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eBike sharing per le aziende, ci pensano Arval e Pirelli

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I due colossi Arval e Pirelli offrono alle aziende un servizio di sharing chiavi in mano dedicato ai dipendenti, per il lavoro o per il tempo libero.

Il servizio si chiama “Pirelli CYCL-e Around”. E’ pensato per chi  desidera offrire ai dipendenti un servizio di eBike sharing. Una soluzione che sempre più realtà imprenditoriali stanno adottando. Permette infatti sia di migliorare la mobilità che di offrire un valore aggiunto ai propri dipendenti. In Italia l’83% delle aziende già utilizza almeno una soluzione di mobilità alternativa. Tra queste l’11% ha un bike sharing (dati indagine centro studi Arval Mobility Observatory).

I vantaggi di scegliere Arval e Pirelli

In quest’ottica Arval ha pensato di offrire ai propri clienti un servizio di già “collaudato” da Pirelli. Il CYCL-e Around è stato ideato e lanciato ufficialmente nel 2021 per i propri dipendenti e per le aziende che vogliono implementare soluzioni di mobilità più sostenibili. È una soluzione di sharing “chiavi in mano” che permette di avere accesso alle e-bike Pirelli per 24 o 36 mesi. I servizi inclusi sono: consegna e ritiro presso la propria sede, dove verrà allestito un corner dedicato, manutenzione programmata e assistenza specifica su richiesta presso la sede del cliente, assicurazione danni e furto e anche un kit in dotazione che comprende un casco per la sicurezza dei dipendenti, una catena antifurto e un caricabatteria portatile.

Oltre ai veicoli e ai servizi, Pirelli offre anche l’APP Cycl-e Around. Una tecnologia rende possibile gestire in autonomia la prenotazione delle e-bike e anche lo sblocco dei mezzi e l’utilizzo di un vero e proprio sistema di navigazione bike-friendly.

Una soluzione pensata anche per i mobility manager che avranno accesso a una piattaforma digitale che consente di controllare e personalizzare molteplici KPIs sull’utilizzo della propria flotta di e-bike. Potranno ad esempio monitorare la rotazione delle e-bike, i chilometri percorsi e la CO2 risparmiata.

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1 COMMENTO

  1. In tanti comuni grandi e piccoli sono in corso di realizzazione molti km di percorsi ciclopedonali finanziati con fondi PNRR.
    Addirittura esistono progetti estremamente più ambiziosi come la “ciclovia del sole”, una specie di autostrada del sole che congiunge (per i tratti realizzati) o congiungerà il nord Italia con il sud … (speriamo che il tratto Sa-Rc non ci mettano quanto quella “famosa”..)

    Moltissime aziende possono approfittare di un simile servizio se vogliono il pacchetto “chiavi in mano ‘: nelle concessionarie ove ho lavorato io già 20 anni fa avevamo biciclette (prima muscolari..poi anche elettriche…le prime ) a disposizione di clienti che lasciavano l’ auto in assistenza oppure di colleghi per recarsi in magazzini o uffici esterni; in certe industrie molto vaste sono da sempre usate per spostamenti interni tra capannoni.
    Ho anche consegnato dei Twizzy (in servizi NLT) per questo scopo .
    Piccoli veicoli a 2, 3 o 4 ruote…anche elettrificati potrebbero aiutare gran parte degli utenti che compongono il traffico quotidiano intramoenia.. risolvendo in contemporanea problemi di ingorghi, parcheggi (e relativi stress) e persino SALUTE ! (basta che le ciclovie non vengano “disegnate a terra” con una riga tra le corsie ordinarie !

    Anche in questo ci insegnano i Nord europei…pur estremamente sfavoriti dal clima sono grandissimi utilizzatori delle bici/e-bike e cargo-bike…e se le portano con sé pure in vacanza! (ne vedo a migliaia sulla costa toscana scorrazzare sorridenti..o sghignazzanti a pensare q quanto siamo fessi a non usarle di più 😉).

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