Ecologista va bene, ma scemo no: il lettore tornerà all’ibrido a causa dell’eccessivo costo delle ricariche alla colonnina. Inviate domande e osservazioni a info@vaielettrico.it.
Caro ricariche: così salterà il piano di elettrificazione
“Si gira sempre attorno al problema, ma se la corrente la paghi alla colonnina dai 0,65 cent a un Euro kWh, come si pretende che dopo aver pagato la macchina più della sorella a combustione si deve spendere di più anche per fare il pieno. Ecologista va bene, ma scemo no. Gli incentivi solo su rottamazione, forse, e carburante più caro sono un mix che farà saltare il piano di elettrificazione. Io ad agosto torno tutto ibrido, contro voglia. Almeno per tre anni sperando che in quel tempo qualcosa migliorerà„. Gian Luca De Mattini
Caro lettore, non siamo tutti scemi
Risposta – Ci permetta il lettore: chi come noi viaggia in auto elettrica sarà anche ecologista non è affatto scemo. Anzi. Magari ha la possibilità di ricaricare in garage (nel qual caso spende la metà di un qualsiasi ibridista) oppure ha l’accortezza di studiare le diverse soluzioni tariffarie e scegliere caso per caso la migliore (nel qual caso pareggia agevolmente i costi di una ibrida). Strano che lei, lasciandoci intendere di possedere oggi un’auto elettrica, non lo sappia.
Di certo le cose miglioreranno sotto tanti punti di vista, e in questo le diamo ragione. Le diamo ragione anche quando si lamenta degli eccessivi costi della ricarica alle colonnine pubbliche, considerando che fino al 2023 le tariffe (con abbonamento mensile) erano esattamente la metà di oggi. Questo non aiuta la transizione, e Vaielettrico lo scrive di continuo (ultima volta ieri).
Tuttavia nemmeno far marcia indietro o saltabeccare da una motorizzazione all’altra seguendo la volatilità dei prezzi, ci sembra una gran pensata. Con quello che sta succedendo nel mondo chi le dice che in agosto non si ritroverà con la benzina a 2 euro al litro?
- Guarda anche il VIDEO con i consigli di Luca Palestini


il danno che ha fatto e fara’ il petrolio lo vediamo e in 120 anni qualcuno qualche soluzione l’ha proposta . ora che c’e’ la tecnologia per smettere di usare il petrolio ( magari non totalmente sarebbe troppo bello ) inutile girarci intorno . basta petrolio !
Lancio una “preghiera collettiva” 🙏🙏🙏 valida sia per i no-BEV che per i fautori delle auto elettriche:
Preghiamo e speriamo tutti che non si complichino le cose con l’ ormai acclarato conflitto tra Israele e Iran… perché a questi ultimi l’ unica vera, efficace “arma” è quella di bloccare Hormuz e tutto il trasporto di merci e petrolio…che questa torrida estate rischia di tornare a 100$🛢️barile (quotazioni già superate in passato) perché tutti i calcoli centesimali su quali sono le auto più convenienti potrebbero diventare “storia antica”..
Chi può… intanto…faccia preventivi su FV+accumulo…non si sa mai… (E comunque vada…non se ne pentirà).
Assolutamente si. Sono le sette e mezza del mattino, ieri c’erano 33 gradi e stanotte abbiamo lasciato il condizionatore acceso al minimo per dormire bene ( a 25 gradi). Non ho prelevato un watt dalla rete elettrica e con i consumi normali di casa ( congelatore,frigo, sistema di videosorveglianza, e tutta la roba in standby ) la batteria è ancora al 65% ed ha iniziato adesso a caricarsi…gratis
Buon per te @Ilario che già hai l’ accumulo… 3 anni fa i preventivi per me erano proibitivi (per costi/prestazioni…anche per esposizione molto parziale 3 mesi invernali).
Confido nell’ espansione rapida del V2G/V2H e riuscire ad invertire la medesima cifra in un’ auto che sappia fare il “doppio lavoro” (e pure molto meglio…visto che l’ attuale ha 60kWh 😉…altro che 10 soltanto dei prodotti solitamente proposti).
Il grosso guaio è che la situazione che temo io farà impennare i prezzi di ogni cosa…e ne renderà scarsi o indisponibili molti, molti altri 😥
Pannelli, accumulo, pompa di calore, induzione: già tutto installato e lavorante. 👍
Bene 👍ora attendiamo… tutti gli altri (privati, aziende, enti pubblici)😉
Buon per te che te li sei potuti permettere, in futuro ho qualche dubbio che siank in molti anche se i costi dovessero scendere in qyanto le detrazioni (ora al 50% sulla prima casa e 36% sulla seconda) passeranno nej prossimi anni al 36% per tutti e poi al 30%
Sicuro sicuro che sia una scelta intelligente?
Con quello che sta succedendo nel mondo chi le dice che in agosto non si ritroverà con la benzina a 2 euro al litro?
Aspetta che me lo segno…
La mia soluzione?
Ibrida plug-in. Felice possessore di una BYD Seal con 125 km di autonomia giro sempre in elettrico, ogni giorno, quasi gratis, perché ricarico a casa di notte con una tariffa superconveniente. E sono tranquillo perché nel caso mi trovassi senza possibilità di ricarica la macchina continuerebbe a camminare con la benzina e un motore, come leggo, superibrido.
A proposito sapete quanto costa la mia super macchina? Sotto i 40.000 euro e ha tutti gli accessori che uno può immaginare di volere.
Sai vero che chiamarlo superibrido non lo rende supermagicamente superecologico, perchè sempre di conbustione di carburanti fossili si parla?
Superibrido perché vedendo i test dell’auto di tutte le testate automobilistiche tutte lo considerano il migliore e più efficiente ibrido in circolazione. Comunque a me non interessa molto perché, per le mie necessità, con 125 km di batteria giro sempre GRATIS in elettrico. Come è possibile? FV + Accumulo + costo x kW € 0 nella fascia oraria 23-07.
Anche la mia model3 costa meno di 40000€ ed è full optional.
Si ricarica molto velocemente alle HPC ( SuC), non mi sono mai trovato scarico in aree dove non esista la ricarica e guido EV da 5 anni, non ha tagliando obbligatorio da fare e non paga nessuno bollo.
