Home Scenari E’ tutta rinnovabile la nuova energia del mondo

E’ tutta rinnovabile la nuova energia del mondo

26
rinnovabile mondo
Training Academy Varta

Non è tutta rinnovabile l’energia del mondo, ma tutta l’energia consumata in più nel mondo nei primi sei mesi di quest’anno è stata coperta dall’incremento delle fonti rinnovabili. E’ questo il risultato sorprendente di un nuovo rapporto pubblicato dal think tank londinese Ember

eolico solare da fonti rinnovabili
L’ energia rinnovabile, dice, ha soddisfatto nel mondo tutto l’aumento della domanda di elettricità nella prima metà del 2022, impedendo qualsiasi crescita nella generazione di carbone e gas. In barba a quanto si legge in giro sulla riaccensione delle centrali a carbone. Sulla insaziabile fame di energia di Paesi come Cina e India. E delle elucubrazioni di pensatori nostrani secondo cui i consumi aggiuntivi dovuti alla mobilità elettrica dovrebbero essere soddisfatti da nuove centrali a idrocarburi o nucleari. 

Risparmiati 40 miliardi di dollari di carburanti

In realtà, sostiene Ember, l’aumento della produzione eolica e solare ha soddisfatto oltre il 75% della crescita della domanda nella prima metà del 2022, mentre l’idroelettrico ha fatto il resto, prevenendo un possibile aumento del 4% nella generazione di combustibili fossili ed evitando 40 miliardi di dollari di costi del carburante e 230 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 in atmosfera.

Malgorzata Wiatros-Motyka, di Ember, ha dichiarato che «Eolico e solare stanno dando prova di sé durante la crisi energetica. Il primo passo per porre fine alla morsa dei combustibili fossili costosi e inquinanti è costruire abbastanza energia pulita per soddisfare la crescente fame di elettricità nel mondo».

Più chiaro di così. Non solo si deve accelerare la transizione, ma si può. Lo dimostrano i dati di questo grafico riportato da Bloomberg NEF.

rinnovabile mondo

Il rapporto analizza i dati sull’elettricità di 75 paesi che rappresentano il 90% della domanda globale di elettricità. Confronta i primi sei mesi del 2022 con la prima metà del 2021 per mostrare come è progredita la transizione elettrica.

Domanda +389 TWh, rinnovabili +416

Il rapporto rileva che la domanda globale di elettricità è cresciuta di 389 terawattora (TWh) nella prima metà del 2022. L’ energia rinnovabile eolica, solare e idroelettrica è cresciuta nel mondo di 416 TWh, superando leggermente l’aumento della domanda di elettricità.

Solo eolico e solare sono aumentati di 300 TWh, pari al 77% dell’aumento della domanda mondiale di elettricità. In Cina, l’aumento della produzione eolica e solare da solo ha soddisfatto il 92% dell’aumento della domanda di elettricità. Negli Stati Uniti era dell’81% e in India del 23%.

In lieve calo il carbone e il gas

Per effetto della crescita delle rinnovabili, la produzione da combustibili fossili è rimasta pressoché invariata (+5 TWh, +0,1%). Il carbone è diminuito di 36 TWh (-1%) e il gas di 1 TWh (-0,05%). Ciò ha compensato un leggero aumento degli altri combustibili fossili (principalmente petrolio) di 42 TWh. Di conseguenza, le emissioni globali di CO2 del settore energetico sono rimaste invariate nella prima metà del 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, nonostante l’aumento della domanda di elettricità.

Il carbone nell’UE è aumentato del 15% solo per coprire una temporanea carenza nella produzione nucleare e idroelettrica. Il carbone in India è aumentato del 10% a causa di un forte rimbalzo della domanda di elettricità dai minimi all’inizio dello scorso anno, quando la pandemia ha colpito più duramente. A livello globale, questi incrementi sono stati compensati da cali dell’energia da carbone del 3% in Cina e del 7% negli Stati Uniti.

