Ecco Ola, l’App Scooter all’indiana. Dalla Gigafactory uno ogni 2 secondi

Occhio a Ola Electric. Mentre Elon Musk pianifica lo sbarco in India e secondo indiscrezioni sarebbe intenzionato addirittura ad aprire un Gigafactory nel secondo più popoloso Paese del mondo, il suo emulo indiano Bhavish Aggarwal, una Gigafactory l’ha già progettata. Sarà la più grande fabbrica di scooter del mondo, sarà 100% green e sarà capace di sfornarne 10 milioni all’anno, uno ogni due secondi. Di lì usciranno gli Ola, scooter rinati dalle ceneri dell’App Scooter dell’olandese Etergo, naufragata l’anno scorso e rilevata dall’imprenditore asiatico.  

La più grande fabbrica di scooter al mondo

L’area è già stata identificata. E’ a circa 140 chilometri da Bangalore, nel Tamil Nadu. «Con 10 milioni di unità all’anno, sarà la più grande fabbrica di due ruote al mondo, il 15% della capacità produttiva mondiale», ha  twittato  Bhavish Aggarwal, co-fondatore e amministratore delegato di Ola Cabs. «Con oltre 3.000 robot, sarà il più avanzato e con 100 acri di foresta, operazioni a emissioni di carbonio negative, sarà anche il più sostenibile». L’impianto avrà 10 linee di produzione in gran parte fornite da ABB  e darà lavoro a 10 mila persone.

Il sito nel Tamil Nadu dove si sta costruendo la “Fabbrica del futuro” di Ola

Due milioni di Ola all’anno, per cominciare

Ola Electric  investirà in totale 2 miliardi di dollari per l’intero progetto e la prima parte sarà operativa già entro giugno di quest’anno producendo circa 2 milioni di scooter elettrici. La società ha firmato in proposito un memorandum d’intesa con il governo del Tamil Nadu per acquisire i terreni, sborsando 270 milioni di dollari.

Ma l’azienda non ha intenzione di fermarsi al pur ruggente mercato interno. Il suo Ola, presentato ieri, sfrutterà la progettazione e il design europeo per aggredire i mercati occidentali.

Ola Electric farà rotta sull’Europa

rParliamo di un veicolo che raggiunge i 100 km/h con 100 km di autonomia. Il suo design ironico a “ovetto” lo rendono perfetto per i più giovani, ma non solo. Sarà ottimo  anche in ambito urbano, grazie ai 50 litri di spazio nel vano sotto sella ricavati grazie alle batterie a banana alloggiate sotto il pianale.
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Primo sguardo allo scooter elettrico Ola

Ola Electric, supportata da SoftBank, fondata nel 2017, è la divisione mobilità elettrica  della piattaforma di trasporto Ola , diventata un unicorno con una valutazione superiore al miliardo di dollari nel giro di un anno dopo la quotazione.

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Bhavish Aggarwal, co-fondatore e amministratore delegato di Ola Cabs

Ola è stato lanciato nel 2010 con l’obiettivo di colmare il divario tra taxi e pendolari. È l’app di ride-hailing locale dell’India che ha utenti in 100 città dell’India e impiega 1,5 milioni di autisti partner.

Batterie a sostituzione rapida

Lo scooter utilizza batterie sostituibili ad alta densità di energia per fornire, con doppia batteria opzionale, un’autonomia fino a 240 chilometri. Ola Electric avrebbe anche in animo di realizzare una rete di stazioni per la sostituzione rapida delle batterie.

Visualizza commenti (4)
  1. Chissá in quanti e quali Paesi si svilupperá la rete di scambio batterie necessaria per sfruttare in pieno le potenzialitá dell’App Scooter.. In ogni caso credo che il buon rapporto peso potenza lo renderá piú appetibile di diversi modelli giá in vendita che peró rischiano di scoraggiare i potenziali acquirenti per le loro prestazioni un pó troppo fiacche.

  2. Giovanni Z.

    Tanta Vespa in questo scooter. Dalla linea, alle ruote intercambiabili e facilmente smontabili, al faro tipo Special. Chissà che non la lanciano in … Primavera!

  3. Patrick Droulers

    Piu la cilindrata di un mezzo termico e piccola, piu la sua diffusione e grande , piu il suo uso e intenso piu la transizione energetica permette un salto del inquinamento sia locale ( fattore sanitario) che globale ( global warming)

    Possiamo solo che essere riconoscenti a Bhavish Aggarwal, co-fondatore e amministratore delegato di Ola Cabs di prendere il toro per le corna in India

    Elon Musk e i suoi emuli permetteranno , attraverso a loro approccio disruptive su grande scala, di assicurare alla transizione energetica la sua velocità critica strettamente neccessaria a salvare il pianeta.

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