Cosa vuol dire superibrido?
Il marketing dei veicoli con motorizzazione ibrida si è spesso ispirato alla supercàzzora di Mario Monicelli.
Se sei ecologista non compri un’auto elettrica, usi quella che hai fino allo sfinimento.
Se proprio devi cambiarla ne prendi una usata con meno km e la tieni fino allo sfinimento.
Se proprio proprio devi prendere un’auto nuova allora devi valutare l’impronta ambientale di ogni brand automobilistico a prescindere dalle tipologie di motorizzazioni.
Se invece scegli l’elettrico perché vuoi seguire i nuovi trend allora va bene, ma non dire che la motivazione è l’ecologismo perché quelle sono valutazioni che prendono in esame i dati aziendali e non solo della vettura.
Ecco l’ecologista talebano.
Anche tu della squadra “tutto o niente”.
Se sono ecologista devo fare una vita da pezzente perchè lo decidi tu, vero?
Oppure se voglio cambiare auto, invece di prendere un ICE da 500cv prendo una BEV da 500cv?
E se voglio stare caldo in casa uso una PDC invece che un bellissimo camino a legna in ogni stanza?
E se voglio mangiare qualcosa di buono magari scelgo prodotti più econosistenibili rispetto alla costata di manzo kobe arrivata in aereo da 12mila km di distanza?
Ma no. Secondo Claudio Sasso solo se gri con la carretta, ti scaldi strofindndoti le mani e mangi zuppa di pane, acqua e sabbia (chi capisce la citazione 1000 punti) è un vero ecologista. Gli altri sono poser.
E’ proprio per questo atteggiamento che stiamo andando a rotoli….
-Secondo Claudio Sasso solo se gri con la carretta … Gli altri sono poser.-
Hai ragione, ci son rimasto di sasso.
buon per te che non devi respirare dove vivi….
Questa dei dati aziendali non l’avevo ancora sentita. E dire che ne abbiamo letti, e riportati su questo sito, di studi scientifici sulle emissioni delle diverse motorizzazioni e tutti concordano sul fatto che un’auto elettrica le dimezza nell’arco di vita I veicoli elettrici azzerano le emissioni? No, oggi le dimezzano soltanto. Domani le azzererà quando il 100% dell’elettricità utilizzata sarà prodotta da fonti rinnovabili. Poi arriva Claudio Sasso…
Se sei ecologista non giri neanche con la carretta e neanche vivere in una casa va bene perché le case per essere costruite sono quelle con impronta maggiore, poi mangi i frutti della terra ovviamente senza coltivarlo , e non fai neanche i figli perché ogni nuovo essere vivente inquina Noel momento che viene al mondo.
Quindi per prima cosa comincia ad eliminare i dispositivi elettrici e poi tutto il resto
Claudio, ti sei dimenticato di aggiungere che ovviamente il discorso vale per tutti gli altri e non per te…come sempre…
Aggiungilo al tuo post, che sennò la gente fraintende
Difendere l’indifendibile. Credo che questi sia lo sport preferito di vaielettrico. Innanzitutto se sale il prezzo del carburante (che è da tempo in discesa costante), sale anche quello dell’ energia elettrica (che però non è sceso per nulla negli ultimi tempi). In secondo luogo la stragrande maggioranza delle persone che vivono in città non hanno la possibilità di installare una colonnina di ricarica. Un kW a 0.65/1 euro è pura follia anche, ammesso e non concesso, se si trovano stazioni di ricarica fast. Sicuramente arriverà il momento del full Electric, ma non è certamente questo. Io continuo con la mia full Hybrid (il totale mi dice che consumo 5,1 LT/100 km) che purtroppo ha “solamente” 199 cv.
E inutile cercare di far ragionare chi cerca solo scuse per continuare “as usual”. Gonfi pure il petto sulla sua ecologica Full Hybrid che con 20 km al litro consuma esattamente come la Mito che comprai 15 anni fa. Viva il progresso.
Io con una mito DIESEL faccio 19 km/l se guido calmo, ripeto diesel, e la uso da 11 anni… O si cammina come la nonna oppure mi devi spiegare come fai a fare quei km/l con la versione BENZINA o ancora peggio il tuo discorso non ha alcun senso. Mi sembra un signor progresso che un motore benzina full-Hybrid faccia quasi 20 al litro, attualmente ho anche un bmw 118i che se va bene ha una media di 15-16 al litro. Non iniziamo a sparare a casaccio.
Ho scritto una MiTo a benzina forse? Non mi Pare. Alfa Romeo MiTo 1.3 JTDm 84 cv. Consumo dichiarato dalla casa 28 km/l. Consumo reale da 20 a 22 km/l a seconda dei percorsi (a proposito delle lamentele sull’autonomia reale delle auto elettriche). Sì, guido tranquillo, le dispiace?
“Mi sembra un signor progresso che un motore benzina full-Hybrid faccia quasi 20 al litro,”
Sicuro?
Ho avuto una Toyota Prius dal 2007.
La media era di 4,4l/100km, quasi 23km/l.
E sto parlando di una berlina 5 porte del 2007.
E tu oggi sostieni un signor progresso un’auto che fa i 20km/l?
Convinto tu..
Ma non è che è convinto, è che raccontarlo a se stessi e agli altri serve a giustificare il non fare niente, perchè lui è già bravo cosi.
I soliti Italiani Brava Gente.
Ma basta con la difesa a oltranza dei costi dell’elettrico basata sempre sulle due solite cose: puoi ricaricare a casa (sì, se sei uno dei 2 italiani su 10 a avere un box auto) e ci sono gli abbonamenti (sì, tralasciando il fatto che un abbonamento prevede o di pagare in anticipo una quota di energia che non si userà completamente, o di pagare a caro prezzo l’energia eccedente, oltre al fatto di dover stare dietro a mille app, mappe delle colonnine, cercare il determinato gestore, quando con la benzina io mi fermo dove voglio). Non è così, non è negando il problema e accusando sempre l’utente di incompetenza che si favorisce la diffusione dell’elettrico.
