Home Nautica E32 Domani, in acqua il bel lusso da 300mila euro

E32 Domani, in acqua il bel lusso da 300mila euro

5
Domani-e32 barca elettrica
Salto di qualità per il cantiere del Belgio con Domani-e32

E32, questo il nome della nuova barca del cantiere belga DOMANI, presentata al Boot di Düsseldorf. Un format che si declina anche nelle versioni E32 Targa ed E32 Gran Turismo. Una delle più belle barche elettriche che abbiamo visto. 

Del cantiere abbiamo scritto per presentare Domani S30, un daysailer sportivo con propulsione targata Torqeedo (qui l’articolo). Entrambi, fino al 26 gennaio, sono esposti al salone tedesco.

E32 punta sul lusso 

YouTube player

Michael Goddaert, il titolare del marchio, con questa sua ultima creatura ha puntato sul lusso che apre la porta di un segmento nautico economicamente interessante. Ovvero il vasto mercato dei tender per i superyacht. L’idea di E32 ha preso vita proprio in terra di Germania durante l’edizione 2018 del Salone: Fu allora che Goddaert incontrò Jaap de Jonge, un ingegnere specializzato in idrodinamica e con esperienze presso il cantiere olandese Damen e il Royal Huisman.

E32 progettato per la propulsione elettrica 

E32 DOMANI TARGA
La versione Targa di E 32

Il valore aggiunto dell’incontro viene raccontato nel materiale promozionale di Domani. Nella brochure si legge: “Attualmente i produttori di motoscafi stanno convertendo in elettrico gli scafi, ma non funziona. Questi scafi per lo più plananti non sono stati pensati per la mobilità elettrica”. In altri termini bisogna andare oltre la semplice sostituzione del motore. E  progettare secondo le nuove esigenze. Vale per le barche come per le auto.

Il motore elettrico è da 50 kW 

DOMANI E 32 tender di lusso
Il DOMANI E 32 è pensato sia come tender ma pure per le crociere

La narrazione aziendale prosegue: “Jaap ha progettato un tipo di scafo completamente nuovo. Idealmente costruito per sfruttare al massimo la potenza dell’elettricità, in questo caso un motore da 50 kW. E rendere la barca il più performante e silenziosa possibile”. Obiettivo? “Navigare comodamente a 8 nodi, che spesso è un limite legale, ma è possibile anche una crociera veloce fino a 20 nodi”.

Le diverse autonomie di E32 

barca elettrica soalre
La versione con i pannelli solari

Il capitolo fondamentale per ogni barca elettrica è l’autonomia. Nella scheda tecnica dedicata, pubblicata qui sotto, viene legata a diverse configurazioni. In quella Basic ad una velocità da crociera di 8 nodi l’azienda parla di 5 ore e 40 miglia nautiche. Nella versione Medium si arriva a 8 ore e 65 miglia, mentre in quella Plus si può navigare per 12 ore e 100 miglia. Se si passa ai 15 nodi, l’autonomia cambia e cala notevolmente: corrisponde rispettivamente a 1 ora, 1 e 30 e 2,15. Come potete leggere nella scheda, vi è anche il rendimento con la configurazione ibrida ed è in fase di sviluppo una variante all’idrogeno. Come si vede nella foto in alto, vi è la versione con i pannelli solari.

Autonomia Domani
Le diverse autonomie di DOMANI

Accoglie fino a 8 passeggeri 

Veniamo infine ai dati tecnici, leggibili anche nella scheda qui sotto. La barca è lunga 9,50 metri e larga 2,70 e pesa fino a 2000, a seconda del sistema di propulsione, e porta 8 passeggeri.

