Una nave da crociera le cui forme rimandano a quelle di una balena. Lo scafo è armato di 10 grandi vele retrattili dotate di pannelli fotovoltaici, 10 turbine eoliche a scomparsa e ben 12 mila metri quadrati di pannelli fotovoltaici. Imbarcherà 2000 passeggeri per eco-crociere lungo tutti gli oceani. Si chiama Ecoship, presentata nei giorni scorsi al Climate Week di New York, ma prima di leggere vi consigliamo di cliccare sul video
L’armatore è la Ong giapponese Peace Boat

Prima di parlare di Ecoship presentiamo la storia di Peace Boat. Una organizzazione non governativa giapponese che da oltre 30 anni organizza crociere intorno al mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di conservare e preservare la pace. A bordo studenti, insegnanti ma anche i sopravvissuti alle esplosioni atomiche di Hiroshima e Nagasaki per chiedere la messa al bando e la distruzione degli arsenali nucleari. Chiaro l’impegno della Ong e l’impiego di questa originale nave da crociera che ha trasportato 1000 passeggeri per “escursione” per un totale di 70mila imbarcati, ben 60 giri del mondo. Gli armatori sono stati vincitori del premio Nobel per la Pace nel 2017 in quanto associati a ICAN (rete per lo smantellamento del nucleare). Nel 2015 all’impegno pacifista si aggiunge quello per la sostenibilità ecologica e prende il via il progetto Ecoship.
La mission
In sintesi vediamo la mission del progetto: “Varare una nave che incarnerà il nostro messaggio: diventare un modello di crociera a basse emissioni per l’industria ed essere il fiore all’occhiello del cambiamento climatico in tutto il mondo”. Questa la visione degli armatori che vogliono far navigare la nave entro il 2020 ed esordire alle olimpiadi di Tokio. Il progetto è stato affidato allo studio Oliver Design che si è ispirato nel disegno alle forme di una balena arenata sulla spiaggia di San Sebastian nel 2012. Questi i numeri principali: 60.000 tonnellate per 2.000 passeggeri in 750 cabine. Un gran lavoro per il cantiere finlandese che si è aggiudicato la commessa.
Vele fotovoltaiche e generatori eolici retrattili
Per quanto riguarda le innovazioni tecnologiche sostenibili Ecoship sarà dotata di 10 generatori eolici retrattili, 10 vele fotovoltaiche a scomparsa, 6.000 metri quadri di pannelli per 750 kW di generazione di energia solare. Ma non è finita qui perché i pavimenti saranno cinetici ovvero camminando o ballando nella discoteca della nave si produrrà energia. E’ stata stimata una riduzione del 20% dell’energia di propulsione, il taglio del 50% sul carico di elettricità più un sistema integrato di recupero e riutilizzo del calore. Per fare un esempio concreto le finestre saranno composte da 4 strati altamente isolanti che manterranno la maggior parte delle radiazioni termiche. Il concetto è chiaro: per la riduzione delle emissioni non basta pensare alla parte motoristica.
Le energie rinnovabili non riescono a coprire le esigenze dello scafo e della numerosa comunità a bordo. Si utilizzeranno diverse tipologie di carburanti: “GNL, biogas (metano), gasolio e biodiesel da sottoprodotti non commestibili. Questi copriranno il 95% del fabbisogno di propulsione e il 60% del fabbisogno di carico della comunità mentre il resto sarà coperto da fonti rinnovabili o riutilizzo di energia da rifiuti”.
Un laboratorio sempre aperto
C’è ancora da lavorare e gli stessi armatori sottolineano che “la nave è stata progettata per accogliere altre innovazioni che arriveranno con il progredire della ricerca e l’adeguamento delle tecnologie esistenti all’utilizzo marittimo”. Insomma un enorme laboratorio – con la configurazione attuale si stima un taglio del 40% delle emissioni – dove si spera che le energie rinnovabili siano sempre più centrali nell’alimentare i motori elettrici.