro per il retrofit di una Punto la vedo male – soprattutto senza incentivi – e poco attraente per il cittadino. Sarebbe interessante un retrofit industriale guidato anche dalle case automobilistiche che possono dedicare linee specifiche per un recupero circolare delle auto a fine vita.
Guardi, se ne discuteva anche sotto ad un altro articolo: una delle cose che non i va delle auto nuove in generale, non solo elettriche, è che stanno sparendo i tasti fisici, sostituiti da questi enormi display.
Quindi, se potessi tenermi la carrozzeria e gli interni della mia macchina attuale e, con 10/15 mila euro farla rinascere per altri 10 o 20 anni, ci penserei seriamente
/// una delle cose che non i va delle auto nuove in generale […] è che stanno sparendo i tasti fisici, sostituiti da questi enormi display.
Quindi, se potessi tenermi la carrozzeria e gli interni della mia macchina attuale \\\
In effetti non sono pochi i “nostalgici” dei comandi fisici (fra cui me 😁) ma bisogna dire che spesso interni e carrozzeria invecchiano piú velocemente del motore.. Spero piuttosto che i comandi fisici spariscano (o quasi) il piú tardi possibile.
/// sarebbe interessante un retrofit industriale guidato anche dalle case automobilistiche \\\
Sono d’accordo, vedi fra l’altro i progetti Stellantis e Renault per i furgoni
https://www.vaielettrico.it/retrofit-di-vecchi-furgoni-stellantis-con-qinomic/ dove il recupero dell’investimento sarebbe piú veloce rispetto a quello della conversione di un modello “non iconico” ad uso privato
Lo approvo solo sulla De Lorena che come meccanica faceva schifo