A Milano controlli a tappeto sulla mobilità elettrica “leggera”. In due giorni sequestrati dai Carabinieri una cinquantina tra e-Bike e monopattini irregolari: ben il 75% dei veicoli ispezionati. Le sanzioni complessive superano i 370mila euro.
Il capoluogo lombardo è stato teatro in questi giorni di un’intensa operazione di controllo da parte dei Carabinieri sulla regolare circolazione di mezzi elettrici urbani come e-bike, monopattini e minicar, con lo scopo di verificare e sanzionare eventuali alterazioni dei veicoli.
È stato uno dei primi “maxi blitz” mirati sulla mobilità elettrica leggera a livello nazionale. E per la portata degli esiti ha fatto subito notizia.

Irregolari tre mezzi su quattro
Le cifre parlano chiaro e devono far riflettere. In due giorni, su 71 mezzi ispezionati, ben 54 sono risultati non a norma. Il 75% dei veicoli, insomma, non rispettava i requisiti minimi per la circolazione. Il bilancio complessivo parla di 271 violazioni contestate, per un ammontare di circa 378mila euro.
Dettaglio non trascurabile, pare che la maggior parte dei mezzi elettrici alterati o modificati fossero impiegati dai rider delle consegne a domicilio, sui quali si sarebbero effettivamente concentrati i controlli, visto il forte aumento del fenomeno delle eBike truccate in questo settore.
Tutti i veicoli non a norma sono stati sequestrati, mentre ai loro conducenti sono state contestate numerose irregolarità. E non soltanto i “trucchetti” adottati per aumentare potenza e velocità dei mezzi oltre il consentito, ma anche la mancata omologazione dei veicoli, la guida senza patente, l’assenza dell’assicurazione e anche del casco obbligatorio per i monopattini.

Controlli specifici
A passare al setaccio i veicoli della micromobilità elettrica ci ha pensato un pool di Carabinieri dell’Aliquota Infortunistica del Nucleo Radiomobile, personale della Compagnia Milano Duomo e del 3° Reggimento Lombardia, supportato dal personale del Ministero dei Trasporti e della Motorizzazione civile, che si è avvalso di strumenti tecnici speciali.
Si tratta di specifiche attrezzature – una sorta di banco prova a rulli per auto – che hanno permesso di verificare l’idoneità di ogni singolo veicolo secondo la normativa vigente, misurando potenza e velocità effettive sviluppate dai mezzi e scovando così le eventuali alterazioni.

Bilancio allarmante
Alla fine dei conti, la poggia di violazioni ha fatto lievitare l’importo delle multe ben oltre i 375mila euro. Un bilancio pesante in soli due giorni di controlli, che inevitabilmente lancia un segnale d’allarme da non trascurare soprattutto per la sicurezza stradale in ambito urbano, dove la mobilità leggera è in costante crescita.
Dopotutto, alla luce degli esiti del blitz, la costante richiesta da parte dei cittadini di una maggiore attenzione e di controlli adeguati anche su questa tipologia “leggera” di mezzi di trasporto urbano non pare poi così infondata.




Giusto per dire.
Faccio notare che, qualsiasi mezzo a due ruote, seppur limitato, in discesa supera facilmente velocità dei mezzi a motore.
Che senso ha il limite a 25?
A me sembrano più pericolosi e disturbanti i ciclisti appaiati di fianco, o in gruppo, che per superarli devi forzatamente fare manovre invasive nelle corsie in contromano…
Non esiste un limite di velocità per le e-bike, o se preferisce non è vietato superare i 25 km/h. Semplicemente oltre i 25 km/h deve cessare l’assistenza del motore
È la fine dei Deliveroo&Co. E si spera non solo di loro….ce ne dono troppi che usano monopattini ed e-bike in modo improprio .
Se trovano molti veicoli multati della stessa marca, il prossimo passo sará far chiudere l’importatore..
Benissimo, avanti così. Mi è capitato varie volte di essere con lo scooter a 50 kmh e di essere sorpassato da monopattini che sfrecciano come missili, se dovessero frenare in emergenza chissà cosa succederebbe… E poi saranno assicurati?