Eccoli i ladri di rame in azione anche in GB

Eccoli di ladri di rame in azione con le colonnine anche nel Regno Unito. I rapporti della Polizia parlano di oltre 200 casi censiti dal 2022 a oggi. Una realtà di dimensioni non lontane da quelle dell’Italia.

Eccoli i ladri di rame Allo studio una legge per punire più severamente i ladri

Ora a Londra è in preparazione un disegno di legge per punire con maggiore severità questi furti. In alcuni casi, poi, si tratta di semplici atti di vandalismo. Da parte di sbandati o di persone che detestano la mobilità elettrica. Per stendere la norma sono state vagliate le risposte ad un sondaggio organizzato da Allego UK tra 30 corpi di Polizia, tra locali e nazionali, in tutto il Paese. I 200 e più casi di vandalismo registrati potrebbero essere solo la punta dell’iceberg di un fenomeno molto più vasto.

Molte Polizie locali hanno infatti ammesso di non avere un inventario aggiornato dei dati. Ma di essere comunque a conoscenza di furti in zona. Le aree più colpite sono state il Nottinghamshire e il South Yorkshire, con oltre 100 casi segnalati di furti e vandalismo negli ultimi tre anni.

Eccoli i ladri di rame Eccoli i ladri di rame quanto (poco) vale il metallo trafugato

La cosa che colpisce è che questo tipo di furti non frutta poi cifre particolarmente importanti ai ladri. Si stima che in ogni colonnina si trovi rame per un valore di circa 20-25 sterline, pari a circa 23-29 euro. Ma i costi di riparazione sono molto più alti e si aggiungono ai tempi in cui le colonnine restano inattive, senza alcun incasso.

Il problema riguarda comunque tutta Europa. In Germania un’inchiesta del sito Electrive ha svelato che solo dall’inizio del 2025, EnBW ha subito furto di cavi in circa 120 località. Il danno è stato stimato in circa un milione di euro. E anche in Italia, come abbiamo riportato più volte, il fenomeno è molto diffuso. E solo in un caso si è avuto notizia di ladri di rame colti sul fatto a Ladispoli e successivamente arrestati. Si trattava di tre italiani, trovati in possesso di 16 cavi di rame.

Visualizza commenti (10)
  1. Ho lavorato nell elettronica per 40 anni e onestamente ,se vi fosse volontà il problema si potrebbe risolvere .
    Scenario : Come alimentiamo il circuito ? Abbiamo energia ? O andiamo a pila ? Direi energia in abbondanza .
    Che connettività abbiamo ? Sempre connessi in rete .
    Bene allora dove sta il problema ?
    All avvicinarsi di qualcosa la colonnina inizia a lampeggiare , siamo in rete e possiamo già trasmettere immagini allarmi ecc , è solo un problema privacy .
    Nell esterno di cavi ,in produzione si inserisce un fibra ottica ,la più sgrausa che al prima incisione inizia a suonare , contemporaneamente sopra la colonnina su un palo ,tettoia si liberano 20 litri di acqua vernice o altri liquidi marroni .
    Accetto commenti

    1. // all avvicinarsi di qualcosa la colonnina inizia a lampeggiare […] e possiamo già trasmettere immagini allarmi ecc , è solo un problema privacy \\
      Temo non solo un problema privacy ma anche – come minimo – il concreto rischio di un certo fastidio da parte di utenti / clienti se le colonnine si mettono a lampeggiare e trasmettere allarmi ogni volta che qualcuno si avvicina anche per fini legittimi.. A meno, forse, di prevedere un riconoscimento a distanza per disattivare le contromisure di sicurezza 🤔

  2. Occorre fare una considerazione; nessuno si sogna di tagliare un cavo dalle cassette di derivazione dell enel anche se accessibili, perché sotto tensione. Basta fare altrettanto ossia cavo sotto tensione magari con basso amperaggio fino alla presa , bella scritta pericolo e poi se uno rimane secco ,amen.

    1. Alessandro D.

      Allora, guardi. Io capisco il suo sconforto. Suo e di tutti quelli che dicono “lasciamo i cavi in tensione”.
      Giuro, non sto scherzando, lo capisco davvero.

      Però siate buoni e pensateci: concettualmente non è tanto diverso da quelli che dicono “Se mi entra un ladro in casa voglio essere libero di sparargli per primo e a bruciapelo, mica gliel’ho detto io di andare in giro a rubare, poi se uno rimane secco ,amen”

  3. non penso ci siano dietrologie. 20 euro a cavo significa che i due ladri arrestati con 16 cavi si sarebbero fatti 300 euro, un bottino rispettabile per un furto oggi facilissimo e senza rischi.

  4. Ci sono poche soluzioni. Quella che risolverebbe il problema alla radice sarebbe la ricarica a induzione o wireless. Le alternative sono aree recintate in cui si può entrare con riconoscimento e che non permette l’uscita se ci sono tranciature dei cavi. Altro modo sarebbe avere dei cavi riposti in alloggiamenti che vengono fatti uscire solo al momento della ricarica mettendo una carta di pagamento e pagando caparra pari al valore del cavo che verrebbe restituita appena il cavo torna nel ripostiglio.

  5. Come più volte ho scritto non credo al vandalismo fine a se stesso nè al furto come motivazione principale (il che non esclude che questi delinquenti possano pure ricavarci qualche euro o sterlina).
    Sempre dell’idea che il movente sia la mobilità elettrica e, se così fosse, è evidente che dietro le quinte si muove qualcosa di diverso dal ladro di polli.
    Già l’idea che le colonnine vanno e non vanno, se abbinato al vandalismo a spot che, psicologicamente rende la ricarica come un qualcosa da associare alla dea della fortuna, mina la volontà di chi è già per natura timoroso.
    Mettiamoci i prezzi elevati ed il gioco è completo.

    1. Mi sa che si tratta solo dei pochi spiccioli che questi disperati cercano di accattonare. Nessun complotto. Oppure i ladri dei cavi dei treni sono contro la mobilita’ dei treni?
      E per rispondere a @Bartolo, anche sotto tensione i cavi li rubano lo stesso.

      1. roberto guidetti

        Forse non sono proprio pochi spiccioli, come sostiene l’articolo. Se il rame vale 8 euro a kg ed un cavo contiene 6/8 kg del medesimo siamo di fronte a circa 50 euro a cavo.

  6. Luigi Mongardi

    Mettere i cavi in alluminio leggermente più grossi per compensare la minore efficienza forse scoraggerebbe i furti e sarebbero forse anche piu’ leggeri. Ma contro il vandalismo non c’è cavo che tenga!

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