Ecco Folgore, la Maserati elettrica, il primo modello di lusso a batterie progettato e prodotto in Italia. La Casa del Tridente ha diffuso le prime immagini.
Ecco Folgore, la prima EV di lusso made in Italy
La conversione all’elettrico del marchio modenese sarà in due tappe: entro tre anni ogni modello avrà una versione elettrica ed entro il 2030 tutta la gamma sarà solo EV. È il completamento di un cammino già abbozzato in occasione dell’evento “MMXX: Time to be Audacious” a settembre 2020. Ora Maserati ha completato il rilancio del Brand e inizia questa nuova fase, verso le emissioni zero, lanciando sul mercato Folgore, prima pietra della gamma 100% elettrica. Prodotta presso il polo produttivo di Mirafiori, debutterà sul mercato nel 2023. La nuova GranTurismo, annuncia la Maserati, “offrirà soluzioni tecniche d’avanguardia derivate dalla Formula E, prestazioni di assoluto rilievo, comfort ed eleganza tipiche del Tridente”. Anche il nuovo SUV Grecale, il cui lancio è previsto tra qualche giorno anche in versione ibrida plug-in, sarà disponibile con propulsione solo elettrica nel corso del prossimo anno.
Entro tre anni tutti i modelli con versione elettrica
Entro 2025, come si diceva, tutti i modelli Maserati avranno una versione 100% elettrica. La super sportiva MC20, la nuova sport sedan Quattroporte e il nuovofull-size SUV Levante completeranno l’offerta dopo Maserati Folgore e Grecale. Il piano Maserati fa parte del piano strategico “Dare Forward 2030” di Stellantis, annunciato lo scorso 1° marzo. Tutti i nuovi modelli Maserati saranno sviluppati, ingegnerizzati e prodotti al 100% in Italia. E, assicura la Casa modenese, “adotteranno sistemi con propulsione elettrica in grado di fornire elevata innovazione e alte prestazioni, tipiche del DNA del Brand”. Nel 2021 la Maserati ha riportato un aumento della quota di mercato globale del 2,4%, con quote rispettivamente del 2,9% e del 2,7% in Nord America e Cina. Registrando una crescita annua delle vendite del 41%, con un totale di 24.269 auto consegnate in tutto il mondo. I ricavi netti sono stati pari a 2,021 miliardi di euro.
Eccomi in difesa della casa del Tridente per la quale sono felice si prospetti un rilancio o almeno il recupero di terreno rispetto alla concorrenza.
Da buon modenese ammetto una buona dose di campanilismo, ma da amatore da sempre di auto spero che la storia di questa azienda possa continuare portando prestigio e ricchezza al territorio.
E grazie Maserati per la MC20 con Nettuno, un prodotto in linea con la propria storia.
Ma sbrigatevi con l’aggiornamento dell’offerta, i competitor sono già pronti!
Innovazione.
È l’innovazione il credo di Tesla.
Sono le risorse umane che impiega, la condivisione della forza lavoro, della tecnologia e dei brevetti con le altre società di Elon Musk, SpaceX su tutte.
L’ambiente è fondamentale perché crea il condizionamento culturale, il contagio della ricerca, l’esperienza scientifica che si tramanda fanno il resto.
Non a caso Tesla è nata ed ha i principali centri di produzione (Fremont e Lathrop) al centro della Silicon Valley.
Lì è il centro della conoscenza tecnico-scientifica occidentale.
Lì vengono create le nuove tecnologie e la ricerca spaziale, lì è stato sviluppato il personal computer, i servizi web e gli smartphone, lì è stata cambiata la nostra vita.
Banalmente, anche il sistema di infotainment è stato realizzato interamente da Tesla con l’aiuto degli ingegneri SpaceX semplicemente perché non esisteva nulla di simile.
Questa mentalità di innovazione aperta “open innovation” ha dato a Tesla l’opportunità di lavorare a fianco di utenti e fornitori leader che non sono tradizionali nel mondo automobilistico ma informatico, spaziale ed aeronautico.
Questa è la natura diruptive di Tesla che accompagna ogni prodotto ed è il risultato di un’altissima sinergia tra industria meccanica, elettronica, spaziale, aeronautica e software.
Stellantis per competere con il know how di Tesla dovrebbe far convergere tutte le conoscenze tecnico-scientifiche strategiche in capo ad Airbus, dove Tavares era CEO, Dassault Aviation, Thales Alenia Space e Leonardo, non un marchio con un tridente ispirato al Nettuno del Giambologna e un manipolo di ingegneri e tecnici di un’industria che sta sparendo.
O sarà una riconversione tecnica drastica rivolta allo spaziale, all’aeronautica in tutte le declinazioni: elettronica, materiali, software, o sarà la fine.
Scusate le parole ….
IL NULLA oltre ad un comunicato di puro marketing
purtroppo si, il nulla cosmico
Maserati non doveva rappresentare la sfida tecnologica Stellantis nella mobilità elettrica?
L’eccellenza elettrica italiana?
La sfida tecnologica a Tesla, Porsche, Audi?