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Si chiamerà Yamaha EC-05 il primo scooter elettrico prodotto dalla casa giapponese a seguito della partnership siglata l’anno scorso con la taiwanese Gogoro. Il nuovo scooter alla spina adotterà il sistema Gogoro per la sostituzione rapida delle batterie.
Un accordo siglato l’anno scorso
Le prime immagini del nuovo EC-05 sono state diffuse ieri. Il veicolo è stato disegnato da Yamaha, ma il sistema di propulsione batterie-motore è tutto taiwanese. E’ quello del Gogoro serie 2 elettrico. E presumibilmente avrà le medesime prestazioni: velocità massima attorno agli 85-95 km/h e autonomia attorno ai 100 km.
La caratteristica principale degli scooter Gogoro è il doppio pacco batterie. Ogni blocco può essere rimosso e ricaricato in casa, oppure velocemente sostituito in centri di stoccaggio e ricarica capillarmente diffusi sulle strade della capitale Taiwanese. Lo stesso sistema è adottato anche dall’altro costruttore dell’isola, la Kymco.
Una rete di stazioni per la sostituzione
Il sistema di sostituzione delle batterie di Gogoro
Per il momento, però, nessuna stazione di prelievo e ricarica è mai stata installata in altri Paesi del mondo, e gli scooter che ne fanno uso non sono mai stati esportati all’estero. Anche il nuovo scooter firmato da Yamaha sarà commercializzato, a partire da agosto, solo a Taiwan. Ma potrebbe essere una sorta di prova generare per esportare tutto il sistema dapprima in Giappone poi in Occidente. Gogoro è presente in Europaquasi soltanto come fornitore di veicoli a due ruote per servizi di scooter sharing.
Moto elettriche, big giapponesi a contrattacco
Yamaha ha appena siglato con gli altri big giapponesi Honda, Kawasaki e Suzuki un accordo per sviluppare congiuntamente uno standard per le batterie sostituibili anche nelle moto elettriche ad alte prestazioni. Ha anche depositato alcuni brevetti relativi ad un suo progetto di veicolo elettrico.
Anche il settore auto continua a cullare il sogno di batterie che possano essere sostituite in pochi minuti. Ma visto l’ingombro, il peso, il posizionamento e il costo non si è mai trovata una soluzione economicamente e tecnicamente sostenibile. Per scooter e moto i problemi sono molto minori. Il principale è forse ubicare stazioni di prelievo e ricarica dalle dimensioni simili a un’edicola in città densamente urbanizzate come quelle europee.
Dalle vostre foto non si capisce niente! Per vedere ci vuole la luce!! Non capisco se volete informare o sfottere!
Sicuramente informare, noi pubblichiamo le foto disponibili, appena ne avremo altre (con più luce) le pubblicheremo