Sempre le solite vecchie e logore menzogne, che vanno ogni volta smontate…
“il 69,2% ha un box auto”
Fonte, quei maledetti talebani del Censis, con dati forniti dai cittadini stessi (https://www.censis.it/sites/default/files/downloads/Sintesi%20dei%20principali%20risultati%20Federpropriet%C3%A0-Censis%20-%20Gli%20italiani%20e%20la%20casa.pdf)
Altro che 2 su 10
Salvateveli però questi link, che dover continuare a postarveli è faticoso.
Il documento in questione fa riferimento solamente alle case di proprietà, i dati sono molto meno rosei se si guarda al mercato attuale
https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2024/03/11/179838-solo-il-38-delle-case-italiane-potrebbe-installare-una-colonnina-di-ricarica-per
Se si vuole fare un altro tipo di calcolo, basandosi sui dati del Censis, ACI e ISTAT, sappiamo che in Italia ci sono circa 26 milioni di famiglie, le auto circolanti sono 41 milioni e le case con box auto sono il 69,2%, se ne evince che ci sono 18 milioni di box auto (non avendo dati sulla percentuale di box nei quali non si può installare un sistema di ricarica tralascio questa parte), quindi solo il 43% delle auto può essere ricaricata a casa.
Quindi “solo” il 43% degli italiani potrebbe già comprare un’auto elettrica risparmiando fior di quattrini. Ma allora perchè siamo al 5% virgola?
Secondo me soprattutto per via della differenza di prezzo tra versione ibrida ed elettrica. Ad esempio per la Hyundai Kona la differenza è di almeno 10k euro e non sono pochi. Per la Panda siamo sui 6k.
Ovviamente sono pronto ad essere sentito.
Ricominciamo sempre da capo: chi può ricaricare a casa (il 43% degli italiani, sostiene il lettore) recupera la differenza di prezzo in tre-quattro anni. Quindi la domanda resta: perchè le vendite di EV in Italia sono al 5%?
Massimo o forse per la solita analfabetizzazione di chi non sa la differenza tra TCA e TCO?
Prendiamo l’esempio della Kona che hai portato tu, chi se la compra cash? Praticamente nessuno. Ma probabilmente neppure la Panda.
Quindi in ogni caso il suo costo viene diluito nelle rate, e all’atto pratico quei 10k/6k in più non sono da tirar fuori.
Ci sarà la rata più alta, chessò 100€? Vero, ma compensata dai costi di gestione inferiori, innanzitutto l’energia per muoverla, poi c’è il bollo non pagato per le elettriche (anche a vita in certe regioni come la Lombardia), i tagliandi meno costosi, e altro.
Ma se uno guarda appunto solo il costo di acquisto invece di farsi due conti per davvero.
forse perché non piace?
o perché siam tutti talebani..
Io leggo da anni vaieletrico, ma ho comprato ancora una GPL lo scorso dicembre. unica tristezza che ormai non è più di moda e quindi la scelta è molto limitata non volendolo installare aftermarket.
Da GPL a BEV c’è un salto stratosferico. Poi se ci si accontenta delle prestazioni e comfort di un GPL, è anche una questione di abitudine.
Non è assolutamente così … se hai il box non è detto che tu abbia anche la possibilità di avere un contatore dedicato o collegarci il tuo (magari spendendo parecchio per mettere tutto il condominio a norma per poterlo fare), oppure se, come nel mio caso, hai una casa annj 60 ckn box che non ti permettono il passaggio delle auto attuali per questione di spazio.
Già solo questi due fattori riducono la percentuale non di poco, se a questo unisci il delta costo iniziale che se fai pochi km all’anno (8000 è la media italiana) ti allunga parecchio il pareggio dei costi … et voilà il conto è presto fatto, si forse a tendere si potrebbe arrivare col tempo al 15 – 20% di immatricolazioni BEV ma poi se non cambiano i paradigmi dj base (costo auto, disponibilità diffusa di AC a basso costo tipo 0.30 – 0.35 euro a kw) tutto si blocca e viste le previsioni iperottimistiche sinceramente ho qualche dubbio che questo in Europa sia chiaro
Opinioni, previsioni, bla bla. Insomma: Pensiero Debole. Al solito
Il problema di fondo è che le autorimesse molti le stanno usando come stanze , quindi non più posti auto, meglio parcheggiare in strada , poi vorrei veder se venisse fatto un controllo a tappeto quanti posti auto magicamente ricompaiono , ma meglio continuare a dire fesserie e rimanere fossilizzati con le proprie certezze , poi però si fa casino perché bloccano E5 , e si che si sapeva da moltissimi anni 🤬🤬
Ma basta con la difesa a oltranza della pizza basata sempre sui due soliti ingredienti: pomodoro e mozzarella!
Ecologista de noiartri, un ecologista pone la questione economica in secondo piano, la stessa distinzione tra pacifisti e pacifinti, trattasi di econogista in questo caso. Quando ho preso l’auto non ho fatto calcoli economici, idem per i pannelli solari, poi comunque sia le scelte si sono rivelate azzeccate anche sul piano economico.
-un ecologista pone la questione economica in secondo piano-
Offrendo il petto al gretto disavanzo economico, con attitudine virile dava ripetute prove di altissima abnegazione e di costante sprezzo del pericolo.
Nel corso di un’ aspra ricarica, si lanciava alla testa dei propri familiari in ripetuti tentativi di connessione contro importanti posizioni tenacemente difese da un recalcitrante call center, riuscendo dopo una strenua e cruenta lotta ad eliminare la resistenza avversaria.
Benché fatto segno dalla micidiale reazione aziendale e conscio dell’inevitabile sacrificio, non desisteva dal nobile intento ed ergendosi fieramente in mezzo al fragore della battaglia continuava la propria efficace azione riuscendo a far partire la ricarica mentre il successo coronava l’azione.
Colpito a morte, continuava ad incitare con la parola e col gesto i propri congiunti alla lotta, offrendo a tutti il nobilissimo esempio di un eroico trapasso.
Evidentemente non ti è chiaro il concetto di “secondo piano”… O è il solito analfabetismo funzionale che impera indisturbato nel popolo italico che ti ha impedito di elaborare il concetto.
