eC3 da 19990 euro in arrivo: col bonus scendi a 8.990

eC3 da 19990 euro in arrivo: è la versione con batteria più piccola e autonomia ridotta, attesa da tempo. La Citroen l’ha già presentata in Francia, imminente l’arrivo anche in Italia. Chi potrà usufruire del bonus statale in arrivo da 11 mila euro la pagherà 8.890!

eC3 da 19990 euro: batteria 30 kWh, autonomia 210 km

eC3 da 19990 euro

Aumenta il numero dei modelli elettrici con un prezzo di partenza sotto la soglia (anche psicologica) dei 20 mila euro. La Citroen, come promesso, mette in campo la versione base della eC3, che nei primi 8 mesi del 2025 è si è piazzata al 3° posto tra le elettriche più vendute in Italia, con 3.093 immatricolazioni.

Il taglio del prezzo è reso possibile dal fatto che nel nuovo allestimento la eC3 è dotata di una piccola batteria da LFP da 30 kWh. In grado di offrire un’autonomia di circa 210 km, adatta quindi a un uso solo da città e dintorni. Finora è stata venduta una versione con una batteria più capace, 44 kWh, e un’autonomia di circa 320 km. Quanto al motore, la versione base in arrivo era annunciata  con un propulsore da 82 CV, ma il configuratore online già disponibile in Francia mostra invece una potenza di 113 CV.

Ricarica solo in alternata, corrente continua in opzione

eC3 da 19990 euro

 La eC3 primo-prezzo è venduta con un caricatore di bordo monofase da 7,4 kW (il trifase da 11 kW è disponibile a un prezzo aggiuntivo di 400 euro). A differenza del modello più costoso, non ha la ricarica in corrente continua di serie. Possibilità che è offerta in opzione al prezzo di 500 euro, con potenza fino a 30 kW.

Con questa versione, il gruppo Stellantis inserisce in gamma un altro modello elettrico sotto i 20 mila euro. Affiancando la Leapmotor T03, più piccola, frutto di una ccordo con un produttore cinese. La T03, che offre un’autonomia fino a 265 km con una batteria da 37,5 kWh: attualmente è in vendita al prezzo promo di 15.900 euro.

Visualizza commenti (11)
  1. Sebastiano Columbano

    Una vera fregatura quella di offrire la ricarica DC come opzione a pagamento, visto che non serve alcun hardware aggiuntivo (a parte la pressa CCS-2 Combo). Piuttosto avrebbe più senso offrire l’opzione per la ricarica AC, almeno eviti il costo del OBC… (sto scherzando)
    Battute a parte: anche a fare un uso esclusivamente cittadino, sconsiglio caldamente di prendere un auto con batteria così piccola e senza carica DC, meglio investire qualche migliaio di euro inpiù, per diversi motivi.
    1. chi lo sa se in futuro le tue condizioni cambiano e dovrai fare dei viaggi di lunghezza media (anche solo poche volte l’anno viaggi di 300-400 km)?
    2. se le tue condizioni cambiano e non terrai la tua auto tutta la vita, i potenziali acquirenti saranno veramente pochini….

    concordo pienamente con Eugenio: questo giochetto di Citroen davvero poco sensato.

  2. Lanciare un prodotto cosi’ avrà un ritorno devastante direttamente proporzionale al numero di persone che ci cascherà….
    Poi se uno la compera per la sola città e ricarica a casa senza fretta…….

  3. come specifiche, 30 KWh e ricarica solo Ac e limitata, assomiglia alla versione della e-C3 che era uscita in l’India, non ricordo con quel nome, un anno prima dei modelli per l’Europa, e che per essere supereconomica aveva la batteria senza raffreddamento a liquido, come la Spring e la precedente Leaf

    che la versione europea da 30 kwh abbia la ricarica DC opzionale e limitata a 30 KWh, mi mette il dubbio che non stiano usando la stessa batteria senza raffreddamento della versione indiana, sarebbe da verificare.. nel caso, il prezzo sarebbe a maggior ragione eccessivo

  4. “La eC3 primo-prezzo è venduta con un caricatore di bordo monofase da 7,4 kW (il trifase da 11 kW è disponibile a un prezzo aggiuntivo di 400 euro) […] non ha la ricarica in corrente continua di serie […] offerta in opzione al prezzo di 500 euro, con potenza fino a 30 kW.”
    Sono l’unico a trovare assolutamente insultante questo modo così obsoleto di proporre un’automobile a prezzo stracciato ma denudata di componenti essenziali (come la ricarica in DC a velocità dignitosa), offerti solo come optional?
    Quanti clienti ignari di mobilità elettrica ed inconsapevoli di cosa significhino quelle limitazioni l’acquisteranno da venditori altrettanto impreparati ed inconsapevoli, salvo poi — non appena inizino a prenderci la mano e a desiderare banalmente di andarci la domenica al mare o in montagna come facevano con la Panda precedente — lamentarsene e sentirsi raggirati da un’offerta come questa?
    Come pensa Stellantis di reggere la concorrenza di, per esempio, una BYD Dolphin Surf, anch’essa city car che, nel modello di base “Active” con batteria dall’identica capacità di 30 kWh, già offre DI SERIE la ricarica in AC a 11 kW e quella in DC a 65 kW (C = 2,17) al prezzo di listino 19.490,00 €, cioè 500 € IN MENO di questa eC3???
    A me pare del tutto palese che le case europee, se insisteranno nel loro vecchio, rigido e pesante modello industriale di progettazione, costruzione, vendita e assistenza post-vendita tagliati su misura per le loro esigenze anziché per quelle dei clienti, con il tempo non potranno che soccombere. E non ci sarà nemmeno molto da aspettare, temo.

    1. Non sei l’unico a trovare la cosa insultante.
      E pensa quanti venditori senza scrupoli la propineranno ai clienti creandosi un danno a lungo termine.
      Che tristezza.

    2. Ma il caricatore da 11 kW è quello che si guastava spesso e volentieri negli EV Stellantis di qualche anno fa ? Forse hanno optato per quello da 7.4 kW per non fare la stessa fine..

  5. Ruote, volante e clima saranno di serie ? Ha senso mettere sul mercato una vettura così limitata a livello tecnico per provarla a vendere con l’eco incentivo e passato quello non la vorrà nessuno?

    1. Ma anche banalmente DI SERIE una ricarica in DC da almeno 60 kW (cioè 2C) e una curva di ricarica in grado di sfruttarla bene, elementi che potrebbere permettere una ricarica 20-80% in anche meno di 30 minuti.
      Non certamente una ricarica OPZIONALE da 30 kW (cioè 1C), che, magari assieme ad una batteria con una curva di ricarica stitica, si traduce in una ricarica 20-80% in almeno 40-50 minuti, quindi addirittura IMPROPONIBILE come optional!

      1. il limite a 1C è sospetto.. da verificare se questa batteria ha il sistema di raffreddamento, o si rifà alle prime elettriche che ne facevano a meno

        1. su vari post parlano di utilizzo di batteria raffreddata ad aria e sembra anche manchi la pompa di calore; se fosse verificato e vero praticamente hanno messo assieme fondi di magazzino per fare l’auto economica

          1. sarebbero al livello tecnico di estrema semplicità di una Spring (detto in modo non dispregiativo, anche la semplicità ha la sua bellezza, e la sua riparabilità futura), ma allora dovrebbe costare come una Spring, 15-16 K

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