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E dopo il Corona Virus? Saremo davvero migliori?

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Un manifesto affisso in Lombardia per ringraziare il personale sanitario del grande sacrificio.
Training Academy Varta

E dopo il Corona Virus, saremo davvero migliori? Nessuno sa se e come ne uscirà. Ma interrogarsi sul dopo, perché un dopo ci sarà, non costa nulla. E forse ci può aiutare, in queste lunghe giornata, a immaginare che cosa ci riserverà la faticosa ripartenza.

E dopo il Corona Virus? Sapremo viverlo come un segnale di allarme?

Saremo davvero capaci, dopo questa dura prova, di interpretare questo “virus globale” come un segnale d’allarme? Come un richiamo a ricostruire la società in modo più solidale, con un modello più sostenibile sul piano ambientale? Personalmente vedo più timori che speranze. Certo, l’Italia si è compattata, il personale sanitario ha dato prove straordinarie, commoventi. E gran parte della società civile si è messa a disposizione per aiutare, fosse anche solo per un aiuto finanziario. Ma il mio timore è che l’inevitabile crisi economica e la guerra per gli aiuti pubblici finisca per deteriorare ancora un clima sociale già messo a dura prova.

E dopo il Corona Virus E apra la strada a soluzioni di impronta demagogica e autoritaria. È vero, non siamo più a un secolo fa, quando la devastazione della Prima Guerra Mondiale aprì la strada al fascismo. Ma in giro c’è ancora (e ci sarà sempre) gente senza scrupoli, pronta a sfruttare le paure della gente per lucrare quattrini e  posizioni di potere.

Silvestrini, Celentano, Veltroni… ci contano proprio

Comunque: ho voluto riportare qui sotto le prese di posizione di tre personaggi molto distanti tra loro. Un ambientalista noto e apprezzato come Gianni Silvestrini, un uomo di spettacolo amato e controverso come Adriano Celentano, “il re degli ignoranti”, e Walter Veltroni. Sono più ottimisti del sottoscritto. E voi?

E dopo il Corona Virus
Gianni Silvestrini

La crisi Covit si può affrontare con misure drastiche, e verrà superata come si insegna la Cina. Quella climatica invece non potrà che aggravarsi… Penso però che nulla sarà come prima dopo questa batosta, e che stili di vita e modello economico fortunatamente cambieranno. Gianni Silvestrini, direttore dl Kyoto Club e di Quale Energia, su Twitter  (clicca qui)

Ho paura, stiamo attraversando un momento storico, ma la paura è un atto di coraggio. Ad esempio, il  coraggio di non uscire di casa. O di fare scelte appropriate da parte di chi ci comanda. L’Italia si sta comportando bene, mi preoccupano di più gli altri Paesi. E dopo il Corona VirusComunque la paura c’è, ma dobbiamo avere freddezza, combatterla, poi quel che deve succedere succede. Ma tutto questo mi sembra un avviso. L’inquinamento è fermo, le città si fermano, c’è meno violenza… in qualche modo tutto questo ci cambierà, ci sta già cambiando…. Adriano Celentano  con Lilli Gruber a Otto e mezzo (qui il video).

Anche noi, ciascuno di noi, uscirà diverso da questo inimmaginabile incubo. Sulla rete, in cui ormai dilagava l’odio -la password del nostro tempo, secondo la felice definizione di Stefano Massini- si sta facendo strada un nuovo sentimento. Forse figlio solo del momento che stiamo vivendo. Ma non è un momento che si dimenticherà. Mai. Walter Veltroni, Corriere della Sera, 12 marzo.

