E-bus flash: a Reggio Calabria metà bus elettrici, all’Asinara in elettrico, a Sassari debutto a batteria

autobus elettrici

Gli e-bus sono presenti nelle città del Nord, non male neanche Cagliari, ma anche al Sud cresce l’elettrificazione dei trasporti. A Reggio Calabria metà degli autobus sono elettrici, all’Asinara dopo le criticità che abbiamo documentato sull’uso dei veicoli a batteria (leggi) l’ente parco mette a disposizione un e-bus per gli imbarchi verso l’isola. Debutto elettrico a Sassari dove l’azienda ha realizzato in casa le colonnine di ricarica. 

A Reggio Calabria metà degli autobus in elettrico

Non solo al Nord, ma anche al Sud gli autobus viaggiano sempre più in elettrico: nei primi nove mesi del 2025 hanno rappresentato un quarto degli acquisti, come dimostra il caso di Reggio Calabria. Nel capoluogo calabrese metà della flotta è già a batteria, un grande passo sostenibile reso possibile dai 46 milioni di fondi del Pnrr. L’ultimo taglio del nastro nei giorni scorsi con l’inaugurazione dell’infrastruttura di ricarica, ben 67 colonnine e due impianti fotovoltaici da 100 kW ciascuno.

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La stazione di ricarica degli e-bus di Reggio Calabria

Grazie ai fondi europei, Atam – l’azienda di trasporto locale guidata da Giuseppe Basile – ha potuto acquisire 66 autobus elettrici, pari a circa la metà dei mezzi in servizio. La nuova stazione di ricarica, costata 6,4 milioni, a cura dell’azienda Redel,   è stata completata in soli nove mesi e rientra nel progetto complessivo da 46 milioni, portato a termine con quasi un anno di anticipo rispetto alla scadenza fissata per giugno 2026. Il sindaco Giuseppe Falcomatà: «L’iniziativa migliora la qualità del servizio e avrà un impatto diretto sulla quotidianità dei cittadini, incentivando l’utilizzo del trasporto pubblico».

L’Asinara va a diesel ma all’imbarco si arriva in elettrico

Abbiamo scritto dei problemi di alimentazione elettrica nell’isola dell’Asinara (leggi), che ha portato alla protesta degli operatori turistici. Oggi la situazione sembra cambiare: il Parco Nazionale dell’Asinara ha concesso in usufrutto ad ATP Sassari un autobus elettrico Rampini E60. Il veicolo è destinato al Comune di Porto Torres per collegare l’area portuale – punto d’imbarco per l’isola – con il centro cittadino e i quartieri periferici. L’obiettivo dichiarato è «portare le persone verso il Parco dell’Asinara con un mezzo a zero emissioni, unendo idealmente la città e la sua isola nel segno della sostenibilità».

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Il piccolo bus per l’Asinara

L’e-bus è un Rampini E60, lungo 6,11 metri e largo 2,10, con una capienza massima di 31 passeggeri. Nei test condotti da ATP in condizioni di servizio reale – con carichi equivalenti a passeggeri, percorsi misti e climatizzazione attiva – il mezzo ha raggiunto un’autonomia di circa 180 chilometri. Il presidente del Parco Nazionale dell’Asinara, Gianluca Mureddu, ha sottolineato: «Il parco e l’area marina protetta sono impegnati in un ampio progetto di mobilità sostenibile che abbiamo voluto chiamare Asinara emissioni zero, che nei prossimi anni speriamo potrà essere il nostro risultato finale».

E-bus: con il Pnrr 3.800 mezzi, ma i fondi sono alla fine

Si annuncia dunque un vero cambio di passo. Il presidente di ATP, Alessandro Zara, ha rimarcato: «Portiamo cittadini e visitatori verso gli imbarchi per l’Asinara con un mezzo completamente elettrico, silenzioso e pulito».

A Sassari: la svolta elettrica debutta in centro storico, le colonnine assemblate dai dipendenti

Restiamo in Sardegna, dove la stessa azienda di trasporto, ATP Sassari, ha messo su strada i primi tre autobus elettrici Bluebus e-B6 destinati al servizio urbano. Si tratta di modelli lunghi 5,94 metri e larghi 2,20, ideali per muoversi agilmente nel centro storico e nelle aree più congestionate della città. L’acquisto dei veicoli è stato possibile grazie alle risorse del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile (PSNMS). Per Sassari, città con più di 100.000 abitanti, il PSNMS ha destinato circa 1,2 milioni da spendere entro il 2025 e ulteriori 11,1 milioni entro il 2033, per un totale di 12,3 milioni.

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I primi autobus elettrici per il centro storico di Sassari

Nel primo quinquennio sono stati spesi 1 milione per l’acquisto dei tre autobus elettrici (339.000 ciascuno) e 184.303 per le infrastrutture di ricarica. Entro il 2035 si acquisteranno altri venti mezzi elettrici e si completerà la rete di ricarica.
Un elemento di particolare rilievo riguarda la realizzazione degli impianti di ricarica: «L’azienda grazie alle proprie competenze tecniche e al personale interno adeguatamente formato, ha installato e certificato direttamente gli impianti necessari alla ricarica dei primi autobus elettrici». Il fai da te aziendale.

Guarda il VIDEO sui problemi di elettrificazione all’Asinara

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