E se fosse Xpeng in prospettiva il vero rivale di Tesla? Il costruttore cinese sembra un clone ben riuscito del marchio di Elon Musk. E continua a crescere.
E se fosse Xpeng…/ Un concentrato di tecnologia

In luglio per la prima volta l’azienda di Guangzhou ha superato le 8 mila consegne in un mese. Non sono poche per un marchio che è nato nel 2014, è venduto solo un Cina e produce auto non certo alla portata di tutti. Per la verità più che un produttore di automobili assomiglia a un’azienda hi-tech, tanto è forte l’enfasi sugli investimenti nel digitale. I suoi clienti vengono descritti come “consumatori cinesi esperti di tecnologia” e il software delle sue auto le sue auto viene regolarmente aggiornato da remoto. Tanto per dire: una marca storica come la Volkswagen con una certa enfasi ha annunciato un mese fa il primo aggiornamento Over The Air (OTA), per la ID.3. In questi giorni la Xpeng ha rilanciato comunicando che i proprietari della sua P7 hanno appena ricevuto un altro up-grade. Il nono da quando il modello è stato lanciato nell’aprile scorso. Slogan: “Nata intelligente. Sempre in evoluzione”.

Tre modelli, il più “popolare” in arrivo per fine anno
La gamma di Xpeng è formata da tre modelli, di cui uno in arrivo a fine anno:
- La P7, definita la berlina sportiva intelligente, è la punta di diamante dell’azienda, con oltre 6 mila consegne in luglio. Nel primo anno di commercializzazione ne sono state venute oltre 40 mila.
- La G3 è invece un Suv compatto che presto sarà in vendita anche in Europa e che a settembre subirà un restyiling con una nuova versione chiamata G3i.
- La P5, infine, sarà in consegna da fine anno ed è la berlina su cui Xpeng punta per fare il salto di qualità in termini di numeri. Il prezzo per la Cina è stato stabilito in una fascia che va da160.000 RMB – 230.000 RMB post sussidi (da 20.800 a 30 mila euro). Le prenotazioni, annuncia Xpeng, stanno andando fortissimo, grazie anche al fatto che “si tratta della prima berlina di serie al mondo dotato di tecnologia LiDAR auto-grade”.
XPeng (qui il sito) ha sede a Guangzhou, con uffici a Pechino, Shanghai, Silicon Valley e San Diego. Le auto sono prodotte Zhaoqing, nella provincia del Guangdong.
Parliamo di Europa ma esiste davvero questo continente? Con le auto elettriche contano solo gli Stati Uniti e Cina e noi siamo molto indietro, con la telefonia in Cina stanno investendo sul 6g mentre da noi è appena arrivato il 5g, i cellulari ,tablet, computer si fanno tutti in Cina pannelli solari e pale eoliche idem, pensate che ero a Barcellona nel settembre 2019 i cinesi avevano tutti già la mascherina, concludo un continente come quello Europeo non in grado di produrre nemmeno un vaccino covid dobbiamo prenderlo dagli Stati Uniti 3 addirittura d all’Inghilterra 1 dalla Russia, dalla Cina e noi 700 milioni di Europei saremo i futuri schiavi di questi paesi.
Che giapponesi, coreani,e cinesi copiano non è una novità sono 70 anni che lo fanno ,ma non è un male le auto sono belle tecnologigamente avanzate entro 3 anni invaderanno l’europa con auto a prezzi molto concorrenziali bisognerà vedere come reagirà l’Europa.
Forse non ci siamo capiti , il Giappone ,anche se ospita la maggiore aienda di auto è in declino , anche tecnologico , korea sta lavorando su elettrico ma non esiste in dumping sui prezzi auto .
Discorso diverso per i Cinesi , con la politica espansionistica ad ogni costo , anche offrendo prodotti al limite del costo a fine di prendere il mercato .
Lo hanno già fatto con le lavatrici
Alcune note:
– XPeng vende anche in Europa, al momento solo in Norvegia
– dietro XPeng c’è Xiaomi, il brand di cellulari che, in paesi come l’Italia, vende più di tutti subito dietro Apple
– la “cultura” di Xiaomi si vede in 3 aspetti che reputo fondamentali:
* bassi markup per alti volumi: i cellulari Xiaomi sono ottimi cellulari venduti con un 5% di markup per filosofia aziendale
* massima attenzione alle specifiche e alla tecnologia: con Xiaomi da diversi anni ti porti a casa ottimi cellulari, flagship killer, con costi molto contenuti. Xiaomi ha evitato o a limitato davvero a quote residuali cellulari con specifiche “scarse”, anche i modelli più economici, nonostante il prezzo da entry level, erano in realtà degli ottimi mid-range
* massima attenzione al valore nel tempo: costanti aggiornamenti di firmware, attenzione al beta testing, ascolto delle esigenze dei clienti con forum dedicati
Senza offesa, ma VW è un dinosauro a confronto. La sua fortuna è data da una platea poco esigente e poco informata che nel dubbio si affida alla “sicurezza” del brand per il terrore dell’ignoto, ma nei paesi dove brand cinesi e americani sono regolarmente in vendita (dunque non l’Italia) c’è una percentuali di utenti esperti e attenti che si fionda sulle alternative.
All’amico a cui consigliai le azioni Tesla (tanto che raddoppiò il capitale nel giro di pochi mesi), consigliai anche quelle di Xpeng: le cercò per comprarle ma in Italia non erano acquistabili, avrebbe fatto un affare perché anche quelle fecero boom al debutto in borsa.
