Il nuovo scooter elettrico di Suzuki si chiama e-Address, monta batterie LFP e punta innanzitutto sulla una grande praticità di utilizzo.
Suzuki ha presentato l’e-Address al Bharat Mobility Global Expo 2025 di Nuova Delhi ed è il debutto ufficiale nel mondo degli scooter elettrici. La casa di Hamamatsu lo fa con un veicolo molto razionale e votato alla praticità. Non a caso è stato svelato in India, uno dei mercati più importanti per le due ruote di piccola “cilindrata”. Tanto che l’e-Address nasce proprio in India negli stabilimenti della Suzuki Motorcycle India Private Limited.
Dalle immagini sembra che lo scooter sia un prodotto già finito, non un concept o un prototipo ai quali spesso siamo abituati. L’e-Address vuole innanzitutto essere un compagno di strada semplice ed efficiente. Lo conferma un design “pratico” e senza particolari cure estetiche.
Come è fatto il Suzuki e-Address?
La cosa più particolare della scheda tecnica del Suzuki e-Address è la batteria litio-ferro-fosfato (LFP). Una tecnologia molto più usata nel mondo delle quattro ruote che in quello delle due. Infatti le prestazioni a parità di peso e volume sono un inferiori, ma in compenso sono più robuste e durevoli. Oltre che meno costose da produrre! Non sono ancora stati diffusi dettaglio su potenza e autonomia, ma si sa che il nuovo scooter di Hamamatsu avrà di tre modalità di guida e di frenata rigenerativa. Non mancherà la retromarcia per semplificare le manovre.
Sarà dotato di un display TFT LCD, sistema keyless e potrà essere connesso allo smartphone. Altro dettagli interessante: i fari sono LED.
Arriverà anche in Italia?
Non si sa se e quando Suzuki deciderà di portare anche in Italia l’e-Address. Il debutto su mercati asiatici e prodotti in loco è la risposta a una chiara esigenza che le case hanno per non perdere quote adattandosi alla richiesta di veicoli a zero emissioni. È il veicolo con il quale Suzuki potrebbe debuttare nel mercato elettrico anche in occidente? Sembra improbabile, non tanto per i contenuti tecnologici, ma per una questione di design e di brand reputation.
E’ un peccato che in Italia non si vendano veri scooter elettrici, come questo. Nel 2009 comprai un Oxygen Lepton usato con 4500km, poco dopo feci la conversione al litio (proprio con delle LFP) ed ora ha superato i 60000km con pochissimi problemi (un connettore sul motore, la forcella e poco altro). Quando non piove e non devo trasportare oggetti ingombranti sostituisce tranquillamente l’auto consumando circa un quinto di energia.
Questa è la dimostrazione che, volendo, è possibile costruire scooter elettrici con affidabilitá a prova di bomba o quasi.. In ogni caso vedo che a quanto pare l’Oxygen ha avuto successo anche in America
https://electricscooterparts.com/oxygenleptonelectricscooterparts.html
e che Lepton non ha abbandonato del tutto la produzione di veicoli elettrici 😉
https://www.modellismo.it/visualizza_oggetto.php?cod=HR2018S&dove=/prodotti/hirobo&lingua=ita
(o è un caso di omonimia ??)