Ma in luglio e agosto la crisi energetica…

Nonostante l’interruzione della produzione di combustibili fossili nella prima metà del 2022, la produzione di carbone e gas è aumentata a luglio e agosto. Ciò lascia aperta la possibilità che le emissioni del settore energetico nel 2022 possano ancora aumentare, dopo il massimo storico dello scorso anno, a causa anche della crisi del gas e della guerra in Ucraina.

Inoltre, un nuovo rapporto dell’ONG Global Energy Monitor con sede a San Francisco ha rilevato che circa 89,6 gigawatt (GW) di impianti a gas in fase di sviluppo a livello globale, per un totale di 5.070 milioni di tonnellate di emissioni di CO2e nel corso della vita, se costruiti, sono conversioni o sostituzioni da carbone a gas .

“Eolico e solare sono l’unica soluzione”

Queste conversioni stanno procedendo nonostante i dati mostrino che i progetti gas sono sempre meno competitivi con le rinnovabili e sono altrettanto dannosi, se non peggiori, per l’ambiente rispetto al carbone.

Wiatros-Motyka ha agginto che «gli stessi combustibili fossili che ci spingono verso una crisi climatica stanno causando anche la crisi energetica globale. Abbiamo una soluzione: l’eolico e il solare sono autoctoni ed economici e stanno già riducendo rapidamente sia le bollette che le emissioni».

– Iscriviti a Newsletter e YouTube di Vaielettrico —

Apri commenti

26 COMMENTI

  1. So che mi lapiderete come al solito, ma ricordo, ancora una volta, che la cosiddetta “energia rinnovabile” non esiste.

    So che non è un vezzo di Massimo Degli Esposti, perché anche Malgorzata Wiatros-Motyka usa nel rapporto “renewable power” (che forse è ancora peggiore, ma a causa dell’inglese parlato) e che è una ellissi giornalistica e del parlato per ragioni di praticità, ma io insisto come don Quijote de la Mancha.

    Semplicemente perché queste espressioni abbreviate di concetti più complessi sono così comode che alla lunga producono danni comunicativi, esattamente come i famosi ‘il mercato si regola da solo’ dei liberisti, oppure ‘le classi sociali non esistono” dei comunisti (par condicio per non fare torto a nessuno degli estremi del pensiero socio-economico). Entrambe semplificazioni che, sebbene ottime per il marketing, i convegni e i titoli dei giornali, hanno illuso e illudono milioni di persone. Come la neonata energia rinnovabile.

    • Trovo molto più fuorviante questo suo commento. L’energia rinnovabile non esiste, ok, ma l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili esiste eccome. Questa è la sostanza. Non è il caso di ribadirlo?

      • Massimo, se dice “energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili esiste eccome” sono d’accordo “eccome”, ma lo sono anche quando dice “energia rinnovabile”, se la consonanza deve essere per il contenuto del messaggio. Anzi sono anche contento per l’informazione che il suo articolo ha portato, perché non avevo letto quel report. Il mio commento non era relativo al contenuto, sia ben chiaro.

        Ma qui presumo che stiano discutendo due teste pensanti. La mia allerta era e rimane per un’espressione facile, ammiccante, che però veicola – volente o nolente – al grande pubblico, che per forza di cose la recepisce in modo ripetuto e superficiale, un’idea del mondo che è sbagliata semplicemente perché non esiste appunto quello di cui si parla e se tutta la retorica del “possiamo salvare l’acquario in cui nuotiamo se ci affranchiamo il più rapidamente possibile dalle fonti fossili” si basa su di essa, allora non è altro che un gioco di specchi, una specie di campagna elettorale in cui urlo più forte per prendere più voti, ma il contenuto dell’urlo non è importante (come fanno notare i politici quando gli si chiede conto di quello che dicono). Campagne d’opinione che, su quelle basi, come quelle politiche, a lungo andare generano solo delusioni, delusi e astenuti. Perché quando l’urlo si attenua, rimane cenere.