Ad un ingegnere tedesco (parente acquisito), finito per lavorare in Maserati, suggerii molti anni fa di lavorare sul firmware per consentire setup personalizzati di tutte le componenti, dal torque vectoring, all’assetto delle sospensioni, alla risposta del doppia frizione, etc.: mi guardò come se avessi parlato arabo. Poi uscirono le auto della concorrenza con drift mode, track mode (Tesla) e settings ultra personalizzabili.
Xpeng farà benissimo ma ha un tallone d’Achille: Xiaomi potrebbe decidere di vendere la sua quota e di uscire con un’auto col suo brand. Vedremo
Forse non mi sono spiegato , si sta riproponendo quello che è successo fra Cisco e Huawei nel mercato it .
Hai di fronte aziende con strategie a 5 anni che hanno deciso di prendere il mercato , Huawei ,qualsiasi fosse il prezzo Cisco quotava il 30% in meno . Risultato Huawei ha preso il mercato e adesso siamo dipendenti per la sicurezza dei dati dagli asiatici .
Componenti elettronici , alla ricerca del prezzo migliore abbiamo spostato le produzioni in Asia e adesso i componenti non arrivano , non male come strategia .
Se volessimo produrre un telefonino in Europa non saremmo più capaci .
Lo so che VW è un dinosauro ma fa anche lavorare aziende nel mondo dell’ auto magari in bergamasca .
Adesso arrivano le auto elettriche , e saremo sempre più dipendenti dagli asiatici , che penetreranno il mercato , supportati dal governo per uccidere la filiera produttiva .
Se vorrai continuare lavorare cerca di verificare se sei disponibile a supportare l Europa e magari l Italia .
Il Green Deal europeo (e in più i soldi del Recovery Plan) dovrebbero servire proprio a viluppare una filiera europea delle batterie e dei veicoli elettrini o a idrogeno, e vitando quel che è successo con cellulari e elettrinica di consumo. Le resistenze delle case auto mi sembrano miopi, tanto la decarbonizzazione andrà avanti comunque.
@dancolombo, non è che posso pagare le cose di più perché così forse sostengo le aziende europee. Mo vedi pure che vado in concessionaria, trovo un’auto cinese alla metà del prezzo di quella europea, e mi apro un mutuo per pagare un’auto il doppio perché povero Agnelli, vedi mai che non possa fare il giro del mondo col suo yatch.
Già mi devo sopportare gli imprenditori miliardari influencer venerati da poveracci morti di fame che mettono cuoricini sui loro acquisti da miliardari infantili, pure la beneficenza devo fargli! E una fettina di c..o? No? Ci starebbe bene però, non gliela dai?
Non andrai dalla concessionaria , perche sarà chiusa e per le persone dovrai pagare la cassa integrazione con le tue tasse .
Come non comprerai le lavatrici prodotte a Napoli in quanto verranno prodotte in Cina .
Ognuno di noi deve fare uno sforzo per cercare di mantenere una filiera Italiana ed Europea , devi pensare dove sarai fra 5 anni , a chi fornirai i tuoi dati confidenziali , se agli Americani / Russi o Cinesi . Devi inizaire a pensare in modo geopolitico , perche applico i prezzi bassi ? Perche voglio quel mercato , quando avro il mercato potro riamunetare i prezzi e saremo presi per le palle
Da una Societa capace solo di copiare, persino il sito di Tesla , stessa grafica , stessa impaginazione non mi aspetto niente di buono .
L europa ha perso l autobus , ma dovrebbe cercare di fare piu innovazione per tenere botta .
Se hai lavorato con i cinesi ,ne conosci la strategia , prezzi bassi per 3/5 anni per prendere il mercato poi aumento dei prezzi a sufficienza per evitare un ritorno della produzione in Usa o Europa
Hai un iPhone? Se hai un iPhone sappi che fai parte del 10% della popolazione mondiale, il restante 90% ha un Android. Quando uscì Android me ne innamorai subito anche se per la stampa era il “clone” di iPhone. E’ vero, “copiava” l’iPhone, ma lo faceva meglio sotto diversi aspetti: nessun closed garden e prezzi più bassi. E infatti ha conquistato il 90% del mercato.
Come acquirente do la massima importanza al rapporto prezzo/specifiche. Xpeng è difficile da valutare perché non c’è un prezzo in Italia, ma la sua G3 costa la metà di una Model Y pur non valendo la metà. Se la P5 rivaleggia con la Model 3 e allo stesso prezzo della P5 Tesla offrirà una più essenziale Model 2, perché non dovrei scegliere la P5? Tra l’altro la P5 mi fa “godere” perché sarà la causa principale del crollo di vendite della futura BMW serie 3 elettrica.
L’hai vista da vicino la P5? Il modello base, con batteria da 56 KWh, ha 460 km di autonomia, il modello con batteria da 72 Kwh arriva a ben 600 km. E’ disponibile col lidar e l’autopilot e tra i vari optional c’è anche il cinema, ovvero un vero proiettore che proietta su un vero schermo che si stende dal cielo dell’auto ed è largo come il parabrezza [ https://mms.businesswire.com/media/20210419005651/en/872314/5/P5_Cinema_mode.jpg ]: sciocchezzuole che però dimostrano l’attenzione ai dettagli. Il loro punto debole sono le performance, scarsine se confrontate a Tesla e alla migliore concorrenza, ma c’è tempo per migliorare …
Non tutti cercano il massimo al minimo prezzo.
Molti comprano il brand.
E sono contenti e soddisfatti così.
L’hai detta e l’hai detta giusta. Hai perfettamente ragione. Ci sono anche questi qui, e sono tanti.