— E dopo il Corona Virus? Leggi anche i tre scenari di Mc Kinsey: recupero rapido, rallentamento globale o pandemia e recessione.E qui: anche l’auto elettrica va in quarantena

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16 COMMENTI

  1. AVVISO

    Siare che sta producendo a ritmi disperati i ventilatori polmonari per le terapie intensive sta cercando dei softwaristi abilitati in linguaggio C++

    SIARE ENGINEERING INTERNATIONAL GROUP SRL
    Via Giulio Pastore, 18,
    40053 Crespellano-Valsamoggia (BO), ITALY
    Tel: +39 051 969802 – Fax: +39 051 969809
    Email: mail@siare.it

    http://www.bolognatoday.it/cronaca/coronavirus-terapie-intensive-ricoverati-ventilatori-siare.html
    https://www.open.online/2020/03/13/coronavirus-dentro-unica-fabbrica-respiratori-terapia-intensiva-pronti-impresa-titanica/

  • Bella notizia!

    Grazie a questo circuito multiplo riescono a ventilare due pazienti con un solo ventilatore.

    L’idea di questo circuito multiplo per ventilatore polmonare per più pazienti si deve al professor Marco Ranieri, ordinario dell’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche, insieme ai colleghi lombardi Dott. Alberto Zanella del Dipartimento di Anestesia-Rianimazione e il professor Antonio Pesenti Direttore di Dipartimento Direttore di Unità Operativa Complessa del Policlinico di Milano.

    Il video dell’idea:
    https://www.modenaindiretta.it/un-ventilatore-polmonare-due-pazienti-prototipo-creato-mirandola-video/

    • hai ragione. Abbiamo ancora problemi a convincere tutti a non fare sciocchezze. L’unico dopo che vorrei è quello che doveva essere un prima dal punto di vista del coordinamento politico economico : Stati Uniti d’Europa

      • Purtroppo gli Stati Uniti d’Europa, se non consapevolmente sperati e auspicati dalle giovani generazioni, ma almeno da loro fruiti tramite l’euro, Schengen ed Erasmus, sono frenati non solo, come è facile ovviamente intuire, da quegli stessi politici che vogliono uscirne e, incoerentemente, gridano stracciandosi le vesti perché l’Europa non fa nulla (Ursula von der Leyen dovrebbe incenerire Salvini e Meloni con un “Ma de ché, aho?”), ma anche da quegli stessi che si proclamano europeisti convinti il martedì, il mercoledì e anche il giovedì (gli altri giorni non lavorano).

        In una Unione europea federale, infatti, tutti i “politici nazionali” italiani, tedeschi, francesi, spagnoli… – politici contro e politici a favore – verrebbero evidentemente sminuiti in certe materie in favore dei corrispondenti ruoli centrali. Per questo siamo in stallo e impreparati ad affrontare fenomeni di dimensione continentale e mondiale come sempre più spesso vedremo nei prossimi decenni.

      • Per chi lavora in un ufficio pubblico o con tanti colleghi, l’imperativo è: NON DISTRARSI.

        Dobbiamo attuare una prevenzione personale anche perché molti uffici non vengono sanificati, i pavimenti non sono lavati come dovrebbero, così i bagni e le auto di servizio.

        RICORDATEVI
        Disinfettiamo ogni giorno il badge, le chiavi dell’auto e le chiavi del caffè.

        AL MATTINO
        Infiliamo le mani nelle maniche appena scesi dall’auto con il badge già in mano
        Apriamo le porte con il gomito
        Non tocchiamo il corrimano
        Non incrociamo MAI persone sulle scale
        Non sostiamo MAI sulle scale
        Non usiamo l’ascensore
        Prima di entrare in ufficio laviamoci le mani uno per volta
        Chiudete il rubinetto con il tovagliolino
        Apriamo tutte le porte con il tovagliolino
        Per evitare altre persone nel caso ci sia pubblico usate le scale antincendio.

        IN UFFICIO DISINFETTIAMO con i tovagliolini di carta presi in bagno dopo aver lavato le mani prima di entrare o i guanti (chi li ha):
        maniglie porte e finestre
        braccioli sedia
        tastiere
        mouse
        telefoni
        interruttori
        scrivania anche sotto
        prese armadio
        termostato
        tastiera stampante
        BUTTIAMO subito Guanti, Mascherine e Tovagliolini nel cestino dopo averli usati.