        Potrebbe anche essere l’unico modo per ottenere l’attenzione delle masse – illuderle, dico – pur di arrivare a “salvarle(-ci)”. Non dico di no. Ma su testate come la vostra che si fregiano di fare, oltre che in-formazione, anche formazione, uno si aspetterebbe non dico precisione lessicale, ma almeno attenzione alla questione linguistica. Massimo, so che chiedo troppo, perché siamo un popolo che non sa nemmeno distinguere tra accenti acuti, gravi e apostrofi, ma appunto per quello mi sono definito come il cavaliere iberico.

        • Sì in termini e tempi cosmici è vero, quella che chiamiamo energia è in realtà un flusso di energia che rinnovabile non è perchè l’entropia cresce, la temperatura media dell’universo tende ad uniformarsi, tutte le stelle si spegneranno ed alla fine anche i buchi neri evaporeranno come radiazione di Hawking…. ancora prima (fra circa 1 miliardo di anni) il sole farà evaporare gli oceani. Tanto vale non preoccuparsi, accelerare il processo, bruciare tutto quello che possiamo e risparmiarci almeno un miliardo di anni di inutili discussioni come fosse antani.

          • Mi spiace, Luca, che il suo commento dimostri esattamente il misunderstanding linguistico-culturale dal quale mettevo in guardia io, sebbene, come Massimo, relativo alla mia (presunta) avversione per l’utilizzo sempre maggiore di fonti rinnovabili di energia, anziché all’uso come mantra e buzzword dell’espressione sintetica “energia rinnovabile”.

            Poco male: sapevo fin dal commento originale, che, come lei mi ricorda nel crescendo finale, esortare gli italiani alla precisione è come combattere contro gli antani a vento.

  2. La notizia è ottima, però servono sforzi molto maggiori per far calare le emissioni di co2. Ovvero non basta coprire l’incremento della domanda ma va aggredito lo zoccolo duro delle emissioni già esistenti. Per esempio in Italia per portarci seriamente verso lo zero emissioni dai 400 milioni di ton attuali le installazioni di eolico e solare dovrebbero decuplicare rispetto ai livelli odierni (andare cioè dai 33mila di oggi ad almeno 300mila megawatt).

    • Bisognerebbe fare come il Portogallo ,
      anticipare le scadenze che si erano dati per le rinnovabili al 2050
      anticiparle al 2030

      ma loro sono già un pezzo avanti e “ci hanno preso gusto”
      è stato “facile” e LOGICO prendere la decisione “grazie” alla crisi energetica FOSSILE !

      noi abbiamo mass media e politica che “supercazzolano” meglio del Conte Mascetti
      su idrogeno e nucleare ..
      bandendo la parola RINNOVABILI dal vocabolario

  3. Avanti con le rinnovabili, ma il plutonio mettiamolo nelle centrali sostenibili, quelle di IV generazione, non nelle bombe nucleari e nei depositi geologici e produciamo senza intermittenze energia elettrica senza emissione di CO2.
    Energia nucleare sostenibile significa risolvere il problema delle scorie, significa utilizzare come combustibile il plutonio ottenuto bombardando l’uranio con neutroni, prodotto nelle vecchie centrali nucleari per scopi militari, per fabbricare bombe nucleari. Plutonio che in Europa si pensa di mettere sotto terra in depositi geologici per centinaia di migliaia di anni.
    Stefano Buono è intenzionato ad utilizzare anche l’uranio impoverito usato per la costruzione dei reattori precedenti usato come combustibile senza estrarre un grammo di uranio e creare l’economia circolare dell’energia nucleare.
    L’altra strategia, complementare alle tecnologie e fonti rinnovabili non può che essere questa: fast reactors (LFRs) lead-cooled che oltre ad essere inerte scherma dalle radiazioni e combustibile MOX.

