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Ecobonus, via libera agli incentivi per auto elettriche e a basse emissioni

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Troppi grandi Suv, poche citycar: così l'auto elettrica non può decollare.

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Via libera ai nuovi Ecobonus, incentivi per le auto elettriche e/o a basse emissioni inquinanti. Risorse per un miliardo. La piattaforma per le prenotazioni sarà attiva dal 3 giugno. Ecco come ottenere i bonus

Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, diventa operativo il nuovo decreto Ecobonus, incentivi per auto a basse emissioni. Un sostegno “pubblico” alla rottamazione delle auto più inquinanti nonché una spinta al mercato dei veicoli elettrici, che vede l’Italia in fondo alla classifica europea per immatricolazioni.

Il provvedimento, annunciato a febbraio, diventerà finalmente operativo dalle ore 10  dal 3 giugno, quando sarà attivata la piattaforma delle prenotazioni.

Una delle novità più importanti, rispetto ai piani incentivi precedenti, riguarda la rottamazione di un veicolo fino a Euro 2, sale da 5.000 a 13.750 euro se l’Isee dell’acquirente è inferiore a 30 mila euro.

 

extra bonus
(Foto dal sito del Ministero dell’Industria).

La piattaforma sul sito del ministero delle Imprese sarà operativa dalle 10 del 3 giugno

 

La nuova piattaforma Ecobonus (incentivo per auto a bassa emissione) sarà operativa sul sito del ministero delle Imprese (https://ecobonus.mise.gov.it/). Il sito sarà gestito da Invitalia per conto del ministero. Saranno resi disponibili i moduli per richiedere il bonus oltre alla tabelle che, distinte per categorie di veicoli, riportano i criteri di attribuzione dei contributi.

I contributi sono proporzionali alla classe ambientale di appartenenza del veicolo da rottamare, incluse le vetture di classe Euro 5. Ed è una delle novità principali del provvedimento. Ma vediamo nel dettaglio cifre e procedure da seguire.

È agevolato l’acquisto di auto elettriche, ibride plug-in e a motore termico con un livello di emissioni di CO2 fino a 135 gr/km, nonché di motocicli e ciclomotori elettrici e non elettrici e di veicoli commerciali leggeri.

Il prezzo di listino compresi optional (IVA esclusa) non deve essere superiore ai 35 mila euro per le autovetture delle fasce 0-20 gr/km (elettriche) e 61-135 gr/km (termiche) e ai 45 mila euro per la fascia 21-60 g/km (ibride plug-in).

Il contributo massimo ottenibile per l’acquisto di un veicolo elettrico nuovo, a fronte della rottamazione di un veicolo fino a Euro 2, salirà da 5 mila a 13.750 euro per chi è in possesso di un Isee sotto 30mila euro.

L’obiettivo del provvedimento è incentivare la rottamazione delle auto più inquinanti (classi Euro 0, 1, 2 e 3), il 25% dell’attuale parco circolante. E’ previsto un contributo fino a 2.000 euro per l’acquisto di veicoli usati di classe Euro 6 con emissioni fino a 160 g/km CO2, a fronte della rottamazione di un’auto fino ad Euro 4.

Infine, il provvedimento introduce un contributo all’installazione di impianti nuovi a GPL o a metano per autotrazione su autoveicoli di classe fino a Euro 4. Il contributo è pari a 400 euro per gli impianti a GPL e 800 euro per quelli a metano.

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21 COMMENTI

  1. Sono stato venerdì pomeriggio in concessionaria Renault per un preventivo per Megàne e-tech 60 in allestimento intermedio perché volevo sostituire la Mokka-e. Fascia di beneficio mia 7500€, prezzo della vettura appena sopra i 42 mila euro, sconto della casa 800€, tassi di interesse al 6%.
    Tesla Model 3 e Y sono al 7,49%.
    Praticamente i soldi dell’incentivo se li intascano banche e case automobilistiche.
    Anche no grazie

    • Infatti è quello che mi disse il concessionario dove comprai lo scooter : se non ci fosse l’incentivo noi potremmo vendere lo scooter esattamente allo stesso prezzo incentivato.

  2. La didascalia della foto ad inizio articolo dice esattamente quello che sostengo da anni :
    ” Troppi grandi Suv, poche citycar: così l’auto elettrica non può decollare.”

  3. Oddio non ci ho capito niente, ma non erano 9000€ con euro4 e isee>30000? Ora sono 4000€? Mi sfumano tutti i programmi fatti…

    • pensa che quasi tutti i fondi sono stati dirottati per incentivare auto termiche o ibride, è la simpaticissima novità di questo anno

      alle elettriche, che avrebbe più senso incentivare,magari in modo più intelligente, in quanto settore nuovo e più virtuoso, hanno lasciato le briciole come quote assolute di fondi disponibili

      • Confermo e con i dati
        2022: per le 0.20 g CO2/Km (BEV) stanziati 220 milioni, ne sono rimasti li ben 127, quindi spesi 93. Per le 61/135 g CO2/Km (ICE e ibride non plug-in) stanziati 170 e usati tutti.
        2023: per le 0.20 g CO2/Km (BEV) stanziati 190 milioni, ne sono rimasti li ben 95,5, quindi spesi 94,5. Per le 61/135 g CO2/Km (ICE e ibride non plug-in) stanziati 150 e usati tutti.
        Per le BEV totale 93+94,5 = 187,5
        Per ICE (ibride o no) 170+150=320
        Poi al bar mi sento dire che l’0auto elettrica “te l’abbiamo pagata noi”, poi sale su un’ibrida (non plug-in) comprata nel 2023…

        • secondo quanto riportato, la lettura è diversa: per le 0,20 stanziati 410 milioni di cui utilizzati solo 187,5.
          per le ice/ibride stanziati 320 e utilizzati tutti.
          dove sarebbe la maggioranza degli incentivi a favore di quest’ultime con 90 milioni stanziati in meno?

  4. Va bene tutto, ma il contributo per GPL e metano??? In nome della mitologica neutralità energetica? Anacronisti funzionali al potere…

  5. Finalmente!!!
    E comunque per altri 9 giorni (almeno) fermi tutti, perché occorre aspettare l’aggiornamento del sito ecobonus.mise.gov.it — ma aggiornarlo nelle more della pubblicazione del DPCM, in GU in modo da attivarlo subito dopo, nemmeno passato per l’anticamera del cervello, vero?
    Ora vediamo in quanti giorni andranno esauriti gli incentivi… per le termiche 61-135 g CO2/km! 😭

    • mi sa che per quando loro faranno un piano energetico serio
      gli italiani avranno provveduto da se ..

      al sud , va sempre più di “moda” il fotovoltaico off-grid abbinato a un generatore di emergenza

      senza senza collegamento alla rete pubblica

      • La sua frase mi ricorda una vecchia vignetta di Forattini, che dimostrava quale era il “piano energetico del governo” di allora: si vedeva l’on. Andreotti fare pipì nel serbatoio di un’auto…

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