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Effetto Biden: la Grande Mela sarà tutta verde dal 2030

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La Grande Mela sarà tutta verde entro il 2030. E’ l’effetto Biden che arriva a New York dove il sindaco democratico Bill de Blasio già da tempo insisteva sul tema della sostenibilità. E ora ha dichiarato che entro dieci anni la città «rinuncerà completamente ai combustibili fossili».

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Yellow Cab, i famosi taxi di New York, diventano elettrici. Qui con Tesla

“Via gas e auto termiche” dice de Blasio

Quindi non solo il bando totale a tutti i veicoli termici, ma anche stop agli allacciamenti del gas per usi domestici, riscaldamento e cucina. Tutto funzionerà ad energia solare. Per dotare la maggior parte delle abitazioni di pannelli fotovoltaici bisognerà facilitare progetti e installaziuoni. Ci hanno pensato il colosso del fotovoltaico Sun Power e la società di rilevamento EagleView. Stanno sviluppando un sistema per l’individuazione da remoto delle superfici utilizzabili e la progettazione degli impianti senza sopralluoghi fisici.

Il sindaco Bill de Blasio ha svelato il piano la scorsa settimana, nel suo discorso sullo stato della città del 2021.

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Il sindaco Bill de Blasio

New York City, ha detto «rinuncerà completamente ai combustibili fossili. E, quindi, dobbiamo vietare i collegamenti ai combustibili fossili in città entro la fine di questo decennio, assicurandoci letteralmente che la nostra unica scelta sia l’energia rinnovabile».

Per le strade dovranno circolare meno automobili e solo elettriche, più biciclette e più pedoni. E ha promesso piste ciclabili e corsie preferenziali sui grandi assi di collegamento, a partire dai ponti di Brooklyn e di Queensboro.

Il Fondo pensioni disinveste dal petrolio

Già in dicembre, poi, il mega fondo pensioni dei dipendenti pubblici newyorkesi. il cosiddetto Fondo Comune, che amministra la bellezza di oltre 225 miliardi di dollari, aveva anninciato che avrebbe ritirato tutti i suoi investimenti da asset legati all’industria petroliferra e ad attività inquinanti, riposizionandoli sulla sostenibilità.

Il fondo pensionistico è anch’esso amministrato da un italo americano, Thomas DiNapoli. Già quest’anno, ha disinvestito da 22 società carbonifere. Nei prossimi mesi uscirà da società con investimenti in sabbie bituminose. Successivamente, nel corso dei prossimi anni, disinvestirà da tutti i sottosettori dell’industria dei combustibili fossili.

Energia dal Canada e dai tetti solari

In altre parole, basta soceità petrolifere, solo società energetiche da fonti rinnovabili. Una di esse, canadese, sfrutta le risorse idroelettriche della nazione vicina per produrre energia elettrica sufficiente ad alimentare i consumi della Grande Mela. Secondo de Blasio verrà da lì il 100% di energia verde che illuminerà New York nei prossimi 4 anni.

Ma le forniuture d’importazione non basteranno. Sarà necessario sviluppare l’autoproduzione sfruttando ogni spazio della città esposto all’irraggiamento solare. Impresa non di poco conto nella selva di tetti di una megalopoli come la Grande Mela.

Il fotovoltaico  che arriva dal cielo

Ecco allora venire in soccorso la tecnologia sviluppata da SunPower,  fornitore di tecnologia solare e soluzioni energetiche con sede a San Jose, e EagleView , fornitore di tecnologia di analisi aerea di Bellevue.

SunPower ha combinato i report aerei sui tetti ad alta risoluzione di EagleView con la nuova app mySunPower Home Survey, consentendo a  installatori e appaltatori solari di creare progetti solari esecutivi e pronti senza un sopralluogo fisico. Basterà che il proprietario dell’immobile trasmetta  alcune istantanee di alcuni punti precisi dell’edificio e il software proprietario di Sun Power elaborerà un progetto di fattibilità personalizzato, con specifiche tecniche e preventivo dei costi. Lo stesso installatore potrà utilizzarlo, accorciando i tempi di realizzazione a sole due settimane e riducendo i costi complessivi di oltre il 20%.

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2 COMMENTI

  1. SUNPOWER la seguo da anni….ma adesso è molto più vantaggiosa la figlia…..MAXEON SOLAR TECNOLOGIES che ha ereditato tutti i 900 brevetti della SUNPOWER per diventare lei la PRODUTTRICE dei pannelli,mentre la SUNPOWER progetta gli impianti e li vende con i pannelli della “FIGLIA”. Tra parentesi la FIGLIA…ha un socio di maggioranza che è TOTA al 35% circa,ma ha come secondo socio la società cinese TZS (circa al 29%) che produce e vende i WAFER di silicio policristallino che sono la materia prima per creare i pannelli fotovoltaici. Quindi se tanto mi dà tanto…chissà se i cinesi sopporteranno di essere soci di minoranza quando la MAXEON porterà in dote molti utili derivanti dal fatto che la materia prima costerà molto poco alla società che la lavora? I cinesi poi…non credo che amino essere sottoposti a qualcuno…..in azienda e nel mondo. QUINDI IO VEDO UNA BELLA SCALATA…IN
    FUTURO…

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