        RICORDATE
        Ogni 2 -3 ore disinfettiamo le mani

        Per parlare tra di noi:
        Usiamo il telefono
        Se proprio dobbiamo, perché è indispensabile, stiamo sull’uscio non entriamo in uffici dove c’è già una persona
        Parliamo lontani e mettiamo sempre davanti alla bocca un foglio di carta che buttiamo.
        Se dobbiamo uscire per un sopralluogo portiamo la mascherina e i guanti.

        Pausa

        Se usiamo la macchinetta del caffè, uno per volta, prima di scendere a bere il caffè LAVIAMOCI SEMPRE le mani, schiacciamo tasti con il tovagliolino, non toccate lo sportellino, beviamo il caffè in solitudine e RILAVIAMO le mani prima di entrare in ufficio.

        Usiamo l’auto di servizio solo con i guanti.

        Se dimentichiamo qualcosa rischiamo Noi e tutti gli altri, anche a casa.

        APPLICATE TUTTI IL PROTOCOLLO E PENSATE A PROTEGGERVI SEMPRE DA QUELLO CHE FATE.

        http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4237

  • Tedeschini: “soluzioni di impronta demagogica e autoritaria”. Concordo, verosimilmente nelle puntate successive al corona virus si vedranno i tentativi in quel senso. Basta ricordare Milton Friedman (pro) e Naomi Klein (contro), quando al disastro sanitario/umanitario seguirà quello economico. Abbiamo visto una proposta shock proprio ieri da Boris Johnson: chi deve morire, muoia e scurdammece ‘o passato.

    Non si sa chi sarà la vera o una delle vere vittime dei disastri.

    Non la Cina, che ha chiuso militarmente la provincia dello Hubei (58.5M di abitanti), demograficamente equivalente all’Italia (60M di abitanti), ma che rappresenta solo poco più del 4% della nazione, mentre l’Italia rappresenta il 13.5% di quella UE che sta per subire la stessa dolorosa sorte.

    Forse la UE, che è all’ultimo appello per essere promossa nazione di livello continentale o scomparire come inconsistente velleitario progetto politico e sociale, minacciata dal vecchio partner atlantico che ora soffia sulla Brexit, Italexit e sulla NATO, dall’amico-nemico al di là degli Urali e pressata a sud dalle migrazioni crescenti causate da guerre, miseria e clima. USA e Russia guadagnerebbero dal suo dissolvimento: un concorrente in meno e un’ottimo capro espiatorio per il COVID-19 (ieri Trump ha già provato ad usarci in tal senso).

    Forse gli USA, lo UK e il Giappone, che stanno sottovalutando un fenomeno a sviluppo esponenziale (Elon Musk docet con Tesla), ritenendo di “avere tempo” e modo per reagire senza danneggiare l’economia quando dovesse essere necessario?

    Silvestrini: “La crisi […] verrà superata come [c]i insegna la Cina.” Il messaggio che passa è che la democrazia, con la sua strutturale ed esasperante lentezza e la fastidiosa necessità di formare ed educare i popoli, non è una ricetta buona in caso di crisi planetarie. Nella gara che si scatenerà dopo il 2050 tra le dittature USA, Russa e cinese chi vincerà?

    Celentano: “in qualche modo tutto questo ci cambierà, ci sta già cambiando”. Ovviamente intende un cambiamento culturale, sociale, non del singolo, dell’uomo. L’uomo non cambia.

    Veltroni: “inimmaginabile incubo”. Incommentabile, soprattutto detto da un cinefilo, visto che Hollywood ne ha persino fatto un film – “Contagion” (2011) di Steven Soderbergh – che molti considerano un orrifico prequel del presente.

