e-bus: isolata ricarica con generatore diesel e scatta il linciaggio

e-bus caricati con un generatore diesel? Vero. E’ successo a Torino. Un fenomeno provvisorio e limitato nel tempo ma che ha dato il via al peggior spettacolo dei no watt urlanti con il classico moto: il green è tutta una truffa.

Uno dei bus elettrici BYD in servizio a Torino.

Problema e-bus già risolto ma il chiasso dei no watt continua

Tutto ha origine da un video che circola in rete dove si vedono gli autobus alimentati con le fonti fossili. Un gran baccano e subito interviene GTT ovvero l’azienda responsabile del trasporto pubblico locale. «Non ne sappiamo niente» scrivono in una nota.

Poi convocano urgentemente la ditta che gestisce il servizio: la Miccolis che si giustifica con «si tratta di un un caso isolato, dovuto a ritardi nell’installazione delle colonnine elettriche in un deposito».

In effetti nella foto qui sotto si vede il generatore, ma anche le colonnine poggiate su pallet di legno. Se ci sono, vuole dire che c’era l’intenzione di installarle.

In ogni caso e giustamente GTT «ha formalizzato una contestazione alla ditta Miccolis» e «individuato una soluzione transitoria per garantire la continuità del servizio che permette nell’immediato a Miccolis l’utilizzo di impianti di fast charge». Detto fatto il problema è stato risolto.  Senza dimenticare, in ogni caso, del minor impatto ambientale della ricarica con generatore rispetto all’uso di autobus con motore termico.

Il linciaggio mediatico e sui social contro gli e-bus

Chiusa la vicenda continua la speculazione dei No Watt. «EWWIWA EL GREEN cammini a batteria e ricarichi con diesel». E a distanza di ben dopo due settimane dal fatto ci tocca leggere: «Certo è… che fate pena forte a sponsorizzare le batterie, e poi si ricarica con il diesel».

Non può che finire così quando si leggono certi titoli su siti e giornali. Vediamo. «Una situazione che smonta in gran parte le tesi sull’elettrico unite a quelle sull’inutilità o presunta tale dei mezzi a benzina e diesel, anche alla luce di recenti studi secondo cui le auto elettriche inquinano di più di quelle a benzina o diesel» si legge sul Giornale d’Italia.

Un autobus BYD già in servizio a Torino per GTT.

Passiamo alla Provincia di Varese che parla di «ipocrisia green» e commenta «una polemica che mette a nudo le contraddizioni di una transizione ecologica spesso affrettata e mal gestita».

Articoli poi usati per fare propaganda contro l’elettrificazione degli autobus urbani. Un settore ampiamente maturo come dimostrano le tante capitali europee vicine all’elettrificazione totale delle flotte.

I fatti di Torino ricordano la notizia degli autobus di Oslo bloccati dal clima freddo. Tra i tanti a strumentalizzare il fatto il solito Nicola Porro: «L’unico obiettivo al momento centrato con l’introduzione della nuova flotta di bus elettrici è stato paralizzare completamente la capitale norvegese».

Autobus Elettrici AlstomMa la  Ruter, l’azienda che gestisce gli autobus elettrici della capitale norvegese, chiarì: «Per alcuni giorni nel mese di dicembre 2023, si è avuta una media di 50-100 corse saltate su 4.000 giornaliere, a causa di neve e ghiaccio».

Una media di corse saltate tra l’1 e il 2,5% del totale giornaliero. L’importante è esagerare quando si verificano queste situazioni. Ma a Torino avanti tutta con l’elettrificazione  degli autobus

Tanto chiasso, ma la fine rotta è tracciata. Come si legge in un comunicato aziendale. «Confermiamo gli sforzi nella transizione verso una mobilità sostenibile, con particolare attenzione all’elettrificazione della  flotta».

