Ecco la Inster, la piccola Hyundai

Ecco la Inster, il piccolo Suv della Hyundai che arriverà in Italia a fine anno. Con ricarica rapida e autonomia (nella versione con batteria 49 kWh) fino a 355 km.

ecco la InsterEcco la Inster: batteria da 42 o 49 kWh, ricarica fino a 120 kW

ecco la Inster
La scheda tecnica della Inster, messa in rete dalla Hyundai.

La Inster è stata svelata in un Salone coreano, il Busan Mobility Show, e si  posiziona a metà tra le city car del segmento A e i modelli compatti più grandi del segmento B. È dotata di serie di una batteria da 42 kWh, ma è disponibile anche una Long-Range da 49 kWh. Le due versioni sono alimentate rispettivamente da un motore che eroga 71,1 kW (97 CV) nella variante base e 84,5 kW (115 CV) con batteria Long-Range. La coppia, in entrambi i casi, è di 147 Nm. Il consumo medio WLTP è stimato in 15,3 kWh/100 km. Nelle stazioni in corrente continua da 120 kW la piccola Hyundai  può caricarsi dal 10 all’80% in circa 30 minuti in condizioni ottimali. In AC il caricatore di bordo arriva invece a  11 kW. Sono disponibili come optional il sistema di riscaldamento batteria e la pompa di calore. La funzionalità Vehicle-to-Load (V2L) fornisce alimentazione per i dispositivi esterni (110V/220V), consentendo la ricarica bidirezionale senza apparecchiature aggiuntive. Questo per dare energia dall’auto  dispositivi come bici elettriche e scooter.

ecco la InsterIn Italia prenotazioni da settembre (mancano i prezzi…)

All’interno la Inster ha un quadro strumenti digitale da 10,25 pollici e un touchscreen per l’infotainment della stessa dimensione. Con navigazione e una base di ricarica wireless che fa parte di una console centrale. Tutti i sedili possono essere abbattuti e ripiegati, compreso quello del conducente. Sono inoltre disponibili l’opzione sedile a panchetta nell’anteriore e sedili frontali e volante riscaldati. I sedili posteriori sono divisi a metà, scorrono e si reclinano. Sia per l’esterno che per gli interni si è fatto ricorso a materiali sostenibili. Per quanto riguarda il parcheggio, gli ADAS includono il Parking Distance Warning (PDW) Front e Rear con il Rear-View Monitor (RVM). La Inster sarà lanciata quest’estate, inizialmente in Corea, e successivamente in Europa. In Italia sarà possibile prenotarla da settembre, mentre il lancio è previsto a fine anno. Successivamente verrà lanciata la variante Inster Cross, con design più robusto e orientato all’outdoor.

Visualizza commenti (31)
  1. /// tutti i sedili possono essere abbattuti e ripiegati, compreso quello del conducente \\\ Dalle immagini che ho visto, abbattendo tutti i sedili si ottiene una superficie praticamente piatta (un pó come a suo tempo con la Panda 30/45) che torna utile per il trasporto di oggetti ingombranti e – per i piú “sportivi” – per ricavare un posto letto di emergenza (ma anche no..)

    /// sia per l’esterno che per gli interni si è fatto ricorso a materiali sostenibili \\\ Speriamo non a scapito della durata nel tempo degli stessi (sarebbe un controsenso)

    1. per i sedili scorrevoli e piallabili anche gli anteriori a letto singolo o doppio (o spazio per trasportare che so un frigorifero), e la mancanza di tunnel all’anteriore, con passaggio facile tra i due sedili, hanno fatto un gran ben lavoro

      i sedili e la plancia della Panda di Stellantis permettono di fare altrettanto?

  2. Iorio Cavallini

    Concordo in pieno con l’analisi fatta da Enzo sul problema riduttore della Kona. Sembra che si tratti di un problema “ tecnico” del riduttore ma anche, in alcuni casi, di un non perfetto allineamento degli ingranaggi che ha accelerato l’usura quindi avranno riprogettato tutto e evitato di scaricare responsabilità sul lavoro delle officine che non possono andare oltre certe competenze tecniche. In ballo oltre alla sicurezza e alla affidabilità c’è, di conseguenza, l’immagine del marchio.

