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e_mob 2018, è stato un successo

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Due Renault, una Zoe e una Twizy, in mostra davanti a Palazzo Lombardia, a Milano

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Si è chiusa con successo a Milano e_mob 2018, 2°edizione della Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica. Una tre giorni molto  partecipata e il raduno finale “limitato” a 130 auto elettriche per riduzione degli spazi disponibili.

Si chiude con 10 mila visitatori

Le restrizioni non hanno impedito a oltre 2.500 persone di seguire i dibattiti tenuti da più di 100 relatori. E a 10 mila visitatori di scoprire le proposte già disponibili sul mercato per spostamenti a emissioni zero. Una rassegna resa concreta dalla condivisione del Libro bianco della mobilità elettrica contenente i documenti unitari di azioni e indirizzo. Come la Carta Metropolitana della Mobilità Elettrica, con i cinque punti programmatici per rendere concreta la proposta della mobilità a zero emissioni. Azioni che vanno dalla motivazione al cambiamento culturale dei cittadini allo sviluppo dello sharing con i mezzi a batterie. E dallo sviluppo della rete di ricarica pubblica e privata fino all’elettrizzazione dei comparti della mobilità a maggiore percorrenza. Ovvero taxi, veicoli del trasporto pubblico, della logistica o delle flotte aziendali.

Ora e_mob diventerà itinerante

A tracciare un bilancio di e_mob 2018 è Camillo Piazza, presidente di Class Onlus. “Centinaia di relatori di istituzioni, aziende, associazioni uniti per ideare soluzioni per una mobilità più sostenibile. Migliaia di appassionati e di semplici cittadini a convegni e aree espositive. E_mob si conferma di una comunità in crescita. Con il desiderio di un cambiamento necessario per la salute e l’ambiente.

Camillo Piazza

Una comunità che si muove dal basso per una rivoluzione silenziosa, quella dei Comuni firmatari della Carta. Un documento con le buone pratiche per promosso da 5 grandi città (Milano, Bologna, Firenze, Torino e Varese). E sottoscritto da più di 100 Comuni con oltre 20.000 abitanti in rappresentanza di 15 milioni di cittadini. Una comunità che trasmette i propri saperi per creare infrastrutture di ricarica innovative, promuovere il trasporto pubblico pulito e il recupero delle batterie a fine vita.  Chi si muove in elettrico, con e-bike, moto o auto, ha risparmi considerevoli. E il sistema-Paese ne guadagna creando una filiera virtuosa e abbattendo i costi sanitari. Benefici che ci hanno convinto a trasformare e_mob in un contenitore permanente e itinerante. Con incontri in diverse città tutto l’anno per promuovere modalità di spostamento rispettose dell’ambiente e vantaggiosa per tutti”.

L’elettrico giova alla salute e all’economia

Del resto la mobilità elettrica con ricarica con energia da rinnovabili  è “irreversibile”, secondo Veronica Aneris di Transport & Environment. Fa bene all’ambiente, ma pure all’economia e all’occupazione. Lo dimostra uno studio condotto dalla stessa rete di Ong  con European Climate Foundation e con Fondazione Centro studi Enel.

Veronica Aneris

Un documento che stima in 2,4 miliardi di euro la crescita del PIL al 2030 rispetto allo scenario di riferimento grazie alla transizione elettrica con la temporanea riduzione dei costi sanitari e per l’import del greggio. Il tutto con una crescita occupazionale di oltre 19 mila posti di lavoro. E una riduzione della spesa di gestione per il veicolo di circa 920 euro/anno per ogni automobilista.

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