Interessanti i numeri. «Dal 2002 l’azienda ha implementato 82 impianti di ricarica, in grado di alimentare contemporaneamente oltre 130 veicoli con elettricità 100% certificata green. A questi si aggiungono gli impianti di ricarica induttiva utilizzati per le linee Star, ulteriore testimonianza del nostro impegno per la mobilità elettrica».

Energia per 250 e-bus

GTT sta inoltre realizzando le infrastrutture di ricarica all’interno di tutti i suoi depositi urbani per garantire l’alimentazione dei 250 autobus elettrici  che «a partire da novembre, saranno parte della flotta».  Avanti tutta con l’elettrico.

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Visualizza commenti (43)
  1. Solo il fatto di etichettare con NO WATT fa capire il basso livello di chi scrive questi articoli. Continuare ad etichettare chi la pensa diversamente sfruttando l’etichetta NO “qualcosa” per banalizzare, sinceramente lo trovo disgustoso.

    1. Ma come si permette? Pretende pure di indicare come dobbiamo scrivere? Come si possono definire le persone che sfruttano un fatto episodico per lanciare fango su una tecnologia che in modo evidente ci permette di non respirare veleno e riduce l’inquinamento acustico. Sono evidenti produttori di fake news che non fanno bene al dibattito.

      1. del minor impatto ambientale della ricarica con generatore rispetto all’uso di autobus con motore termico.
        questa me la deve proprio spiegare.

        preparo pure i pop corn vista la sua competenza..

        un “no watt”

        1. La spiegazione è banalissima: sono motori elettrici e quando circolano non emettano gas di scarico, inoltre sono più efficaci nei consumi e si usano meno idrocarburi. Detto questo il problema vero, importante, da affrontare è questo: circolano ancora troppi autobus termici che inquinano e nelle città contribuiscano a creare grossi problemi sanitari.
          Visto che si definisce no watt che problemi gli creano gli autobus elettrici?

        2. Il problema è lo strawman, prendi un setup temporaneo e lo usi per dimostrare una cosa falsa.
          I popcorn li ho mangiati io perché avevo visto la notizia ma non ero riuscito a trovare la spiegazione del perché si fossero ritrovati ad usare un generatore anziché caricare dalla rete, per fortuna che Vaielettrico ha fatto quello che ci si aspetta da una testata giornalistica, ovvero ha fatto le ricerche per capire se la cosa fosse vera (ed era vera) e soprattutto se fosse vero che GTT aveva intenzione di caricare i bus con il gasolio (falso).
          Fanno ridere invece le altre testate giornalistiche che non hanno fatto queste verifiche e si sono limitati a rilanciare quanto denunciato, e oltretutto vorrebbero anche farsi pagare per fornire informazioni di così poco valore…

        3. La soluzione generatore diesel + autobus elettrico è più efficiente del solo autobus diesel, soprattutto in ambito urbano. I generatori lavorano sempre in regime di giri ideale, mentre un autoveicolo no, si aggiunga che per costruzione non hanno i vincoli del vano motore e questo ne incrementa ancora l’efficienza in quanto permette una disposizione migliore dei vari componenti, infine

    1. Linciaggio ripeto e sottolineo. Il suo è basso pupulismo e moralismo d’accatto. Perché non denuncia per danno grave sanitario tutti quelli che fanno circolare autobus con gas di scarico velenoso che provocano malattie e problemi all’apparato respiratorio? Sarebbe più utile questo tipo di investigazione per il bene comune.
      E’ più facile prendere un singolo, sporadico ed isolato episodio per buttare fango su una tecnologia matura – adottata e dominante nelle più grandi capitali e città europee – pulita e socialmente più equa. Come si vede nella foto le colonnine ci sono e sappiamo tutti che ci vuole tempo per installarle. A fatto bene GTT ad aprire un’inchiesta e sanzionare se sarà necessario. Ma questo non sposta di un millimetro il linciaggio degli sciacalli interessati solo a voler affossare una tecnologia che funziona. Punto.

