Electra Vehicles apre a Torino e investe 3,6 milioni di dollari per studiare una supercar. La start up americana è guidata da un manager italiano, Fabio Martini.
Electra Vehicles nasce nei sistemi di controllo-batterie
Electra Vehicles (qui il sito) è nata a Boston per sviluppare algoritmi e sistemi intelligenti per il controllo e l’analisi dei dati dei pacchi-batterie dei veicoli elettrici (non solo auto). Ora Martini ha stretto un accordo con la Regione Piemonte per aprire una base a Torino, con un piano che prevede qualche decina di assunzioni. Oltre alla Regione, hanno deciso di appoggiarlo Liftt e Club degli Investitori, rispettivamente con 610 mila e 540 mila dollari per la società, che opera anche nell’aerospaziale.
Nell’operazione, Electra Vehicles ha avuto il supporto del Centro Estero Internazionalizzazione del Piemonte. Come prima operazione in Italia, la start-up americana ha fornito il software di gestione delle batterie di Fulminea, la prima hypercar elettrica italiana realizzata da Automobili Estrema. E Martini era accanto al fondatore di Estrema, Gianfranco Pizzuto, durante la presentazione di pochi giorni fa al Museo dell’Auto di Torino.
La Regione Piemonte: il futuro si gioca sull’elettrico
“Ancora una volta, il Piemonte riesca a essere capace di attirare imprese altamente tecnologiche desiderose di investire, creare posti di lavoro e aprire sedi nelle nostre città. Il futuro dell’industria dell’automobile si gioca molto sull’elettrico“, commenta Fabrizio Ricca, assessore all’Internazionalizzazione della Regione Piemonte (vedi anche il video qui sotto).
“Electra Vehicles ha sviluppato una soluzione basata sull’Intelligenza Artificiale che utilizza un approccio innovativo per migliorare le performance delle batterie elettriche. Ci piace la loro capacità di essere un ecosistema, di integrare competenze diverse“, sottolinea dal canto suo Marco Morchio, Business Angel del Club degli Investitori. Ancora una volta, anche nell’elettrico, si ricrea il dualismo tra il Piemonte e la Motor Valley dell’Emilia Romagna. Anch’essa molto attiva nell’attirare investimenti nella conversione dell’automotive all’elettrico.