È una Tesla (la Y) l’ auto più venduta in Europa, non solo tra le elettriche, ma tra i modelli di tutte le motorizzazioni. La conferma dai dati ufficiali di settembre.
Tesla Y davanti a Tesla 3 e Skoda Enyaq, poi le Volkswagen
Settembre è stato un mese d’oro per la marca di Elon Musk nel vecchio continente. Tesla ha piazzato la Model Y in testa alla classifica assoluta, con 28.876 immatricolazioni con la Model 3 risalita all’11° posto con 14.965. È il frutto di una politica commerciale aggressiva, che fino a tutto settembre prevedeva in Italia uno sconto di 3.000 euro sulle varianti a trazione posteriore dei due modelli. Portando i prezzi di entrambi al di sotto dei 40 mila euro. E così Tesla a livello europeo ha riguadagnato il primo posto assoluto. Conservando saldamente anche il comando continentale nell’elettrico. Complessivamente Model 3 e Model Y hanno registrato un aumento del 31% nelle consegne rispetto a settembre 2023. Un incremento dovuto al balzo della prima (+314%), grazie anche a un restyling decisamente ben riuscito. — Qui a fianco la classifica assoluta dei 25 modelli più venduti in Europa in settembre. In alto la top ten dell’elettrico. Fonte: Jato Dynamics.
Prime consegne dell’attesa Citroen e-C3, con 3.600 pezzi
Per le auto a batterie settembre è stato comunque un ottimo mese in generale, con le vendite aumentate del 9,8% a quota 139.702. E così anche il gruppo Volkswagen ha ripreso quota, piazzando 5 modelli tra i primi dieci. Con la Skoda Enyaq sul podio con 9.503 auto vendute, davanti a VW ID.4 (quinta con 7.016), a VW ID.4 (7.016) e a VW ID.7 (5.473). In quarta piazza resta la Volvo EX30 (7.266). Da segnalare le prime consegne della Citroen e-C3, dopo i forti ritardi nell’inizio produzione legati a problemi nella messa a punto del software. Le e-C3 immatricolate sono state oltre 3.600: in questa prima fase Stellantis si è concentrata soprattutto sui clienti francesi (in Italia ancora non si sono registrate consegne). Complessivamente le vendite di auto elettriche nei primi 9 mesi dell’anno hanno superato quota 1,43 milioni: non proprio una nicchia…
Non ho ancora visto commenti dai soliti rosiconi…
Da una parte ottima notizia, dall’altra per niente.
Se la prima macchina venduta in Europa, con un certo distacco, e’ lunga 4.80 metri e costa a partire da 40.000 euro, quale interesse possono avere i produttori di auto a produrre/vendere segmento A e B a meno di 20.000 euro, se tanto si vendono queste?
PS: a suffragio del fatto che FUORI DALL’ITALIA nei segmenti in cui vi e’ gia’ stato il sorpasso dei prezzi tra ICE e BEV, vincono queste ultime ed e’ soltanto l’italia che vive il suo “disagio” culturale.
Torniamo sempre li: chi ha 40k, cambia auto spesso, ha un garage, fa 20.000 km all’anno ma non 100.000 ed e’ altospendente, se non pensa nemmeno di striscio ad una BEV e’ anche perche’ gli hanno raccontato un mare di fandonie e se le e’ bevute tutte.
Dalla lettura dei forum dei proprietari di Tesla si evince che una discreta parte di nuovi acquirenti proviene da segmenti inferiori, non di un cambio alla pari.
Interessante l’ultimo punto.
Ho spesso argomentato che la Model Y e’ una grossa auto con prestazioni esuberanti ma non premium.
Chi compra auto premium, sembra comprare meno Tesla, almeno i dati UK suggeriscono questo. Tesla e’ la scelta di chi viene da auto piu’ piccole ma il cliente aziendale premium, a cui interessa solo il costo mensile, compra i soliti noti. Vedere newautomotive.org market insights, ultimi 12 mesi.
