Ecco l'”effetto elettrificazione”. Produzione industriale a +16,6%, nel 2021 per le filiere dell’elettrotecnica ed elettronica italiane. Inizia non solo la risalita sull’anno precedente, ma torna addirittura il segno positivo oltre i livelli del pre-Covid. Una variazione percentuale che, rispetto al 2020, supera quella del manifatturiero (+13,5%) e porta i due macrosettori di ANIE addirittura a superare del 3,5% la produzione del 2019. Per i settori che fanno capo ad ANIE, il 2021 si traduce quindi in un fatturato di 76 miliardi di euro. Dedicato a chi continua a pronosticare sventure dalla transizione alla mobilità sostenibile.
Ecco quanto vale una transizione “cavalcata”
I dati chiave presentati dal Presidente di Anie Federazione Filippo Girardi nel corso dell’Assemblea annuale, dimostrano che una transizione “cavalcata” può generare più ricchezza di quanta ne bruci l’abbandono di tecnoligie consolidate. L’auto elettrica, in Italia, è ancora agli albori. Ma l’ecosistema che le sta attorno ha già attaccato la spina: energie rinnovabili, infrastrutture di ricarica, veicoli speciali e macchine da lavoro, componentistica di base volano, nonostante gli aumenti dei costi energetici e le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, microchip in primis.
Il “sistema ANIE” vale oggi 76 miliardi di euro. Di questi, 49,6 miliardi vengono dalle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche e 19,8 miliardi dall’impiantistica industriale. Le esportazioni hanno toccato 22 miliardi, con un saldo attivo di 7,3 miliardi di euro.
Il peso della filiera rinnovabili-sostenibilità
In Area Elettrotecnica, spiega l’Associazione, la filiera delle energie rinnovabili cresce del 16% grazie al costante incremento delle installazioni sul mercato interno e a una dinamica positiva sui mercati esteri. I Trasporti ferroviari ed elettrificati hanno visto una crescita sostenuta per il segmento dell’elettrificazione (+18%). Mentre in Area Elettronica, l’Automazione segna un +20,8%, tendenza analoga per i Componenti elettronici a +15,9%. Per l’export, le migliori performance arrivano grazie alla domanda europea, cui sono destinate oltre il 60% delle vendite oltreconfine.
L’ANIE: noi siamo l’innovazione

Altra caratteristica del settore che Anie mette in evidenza è la fortissima spinta all’innovazione. Fatta 100 la base delle imprese, nel manifatturiero è il 58% di queste ad esprimere un potenziale innovativo. Ma per l’elettrotecnica la percentuale arriva al 73% e per l’elettronica all’86%. Nel manifatturiero il 56% della spesa in innovazione va in ricerca e sviluppo. Nei due settori, questa percentuale sale al 77%. «In questa fotografia c’è la centralità del sistema ANIE per raccogliere la sfida del PNRR _ ha commentato Girardi _. Noi non siamo innovatori in seguito a uno shock di mercato, noi innoviamo da sempre per stare sul mercato».
Con l’elettrico l’occupazione nel suo complesso aumenterà. Qualcuno ovviamente “sparirà saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni età” (cit.)
È quello che sostengo da sempre, bisogna anticipare il mercato e non fermarsi mai, ora bisogna cominciare a produrre CHIP e semiconduttori in casa e esportarli, in modo da non dipendere dai mercati extra EU