    https://www.youtube.com/watch?v=K-tLWJd2ecg&t=1047s

    • per me il nucleare serve SOLO per colonizzare lo spazio

      oggi abbiamo TUTTE le tecnologie per avere energia elettrica a basso costo con le rinnovabili

      lo dimostrano notizie come queste e gli investimenti PRIVATI nel settore ..
      se poi il “pubblico” nostrano vuole con cocciutaggine percorrere altre strade , che secondo gli analisti saranno usabili nel lungo ,lunghissimo periodo ,
      imho “SOLO” per mantenere il “controllo” centralizzato dell’energia

      regole base dell’economia e dello statista politico
      con gli investimenti
      sul breve e medio periodo possiamo avere qualche probabilità di vedere il risultato della nostra azione
      con gli investimenti
      sul lungo periodo saremo tutti morti, FORSE i nostri bis nipoti ne vedeanno l’utilità
      e il nostro contributo sarà completamente MARGINALE e DIMENTICATO !!

      lasciamo la ricerca di base , allo spazio
      restiamo con i piedi per terra

      i pannelli fotovoltaici sono stati inventati proprio per lo spazio negli anni 50

      70a anni FA’
      OGGI il loro prezzo/prestazioni fa concorrenza a qualsiasi fonte fossile e nucleare
      e GODIAMOCELI CAbeep !!!

      my 2 cent di progresso sostenibile

      • Abbiamo alcune tecnologie che sfruttano le fonti rinnovabili che risalgono ad oltre trent’anni fa, in parte scalabili, a costi inferiori rispetto ad anni fa, ma poco efficienti, inoltre restano insoluti i problemi delle rinnovabili variabili caratterizzate da una produzione di energia non continua e intermittenti che si interrompono improvvisamente, senza avvisaglie, in modo regolare, come nel caso di assenza di vento.
        Lo spazio che occupano e l’impatto ambientale e paesaggistico sono rilevanti, non a caso le V.I.A. sono complesse e le difficoltà di mitigazione e compensazione improbe.

        I reattori veloci di IV Generazione sono costituiti da Lead Fast Reactor (LFR), che utilizzano il piombo come refrigerante anziché acqua o sodio, un’applicazione innovativa di diverse tecnologie attuali, già esistenti tra l’Accelerator Driven Systems (ADS), la combinazione passivamente sicura di un reattore subcritico con un acceleratore di particelle.
        Le scorie sono minime ed hanno un decadimento rapido essendo accelerati i neutroni che scindono l’atomo e che pertanto non si legano ad altri nella reazione a catena.

        • enel non la pensa come lei ,
          il mix di rinnovabili E’ PROGRAMMABILE
          durante il giorno difficile che se non c’è sole non ci sia nemmeno vento

          gli accumuli , SECONDO TERNA stanno arrivando , ma per le rinnovabili e non la tecnologia chiave di chiama dispacciamento !!

          c’è uno studio che dice che “semplicemente” ammodernando la rete elettrica Europea e le connessioni tra paesi confinanti ..
          si risparmierebbe il 30% dell’energia

          l’accumulo STAGIONALE è in strada , è in fase di collaudo e pre produzione
          perfino in Italia , con la compressione di CO2 di Energy Dome
          in Cina stanno realizzando i primi impianti di accumulo gravitazionale su tecnologia svizzera

          in Californa , questa estate è stata provata con successo la prima CENTRALE VIRTUALE composta da 3000 Powerwall Tesla con un picco di produzione di 50 Mega Watt
          in Texas, sta realizzando un quartere intero con 17000 di quelle “mini batterie” in rete ..

          il futuro è già passato prossimo per chi fa
          per chi si guarda l’ombelico , resta futuro (ancora per pochi anni)
          ma se ne dimenticherà sicuramente

          • Di notte non c’è il sole e può mancare il vento. Eolico e solare sono intermittenti.

            Come si faccia programmare il vento ce lo dovrebbe spiegare.