      1. Off topic…ma “per la cronaca”… In una zona in cui mi muovo settimanalmente sto seguendo l”evoluzione della realizzazione di un distributore di GPL / Metano…presso l’Aurelia…
        dopo 1 ANNO ancora è tutto “incartato “… Non solo colonnine…(che ho visto installare 80km più a sud .. son curioso di vedere Se le accendono prima…)

      2. Dai Gian ma cosa potrebbero scrivere sti Pirloni su una cosa che non si vede ????speriamo solo che ne assumono abbastanza per andare fuori dai c……i

    2. Giuseppe Di Baudo

      Il modo fazioso col quale è stato scritto questo articolo, rende bene l’idea dell’inadeguatezza di chi lo ha scritto.
      Si leggono frasi come “la speculazione dei No Watt” oppure “E a distanza di ben dopo due settimane dal fatto ci tocca leggere”, dimostrando di non saper scrivere un articolo imparziale, come il giornalismo impone. E anche di non di non saper scrivere in italiano, visto che avrebbero dovuto scrivere “a distanza di ben due settimane” senza il dopo.
      Insomma, un articolo che sia nella forma che nei contenuti è veramente mediocre è non coerente.

        1. giuseppedibaudo

          Assolutamente no. In questo caso appunto mi limito a commentare quanto sia scritto male l’articolo, non l’argomentazione.

  2. Giorgio Gubian

    Sarebbe interessante confrontare la spesa in un anno di un E-bus e un corrispettivo a ‘nafta”, anche dal lato inquinamento

  3. sarà bene che si spiccino ad installare le colonnine di ricarica (per bus ed auto), perché con l’accensione dei riscaldamenti a breve tutta la pianura padana sarà immersa in una pestifera cappa di smog … e dovranno ricominciare a prendere provvedimenti di riduzione: riduzione temperature / ore di riscaldamento? inutile, senza controlli e sanzioni…
    ovviamente l’unico efficace e monitorabile sarà la riduzione del traffico veicolare inquinante…. ed allora sarà necessario far trovare tanti autobus Non inquinanti in circolazione… e anche tutte le auto NEV che potranno circolare in elettrico… avranno bisogno di colonnine di ricarica (per coloro che non hanno WB a casa o supermercati).
    Inutile ricordare ai titolari / direttori di aziende dotate di parcheggio proprio che installare semplici prese industriali (con misuratore … ) aiuterebbe tutti i propri dipendenti con soluzioni semplici ed economiche, da sfruttare a maggior ragione per eventuali mezzi aziendali elettrificati.

    1. Infatti sarebbe la soluzione migliore
      Poter caricare mentre si lavora
      Magari,invece del classico buono pasto,caricare l’auto

      1. Le famose “pensiline fotovoltaiche” nei grandi parcheggi come in Francia (per legge)…
        Io che mi sposto tanto a piedi e in bici (pur avendo la BEV + FV) ieri guardavo in città l’ enorme estensione di tetti piani e Senza ombre che ci sono ovunque… Pannellando tutto in FV si potrebbe facilmente spengere mezza centrale elettrica…

        Aziende con tetti “da capannone” ne vedo a centinaia… Non occorre “minacciare” contesti agricoli e naturalistici (in alcune zone capisco le proteste)… però almeno le superiori già occupate…sarebbe doveroso.

        Mi piace molto l’ idea del “buono ricarica 🪫🔋🚙”👍😁

        Chissà che Ticket restaurante o SATISPAY non colgano l’ idea…
        Potrebbe essere un nuovo servizio… (anche se purtroppo da usufruire alle colonnine pubbliche).