Forse è solito analfabetismo funzionale che impera indisturbato nel popolo italico che ti impedisce di farti una risata in santa pace. 🙂
https://youtu.be/H5gwsFCagQA?si=fQ08ehUHJNfRVo9J
Se ad Agasto dovesse aumentare il prezzo dei carburanti (diesel e benzina) guardate che aumenteranno certamente anche quelli dell’energia elettrica, i problemi di questo mondo toccano i prezzi di qualsiasi prodotto, tanto per essere chiari, quindi….
E quindi?
La convenienza economica è con il delta costo, quindi rimane.
Anzi, aumentando il costo delle varie energie e non lo stipendio, una EV converrà ancora di più.
saro’ scemo ( secondo il Sig . Gianluca autore dell’articolo ) ma sono scemo sapiens e auspico per il bene del cambiamento climatico che il petrolio aumenti di prezzo e se non vogliamo che la societa’ collassi mi auspico che gli stati sponsorizzino oltre che i petrolieri anche gli acquirenti di auto elettriche se vogliamo utilizzare la mobilita’ privata altrimenti a piedi , basta con queste possibilita’ di scegliere bev o ice o ibride ,se vuoi l’auto la vuoi elettrica ( ovvio sempre subordinata la cosa agli spendibili e copiosi incentivi , anche 100 % se vogliamo andare avanti , altrimenti dove vogliamo arrivare ) ? cosi’ si affonta il cambiamento climatico !!!! ……
Detto fatto: petrolio oggi +8%…e speriamo di non collassare sotto i bombardamenti di qualche potenza nemica….piuttosto…
Al netto di qualche sbavatura nell’esposizione, non trovo completamente sbagliate le conclusioni del signor Gian Luca.
Tutto dipende ovviamente dalla disponibilità di ricarica a casa, come dice la stessa Redazione, ma anche dai mezzi termici che l’utente è abituato a guidare, e a come li guida.
Io stesso, non potendo avere ricarica domestica, ho confrontato i consumi medi con le mie utilitarie e i consumi che avrei con una BEV mediamente efficiente, e ho scoperto che avrei un punto di pareggio solo quando le ricariche alle colonnine vengono proposte tra i 0,35 e i 0,40 €/kW.
Ovviamente poi il discorso cambia completamente quando un utente ha possibilità di ricaricare a casa, oppure è abituato a automobili con consumi più alti, e mille altri casi che trovano tranquillamente riscontri nella realtà: come si suol dire, l’elettrico può essere per molti, ma non per tutti.
IL PUnto di pareggio è circa 0,65.
In base a quali calcoli, e poi così, indifferentemente dal tipo di veicolo e dal tipo di guida?
Io personalmente raggiungo il punto di pareggio quando, con un consumo medio ipotetico su BEV di 150 Wh/km, mi viene offerto alla colonnina un prezzo oscillante tra 0,35 €/kW (calcolando la benzina a 1,60 €/lt, come in queste settimane qua in zona), e 0,42 €/kW (ipotizzando un prezzo di 1,90 €/lt per futuri rincari, o facendo rifornimento in autostrada).
0,65 magari se uno prima guidava un Range Rover.
Auto con motore termico che consuma in media 6 litri/100 km (bassi consumi), spesa = 6×1.60 = 9.6 €/100 km. Considerando un’auto elettrica equivalente che consuma in media 16 kWh/100 km (alti consumi), costo del kWh = 9.6:16 = 0.60 €. Il prezzo medio di riferimento di pareggio per il kWh vs litro carburante può essere considerato 0.60 €. Non meno
6 litri/100 km non sono bassi consumi, Volpe.
Forse in città, io invece sto in provincia, viaggio sempre in extraurbano (quelle poche volte che entro in città sopra i 50.000 abitanti lascio l’auto fuori, e giro a piedi).
La mia termica sta sotto i 4, e calcolando tutto (seriamente, non così alla buona come in questa tua risposta), la forbice per il prezzo della corrente è quella: 0,35-0,42 €/kW.
Sotto i 0,35 inizio ad avere una convenienza, sopra i 0,42 inizio a rimetterci economicamente.
@Antonio Guacci, i 4 l/100km non sono affatto la norma per un’auto termica. Puoi prendere allora i consumi della Model 3 (auto da oltre 300 cv e 400 N/m di coppia) che alle tue stesse condizioni fa gli 11 kWh/100km, costo di pareggio = 0.58 €/kWh, non certo quanto da te indicato, a caso.
volpe forse ha il piede pesante, 4l/100km sono raggiungibilissimi un’utilitaria ed il piede leggero, con un piedino di fata si va tranquillamente anche sotto.
Ricordo che l’ecologismo passa primabdi tutto dallo stile di guida.
Poi certo ognuno (entro i limiti) sgasa quanto vuole, sono il primo a bruciare i semafori quando mi capita di guidare una Tesla
No, per nulla.
Ho provato diverse BEV, compresa la M3 l’anno scorso, tutte sugli stessi percorsi fatti con la mia Swift (per il 95% extraurbani, distribuiti su provinciali con limiti a 70 e 80 km/h, e statali a 90 e a 110), e tutte guidate esattamente come la Swift.
La Model 3 mi ha consegnato come risultato un consumo medio pari a 147 Wh/km, quindi il pareggio è sempre attorno a quel prezzo di ricarica: 0,35-0,42 €/kW.
Con la Model 3 e le tariffe ai Supercharger quindi quasi nessun problema su questo fronte (ho un SuC a 12 km da casa: di tanto in tanto potrei pure perdere quei 40 minuti per andare a caricarla), ma è un’auto da 40.000 €, cosa che per me è completamente fuori di testa: ho sempre speso max. 15k per un’auto, non ho intenzione di piegarmi a questo consumismo sfrenato, piuttosto passo dal nuovo all’usato e continuo di conseguenza a spendere 15k per un’auto.
@Antonio quindi a ogni acquisto, investi sempe meno in realtà, perchè c’è l’inflazione. i 15k dell’auto precedente sono più dei 15k dell’auto di oggi. Puoi anche evitare il consumismo, ma non puoi evitare il sistema monetario in cui viviamo tutti.
@Marco Rossi a parte che io ho comprato la Swift a 15k nel 2023, comunque no, perché oltre all’inflazione bisogna pure calcolare la conseguente variazione del potere d’acquisto dei salari.