            Le uniche tecnologie solari che funzionano di notte sono il solare termodinamico e AORA Tulip che con la concentrazione solare a specchi parabolici fa cambiare di stato al gas che si espande passando per la turbina analogamente al sistema di accumulo Energy Dome a CO2 del mio concittadino Claudio Spadacini che spero possa avere con il primo impianto pilota in Sardegna quel successo commerciale che persegue da tempo.
            Come tutti sappiamo per comprimere un gas serve energia e le macchine che la comprimono per funzionare ne assorbono molta, un rendimento che nella fase di espansione attraverso l’azionamento della turbina restituiscono poco più di un 70% al netto della fase di compressione. Ma se c’è vento e sole vale la pena di utilizzarli anche perdendo energia nel cambiamento di stato del gas.

            Sulla gru a sei braccia di Gravitricity ideata qui oltre confine che trasforma la rotazione quindi l’energia cinetica in energia elettrica attraverso il generatore/motore c’è ancora da verificare realizzandola, quale è il rapporto fra l’energia ceduta nella fase di scarica e l’energia assorbita e ben più importante la durata dell’intero impianto ed i costi di manutenzione di una macchina cinematica così articolate nei movimenti di rotazione e traslazione.

            Non ho ancora visto una pratica di Terna su impianti di accumulo. Quando li vedrò chiederò loro se stanno progettando qualcosa o meno.

            La centrale di batterie stazionarie di Tesla è costosa e onerosa, in quanto decade. Più interessante quella a CO2 del mio concittadino Claudio a cui consiglierò di provare ad installare una turbina di Tesla a flusso centripeto bladeless con dischi paralleli a flusso laminare nel tentativo di aumentare il rendimento in espansione.
            Le consiglio, se ha quattro soldi da investire, di investirli in Energy Dome e anche in Newcleo per la par condicio energetica.

            Accludo video dell’impianto israeliano a tulipano di AORA con turbine Made in Italy anche se tutto è immobile da oltre dieci anni.

            https://www.youtube.com/watch?v=07NcZhg5SpE
            https://www.youtube.com/watch?v=U1111Es6zPY

            PS: eviterei di stare sempre a testa in giù. Arriva troppo sangue al cervello.

          • bho , io parlo di tecnologie reali e usabili da domani mattina ..
            che con le economie di scala costano e costeranno sempre meno

            io di notte mediamente consumo 5,5 kWh in tre persone
            niente di non gestibile da un powerwall tipo Tesla
            tanto se viviamo in città con una produzione di rinnovabili delegato a altri
            Se vivessi in periferia o in campagna mi doterei di Fotovoltaico privato sovradimensionato

            secondo Enel basta lo 0,5 % del territorio per produrre tutta l’energia che ci serve come PAESE da fotovoltaico
            considerato che il 40% del territorio italiano è dedicato all’agricoltura ..
            le do un’altra notizia Fotovoltaico e Agricoltura possono convivere sullo stesso territorio
            ci sono già realtà con serre per la coltivazione di ortaggi
            , apicultura e addirittura vigne che lo fanno