  3. Iorio Cavallini

    Posso testimoniare essendo stato interessato dal problema “ riduttore” alla Kona 64 la qualità del servizio: una settimana di fermo con immediata auto di cortesia della concessionaria…se fosse andata x le lunghe sarebbe stata attiva la vera auto sostitutiva…ma essendo a conoscenza del problema hanno i ricambi quasi a disposizione e quindi erano sicuri di fare presto. Superata la questione ( a mio avviso sconcertante) “auto marciante” da veri signori…nel mio caso il problema non era grave e ho girato x mesi…se fosse stata un ‘auto di 10 anni l’avrei tenuta così…ora però noto nettamente la differenza rispetto a prima( silenzio) e mi è stata data copia del lavoro eseguito: sostiituito il gruppo propulsione x un corrispettivo da determinare con casa madre di €4025,75

      1. Iorio Cavallini

        Certo! Ho avvertito un leggerissimo “ attrito” in decelerazione…avendo usato mezzi agricoli di ogni tipo ho capito subito che era un ingranaggio con un po’ di gioco normale x mezzi che hanno notevoli sollecitazioni nel lavorare i terreni…e che continuano a lavorare x anni: ho subito fatto una ricerca internet che ha confermato il problema proprio della Kona. Nel mio caso , confermato senza indugi dal capoofficina che ha provato la macchina,In accelerazione non si sentiva niente essendo in presa poi in decelerazione evidentemente aveva un po’ di gioco, aumentato , anche se di poco,con il passare del tempo…fortunatamente non ha comportato il fermo macchina immediato e quindi ha permesso di gestirlo quai senza disagi…Ho chiesto delle condizioni del pezzo incriminato ma, mi hanno detto che non lo hanno aperto( sostituito l’intero gruppo propulsione ) lo faranno i tecnici ( magari quelli che hanno sbagliato il progetto) Come scritto sopra ora la differenza ( silenzio) la avverto nettamente .

        1. Leonardo (R)

          Grazie!
          Io ho un Kia Niro del ’21, quindi stesso propulsore, per questo ti ho chiesto qualche informazione in più.

          1. Iorio Cavallini

            Prego! A me risulta che “ l’inconveniente “ riguarda solo la Kona e una parte della sua produzione

        2. Alessandro D.

          -sostituito l’intero gruppo propulsione … magari quelli che hanno sbagliato il progetto –

          Nella contentezza di sapere che tutto è bene ciò che finise bene, “da giornalista auto moto con delega alla tecnica” non posso che rabbrividire di fronte a tanta superficialità progettuale.
          Salvo che non sia possibile fare altrimenti, qualsiasi “assieme” dove sono previsti ingranaggi di norma va progettato come lui solo “sostituibile”.
          Perchè qualsiasi progettista che non sia accecato dalla sua stessa supebia (lo progetto io, E SARA’ INDISRUTTIBILE! AH AH AH AH… risata cavernosa…) sa perfettamente che una coppia di ingranaggi coi relativi “rotolamenti” (cuscinetto… bronzine…) è un oggetto che può aver bisogno di mantenzione o di essere sostituito.
          Dover cambiare tutto un gruppo propulsore è una totale ammissione di ubris progettuale.

          1. Leonardo (R)

            Mah! Sono anni che i produttori ci marciano pesante con i kit, compresi interi gruppi ottici, specchietti e via discorrendo che se “rompi” un pezzo ti fanno comunque comprare tutto l’assieme.

            Sui misteri della progettazione, qualche giorno fa mi ha mandato questo video.

            https://youtu.be/Q9ISvjkpm3A?feature=shared

            Che dire? Va bene la sicurezza ma essere costretti a rimuovere l’intero pacco batteria (con conseguente svuotamento del liquido per il controllo termico) per sostituire il fusibile a carica esplosiva, non poter comprare il solo fusibile ma dover sostituire l’intera scheda di controllo della batteria, non poter riattivare la batteria senza prima aver sostituito gli airbag (!!!???), e via discorrendo.
            Non è progettazione stupida, io la chiamerei più progettazione truffaldina. E non c’è troppo da stupirsi che i costi di manutenzione siano mostruosi.
            Chiaro, oggi non c’è ancora concorrenza sull’elettrico e quindi non siamo ancora nella fase di maturità in cui gli acquirenti hanno abbastanza informazioni per dire che una marca e meglio di un’altra perché i costi di manutenzione sono inferiori.
            Alle auto elettriche compete sicuramente una riduzione di costi sulla manutenzione ordinaria, però di miglioramenti sugli aspetti manutentivi se ne possono fare a iosa.

          2. Iorio Cavallini

            …magari quelli che hanno sbagliato il progetto l’ho scritto tra parentesi perché è una mia opinione ( ironica) non un’affermazione dell’officina. In effetti credevo venisse sostituito solo il riduttore… non ho competenza meccanica ma come evidenziato i mezzi agricoli hanno tanti cigolii dovuti al lavoro gravoso…un’auto no! L’ officina ha ammesso che il pezzo incriminato deve fare almeno 150000 km…( nel mio caso 50000 )presumo che( x Hyundai ) sia stato meglio sostituire l’intero gruppo propulsore… LA Kona , a mio avviso è una gran macchina come efficenza , sistemi di assistenza alla guida ecc resta il fatto che questo è un grave inconveniente!!

