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E-bike stampata in 3D: la firma Urwahn

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E-bike da stampante 3D? Si può fare in acciaio e la propone l’azienda tedesca Urwahn. Tecnologia, stile e leggerezza adesso con 500 euro di sconto.

Di e-bike con il telaio realizzato da stampante in 3D non se ne vedono molte. Eppure questo tipo di mercato ha molto da regalare come testimonia l’esempio più recente. Si tratta di Platzhirsch dell’azienda tedesca Urwahn. Una e-bike che non sembra e-bike a prima vista.

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E-bike 3D in acciaio perché flessibile

Il design distintivo del telaio è realizzato in acciaio stampato in 3D. Non si tratta di un puro esercizio di stile perché ciò significa che non ci sono saldature. Il corpo dell’ebike è un unico pezzo. L’insolito telaio posteriore è progettato per offrire una guida più confortevole, sfruttando la capacità dell’acciaio di avere un leggero movimento sotto carico. A differenza dell’alluminio che è generalmente piuttosto rigido.     La Platzhirsch si affida all’azienda Mahle per quanto riguarda il sistema di alimentazione e la parte elettrica in generale. Le affinità tra le due ditte tedesche sono evidenti dal momento che tutto il controllo si riduce a un pulsante sulla parte superiore del tubo.

Motore e batteria invisibili

Il motore è un Mahle Ebikemotion da 250 Watt che offre una coppia di 40 Nm e una velocità massima di 25 km/h. Viene alloggiato nel mozzo posteriore mentre la batteria al litio è così sottile da entrare nel tubo obliquo del corpo bici. Sono disponibili tre livelli di assistenza elettrica, che possono essere scelti utilizzando un controller montato sul manubrio.

Per quanto riguarda l’autonomia, secondo le caratteristiche illustrate dal costruttore, una carica dovrebbe essere sufficiente per percorrere 80 km. La possibilità di aggiungere una batteria extra da 250 Wh che viene montata sul porta borraccia aumenta l’autonomia di altri 60 km.

La e-bike Platzhirsch è già disponibile per il preordine sul sito Urwahn. Sono disponibili cinque taglie dalla XS alla XL: più o meno la differenza è di circa 8 cm di escursione. Inoltre sono cinque anche le colorazioni tra le quali scegliere. I tempi di consegna previsti sono di tre/quattro mesi e ora con uno sconto di 500 euro (3.999 euro anziché 4.499 euro).

Le origini di Urwahn

Urwahn Bike nasce nel 2017 dall’idea di una giovane start-up tedesca che ha progettato questa innovativa bicicletta. Basata su un particolare telaio privo del tubo piantone e destinata ai ciclisti urbani in cerca di design, flessibilità e prestazioni. Le bici uscite in seguito sono ancora disponibili sul sito.

Quello che caratterizza tutto il progetto è senza dubbio la particolare forma piegata del carro posteriore del telaio, costruito con l’intento di rendere la struttura ulteriormente elastica e performante nell’affrontare le sollecitazione del terreno. Il tubo piantone infatti a circa metà della sua lunghezza, si sdoppia a creare una forcella monostay in acciaio con particolari doti di ammortizzazione.

La storia si rinnova

Le principali parti di congiunzione del telaio, (scatola del movimento centrale, serie sterzo, reggisella e forcellini posteriori) progettate ad hoc, sono unite tra loro da tubazioni in acciaio inox incollate con speciali resine sintetiche.

Illuminazione LED, che si integra perfettamente al design della bici e la trasmissione a cinghia Gates Carbondrive alloggiato nella scatola del movimento centrale. Accorgimenti che ritroviamo oggi nella nuova e-bike di casa Urwahn.

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3 COMMENTI

  1. Mettendo da parte l’estetica che posso anche apprezzare (la bici è bella) non capisco alcune cose:
    1) Quale vantaggio c’è nel non avere il piantone della sella?
    2) Stampata in 3d in acciaio cosa significa? Esistono stampanti 3d per acciai? O è solo prestampata come il vecchio telaio Ciao Piaggio?
    3) Telaio senza saldature ma incollato nelle giunzioni. Quale vantaggio?
    4) Come si monta la cinghia di trasmissione? Si apre il telaio?

    • 1) Più comfort, smorza le vibrazioni che trasmette il fondo stradale ma il carro è meno reattivo agli impulsi della pedalata perché più elastico ed armonico.
      2) E’ un processo additivo attraverso la sinterizzazione dei metalli ad elevata temperatura concentrata in punti precisi. Le polveri metalliche vengono fuse dal laser creando direttamente la forma senza stampi o saldature.
      3) Le parti aggiunte non sono saldate ma incollate. Le saldature pesano e sono imperfette, l’incollaggio aumenta il grado di precisione ed è più rapido.
      4) C’è una giunzione a doppia L sulla saetta del carro che si apre per mezzo di una vite ad esagono incassato.

      Qui vedi particolari:
      https://www.designboom.com/design/urwahn-bikes-stadtfuchs-08-18-2019/
      Qui la stampa 3D additiva del calipier Bugatti eseguita da SLM Solutions:

  2. Progetto veramente interessante, la geometria del carro posteriore con l’asse ruota posteriore ravvicinato alla sella, rende estremamente reattiva la bicicletta. Una ricerca che ho visto su Iskra, una bicicletta da inseguimento dell’Est degli anni ‘80 con il tubo reggisella che si sdoppiava a doppia canna per inserirvi la ruota posteriore.

    Gli articoli scritti dal Dott. Ciucci non sono solo inappuntabili: insegnano.

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