Nel periodo 2019-2025 il potere d’acquisto è sceso del 10,5% (quello che nel 2019 potevo permettermi se costava 100, oggi me lo posso permettere se costa 89,5).
Quindi se oggi compro a 15.000 €, esattamente come compravo a 15.000 € nel 2019, in verità il peso sulle mie finanze è superiore: 15.000 € di oggi sono affrontabili dalle mie tasche come nel 2019 sarebbe stata affrontabile una spesa di 16.760 €.
Ma se nel 2019 ho deciso di spendere 15.000 € invece di 16.760, una ragione ci sarà, no?
Che poi nello stesso periodo 2019-2024 il prezzo medio delle auto sia aumentato addirittura del 43%, in barba a qualsiasi prospetto sull’inflazione, è altro discorso ancora, che non fa altro che esacerbare ulteriormente la forte crisi che stiamo vivendo a vari livelli, e su diversi campi, tutti.
Se ho capito bene lei ha inventato l’inflazione al contrario: non mi stupisce che non le tornino i conti…
@Leonardo (R) non so a chi stia rispondendo, ma né Marco Rossi né io abbiamo inventato l’inflazione al contrario (io di inflazione non ho manco parlato, se non trattando di potere d’acquisto, quindi di una sua conseguenza).
Lui ha parlato giustamente di inflazione, e io ho suggerito che l’economia non è fatta solo di calcolo di essa.
La faccio più semplice per lei, mi segua: 15.000 € sono, per me, 5 mensilità di stipendio oggi come lo erano nel 2019.
Quindi se Rossi dice che “investo sempre meno in realtà”, in realtà no: investo sempre 5 salari pieni.
Ovvero: contrasto l’inflazione spendendo sempre in funzione di quanto guadagno, contrastando quindi il progressivo impoverimento che invece oggi è una vera e propria piaga sociale.
A me i conti tornano benissimo.
Antonio ma dai come fai a dire sta cosa? Spendi sempre 15k ma il potere d’acquisto di quei 15k nel tempo cambia, la spesa spendi sempre 100€ indipendentemente da quello che riesci a portare a casa?
Scritto così sembri quelli che non si lamentano dell’aumento dei carburanti perchè “tanto io faccio sempre 20 euro”.
@Marco Rossi sì: il potere d’acquisto di quei 15.000 € cambia.
Motivo per cui la mia attuale auto è 15 cm. più corta della precedente, e per cui, come ho risposto precedentemente a Volpesalva, quasi sicuro che la mia prossima auto sarà usata.
Il discorso del “tanto io faccio sempre 20 euro”, dipende: se tu continuassi a fare lo stesso chilometraggio vorrebbe dire che fai più volte al mese quel piccolo rifornimento, e quindi diventa una sciocchezza.
Perché alla fine spendi di più, e la cosa grava sul tuo bilancio familiare.
Se invece mantieni la frequenza dei rabbocchi a 20 euro, allora vuol dire che hai ragionato sui tuoi percorsi, li hai razionalizzati, hai sfrondato il superfluo, e hai così evitato che il carburante rompesse l’equilibrio delle tue economie.
In tal caso, da sciocchezza, diventa invece una pratica molto saggia.
A mio parere bisognerebbe essere meno tiepidi riguardo il tema del costo dell’energia. Qui ne fate una questione di tifoserie tra motorizzazioni, la realtà è che sono riusciti a rendere svantaggioso qualcosa che ha solo vantaggi.
Non è normale che, per rimanere sostenibile, un proprietario di auto elettrica debba studiare, verificare, organizzare la ricarica.
Per avere una vera diffusione delle auto elettriche, deve essere semplice e sostenibile ricaricare anche fuori casa, e non a 11kw.
Certamente, la cosa nasce da una volontà politica ben precisa di rallentare la transizione.
Sarebbe bastato non votare i partiti che attualmente sono al governo.
Non a caso appena si sono insediati, hanno cambiato i manager delle delle 2 controllate pubbliche (Eni e Enel) e in pochi mesi i prezzi sono schizzati.
Hanno smantellato gli incentivi per le BEV (quelli fino a 5.000€) ecc…
Questo governo sembra essere finanziato da chi ricava profitti dagli idrocarburi fossili e se tanto mi da tanto, troveremo altre belle sorprese per ritardare il tutto.
Bob rilassati. Non è un problema di chi ci governa: a me ha finanziato € 1.360 una wall box pagandola meno del solo costo della stessa più, per un impianto fotovoltaico, € 5.000 (regione Marche: stesso partito/coalizione di chi ci governa tra l’altro con fondi non completamente erogati). Sta inoltre indirizzando le aziende che acquistano auto aziendali (una buona percentuale del nuovo: mia figlia, dipendente di una multinazionale, puo scegliere solo bev o plug in) verso le elettriche rendendo fiscalmente meno convenienti le termiche. In Italia abbiamo 2 grossi problemi: produciamo solo un modello di auto elettrica (500e) e un’imposizione fiscale sui carburanti elevata che, riducendo il consumo, va sostituita da altro per poter far funzionare lo Stato ed erogare i suoi servizi. Inoltre, lato consumatori, abbiamo una popolazione storicamente anarchica e contraria ad ogni forma di legge o “imposizione” oltre che più vecchia e quindi più restia ai cambiamenti. Vogliamo poi parlare dei nostri concessionari (non tutti ovviamente) e del loro amore per le elettriche tanto che è piu facile avere un appuntamento con il Santo Padre che con loro per provare una elettrica? O delle case automobilistiche che non hanno tutte le concessionarie autorizzate a mettere mani su un’elettrica? Nel mio caso a gennaio mi è arrivata la mia prima bev presa con noleggio a lungo termine da privato ad un prezzo che mi sembrava/sembra tuttora ottimo e di cui sono molto soddisfatto. Solo che ho scoperto che, il concessionario vicino al mio posto di lavoro, non ci mette le mani (Ancona, capoluogo di regione) e, in caso di problemi, devo andare ad 80 km. Mio figlio è entusiasta e guida, quando è libera, sempre la bev. Mia figlia (quella di cui sopra) è stata molto critica della mia scelta ma, da quando la ha provata, vuole sempre guidarla lei e, adesso che deve scegliere la nuova aziendale, sta pensando ad una bev pur avendo presente che non ha un garage da cui ricaricare.