          3. Iorio Cavallini

            A un mio vicino si è rotta la lavatrice ( quasi nuova) ma fuori garanzia …incazzato nero perché, se ho capito bene, cestello e telaio assemblati come corpo unico e quindi problematico sostituire il cestello…ha trovato un tecnico che ha fatto il lavoro…ha speso 300€ Forse poteva acquistarne una nuova.

          4. Non entro nel merito e non conosco come l’hanno risolta ma è anche possibile che il problema non fosse risolvibile cambiando gli ingranaggi con altri diversi ma forse hanno dovuto reingegnerizzare tutto il pezzo, dando quindi un gruppo motopropulsore leggermente diverso in qualcosa. Banalmente, faccio per dire, se hanno previsto uno spazio interno per una coppia di ingranaggi ma lo spazio tra gli ingranaggi e le pareti era talmente ridotto da non consentire l’installazione di ingranaggi maggiorati ci sta che abbiano puntato a sostituire tutto il pezzo. L’altra considerazione è che se l’intervento di sostituzione degli ingranaggi prevedeva una elevata specializzazione e macchinari particolari per un allineamento millimetrico col rischio che, se mal fatto, questo poteva mettere a rischio la sicurezza del veicolo ci sta che la casa automobilistica abbia preferito non correre rischi e sostituire l’intero pezzo.

            Oggi costruire un prodotto col concetto di riparabilità rende l’oggetto più costoso, guardati i Fairphone, ottimi telefoni ma non costano 200 euro. Credo che si faranno rimborsare il costo dall’azienda che gli ha venduto il pezzo incriminato.

          5. forse il gruppo vecchio spedito in casa madre,
            li possono recuperare il motore, verificarlo (che paraoli e cuscinetti siano a posto e ceh limature non siano andate in giro) e montarlo su un gruppo rigenerato (con cuscinetti ingraggi del tipo nuovo) da usare per la prossima sostituzione in garanzia

            tanto tra spedire solo il cambio o spedire il blocco intero gli cambia poco, allora potendo scegliere vanno più sul sicuro se il disassemblaggio lo fanno in casa madre

          6. -Sui misteri della progettazione-

            Guardi, per quello che può essere la poca 80 esperienza che ho il problema fondamentalmente risiede nel fatto che in sede di progettazione si decidono le cose in funzione della velocità di assemblaggio. Per spendere meno durante la costruzione. Quello che poi succede dopo, in sede di manutenzione, fondamentalmente al progettista non gliene frega una beneamata. Poi si potrebbe andare avanti nelle mezz’ore a discutere sui perché sui percome, Ma io è da decenni che sostengo che ci vorrebbe una legge in base alla quale un progettista debba essere costretto a smontare e rimontare quello che progetta con le sue mani per vedere se la cosa ti tira scemo o no.😂
            E come giustamente dice, il problema non riguarda solo le auto elettriche ma praticamente qualsiasi veicolo a motore da una ventina d’anni almeno a questa parte

  4. non so come definirla
    “segmento A un poco abbondante “?
    “segmento tra A e B”?

    buona per BOX STRETTI, vicoli italiani, parcheggi in città, una volta sulle auto compatte si guardava quasi al centimetro

    === 1993 Fiat Punto mod.176
    376 cm
    larghezza 162 cm
    abitabilità= passo 245 cm meno 56 cm ruote= 189 cm

    === 1999 Fiat Punto mod.188
    385 cm
    larghezza 166 cm
    abitabilità= passo 246 cm meno 58 cm ruote= 188 cm

    === Dacia Spring == 27.KWh
    373 cm
    larghezza 158 cm –> la più stretta
    abitabilità= passo 242 cm meno 59 cm ruote= 183 cm

    === e-Twingo == 22.KWh
    361 cm
    larghezza 165 cm
    abitabilità= passo 249 cm meno 59 cm ruote= 190 cm

    === Inster == 42.KWh
    383 cm
    larghezza 161 cm –> auto stretta
    abitabilità= passo 258 cm meno 62 cm ruote= 196 cm
    in aggiunta i sedili posteriori sono scorrevoli, molto spazio

    == Seagull BYD == 39.KWh
    378 cm
    larghezza 171 cm –> più comoda, ma al limite nei box stretti
    abitabilità= passo 250 cm meno 64 cm ruote= 186 cm

  5. Mi sembra non aggiunga molto alla e-c3/grande panda (dovrebbe avere un prezzo simile), se non i 150 km/h della versione long range (i 135 km/h della e-c3/grande panda sono irricevibili). Bisogna vedere però quale sarà il prezzo finito della versione long range …

    1. aggiunge… concorrenza … presenza di tanti OEM che si sfidano sia sulle tecnologie che, si spera, sui prezzi.

      dalla sua Hyundai dovrebbe aggiungere la consueta politica di garanzia lunga compresa nel prezzo (quindi molto migliore degli anni addizionali a pagamento offerti dalle case europee; suggerirei di verificare le vetture sostitutive in caso di riparazioni di lunga durata ! le auto moderne – tutte- a volte hanno carenze di ricambi e formazione su procedure di riparazione, viste le complessità presenti).

      per la velocità massima 135kmh non è minimamente un problema, visto che in Italia in particolare sarebbe bene tornare al “decreto Ferri 1988” (così in un colpo solo si abbatte rischi e gravità degli incidenti , inquinanti emessi sia da motori che freni, autonomie BEV) ; le autostrade non sono “piste di gara”.

