E-bus: con il Pnrr 3.800 mezzi, ma i fondi sono alla fine

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Autobus elettrici in crescita grazie ai fondi del Pnrr. Ma i fondi si stanno esaurendo. Con le risorse europee sono stati finanziati 3.812 e-bus, di cui 3.173 destinati alle città, pari all’83% del totale. Un fenomeno molto urbano. Anfia lancia l’allarme sulla fine dei finanziamenti del progetto europeo. Si spera nel Piano Strategico Nazionale Mobilità Sostenibile (PSNMS)? Non dispone di risorse sufficienti. I dati dei primi 10 mesi del 2025 confermano la crescita dell’elettrico e la caduta libera delle alimentazioni a gas.

Successo per i fondi del Pnrr, ma presto le risorse a zero

I dati elaborati da IFEL – fondazione Anci, diffusi dal Sole 24 Ore, sulla spesa per gli autobus elettrici con i fondi Pnrr evidenziano come la gran parte del budget, 1,78 miliardi, sono stati spesi per i grandi centri urbani. Chiare le percentuali: 3.812 e-bus, di cui 3.173 destinati alle città, pari all’83% del totale. Uno squilibrio territoriale evidente. Ma grazie all’Europa l’elettrificazione è stata profonda, i fondi però sono esauriti.

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Autobus elettrici di Rampini a Bologna

Lo ha sottolineato Paolo Marini, alla guida della sezione Autobus di ANFIA,  nella nota sulle vendite dei primi 10 mesi dell’anno. «L’esaurimento delle risorse del Pnrr stia già influenzando negativamente il mercato del trasporto pubblico locale. Con il venir meno di questi fondi, il settore potrà fare affidamento soltanto sul Piano Strategico Nazionale Mobilità Sostenibile (PSNMS), che tuttavia non dispone di risorse sufficienti per garantire il necessario rinnovo del parco mezzi».

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Marini però spera sulla previsione contenuta nella Legge di Bilancio, che consente di destinare parte del Fondo Sociale per il Clima agli interventi del PSNMS. Secondo il rappresentante dell’associazione, è fondamentale investire sulla domanda di trasporto pubblico locale «per attenuare gli effetti del sistema ETS2 e promuovere una mobilità più sostenibile».

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I fondi Pnrr per i bus elettrici sono andati soprattutto alle città

Nei primi 10 mesi del 2025 la quota elettrica è al 24,3%, in caduta libera i bus a gas

Nei primi dieci mesi del 2025 il mercato degli autobus elettrici ha registrato una crescita significativa, con 1.081 unità vendute, pari al 24,3% del totale. Questo dato rappresenta un incremento del 74,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, quando le vendite si erano fermate a 621 mezzi. L’accelerazione evidenzia una tendenza sempre più marcata verso la transizione ecologica del trasporto pubblico, sostenuta da politiche di incentivazione e da una crescente sensibilità ambientale.

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Parallelamente, si osserva un calo nelle immatricolazioni di autobus diesel, che passano da 2.633 nel 2024 a 2.306 nel 2025, con una flessione del 12,4%. Questo dato conferma il progressivo disimpegno dal motore termico tradizionale, in favore di soluzioni a zero emissioni. Tuttavia, nonostante la crescita degli elettrici, il diesel continua a rappresentare una quota consistente del mercato, segno che la transizione è ancora in corso e necessita di ulteriori investimenti e strategie di accompagnamento.

Nel panorama delle immatricolazioni di autobus nei primi dieci mesi del 2025, oltre al calo del diesel, si registra una flessione significativa anche per diverse alimentazioni alternative. Il GNL (gas naturale liquefatto) passa da 28 unità nel 2024 a 11 nel 2025, con una contrazione del 60,7%. Ancora più marcata la riduzione per gli ibridi gasolio/elettrico, che scendono da 709 a 261 mezzi, segnando un calo del 63,2%. Gli ibridi metano/elettrico si riducono da 22 a 12 unità (-45,5%), mentre gli autobus a metano passano da 1.212 a 773, con una flessione del 36,2%. Minore in percentuale, ma pesantissima in termini assoluti.

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L’alimentazione a gas in caduta libera

Questi numeri confermano una tendenza: il mercato si sta polarizzando tra il diesel, ancora dominante ma in calo, e l’elettrico, in forte crescita. Le altre soluzioni, pur presenti, faticano a ritagliarsi uno spazio competitivo.  A iniziare dall’idrogeno, in alcune città hanno annullato il bando dedicato (leggi). Attenzione: l’elettrico è in crescita, ma senza risorse e sostegno adeguato l’elettrificazione può subire una battuta d’arresto. Sarà fondamentale l’orientamento e le risorse del Fondo Sociale per il Clima.

LEGGI ANCHE: In bus elettrico sulle Dolomiti e guarda VIDEO

 

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