Io non capisco perché state tutti attenti in quale distributore fare il pieno e solo ai self per risparmiare, mentre quando approcciato l’elettrico deve andar bene qualsiasi operatore con qualsiasi potenza e in qualsiasi posto altrimenti è troppo sbatti… Ragazzi fate la fatica mentale di imparare un nuovo mondo e poi usatelo felicemente. Altrimenti andate avanti con le vostre carrette a gasolio e rangias. Chi riesce ad evolvere gode dei benefici che l’innovazione porta, chi non ci riesce pace, gli vogliamo bene lo stesso, basta che non vada in giro a dire che l’uva è acerba solo perché non ci arriva a prenderla.
Troppa fatica uscire dalla propria comfort zone, è per questo motivo che siamo una nazione prossima al fallimento, perché nessuno arretra di un millimetro dalla propria posizione e ci sia aspetta che sia il proprio vicino a fare il primo passo, ma questo non riguarda solo la mobilità, riguarda tutto ma proprio tutto.
Dissento: se fosse economico ricaricare in AC da 7 a 11 kw copriremmo già gran parte delle esigenze di chi non dispone di posto auto e wallbox. Le ricariche ultrafast nei lunghi viaggi sono un costo occasionale per la gran parte degli automobilisti: a fine anno spostano poco sul costo complessivo di utilizzo di un’auto.
Effettivamente 550 km 36€ alle Freetox in autostrada senza nessun tipo di abbonamento, e dopo 53.000 km posso dire che i 300€ fuori casa non mi pesano per nulla considerando che prima spendevo 60€ a settimana di diesel
Il problema delle “colonnine” e del “costo dell’energia elettrica” può essere messo in termini di “prolunghe” e “costo dell’aria”.
Cambiati i termini che usiamo, il re è evidentemente nudo.
Siamo noi italiani che siamo masochisti e, anche quando c’è un’innovazione che è meno complicata, più economica e più salutare dello status quo, la complichiamo. Tafazzi docet.
Vedi le autostrade: da noi sembra impossibile il passaggio dal pedaggio alle vignette e, dopo aver sfrecciato oltre il limite per centinaia di chilometri (stando ad alcune narrazioni esaltate che compaiono anche qui), veniamo sequestrati in fila ai “caselli”, che sembrano sempre più stazioni di atterraggio di Star Trek, per pagare …un fiorino!
Evidente che “il concessionario” (citofonare) non ha né l’interesse, né la voglia, né la forza per facilitare veramente la vita ai comuni automobilisti imbottigliati sotto il sole per pagare l’obolo, tutto preso nel costruire avvenieristici ponti spazio-temporali.
Premetto che per quanto mi riguarda essere ecologista non deve poter essere più una opzione da supermercato (che faccio, inquino oppure no? mi conviene?), ma un dovere verso noi stessi e il prossimo (negazionisti climatici alla larga). Volevo ricordare che una auto ibrida (non plug-in) è comunque una auto a benzina, si, ottimizzata nei consumi, ma senza petrolio non cammina. E’ solo un piccolo palliativo, una via di mezzo appunto (ibrida) per poi completare la transizione verso il full electric. Le Full Hybrid non possono essere né mai saranno un punto di arrivo.
Per essere ecologista come ho già scritto te lo devi permettere, non è certo una opzione da supermercato ma non è certo una opzione per tutti … poi come ho già scritto essere ecologista mica significa obbligatoriamente acquistare una BEV, ik ho speso negli ultimi anni fra fotovoltaico e ristrutturazione casa per migliorarla energeticamente 58000 euro ma, dato che non posso ricaricare a casa continua connke mie 2 suto a GPL e la fullhybrid dj mia moglie … e allora sono forse un negazionista mentre chi ha acquistato unaxtesla ma usa riscaldamenti di 30 anni fa e ha una casa in classe G è un ecologista? Per cui occhio a essere fanatici da stadio della sola mobilità elettrica … il clima è l’ambiente si salvaguarda in molti modi e se uno non è molto benestante poi deve fare delle scelte dove pef motivi economici e di praticità la BEV non rientra.
“il clima è l’ambiente si salvaguarda in molti modi”
Uno dei modi è non inquinare più di quello che il pianeta riesce a gestire.
Ora attendo gli altri “molti” modi per risolvere il problema. Grazie.
Pensa che per costruire un’elettrice e per procurarsi l’elettricità che serve non si produca inquinamento?
Lei vive sulla luna!!!
Se non sa che il 43% dell’energia elettrica che consumiamo è ad emissioni zero, sulla luna ci vive lei
Io carico da casa e spendo mediamente 0.33
A questo andrebbe aggiunto il valore del 15% di dispersione che si ha a caricare a 3/ 6kw di velocità, perche queste cose non le dite?
Alla fine è come se pagassi l’energia 0,38
Lei paga un botto. Perchè non si ingegna a cambiare fornitore? Vogliamo dire anche questo?
Il 15% di dispersione sia a 3 sia a 6 Kw di potenza di ricarica? Le consiglio di ricontrollare per bene il suo caricatore/wallbox e far fare un impianto serio al suo elettricista. Una certa perdita in converzione ac/dc è fisiologica, ma sono percentuali fuori dal comune. Impianto in pessime condizioni o montato male.
Bisogna sburocratizzare le ricariche domestiche. Non è possibile la follia che c’è oggi tra rimbalzi tra amministratori, ingegneri, installatori e costi esorbitanti per i condomini. perche ricordiamo che siamo 60milioni circa, di qui QUARANTACINTQUE in condominio. Avete presente il delirio per mettere una stramaledetta presa di corrente in garage???? e i vigili del fuoco che NON rilasciano aggiornamenti alle linee guida, dovevano uscire nel 2024, siamo a metà del 2025 e ancora non si vede la luce in fondo al tunnel.
I vigili del fuoco stanno aspettando le linee guida per il deposito dei liquidi infiammabili, che devono essere rilasciate dall’Associazione elettricisti d’Italia.
Ma l’associazione elettricisti d’Italia sta aspettando il lasciapassare A-38.