      1. Mi spiace Eugenio..so che è già così adesso…ma purtroppo è destinato a peggiorare perché la fase di “bel tempo” è destinata a durare vari giorni…ed in mancanza di giorni di pioggia e vento forte… continuerà a stratificare inquinanti…tanto più che ormai le temperature sono veramente “novembrine”…con le brine 🥶 ..ed i riscaldamenti “a palla”

    2. federicofacchinettimilano

      la ditta dove lavoro io ha almeno 200 posti nel garage sotterraneo, ci sono solo 5 wallbox per i dirigenti.

        1. Anche da noi è così: colonnine in azienda riservate alle auto plug-in aziendali dei dirigenti. Gli altri dipendenti possono arrangiarsi.

          1. Persino nelle concessionarie ci sono (come nell’ ultima ove ho lavorato) molte colonnine… purtroppo in uso soltanto a dirigenti e venditori con auto BEV fornita come benefit… gli altri si arrangino pure ..

            E poi si lamentano che vendono poco… 🤡

  4. Peppe Brescia

    Scusatemi, leggo sempre questo termine “no watt” su questo portale, ma che significa? Uno che non ha la corrente in casa? Una persona che misura l’elettricità in joule/secondo?
    O è una discriminazione a cui state dando addito?

    1. Bello ! mi piacerebbe togliere la corrente a casa ai “No Watt” … tutto a petrolio.. lavatrice, lavastoviglie, TV & PC … 🤣🤣

    2. “no-watt” sono gli oppositori della transizione ad una mobilità elettrica e sostenibile.
      Come i no-vax e compagni.

      Ora lei ci dica se conosce il significato di discriminazione o se è la parola del giorno di qualche post su facebook e simili.

      1. Peppe Brescia

        Mi dispiace tanto darle una delusione, io non ho un account facebook o similia.
        Vada a consultare il dizionario e veda se capisce cosa significa la parola “discriminazione” tra i tanti significati che può assumere (ma ne dubito che ne abbia le capacità ;))
        Ad maiora!

      2. Quindi uno che ha dei dubbi sulle auto elettriche o semplicemente non può permettersi una spesa del genere sarebbe un “no-watt”? Se non è classismo questo…

        1. “dei dubbi” e “non può permettersi” non significa essere “oppositori”.

          Se non è incapacità di capire il testo scritto questa….

        2. La solita lagna per spostare il discorso sul nulla. Che legame c’è tra auto elettrica e autobus elettrico?. Paga più caro il biglietto? No. Respira meglio togliendo delle ciminiere nauseabonde dalla strade? Si. Con gli ebus elimina l’inquinamento acustico degli autobus? Si. Tutta salute.

          Quindi cosa vuole? Cosa scrive? Che problemi ha contro gli autobus elettrici?

        3. Avere dubbi è legittimo
          Non potersela permettere idem
          Ma questo non le permette di criticare una tipologia di auto per questi motivi
          Leggo spesso che chi usa un auto elettrica è un demente,un coglione
          Non è il suo caso,ma capisce che molti invece di confrontarsi x capire,offendono

          1. Il signore ha spostato il discorso sulle auto e il loro costo, ma qui si stava parlando di autobus elettrici che a livello urbano non presentano problemi di autonomia e per il cittadino non aumenta il biglietto ma aumenta in modo oggettivo e senza se e senza ma il benessere fisico e psicologico visto l’inquinamento da gas di scarico e acustico dei mezzi termici.

          2. Io ancora ricordo il silenzio dei vecchi filobus che giravano nelle città quando ero piccolo….

    3. Abbreviativo per indicare soggetti contrari alla svolta elettrica delle attivitá attualmente sostenute con carburanti fossili. Cosí è piú chiaro?

    4. Perdonali, non sanno quello che scrivono i “democratici”. Tra l’altro oggi sono in lutto profondo…

      1. Ah certo perchè il mondo gira intorno agli USA, vero? 😀
        Non ce la fate proprio a uscire dalla mentalità calcistica e fare di tutto una questione di tifo da stadio… 🙁
        Ed è proprio per questo che stiamo andando a rotoli….

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