Ecco il KiWi, se arriva dalla Cina…

Ecco il KiWi, il nuovo piccolo fuoristrada prodotto dalla joint-venture tra SAIC, General Motors e Wuling. Uscirà in Cina nei prossimi mesi: se arriva da noi…

ecco il kiwi
Il Gimny, piccolo e popolarissimo fuoristrada della Suzuki a cui si ispira il KiWi.

Ecco il KiWi: potenza 110 Cv, autonomia sui 250 km

Mentre i costruttori occidentali si concentrano soprattutto su grandi Suv e auto sportive, i cinesi lavorano molto su auto elettriche di piccola taglia e prezzo. La joint-venture che  sta per mettere in produzione il KiWi ha già alle spalle un grande successo: la  Wuling Hongguang Mini EV. Ovvero l’unico modello in grado di tenere testa a Tesla nella classifica mondiale delle elettriche più vendute. Anche se con un prezzo infinitamente più contenuto. E ora arriva un mini SUV elettrico a 3 porte e trazione integrale delle dimensioni di un veicolo termico conosciutissimo come il Suzuki Jimny. I media specializzati nell’automotive made in China scrivono che il KiWi avrà due motori elettrici, con una potenza combinata di 110 CV. Batteria da 31,9 kWh, che assicurerebbe  un’autonomia di circa 300 km secondo lo standard NEDC, circa 250 km con il WLTP in uso in Europa.

ecco il kiWi
La Wuling Hongguang Mini EV, piccola elettrica popolarissima in Cina.

È il fratello maggiore della vendutissima Hongguang Mini EV

Le immagini del KiWi mostrano anche che il veicolo ha una buona altezza da terra, il che fa pensare a un vero utilizzo fuoristrada più che ai Suv “cittadini” in voga da noi. Un’auto pensata quindi anche per i mercati in via di sviluppo, dove questi piccoli 4x4 (il Gimny insegna) sono molto utilizzati da chi lavora nelle campagne e nell’edilizia. I Paesi africani, per esempio, potrebbero essere uno sbocco interessante, dato anche che si può scommettere su un prezzo molto competitivo del KiWi. Che comunque ha un’interno di discreta fattura, con l’ormai immancabile schermo centrale da 10,25 pollici touch per gestire l’infotainment. La domandone finale è: arriverà in Europa? I progetti dei costruttori cinesi sono, come sempre, imperscrutabili. In questa prima fase sembrano orientati più a esportare in Occidente veicoli di un certo prezzo. Concentrando sull’enorme mercato interno la vendita di prodotti come la Hongguang Mini EV e simili. Vedremo…

Visualizza commenti (18)
  1. Qualcuno dice che non passerebbe i crash test, qualcun’altro che potrebbe essere omologato solo come quadriciclo! Vaielettrico, di qualcosa!

  2. roberto gallerani

    Penso che in Europa non sarà omologabile come autovettura, difficilmente potrebbe superare i crash-test di Euro NCAP. E neppure come quadriciclo, superando il peso previsto per tali mezzi dalle attuali norme

    1. In effetti la vedo difficile, se il peso non consente l’omologazione come quadriciclo forse l’unica “scappatoia” potrebbe essere proporlo come veicolo da lavoro con relativo codice carrozzeria (https://www.asaps.it/13405-semplificazione_dei_codici_che_individuano_il_tipo_di_carrozzerie_dei_veicoli_de.html) ma ho molti dubbi in merito.. Fra l’altro, manco a farlo apposta quest’anno i criteri Euro Ncap diventeranno piú severi (https://www.carhs.de/en/euro-ncap-overview.html)

    2. CATEGORIA L7e (QUADRICICLI PESANTI)
      Tutti i veicoli appartenenti ai quadricicli pesanti hanno alcune caratteristiche comuni: quattro ruote. un propulsore. massa in ordine di marcia non superiore a 450 kg (per il trasporto di passeggeri) e 600 kg (per il trasporto di merci).

      Ci starà dentro nei 450 Kg o 600 Kg per trasporto merci ?

  3. /// i media specializzati [https://carnewschina.com/2023/01/11/baojun-kiwi-off-road-tiny-ev-spied-in-china-once-again/] nell’automotive made in China scrivono che il KiWi avrà due motori elettrici, con una potenza combinata di 110 CV \\\ La potenza è forse eccessiva per il tipo di veicolo ma credo che avere due motori aiuti a “distribuire” meglio la trazione in fuoristrada. A proposito, chissá se ha marce ridotte per le situazioni estreme 🙂 Non ho capito le critiche al parabrezza piatto, non penso che in casi come questo l’aerodinamica sia un grande problema.. E perché detto parabrezza dovrebbe rompersi piú del dovuto ? Ai tempi della vecchia Panda lo consideravano un vantaggio perché piú facilmente sostituibile in zone sperdute del mondo. E per finire, sbaglio o il doppio schermo è un’esagerazione per un “gippino” come questo ?!?

    1. Le marce “ridotte” non servono su un veicolo elettrico.
      Avendo tutta la coppia sempre disponibile infatti il cambio di marcia è superfluo

        1. Da “gran contrario del cambio” sono d’accordo con Luigi. Un rapporto di riduzione troppo elevato porterebbe il motore ad avere RPM troppo alti (frequenze di pilotaggio troppo elevate). Il deflussaggio (controllo vettoriale) simula un allungamento del rapporto ma le frequenze di pilotaggio rimangono elevate. Per avere una coppia elevata per le basse velocità/fuoristrada/alti carichi, di un cambiuccio meccanico se ne potrebbe sentire l’esigenza.

          1. Un motore elettrico esprime il massimo della coppia a zero giri , cosa servirebbe un cambio se non a complicare le cose

          2. /// un motore elettrico esprime il massimo della coppia a zero giri , cosa servirebbe un cambio se non a complicare le cose \\\ La coppia a zero giri aiuta molto ma conta anche il valore di detta coppia (chiamiamolo pure rapporto peso /potenza /coppia..) Su terreni difficili possono esserci pendenze molto piú alte rispetto alle strade “normali” e qui il cambio tornerebbe utile.

  4. E’ una vettura di piu’ di 1000 kg, li, in Cina, sono gia’ iperspecializzati in settori specifici. Tutte le vetture in stile europeo passeranno da li, con la Model 3 ha gia’ funzionato così.

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