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È già tempo di Polestar 4

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È già tempo di Polestar 4: l’azienda del gruppo Geely-Volvo va veloce e conferma l’avvio della produzione del nuovo modello. Lancio in Europa a inizio 2024.

È già tempo di Polestar 4È già tempo di Polestar 4, un Suv Coupé di gamma alta

Costruito in Cina, il nuovo modello si posiziona in termini di prezzo tra la Polestar 2 (che parte da 55.650 euro) e la Polestar 3 (da  94.900). Un’auto non certo economica, dunque. Si tratta della prima Polestar prodotta nella fabbrica di Hangzhou Bay di Geely, un impianto alimentato da rinnovabili, provenienti da idroelettrico e da fotovoltaico sul tetto. Uno stabilimento super-sostenibile con:

  • Passivazione esente da cromo per ridurre l’inquinamento delle acque.
  • Vernice a base d’acqua per ridurre le emissioni di composti organici volatili.
  • Filtraggio tramite carta secca nei forni per rimuovere la vernice nebulizzata, ottenendo la generazione di zero acqua in eccesso durante il processo di verniciatura. E riducendo l’utilizzo di energia per il condizionamento dell’aria del 60%.
  • Concentratore rotativo e ossidatore termico rigenerativo per trattare in maniera efficace i gas di scarico dalla fabbrica.

È già tempo di Polestar 4È il modello più veloce della marca nata da Geely e Volvo

Questo SUV coupé è il secondo SUV della gamma Polestar, un marca rinata nel 2015 con il passaggio a Volvo, che a sua volta è controllata dalla cinese Geely. Oltre a incorporare elementi di design visti per la prima volta sulle concept car della marca, è anche l’auto di produzione Polestar più veloce finora. Il CEO Thomas Ingenlath spiega: “La prima Polestar 4 che esce dalla linea di produzione è il culmine del duro lavoro di innumerevoli colleghi e partner. Si distingue per design e prestazioni, un SUV coupé straordinario sotto molti aspetti. È la prima Polestar a disporre di un lunotto virtuale con specchietto retrovisore digitale di classe mondiale e svolge un ruolo molto importante nella nostra crescente gamma. Illustra il valore del nostro approccio diversificato e asset-light, che si avvale dell’esperienza di sviluppo e produzione del nostro partner e azionista“. 

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13 COMMENTI

  1. ogni tanto mi stupisco delle inesattezze inenarrabili che il Signor Enzo scrive…. piu’alta e’la risoluzione nativa più ci sono difficolta’ al buio????? ma certe corbellerie le pensa veramente oppure ha fatto studi appositi?vorrei capire i geni che Le hanno fatto fare da beta tester
    la grandezza del sensore non le dice nulla? mamma mia che bestialità’ mi tocca leggere

  2. Sarebbe ora di accantonare le super megalusso extrasuv.. e concentrarsi sulle citycar o piccole auto.. solo cosi si sffretterá la canversione ecologica…

  3. In pratica non c’è il lunotto dietro ma una telecamera e questo perché hanno voluto fare il tetto in vetro e quindi hanno creato un problema di rigidità del tetto/montanti che nessun altro suv ha. Ora capisco la scelta su suv come l’armortruck, ma su Polestar 4 non capisco perché. Ma sto tetto trasparente c’è qualcuno che lo apprezza? Mah …

      • Io ce l’ho, ma sinceramente dopo l’effetto wow che dura le prime due volte che entri in auto non lo noti più.
        Nel caso di Polestar 4 sembra anche a me una forzatura.

    • https://insideevs.com/news/695739/polestar-4-rear-window/

      “in the era of thick pillars both because of design, but also because of structural concessions to make a safe and rigid body, it’s common that rearward visibility isn’t all that great on modern crossovers.”

      tradotto: prima arrivano i piloni per garantire rigidità strutturale, e questi (non il vetro) causano i problemi di scarsa visibilità. Quindi piuttosto che mettere un vetro minuscolo e inutile, tanto vale usare tutto lo spazio per un tetto vetrato e metterci una camera. che oltretutto è più efficiente: non hai le teste dei passeggeri in mezzo, vedi oltre i bordi dei suddetti piloni, e leggevo taglia in automatico le luci abbaglianti che sopraggiungono. Cose che con lo specchio non puoi fare.
      Son salito su una id.5, la vista posteriore è ai livelli di una Countach (senza però il v12…) e aveva il tetto in metallo, non di vetro.