    • 1) gli USA sono una dittatura solo nella mente malata di quelli di sinistra. Quando gli USA erano già una democrazia Garibaldi e Mazzini erano lì ad imparare come portarla in Italia.
      2) quello che succede in Europa, l’autodistruzione dell’Unione, è solo male autoinflitto grazie alla stupidità, miopia ed egoismo francese e tedesco. Se questo continente collassa su se stesso dipende sempre e solo da queste due nazioni arroganti
      3) la Cina ha dimostrato di essere un gigante fragile incapace di affrontare le emergenze al momento giusto, imprigionando il medico che aveva messo in allarme, mentendo alla opinione pubblica mondiale e rimediando come sa fare ogni dittatura militare. Da ciò abbiamo capito che la Cina va espulsa dalla catena produttiva di ogni prodotto strategico, che siano medicine o prodotti medicali, automobili o elettronica.
      4) Russia cosa? Ha fatto qualcosa?

      Aprite gli occhi, patetici sinistroidi. Volete investire migliaia di miliardi in green new deal, inefficienti pannelli solari, inaccettabili colate di cemento per tenere su migliaia di pale eoliche che deturpano i paesaggi e non siete capaci di gestire l’immondizia delle città, le buche nelle strade, gli ospedali per affrontare una pandemia? Ma ci siete o ci fate? Per fare funzionare la sanità italiana perfettamente contro una pandemia simile bastavano 5 miliardi in più ogni anno. Ognuno dei vostri più stravaganti e patetici piani di green new deal toglierebbero minimo 100 miliardi al bilancio dello stato PER RIDURRE LA CO2 CHE DÀ NOIA AI GRETINI? MA SIETE DI FUORI? l’Europa che vuole investire 1000 miliardi nel Green New Deal e poi non è capace di farci arrivare mascherine e respiratori del valore di 20 milioni a dire tanto.. il Green New Deal é solo una mega truffa per rubare denaro pubblico ed arricchire i signori della finanza. Alle prossime elezioni il Green New Deal sará la carta igienica dei programmi elettorali.

      • 1) consecutio temporum

        2) tu vuoi vincere la lotteria senza comperare il biglietto

        3) La Cina, come altre nazioni asiatiche, conosce il nemico, perché ha affrontato SARS e H1N1 da pochi anni: scavalcati i funzionari di Wuhan, ha chiuso tutto, come Corea del sud, Taiwan e Singapore.

        4) Hai ragione: dopo il 2036 non ci sarà Putin, quindi non vale per il 2050. Probabilmente la Russia allora sarà come la Svizzera.

        Ok, non sarò patetico, non sarò sinistroide, ma apro comunque gli occhi su veemente esortazione di Bartolozzi Luca. Anche le orecchie. Tira fuori il tuo piano. Però lasciami mettere le mani avanti. Ti dico subito che, se è come quello di Johnson per il Corona virus, scusa, io preferisco vivere!

        • Non metterti mai a discutere con un cretino: ti porta sul suo terreno e ti batte. Non so perché, ma è una vecchia regola che spesso mi frulla in testa. Soprattutto da ieri, quando ho letto che Trump ha offerto un miliardo di dollari a un’azienda tedesca per avere in esclusiva il farmaco anti coronavirus. A proposito di grandi democrazie liberali.

          • Massimo, hai ragione.

            Però qui, la questione è di vita o di morte, proprio come con il Corona virus. La differenza è che l’unità di misura della curva del degrado dell’ecosistema del pianeta non è la settimana come per l’infezione da nCOV-19, ma il decennio.

            Quindi se il cittadino italiano/europeo Bartolozzi Sig. Luca alle prossime elezioni vota per Johnson e ulula sotto il palco di cospargerci tutti di gasolio perché fa bene, a me non piace proprio. Perché il suo voto conta come il mio. E se lui vuole suicidarsi, non voglio che trascini anche me con lui e tutto l’ecosistema.

            Perché poi sono certo che Bartolozzi Sig. Luca sarà il primo a ululare perché mancano i ventilatori polmonari, perché quella gente non se ne sta a casa in quarantena. Sarà il primo a additare quei “patetici sinistroidi” sopravvissuti perché non si sono impegnati abbastanza, non hanno battuto i piedi abbastanza per evitare che crollasse tutto.

            Comunque hai ragione: mi asterrò in futuro.

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