          • Quelle di Terna sono impianti i sperimentali come si legge nel Piano
            di Sviluppo a pag.90
            “Con la delibera ARERA n.66/2013 sono stati ammessi al trattamento incentivante di cui all’art. 22.5 lettera d) del TIT 6 progetti pilota relativi alla sperimentazione di sistemi di accumulo “energy intensive” approvati nel Piano di Sviluppo 2011 per una potenza complessiva di 35 MW.
            Nell’ambito della suddetta sperimentazione, sono stati connessi alla rete RTN:
            • l’impianto di Ginestra (12 MW) sulla direttrice 150 kV Campobasso – Celle S. Vito; • l’impianto di Flumeri (12 MW) sulla direttrice 150 kV Benevento II – Bisaccia;
            • l’impianto di Scampitella (10,8 MW) sulla direttrice 150 kV Benevento II – Bisaccia.
            Dal 1° gennaio 2016 si considera avviato il monitoraggio dell’esercizio dei suddetti impianti di accumulo per asservimento a servizi di rete, attraverso un innovativo sistema di monitoraggio, unico al mondo.
            Nel corso del 2017/2018 sono state implementate ulteriori migliorie hardware e software dei sistemi di conversione e del relativo sistema di controllo al fine di ottenere una maggiore integrazione con il sistema di controllo centrale di impianto.
            Nel corso del 2019 è proseguita la sperimentazione con le migliorie apportate negli anni 2017/2018. In esito ai risultati conseguiti nella sperimentazione in atto, potranno essere individuate ulteriori esigenze di sistemi di accumulo. Tali ulteriori esigenze sono confermate “in valutazione” fino all’esito della sperimentazione in corso.
            Il know-how e le conoscenze di Terna nell’ambito delle tecnologie di accumulo sono stati ulteriormente approfonditi attraverso il progetto sperimentale Storage Lab, contenuto nel Piano di Difesa 2012 e approvato da ARERA con Deliberazione 43/2013/R/EEL dell’11 febbraio 2013.
            Le installazioni sono state realizzate nelle due Isole Maggiori presso le stazioni elettriche di Codrongianos (SS) e di Ciminna (PA), per una potenza complessiva autorizzata pari a 16 MW, di cui circa 15 MW sino ad oggi installati o in corso di approvvigionamento. Nel corso del 2014-2015 si sono seguite le installazioni di sistemi di accumulo con tecnologia Litio e Zebra (batterie sodio-nickel) e nel 2016 le installazioni di sistemi con tecnologia a flusso. Nel 2019 è stato invece installato un sistema di accumulo elettrostatico a supercapacitori, ampliando il portfolio tecnologico dello Storage Lab con tecnologie non esclusivamente elettrochimiche.”

          • La popolazione vive in città non in campagna facendo gli eremiti bucolici, vivendo offgrid e praticando l’agrovoltaico con colture a mezz’ombra e palificazioni avvitate di sostegno del fotovoltaico.
            Resta il problema accumulo anche per i bucolici agricoli, quanti cicli sopportano le attuali batterie stazionarie?
            Dopo quanti anni bisogna sostituirle e con quale spesa?
            Abbiamo poi il problema della produzione industriale e dei suoi addetti. Problema che ci riguarda direttamente se non troviamo merce da acquistare per mangiare tutti i giorni.
            Problema da risolvere impiegando le rinnovabili nell’economia all’idrogeno verde e al metanolo verde o e-metanolo prodotto utilizzando CO2 catturata da fonti rinnovabili per sintetizzare gli e-fuel climaticamente neutrali è al momento la tecnologia indispensabile per rifornire il trasporto aereo.
            Così l’idrogeno verde come vettore energetico, l’unico idrogeno sostenibile al 100% e commercialmente praticabile che si ottiene attraverso l’elettrolisi dell’acqua producendo anche ossigeno.
            Cartiere, acciaierie, cementifici, pastifici, avrebbero bisogno immediatamente di idrogeno verde per non chiudere a causa dei costi esorbitanti di gas naturale ed elettricità che autoprodurrebbero h24 con turbogas scalabili.
            Quindi accumulo delle rinnovabili basato sull’idrogeno come vettore energetico sostenibile, adattando le infrastrutture di trasporto del gas, qualcuno ci aveva già pensato, per renderne possibile il trasporto e lo stoccaggio, favorendone l’utilizzo nella mobilità sostenibile (trasporti pesanti, truck a fuel cell, treni regionali, merci) e in applicazioni industriali per produrre energia nei plant. È necessario investire da subito in tecnologie di elettrolisi.
            Ma tutto questo ovviamente non può bastare.
            Per questo è necessario il nucleare di IV generazione.

            https://www.youtube.com/watch?v=FWvedQh-LYk

          • Concordo al 100% con Nello. Basta solo pensare che se si sostituisse tutti i pannelli Fv con una decina di anni e oltre, (che sono circa quasi il 90% dell’installato in Italia visto che dalla fine dei conti energia non si e’ installato quasi nulla) in pratica a parita’ di suolo occupato la produzione di Fv quasi raddoppierebbe. Motivo? il quasi raddoppio dell’efficienza dei pannelli che hanno avuto in questa qultima quindicina di anni. Senza contare che il trend di aumento di efficienza per i prossimi dieci tende al 30% (oggi siamo intorno al 21/22%).
            Quando ad alto livello “fanno i conti” si scordano sempre di questi fattori et voila’ la fake visione futura e’ servita.
            Sembra che Elon Musk, Sharp e compagnia bella continuino ad insegnare nulla…

          • runblade: e il costo del cambio ammonterebbe a?
            l’elon musk che “serviranno più nucleare e fossili”?