      E si, a me il tetto vetrato non spiace, specie se è oscurabile elettronicamente.

      • Oh finalmente un po’ di normalità, io e te che non la vediamo uguale, mi stavo preoccupando. Se vuoi un retrovisore con videocamera sono 80 euro di accessorio, compatibile con qualunque auto: https://amzn.eu/d/1ee3qal . Personalmente, potendo scegliere preferisco non affidarmi alla telecamera. Chissà cosa si vede se ti ritrovi dietro una auto con gli abbaglianti… Con lo specchietto puoi posizionarlo sull’antiabbagliante, con la videocamera… Auguri!

        • L’antiabbagliante in uno schermo LCD/OLED è incorporato… uno specchio con potere riflettente al 70% illuminato da un fanale led da 10.000 lumen ti spara 7.000 lumen negli occhi; uno schermo oltre alla sua luminosità non può andare….
          A livello software, attenuare il bianco puro (RGB >250/250/250) è semplicissimo.

          • Mi spiego meglio: il problema è della fotocamera nel cogliere i dettagli, non nello schermo. Con l’antiabbagliamento con lo specchietto riesci a distinguere l’auto dietro e altri veicoli, certo non proprio tutti i dettagli, ma “ci vedi” … Quando una fotocamera è accecata dai degli abbaglianti diventa complesso, ti rimanda una immagine tutta bianca che non ti acceca ma che è inutile … Sulla difficoltà delle fotocamere di lavorare bene sia di giorno che di notte con poca luce ne so qualcosina avendo a livello amatoriale fatto beta testing per una nota società di dashcam e ti anticipo che è tutto un compromesso: più la risoluzione nativa è alta più hai difficoltà nella visione notturna, se tu concentri sulla fluidità poi perdi in dettaglio, etc etc. Non mi sorprende rei se Polestar anziché una fotocamera abbia fatto affidamento a un pool di fotocamere scegliendo tramite software quale usare di volta in volta, così come il posizionamento alto della fotocamera mi sembra furbo, ma resta forte la mia curiosità di vedere come si comporta in certi casi, ad esempio nei transitori, su strade non illuminate, con la nebbia, con la pioggia battente (altra croce delle fotocamere), etc.

      • Ma in realtà non è vero, e parlo per esperienza perché sulla nostra macchina funziona proprio così, lo specchietto posteriore, così come i laterali sono fotocromatici e si scuriscono in automatico non appena una forte luce li colpisce. Lo stesso avviene anche in galleria dove l’illuminazione potrebbe riflettersi in maniera troppo violenta. Per quanto concerne la videocamera, non so dov’è posizionata, ma se fosse posizionata come tante retrocamere in una zona sensibile basta sbagliare un posteggio una volta e passi da vederci (forse?) meglio a non vederci proprio nulla 🤔

    • “Ma sto tetto trasparente c’è qualcuno che lo apprezza? Mah …”

      A me e consorte piace un sacco. E anche a tutti quelli che abbiamo portato con noi.
      Tanto che quando saliamo su auto senza, di giorno, notiamo il buio. 🙂

      Ma come tutto, va a gusti. Sarebbe come chiedere se c’è chi apprezza la cabrio, o il tettuccio apribile e così via, no? 🙂

      Lo specchietto retrovisore cam non l’ho ancora mai provato ma ritengo sia comodo. Non avere alcun impedimento nella vista posteriore è di sicuro un vantaggio.

      Poi l sappiamo che tu punti lo specchietto sulle donzelle dei sedili posteriori…. per questo non lo vuoi cambiare. (oltre che per fare polemica inutile su qualsiasi cosa 😀 )

      • La famosa Abarth 124 a 4 posti 😅

        PS: la polemica sulla fotocamera posteriore è stata fatta da un sito di auto americano molto famoso che gli ha dedicato un intero articolo canzonatorio preannunando che il prossimo modello di Polestar rinuncerà al parabrezza anteriore sostituìto da una telecamera… È che all’estero scherzare sulle auto è concesso… 🤭

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