Home Nautica Eelex 6500/8000, anguille elettriche da 40 nodi

Eelex 6500/8000, anguille elettriche da 40 nodi

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L’imprenditore svedese Konrad Bergström non si ferma nella sua produzione di buone barche elettriche. Dopo aver lanciato, l’anno scorso, X Shore eElectric 8000 Smögen Edition (ne abbiamo scritto qui) a inizio 2019 ha presentato Eelex 6500 ed è pronta Eelex 8000.

In tempi di forte  individualismo un uomo d’affari millennial è obbligato a navigare lontano dal paradigma fordista. Lo sa bene il geniale Konrad Bergström, lo svedese che ha sposato in pieno la massima attenzione al cliente.  Per questo è messo bene in evidenza sul sito Internet di X Shore il banner: Customize your craft. Basta un click e si può iniziare a personalizzare Eelex 6500 ed 8000.

Prezzo base: 225 e 249 mila euro

Il processo è intrigante, ma attenzione: il prezzo base di Eelex 6500 è pari a 225 mila euro, per Eelex 8000 si arriva a 249 mila. L’asticella si alza se si sceglie il pacco batterie da 90 o 120 kWh, poi il colore dello scafo oppure il deck in sughero, teak o alluminio.

Vediamo le caratteristiche principali dei due modelli: il 6500 porta 8 persone e il cantiere dichiara un’autonomia di 100 miglia nautiche con una carica (il tempo di ricarica è di circa 8 ore) contro le 90 di Eelex 8000 che conduce fino a 12 passeggeri. Capitolo velocità. L’azienda sostiene: “Le imbarcazioni X Shore sono in grado di viaggiare a una velocità di 40 nodi”. Un botto, ma significa veder ridurre sensibilmente l’autonomia, l’azienda però assicura: “sono tra le poche e-barche a raggiungere una velocità di crociera di 25 nodi”. Agili come promette il nome, rimanda all’anguilla elettrica sudamericana.

Lo scafo progettato per la propulsione elettrica

Lo scafo  è stato pensato per la propulsione elettrica “riducendo, quindi, al minimo il peso e la resistenza. Si è lavorato, inoltre, per consentire l’inserimento dell’aria tra l’imbarcazione e l’acqua, riducendo l’attrito. Questi miglioramenti progettuali riducono il consumo di energia di circa il 35%”.

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Dopo la vetrina del Nautic di Parigi e del salone di Düsseldorf ora c’è da superare la prova del nove, quella del mercato.

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