Innanzitutto è perfetta la risposta della redazione, poi devo dire a Gian Luca che indica come riferimento dei prezzi sbagliati, che esistono ma non possono essere presi come riferimento, poiché durante i viaggi può caricare alle ultra fast hpc nei Tesla Supercharger dove le tariffe partono da 0.36 €/kWh, se non meno (ultra fast hpc). In AC alle colonnine lente vicino casa, dove poter ricaricare l’auto quando non viene utilizzata o non serve (quella volta alla settimana o ogni 9/10 giorni) Gian Luca può ricaricare con EVDC da 0.52 €/kWh. Questi sono i prezzi a cui riferirsi e grazie ai quali si ha un netto risparmio anche verso le ibride o i diesel, anche non potendo ricaricare a casa
Toh, e io che pensavo che essere ecologista fosse dare una priorità maggiore all’inquinamento, anche a costo di spendere qualcosa di più per farlo.
Altrimenti non dichiaratevi ecologisti su, a.parolemlo sono tutti, ma in realtà prendono o vorrebbero prendere l’auto elettrica solo per le promesse di risparmio economico, esattamente come quelle a metano o GPL di anni fa. Che inquini più o meno non interessa a nessuno di questi personaggi.
Luca, premesso che come anche tu dici, per essere ecologisti te lo devi permettere, poi anche se uno ha qualche disponibilità in più non è che può essere ecologista su tutto (come vorrebbe l’Europa) ma deve fare delle scelte. Compro la BEV? compro ka pompa dj calore? Il cappotto? Cambio e serramenti? Metto il fotovoltaico con la batteria di accumulo? Compro gli elettrodomestici a basso consumo energetico? Metto i fornelli a induzione?he Beati quelli che possono permettersi dj essere ecologisti su tutto, peccato che molti italiani devono fare bene i conti per arrivare a fine mese e l’ecologia la vedono solo quando jnvece TV la Greta fa le marce di protesta.
Insomma torniamo al solito punto … le nozze coi fichi secchi NON SI FANNO
Il passaggio all’elettrificazione è un processo, nel mio caso sono almeno 12 anni che ho iniziato: a partire dalla sostituzione della caldaia diesel (si, a casa dei miei genitori d’estate si scaldava l’acqua facendo il pieno al distributore ancora nel 2010) con un bollitore solare che dopo 12 anni lavora ancora perfettamente e si è ampiamente ripagato rispetto all’allaccio del GAS. Rispetto a bolletta del gas+manutenzione caldaia si risparmiano almeno un 300€ l’anno. In 12 anni sono 3600€
D’inverno utilizziamo un termocamino, questo per l’atavica necessità dei miei genitori di avere il camino acceso d’inverno, anche questo sostituito con un modello di ultima generazione dopo 20 anni di lavoro del precedente. Non vedo particolari risparmi rispetto al Gas, ma comunque i miei avrebbero il camino sempre acceso lo stesso quindi diciamo è un’ottimizzazione.
5 anni fa abbiamo aggiunto il Fotovoltaico, anche questo si è ormai ripagato al 100% e produce un guadagno annuo (tra risparmio e bonifico di GSE) di circa 1000€.
2 anni fa gli ultimi infissi (dei 30, mio padre ne aveva sostituiti circa la metà per ammaloramento qualche anno fa)
Nel mio appartamento in città invece mi sono dovuto sempre accontentare per mancanza di spazi della caldaia a GAS, ma da sempre utilizzo quella a condensazione. Finalmente nel prossimo appartamento passeremo al piano a induzione (che avrei messo a prescindere perché troppo comodo) e alla PDC.
E’ un processo e bisogna iniziare da quello che per primo va sostituito, il problema è la mentalità delle persone ma sopratutto anche dei fornitori che spesso non sanno consigliare il cliente e si “accontentano” di parlare delle solite vetuste tecnologie..
Camillo. Io il fotovoltaico, che non ho nominato in precedenza, ce l’ho dal 2018, pur non potendolo fruttare per una autovelettrica elettrica causa il box con spazi di entrata insufficienti, in pratica mj manca solo il cappotto ma fatti i conti di cisto/risparmio l’hk lasciato perdere in quanto il breackeven è veramente troppo distante.
👏🏼👏🏼👏🏼
Antonio, abbiamo capito che per te non ci sono alternative a “tutto, subito e gratis”.
A proposito Luca dimenticavo, io ho speso 45000 euro nel 2024 per serramenti, tetto coibentato e climatizzatore (praticamente il costo di una tesla) con la sola differenza che queste migliorie mi fanno risparmiare consumi energetici e mi torneranno al 50% anche se in 10 anni con le detrazioni sulla dichiarazione dei redditi, una tesla non mi avrebbe fatto risparmiare nulla rispetto al GPL che ora uso (non posso ricaricare da casa) anzi mi sarebbe costato di più sia in costi che in tempi dj ricarica e dopo 5 annj mi sarei trovato con un’auto se va bene con un valore del 50% … qui non si tratta di esser scemi o esser ecologisti qui si tratta di sapere fare i conti punto.
Eh, e hai appena dimostrato perfettamente quello che ho scritto, ma non avevo dubbi che saresti arrivato a ripetere i tuoi concetti.
Luca ni … ovvero ho risposto ad alcuni dei concetti che hai scritto ma su alcuni non siamo allineati al 100%, ovvero per me il discorso ecologico è un plus per cuj a costi simili è da preferire, se j costi differiscono allora la priorità va data alla soluzione “di compromesso” ovvero una macchina moderna (euro 6) cge inquinj meno della “vecchia carretta” di 30 anni che vengono usate e che non mj imponga costi e disservizi aggiuntivi, cosa che le BEV quando non si ha la possibilità della ricarica casalinga fanno, e quel delta costo (se uno riesce) va dipeso per altri efficientementi energetici, poi in futuro, se le condizioni lo permetteranno, si potrà magari anche passare all’elettrico ma per ora di scelga la soluzione di compromesso meno impattante dia dsvun punto di vista ambientale che da un punto di vista economico.
E infatti dimostri che a te frega solo del tuo orticello.
E’ proprio quello che diceva Luca sopra.
Essere ecologisti è una impostazone etico morale. E non significa nemmeno essere nazi evangelizzatori green.