SCHEDA TECNICA DOMANI
La scheda tecnica di DOMANI

Prezzo base da 294 mila euro

Quanto costa? 294 mila euro esclusa IVA. Chiediamo all’imprenditore la politica commerciale: “Le vendite dell’E32 sono iniziate, abbiamo ancora 3 slot disponibili per la stagione 2020. Nei primi giorni del BOOT abbiamo registrato un grande interesse da parte dei potenziali acquirenti. Cercano le diverse opzioni elettriche disponibili in fiera”. Ma ancor prima c’è un altro aspetto, sottolinea Michael Goddaert: “Avevamo già ricevuto dimostrazioni di interesse dall’industria Superyachting anche per  l’uso tender di E32”.

LEGGI ANCHE: Boot di Düsseldorf (fino al 26 gennaio): le news elettriche

Apri commenti

5 COMMENTI

  1. complimenti ottimo articolo direi che finalmente anche Voi di Vaielettrico avete capito che una barca a propulsione elettrica deve possedere innanzitutto una carena progettata per lo scopo ora droveste solo divulgare l’informazione che avere a bordo batterie con tensioni superiori ai 50 Volt (Vedi ISO FDIS 16315) comporta una serie di protezioni per rischi da folgorazione che rendono la barca stessa costosissima inoltre il comandante di questa imbarcazione deve possedere una patente idonea , infatti il natante è destinato a servizio tender per superyacht dove certo l’armatore non si pone il problema di condurre di persona il tender. Ma una domanda per quanto ricchi foste, protezioni e marinai aveste Voi mettereste i Vs. bimbi con i piedini nudi sul pagliolato di una sentina in cui avete 370 V in corrente continua come nel caso de quo (batteria BMW i3 Torqeedo) ? Io pur producendo sistemi elettrici per la nautica rimango dell’avviso che allo stato dell’arte il full electric in mare sia una cavolata altamente pericolosa e di cui presto vedremo gli effetti che certamente avranno ricadute catastrofiche sulla diffusione di propulsioni Eco friendly
    Mentre resto fortemente dell’avviso che non utilizzare l’elettrico per la propulsione ausiliaria (rigorosamente max 48 V) per : pesca , navigazione vela e motore , manovre di accosto e ingresso in porto ed in aree marine protette sia oggi veramente colpevole ! Mi trovo anche io a Duesseldorf non voglio far pubblicità a nessuno ma guardate bene ……. qualche soluzione comincia a presentarsi all’orizzonte . un cordiale saluto D.B.

    • Gentile Daniele apprezziamo sempre chi ci segue, ma sulla progettazione della carena adeguata ne scriviamo da quasi tre anni. Uno per tutti “Si deve partire dal progetto, se si vuole vincere la sfida con i motori termici. Ne sono convinti ai piani alti di un nome storico della nautica di lusso americana: Hinckley che dal lontano 1928 disegna e produce yacht. Lo sottolinea Scott Bryant, direttore sviluppo nuovi prodotti, Questo non è un progetto già esistente a cui abbiamo applicato un paio di motori elettrici, la barca è stata progettata esclusivamente per la propulsione elettrica”. Uno tra i tanti articoli https://www.vaielettrico.it/dasher-by-hinckley-e-yacht-da-500mila-dollari/

      Il full electric in mare, invece, è scelto dai più grandi protagonisti della nautica elettrica internazionale. Non pensiamo certo che siano tutti così incoscienti. Ma vista la domanda ne scriveremo a breve-

      Buona permanenza in fiera dove le auguriamo i migliori successi e parleremo anche della sua http://lnx.hytem.it/ come abbiamo già fatto in passato https://www.vaielettrico.it/hytem-startup-nautica-viene-dai-treni/

    • Il mondo è di chi ha i soldi, diceva qualcuno. Bassani, (ex BTicino) l’ha capito e ha mollato interruttori e elettricisti per dedicarsi alle barche di lusso. Per tutti gli altri c’è… M… no il sogno!

      • Grazie Michele dell’intervento. Nella nautica elettrica c’è una buona scelta su questa fascia di mercato, dettata da un rendimento maggiore per chi produce; poi però c’è un ‘ampia gamma di motori fuoribordo elettrici che rispondono a molteplici esigenze e fasce di prezzo: da poche centinaia di euro a 10/20 mila euro.

Rispondi