Eccola, la prima e-Audi: è stata svelata a San Francisco. Il nome, e-tron Quattro, e molte caratteristiche erano già note, ma ora sono stati mostrati esterni ed interni definitivi, con tutti i dettagli tecnici. Il prezzo parte da circa 80 mila euro. Secondo la Reuters, le prime consegne sarebbero ritardate di quattro settimane a causa di un baco informatico. L’agenzia di stampa rivela inoltre che l’Audi starebbe negoziando con LG Chem, il fornitore delle batterie. Il gruppo coreano chiederebbe un aumento del 10%, motivandolo anche con la forte domanda.
Più di 400 cavalli, dichiara 400 km di autonomia

L’e-tron Quattro è il primo passo nella grandiosa strategia impostata dal Gruppo Volkswagen per arrivare all’elettrificazione della sua sconfinata gamma. Finora erano usciti sul mercato solo modelli nati per il motore endotermico e adattati all’elettrico, come la e-Golf e la e-Up. Qui il discorso è tutto diverso: questo SUV è completamente nuovo, tutto pensato per la propulsione a batterie. Seguiranno nel 2019 la Porsche Taycan ((guarda) e nel 2020 le prime Volkswagen di nuova generazione, la I.D e la I.D. SUV. Ma veniamo alla prima e-Audi:i due motori elettrici erogano fino a 408 CV, in abbinamento alla trazione integrale elettrica. La batteria ad alta tensione garantisce oltre 400 km di autonomia nel ciclo di omologazione WLTP, un po’ ottimistico. Diciamo che su strada se ne percorrono circa 350, che non sono comunque pochi.

Misure
Anche perché le dimensioni e il peso non sono trascurabili: la vettura è lunga 4.901 millimetri, larga 1.935 millimetri e alta 1.616 millimetri. Il passo di 2.928 millimetri. Il solo pacco-batterie, con protezioni e alloggiamenti, pesa 700 kg, che è praticamente un terzo del peso complessivo. Ovviamente i posti sono cinque, piuttosto comodi, mentre la capacità di carico complessiva del bagagliaio è di 660 litri. E altrettanto ovviamente (per un’elettrica) lo spunto iniziale è notevole: con 664 Nm di coppia la prima e-Audi accelera da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi. La velocità massima è di 200 km/h, autolimitata per evitare consumi eccessivi. Il prezzo-base è stato stabilito in 79.800 euro per la Germania e non si discosterà molto da questa cifra anche in Italia. Da noi la prima e-Audi arriverà all’inizio un lotto di 200 macchine.
Guarda il video di Autogefuhl (da YouTube, in inglese)
Numeri impressionanti nel recupero di energia
Un dato curioso: in funzione della velocità di marcia e dello stile di guida, l’altezza da terra varia di un massimo di 76 mm. Impercettibile per noi, ma importante per l’aerodinamica (e i consumi). In modalità offroad, invece, il SUV elettrico aumenta la luce libera dal suolo di 35 mm rispetto al set up standard. E se il conducente attiva la funzione supplementare “sollevamento”, l’assetto viene rialzato di ulteriori 15 millimetri. All’autonomia (dichiarata) di 400 km concorre (sino al 30%) il sistema di recupero dell’energia che integra i motori elettrici. L’auto decide in base alla situazione se decelerare mediante i motori elettrici, i freni meccanici o la combinazione dei due. E recuperare quindi energia in due modi: quando il conducente rilascia il pedale dell’acceleratore o quando preme il pedale del freno. In entrambi i casi, i motori elettrici agiscono da alternatore, trasformando l’energia cinetica in energia elettrica. Con decelerazioni sino a 0,3 g, vale a dire nel 90% dei casi, il SUV recupera energia grazie ai soli motori elettrici. Nel caso di una frenata da 100 km/h, invece, Audi e-tron può recuperare energia fino a un massimo di 300 Nm e 220 kW di potenza elettrica. Valori equivalenti a oltre il 70% della potenza motore.

Un pedale
Il conducente può impostare il livello di recupero dell’energia in base a tre step. Con l’opzione più lieve, quando il conducente rilascia il pedale dell’acceleratore Audi e-tron procede per inerzia, senza coppia frenante aggiuntiva. Optando per lo stadio massimo di decelerazione, i propulsori elettrici generano una coppia frenante rigenerativa e producono corrente. Il SUV elettrico vede così ridursi sensibilmente la velocità, al punto che il conducente può gestire la marcia e le decelerazioni grazie al solo pedale destro. Si crea il cosiddetto One Pedal Feeling, diviene residuale ricorrere ai freni meccanici. Con un Cx di 0,27, Audi e-tron vanta un valore d’eccellenza nei coefficienti aerodinamici dei SUV. Un risultato ottenuto grazie a molteplici soluzioni, tra cui i cerchi in lega da 19 pollici, di serie, e il sottoscocca integralmente carenato
La ricarica pubblica, aspettando le super-fast
Il pacco batterie si trova sotto la cellula abitacolo ed è lungo 2,28 m, largo 1,63 m e alto 34 cm. La batteria è costituita da 36 moduli di celle, con alloggiamenti in alluminio a forma di parallelepipedo, grandi all’incirca come una scatola da scarpe. Ogni modulo contiene dodici celle “pouch” (a sacchetto). La batteria può accumulare 95 kWh di energia, a una tensione nominale di 396 Volt. La ricarica può avvenire (in mezz’ora) con potenze fino a 150 kW: entro la fine del 2018, grazie alle rete di Ionity saranno presenti in tutta Europa 200 stazioni High-Power-Charging-HPC (guarda), ma solo una di queste sarà in Italia. Entro il 2020 è prevista l’installazione di 400 stazioni, a 120 km di distanza una dall’altra, lungo le autostrade e le principali arterie, anche nel nostro Paese . Ma la prima e-Audi può essere ricaricata anche grazie alla corrente alternata su colonnine AC, con potenza standard fino a 11 kW o, optando per un secondo charger, a 22 kW. assai più diffuse anche in Italia. L’Audi proporrà ai clienti un accesso semplificato a circa l’80% di queste stazioni mediante un’unica scheda.
Ricarica a casa: di serie a 11 kW, a richiesta a 22
Molteplici le soluzioni per ricaricare nel garage di casa. Il sistema compact è incluso nella dotazione di serie e può essere collegato direttamente a una presa standard. A tal fine sono previsti due diversi cavi elettrici: uno per prese domestiche da 230 Volt con potenza di ricarica fino a 2,3 kW e l’altro per prese trifase da 400 Volt con potenza sino a 11 kW. Con quest’ultimo cavo, la batteria si ricarica completamente in circa otto ore e mezza. Come soluzione di livello superiore, la prima e-Audi propone in opzione il sistema connect che permette di operare fino a 22 kW, ma è necessario un secondo dispositivo di carica a bordo dell’auto, disponibile nel 2019. Il sistema connect permette di ricaricare con la massima potenza consentita dall’impianto elettrico di casa, evitando il sovraccarico dell’impianto e quindi l’attivazione del salvavita. E beneficiando della flessibilità delle tariffe: può, ad esempio, ricaricare la batteria nelle fasce orarie in cui l’energia costa meno.
Potendo, preferirei la Jaguar