E’ solo dare la precedenza a comportamenti ecosostenibili. E mettere nel conto costi/ricavi anche cose slegate dal soldo.
io di casi alla “Gian Luca De Mattini” ne ho visti a centinaia in 30 anni passati in concessionarie…. pentiti dei Diesel, pentiti del GPL & Metano, pentiti delle cabrio, pentiti dei SUV, dei monovolume, dell’auto piccola, dell’auto grande…..
A volte sono motivi concreti, per scelta iniziale sbagliata, a volte per cambio delle condizioni “in corso” come il caso di Gian Luca..
Non è specificato nell’articolo (non so se la @Redazione conosce meglio il caso) però sembra quasi che sia un cliente tipo N.L.T. che dopo 3 anni cambia vettura … e nel caso di Gian Luca tornerà ad agosto all’ibrido… nel caso potrebbe anche farlo (però rischiando sul fronte “ICE” i rincari degli idrocarburi sempre possibili , visto che Oggi Venerdi 13 l’Iran è stato attaccato da Israele e le quotazioni petrolifere si sono immediatamente impennate… per un caso simile (la guerra del Kippur.. di 6gg) nel 1973 decuplicarono i prezzi del petrolio e per anni abbiamo avuto carburanti razionati, targhe alterne e… tutti in bicicletta !
Sperando che da oggi non parta nulla di simile e si risolva rapidamente (oltre alla questione “dazi & contro-dazi” … penso che tutti i “gian luca” con l’auto sbagliata riconsiderino serenamente le proprie scelte tra 3 anni, quando si spera ci sia un ulteriore “salto generazionale” delle vetture elettrificate, nuovi stabilimenti & gigafacatory operativi in territorio europeo… e un po’ più di conoscenze in materia.
Vorrà dire che nel 2026, o 2027, o 2030 che sia sarà: “tutti in bicicletta o in auto elettrica”…
Auto elettriche…si…se si avranno impianti F.E.R. e FV privati (in caso di crisi energetica gli impianti FV non “a isola” potrebbero aver l’ energia elettrica comunque limitata e “requisita” dal GSE/ARERA . Se si guarda cosa successe nel ’73…
Ma oggi abbiamo più del 40% di rinnovabili…
Si Leonardo..ma con 40% per di più fluttuante devi scegliere Dove-Come-Quando e Chi li usa quei MWh prodotti…
Sarà bene continuare ad installare (ove possibile), fare Re-Powering degli esistenti vecchiotti e implementare BESS un po’ ovunque ed a tutti i livelli (TERNA, aziende, privati, siti pubblici…).
Certo, il 40% non sarebbe comunque sufficiente.
Ma guarda il lato positivo: nelle giornate di sole anziché sprecare la potenza (*) generata hai un’auto che può essere sfruttata per accumulare l’energia disponibile.
(*) Ho scritto potenza di proposito, chi ne sa si dilunghi pure a spiegare il perché, in questo momento non ho tempo di farlo.
Si..vero .. questo mi fa piacere negli ordinari tempi di Pace…
Molto meno in caso di gravi accadimenti nazionali e internazionali.
NB in questo istante le reazioni di borsa agli odierni accadimenti stanno portando due grafici ad andamenti speculari ossia quotazioni azionarie di molti comparti📉↘️ … impennata dei titoli energetici 📈📊
Basta poche ore per cambiare radicate opinioni su tante cose…
Qualche ora di blackout… qualche merce introvabile o troppo costosa…
Speriamo che anche in Italia si ragioni di più su quanto occorre fare a breve e medio periodo..e puntare di più sull’autosufficienza concreta (del paese e nel contesto europeo).
L’articolo linkato è un concentrato di colossali boiate e questo tale Setti di petrolio e geopolitica non capisce nulla.
Lei, invece? Ci metta la faccia, se non è il solito ciarlatano
Ho fatto alcune domande in merito alla IA…
https://x.com/i/grok/share/1eTA1yAXCUkONtMBhECrdLEHA
Una nota sulla lettura finale delle percentuali che a un occhio non attento potrebbero non dire molto: in pratica dice che c’è un 40-50% di probabilità di una crisi moderata o grave, e un 50-60% di probabilità che non ci siano crisi nei prossimi 5-10 anni.
In pratica puntare sul petrolio è come una scommessa sul lancio di una moneta…
Non posso credere che il sig Gianluca abbia un’ auto elettrica, forse è un troll.
Comunque caro sig. Gianluca, posto che la corrente è cara, sappia che la gran parte degli “scemi” come il sottoscritto paga alla colonnina molto meno di quello che lei scrive.
Le evoco dei nomi Electrip, Supercharger, A2A, senza considerare che ormai anche tutte le case automobilistiche danno ai loro clienti tariffe agevolate sulle ricariche.
Scusate ma sinceramente per me non si tratta di esser scemi o meno, qui si tratta di saper fare i conti, se uno ha sufficienti disponibilità finanziarie per acquistare una BEV per poi ammortizzare il delta costo con economiche ricariche casalinghe fa benissimo a acquistarla, chi non ha queste faciliti deve fare attentamente un TCO e verificare se in tempi non biblici rientrerà nella spesa o meno, nel mio caso non ci rientro per cui ho affiancato alle due auto a GPL che usiamo in famiglia una fullhybrid, ma se potessi ricaricare da casa o avessi la mitica AC libera e disponibile vicina per ricaricare la notte probabilmente avrei fatto una scelta diversa tipo plug in.
Confermo Jo, scritto anch’io più o meno la stessa cosa prima di leggere il tuo commento
Il petrolio resterà basso fintanto che OPEC non sarà riuscita a distruggere gli investimenti sui pozzi occidentali più cari, poi…
I pozzi americani sono insostenibili Petrolio al lumicino: rinnovabili subito o sarà guerra per l’energia
Il pezzo che ha linkato andrebbe stampato e incorniciato.
L’ecologista che torna all’ibrido mi pare totalmente contro fase rispetto alla situazione geopolitica che si sta configurando.
L’anestesia che questo Governo sta somministrando in dosi massiccie rischia di tramutarsi in un brusco risveglio e la necessità di correre ai ripari in fretta e furia all’ ultimo minuto. Speriamo bene…
Sempre che Israele non bombardi l’Iran…questa l’hai gufata”