Zeus sta per Zero Emission Ultimate Ship e indica il laboratorio galleggiante di Fincantieri per la sperimentazione dell’alimentazione a idrogeno nella nautica.
Entro quest’anno la barca da 25 metri e stazza di circa 170 tonnellate sarà completata e pronta per il varo. Un passo necessario per capire, in modo concreto, l’apporto dell’idrogeno alla nautica ad emissioni ridotte.
Fincantieri: “Vogliamo ridurre le emissioni su navi, yacht e traghetti”

Con la ricerca su Zeus Fincantieri mira a trovare soluzioni a basso impatto ambientale e sostenibili su navi cruise, mega-yacht, traghetti, ferry e navi da ricerca oceanografica. E vuole raggiungere l’obiettivo green attraverso la riduzione delle emissioni e “degli ossidi di azoto (NOx), ossidi di zolfo (SOx) – scrive la multinazionale – e particolato”.
Fincantieri così sintetizza: “Un laboratorio galleggiante finalizzato ad acquisire informazioni sul comportamento nell’ambiente reale delle fuel cell, dispositivo elettrochimico che permette di ottenere energia elettrica direttamente dall’idrogeno senza processo di combustione termica”.
Zeus come i sommergibili: 50 kg di idrogeno in 8 bombole a idruri metallici

Sulla nave laboratorio il sistema di propulsione sarà composto da un sistema ibrido con due generatori diesel e due motori elettrici. A questo: “Si aggiungono un impianto di fuel cell da 130 kW, alimentato da circa 50 kg di idrogeno contenuti in 8 bombole a idruri metallici, secondo tecnologie già in uso sui sommergibili, e un sistema di batterie, che insieme consentiranno un’autonomia di circa 8 ore di navigazione a zero emissioni ad una velocità di circa 7,5 nodi”.
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Le quattro diverse alimentazioni che spingono Zeus

Fincantieri spiega che l’architettura del quadro di propulsione permetterà di alimentare i motori in quattro diversi modi:
– Noise Zero , in cui si utilizzano esclusivamente batterie al litio capaci di garantire un’autonomia di 4 ore di navigazione alla velocità di 4 nodi;
– Zero Emission, in cui l’energia elettrica viene fornita dalle fuel cell;
– Navigazione diesel generatore con batterie in ricarica;
– Navigazione diesel generatore per i trasferimenti, con una autonomia di 60 ore a 9 nodi.
Test per ottimizzare la conversione energetica
Un secondo obiettivo perseguito de Fincantieri è lo sviluppo di un nuovo modello di generazione energetica elettrica e termica a bordo delle navi da crociera. “Per aumentare il comfort dei passeggeri riducendo la rumorosità e le vibrazioni prodotte dai sistemi generativi”. Ma non è finita qui: “si vuole aumentare il rendimento di conversione energetica, mediante l’adozione di sistemi generativi privi di parti meccaniche in movimento, e la sicurezza della nave incrementando la ridondanza dei sistemi oggi in uso”. Infine si cerca di “ridurre la taglia dei gruppi diesel generatori imbarcati”.
Nuovi materiali: a iniziare dai pannelli fotovoltaici

Sperimentare è il lavoro di Zeus dove verranno testate soluzioni d’impiego green dei materiali: nuovi rivestimenti, pannelli fotovoltaici per il mantenimento della carica delle batterie e lampade oled a basso consumo. Al progetto partecipano gli stabilimenti di Castellammare di Stabia e di Palermo, Fincantieri SI, Seastema, Cetena e Isotta Fraschini Motori. Hanno contribuito in qualità di consulenti, il CNR, le università di Genova, Palermo e Napoli, l’Ente Nazionale di Ricerca e promozione per la standardizzazione e il RINA. L’unità e co-finanziata dal ministero dello Sviluppo Economico.