          • Nel senso che quando Sharp introdusse il fotovoltaico e Elon le bev con batterie al litio i pensatori generalisti li etichettarono come dei Don Chisciotte.
            Vogliamo parlare anche di costi Flamanville e Olkiluoto e del fatto che se non sono i cittadini di uno stato a metterci i soldi, nessuna impresa privata si sognerebbe mai di costruire un impianto nucleare?
            Chissa’ perche’…

          • Be’ espressioni come “Di notte non c’è il sole [omissis]” di Alberto Spriano mi fanno tornare in mente le considerazioni che, inultilmente, nel 1633, usai per illustrare, agli eminenti componenti del Sant’Uffizio, l’idea nova che la Terra ruotasse su sé stessa e attorno a lo sole.

      • La California dimostra che quello che dici è falso. L’uso ideologico spinto di fonti rinnovabili ha aumentato il costo dell’energia elettrica, non ha ridotto l’inquinamento in modo sensibile, ha creato black outs ed una rete instabile e soprattutto impoverito i cittadini peggiorando il tenore di vita.

        • Perche’ non va a rileggere le affermazioni dell’amministratore delegato di ENEL che se avessimo continuato a installale rinnovabili come stavamo facendo fino al 2013 grazie ai conti energia oggi avemo un prezzo della elettricita’ inferiore di un 20/30%.
          Ma cosa vi serve ancora per capire che chi ha creato tutti questi aumenti sono le fonti fossili e un sacco di impianti nucleari Francesi in manutenzione/obsolescenza ?
          Poi Cingolani&Co ci riducono le temperature in casa come i giorni di riscaldamento ma si continua a chiosare per l’intermittenza delle rinnovabili…
          Tenore di vita…C’e’ chi preferisce stare un po’ piu’ al fresco ed evitare complicazioni di salute piuttosto che inalare polveri fini e stress da rischio nucleare/radiazioni, tanto Cernobyl e Fukushima (sperando che succeda nulla a zaporižžja) non possono accadere…

        • Bart, scusa, ma tu confondi il cantiere con il lavoro finito.

          È capitato anche a un mio amico, quando lo ho portato a vedere la nostra casa in costruzione: mi ha detto inorridito se ero impazzito ad andare a vivere là, con i vani delle finestre… senza le finestre, il giardino… tutto sassi e senza prato e perfino il tetto …senza tegole!

        • Le auto elettriche non c’entrano nulla con i problemi della California, che derivano da: crollo dell’idroelettrico causa soccità, super consumi per il condizionamento dovuti all’eccezionale ondata di caldo. Si informi meglio.

  4. Un aspetto che non ho mai trovato scritto: quando un giorno tutti gli autoveicoli saranno elettrici, “come faremo con i 100 TWh di energia che ci serviranno in più?” è accompagnato dal dimenticarsi che NON ci serviranno 30 milioni di tonnellate di benzina/diesel (prodotti con 45 milioni di tonnellate di petrolio) che nel conto complessivo qualcuno si dimentica sempre di inserire. 45 milioni di tonnellate di petrolio contengono circa 11,6 kWh * 45 milioni = 522TWh di energia.
    Notizia interessantissima, non pensavo che a livello globale fossimo così avanti: forse perchè ho davanti la realtà italiana che NON è l’esempio più virtuoso possibile (giusto per essere diplomatici).

    • è il vantaggio di vivere inpaesi liberali o saggi ..
      dove quello che conta è solo il costo/efficacia per produrre energia

      mica le supercazzole idrogenate e nucleariste che vanno di moda sul mainstream nostrano

Rispondi