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eBike in alluminio riciclato made in Italy: Unica6 arriva dall’Abruzzo

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Una eBike in alluminio riciclato e completamente made in Italy. Ecco Unica6: ogni pezzo della bici ha un codice per lo smaltimento e il riciclo, oltre al sistema di sharing e tracciamento

Chi avrebbe mai pensato che un futuro possibile delle eBike potesse arrivare dalla Val di Sangro in Abruzzo? E invece Unica6 trekking nasce dalla collaborazione tra Di Luca Bike e Made In. Il design è curato da Danilo Di Luca ex campione di ciclismo italiano, mentre Made In si occupa, tra le altre cose, del modello di condivisione. Si tratta di una piattaforma di bike sharing “diffuso” per mobility on demand.

Il primo modello di Unica6

Questo significa che gli utenti possono richiedere e utilizzare veicoli su base temporanea, tramite piattaforma digitale e app. Inoltre Made In parla anche di collaborative mobility, ovvero un approccio alla mobilità che incoraggia la condivisione di mezzi di trasporto tra diversi utenti, promuovendo l’utilizzo più efficiente e sostenibile delle risorse di mobilità. Insomma un microsistema che coinvolge operatori economici già presenti sul territorio come noleggiatori, tour operator, ed esercenti in genere che vogliano entrare a far parte del network.

eBike in alluminio da condividere in app

Gli operatori che aderiscono alla filiera sono messi in condizione di gestire in maniera autonoma (in sinergia con la propria attività turistica o di servizio) oltre che l’affitto anche il servizio di manutenzione ordinaria delle eBike grazie anche ad appositi corsi di formazione.  Una filiera virtuosa che non può prescindere dai materiali usati per la realizzazione di Unica6, appunto una eBike in alluminio riciclato. L’alluminio utilizzato per i telai, realizzati dalla IAT Italian Aluminium Technology Srl di Casoli (Chieti), è al 100% riciclato. Ogni pezzo della bici inoltre ha un codice per lo smaltimento e il nuovo riciclo.

l’evoluzione continuerà con il delivery

La bici elettrica poi è dotata di cambio automatico, freni a disco e led all’interno del telaio per aumentarne la visibilità. Il motore sul mozzo posteriore brushless, oltre al controller, è Bafang e può avere 250 o 350 W di potenza sempre spinto dalla trasmissione a cinghia in kevlar. Batteria integrata da 612 Wh con sistema di board charging. Il telaio di alluminio riciclato al 100% pesa 6 kg e garantisce una portata di 100 kg.

Unica6 guarda al delivery

Insomma “una city bike che con pochi accorgimenti può diventare una comoda alternativa alle quattro ruote”, la definisce Di Luca. Inoltre il sistema di sharing e tracciamento punta ad abbattere i rischi di vandalizzazione e furti. Un progetto che assume una valenza speciale perché la Val di Sangro è area Zes ovvero una zona economica speciale. E dà frutti come un’impresa i cui obiettivi sono sovrapponibili a quelli dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile e che si sposa all’immagine di un Abruzzo sempre più verde che riesce a far convivere vocazione manifatturiera e quella ambientale e turistica. Il prossimo obiettivo? Si chiamerà Unica6 Delivery. Dal nome stesso si capisce che anche le consegne andranno in eBike riciclata.

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2 COMMENTI

  1. A me il motore pare sul mozzo posteriore, non centrale, ma magari mi sbaglio.
    Per un uso urbano o trekking dove sono i parafanghi?
    E perché ci sono sempre di mezzo delle app?
    Ne abbiamo già troppe…
    Per il resto w il made in Italy!

  2. Ogni volta che qualcuno “ci prova” va premiato.
    Auguro ai ragazzi dietro questo progetto tutta la fortuna possibile.
    La zona in cui operano è speciale, sotto molti punti di vista. Anche non facile come infrastrutture. Ma è bellissima.
    Speriamo ce la facciano a fare massa critica 🙂

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