    2. questa è una segmento A abbondante,
      come la Seagull (che e un poco più larga, un poco più “macchina” da extraurbano, cosi tra le due copriranno esigenze diverse),
      rispetto alla Casper da cui deriva (3,6 metri, segmento A) questa la hanno allungata nel passo (3,83 cm) nella versione europea

      Inster e Seagull per me alzano parecchio l’asticella nel segmento A,
      eh finalmente, come quando c’era la Vw e-up;
      sono un piccolo terremoto per i listini dei brand europei (in positivo per gli aquirenti) e penso ne venderanno ( prezzo permettendo)

      cioè la paragonerei a Spring e Twingo,
      che però erano tarpate sulla autonomia;

      qui invece c’è tutto, è ancora vettura stretta, anche troppo, praticamente come la Spring, ma farà felice chi ha i box stretti di una volta,
      anche non troppo lunga, ma ha abbastanza batteria e molto spazio per i passeggeri dietro, tra passo lungo e sedili scorrevoli dietro è quasi una limousine

      se la metteressero a 20K penso da noi in italia spopolerebbe, ma vediamo, l’abitacolo è pieno di finiture, magari prezzano più alto

      1. Ma tra 3.825 di questa e i 3.99 della grande panda ballano meno 17 cm, non 50. Capisco che per molti sono un salvavita, però non è tutta questa rivoluzione. Senza considerare la prossima R5 a 25k che è 3.920 mm, ovvero appena 95 mm più lunga ma più stilosa e più rivendibile e non escluderei che per la R5 da 25k accetti ordini già da fine anno (in attesa però di leggere tutte le specifiche …).

        1. Per la la R5 già da un mesetto Renault ha mandato mail di prenotazione sulle versioni al debutto da 54kW e 150cv (ma non sono andato in conc. a sentire le condizioni..).
          Dal sito viene offerta a partire dall’economica cifra di 32.900 euro + almeno il pack winter coi sedili riscaldati ed una vernice non verde fluo ( a pagamento !!) si arriva alla modesta cifra di 34.400€ … non ho avuto la voglia di aggiungere altro…. vabbè … magari farò 1 dico 1 “gratta & vinci” …
          A questo punto non ho grandi aspettative neppure sull’economicità della R4 prossima ventura…

          Aspettiamo l’11 luglio e vediamo cosa annunciano sulla Pandona serba…. ma mi sa che gli italiani continueranno con il Pandino di Pomigliano per lustri a venire… per la gioia dei fautori del Piano Mattei.

          1. Damiano questi sono prezzi truffa, sia chiaro. Cioè a 25000 euro ti danno una mini elettrica spartana da 95 cv che chissà se arriva a 110 km/h, questi ci prendono in giro. Nel frattempo la Fiat rimette a listino la Tipo a 4 porte col 1.6 diesel da 131 cv e 320 nm di coppia a 17900 euro mentre in Cina per la stessa somma ti danno la BYD Qin PLUS EV (elettrica simile alla Tipo 4 porte) da 136 cv con 610 km di autonomia CLTC e batteria da 72 kWh. Vattela a vedere in internet com’è fatta.

            Capisci che sono arrabbiato perché la BYD Qin PLUS EV, venduta a qui in Europa a 25000 euro, andrebbe via come il pane e invece niente, siamo qui con le macchine che vanno alla stessa velocità di una e-bike con dotazione minima minima che già che vuoi un optional in più ti spennano. Ma dai!

          2. Si stanno già “riallineando” con le cinesi con dazi 100%…
            Senza incentivi poi .. voglio vedere chi le compra…

      2. /// se la metteressero a 20K penso da noi in italia spopolerebbe, ma vediamo, l’abitacolo è pieno di finiture, magari prezzano più alto ///

        concordo al 100%

        1. sono usciti un po di video:
          – batterie sono più costose NCM ( classico vetture Coreane )
          – l’auto ha accessori di livello (es tante telecamere)

          parlano di circa 24.000e.. poi dipende da “quando” uscirà, se tarda magari la prezzano qualcosa meno

          1. Un “accessorio” interessante sono le prese d’aria richiudibili (sul frontale) per migliorare il raffreddamento di batteria e inverter nelle situazioni piú impegnative.

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