Onestamente, con minima differenza di costo mensile e senza problemi di ricariche fuori casa (carta aziendale) tra una Model Y e Audi o BMW, non si pone nemmeno la scelta. Ma de gustibus non disputandum est
Concordo in pieno, il vero cambiamento sarà sui segmenti A-B a prezzi popolari e autonomie decenti
@Baccarini Chi ha 40k, cambia auto spesso, ha un garage, fa 20.000 km all’anno ma non 100.000 ed e’ altospendente, se non pensa nemmeno di striscio ad una BEV e’ anche perche’ potrebbe considerare prioritario avere un mezzo sempre a propria disposizione senza dover star dietro alle beghe e ai tempi delle ricariche; un mezzo le cui soste per ripristinare l’autonomia risultino praticamente ininfluenti nella gestione degli spostamenti, sia per direzione/destinazione (non devo percorrere strade o sostare/mangiare/dormire in posti dotati di adeguata colonnina) che nei tempi. Se è altospendente e se l’ecologismo non è in cima ai suoi pensieri, allora facilmente spenderà volentieri per la comodità/praticità degli spostamenti più che per l’emissione zero e per il risparmio alla spina. Evirerei quindi retoriche che tendano ad associare il mancato acquisto bev ad imbecillità ed ignoranze varie, capisco sia gratificante per chi ha la BEV e si sente perciò più furbo degli altri ma non è così semplice il discorso.
@AntonioR il cliente aziendale premium ha macchina e carburante pagato, quindi perchè mai dovrebbe lasciare un’auto a fossile senza problemi di rifornimenti ed autonomie per scegliere una BEV? Per far risparmiare l’azienda, putacaso all’azienda risultino convenienti le BEV? E’ la stessa storia delle plugin che vengono acquistate ed usate come aziendali da ditte che vogliono o devono fare greenwashing, con l’utente finale che ovviamente prediligerà la modalità più pratica nel suo utilizzo, non quella più economica perchè tanto paga la ditta.
“Evirerei quindi retoriche che tendano ad associare il mancato acquisto bev ad imbecillità ed ignoranze varie, capisco sia gratificante per chi ha la BEV e si sente perciò più furbo degli altri ma non è così semplice il discorso.”
Esatto, non è così semplice mettermi in bocca cose non scritte e non sottintese, grazie.
“… e’ anche perche’ gli hanno raccontato un mare di fandonie e se le e’ bevute tutte.”
Scritto e non sottinteso.
Da considerare comunque che come si é sempre detto, rimangono acquistate auto di una certa fascia di prezzo.. alto. La vera soluzione e la vera transizione si avrà quando in classif8ca ci saranno auto per il “popolo”…
Fino ad ora c’era poca scelta.
Le auto più piccole le fanno i cinesi, ma probabilmente anche per loro non conviene importare grossi quantitativi di auto piccole: anche perché hanno una richiesta interna troppo forte.
Ora vedremo con le prime ec3, con la R5, la Inster, alcune medio piccole interessanti come la Kia EV3, ma secondo me anche con la vecchia 500E, destinata ad un riposizionamento di prezzo: ormai sono anni che è fuori e francamente penso che molte spese siano già state ammortizzate, anche dalla cassa, eppure ha una linea intramontabile, magari un piccolo aggiornamento di batteria e inverter…
Resto in fiduciosa attesa del prossimo video di Parodi per farmi due risate.
Prima e con quale distacco anche! Pensa quando uscirà il nuovo modello
Neanche una BYD in classifica? Neanche le plug-in che piacciono tanto a Enzo? Sarà affranto.
E’ un pezzo che non lo leggo, si è forse ritirato in qualche eremo?
É andato a ricaricare la sua nuova bev…
Classifica molto interessante, grazie alla redazione. All’ombra di Tesla che continua ad essere quasi un segmento a sè stante, la tanto bistrattata VAG sta finalmente iniziando a fare numeri degni di nota, in un mix di listini più competitivi, update software finalmente efficaci e prodotti veramente azzeccati (Enyaq, ID7). De profundis (meritato) per Stellantis, delude molto Kia/ Hyundai che pensavo potesse rappresentare la vera potenza globale nel mondo BEV. Forse l’estetica troppo asiatica non aiuta? Mia ipotesi. Mi sorprende anche non trovare Megane.
Si spera che il 2025 porti in classifica alternative anche più economiche (in Italia il modello più economico della top ten costa circa 35k, troppi in generale).
Sarebbe stato più interessante pubblicare anche i dati sul cumulato gen/set per capire l’andamento ma sono meno favorevoli (Tesla fa un +29,8% su settembre 2023, fa -8,7% rispetto al cumulato gen/set 23) , non darebbero modo di esaltare il pubblico.
Nella Top50 italiana la Model Y, a settembre, non compare proprio. Al 24° posto c’è la Model 3 (dev’essere arrivata la nave a Trieste…), entrambi i modelli sono fuori dal cumulato 2024.