Auto elettrica Dyson, svelato il mistero. Sono stati pubblicati alcuni brevetti della famosa azienda inglese, che progetta e produce elettrodomestici. I documenti riguardano il piano di lavoro per l’attesissimo veicolo a emissioni zero.
Le proporzioni sono croce e delizia per ogni designer e appassionato di automobili. Nel caso della proposta firmata da Sir James Dyson, costituiscono un intrigante enigma. I disegni diffusi in rete rivelano un veicolo con caratteristiche uniche: passo estremamente allungato, ruote di diametro elevato e di profilo ristretto, sbalzi ridotti e parabrezza inclinato. La stessa azienda, però, in un’email inviata alla testata Auto Express, ha dichiarato che la documentazione “non rivela come sembrerà realmente la nostra auto, ma offre un assaggio delle idee che stiamo considerando“.
La regalità di una carrozza moderna
Il materiale descrive un’auto elettrica Dyson con una lunghezza “preferibilmente tra 4700 e 5000 mm“. Altri dati numerici interessanti riguardano il passo (compreso tra 3200 e 3350 mm, superiore alla Rolls-Royce Cullinan), l’altezza complessiva (tra 1600 e 1800 mm) e quella da terra, che dovrebbe essere di circa 300 mm. Per quanto riguarda la larghezza, invece, Dyson asserisce che “potrebbe essere inferiore a 1975 mm“. Cifre importanti, che si trovano su modelli come Range Rover Sport e Velar.
La fiancata mette in evidenza la natura “androgina” del mezzo, unendo le caratteristiche di un SUV con quelle di una berlina di lusso. Proprio la combinazione tra pavimento alto e tetto basso ha influenzato lo schema delle sedute, piuttosto inclinate e disposte su tre file, a effetto digradante (i posti centrali e posteriori sono progressivamente più in alto per avere migliore visibilità ). La proposta grafica esalta così l’abbondanza di spazio generata nell’abitacolo dell’auto elettrica di Dyson, grazie all’assenza del motore termico.
Alla ricerca della leggerezza
La vettura avrà un telaio in alluminio, poiché i progettisti hanno reputato l’acciaio troppo pesante e la fibra di carbonio ancora acerba per soddisfare i requisiti tecnici richiesti. Lo schizzo presenta un pacco-batterie regolare e compatto, probabilmente incastrato e protetto dallo scheletro in metallo del mezzo, garantendo un baricentro basso. Sono poi ben visibili i cerchi da 24″ e dal profilo contenuto. Dovrebbero coniugare la bassa resistenza al rotolamento con la maggiore inerzia (solitamente considerata in modo negativo), aiutando il sistema rigenerativo di frenata previsto nel progetto. Le ruote avrebbero così una più bassa pressione, riducendo l’aquaplaning e la dimensione degli archi passaruota.
Massimo riserbo su batteria e motore
I brevetti di Dyson non svelano dettagli sul propulsore e sull’accumulatore. Tuttavia l’imprenditore ha confermato che la compagnia sta compiendo ricerche su due tipi differenti di batterie allo stato solido. Tecnologia che, in caso produzione, renderebbe superati i generatori agli ioni di litio, grazie all’incremento di densità energetica e alla riduzione conseguente del peso. Data la natura sperimentale di questa tecnica, però, è probabile che i primi modelli saranno equipaggiati con batterie Li-Ion. Una cortina di silenzio avvolge anche le caratteristiche tecniche del motore. Data l’imponenza della vettura svelata, probabilmente serviranno due motrici. Quasi sicuramente saranno sviluppate internamente dalla firma inglese, grazie al know-how acquisito nel mondo degli elettrodomestici.
Credenziali da prima classe, a partire dal 2021
Alla luce di quanto finora svelato (5 metri di lunghezza, 7 posti, batterie e ruote speciali) il crossover sarà quasi certamente un veicolo premium, inserito nell’insidioso e ricco segmento già popolato da Land Rover e Tesla. Ipotesi rafforzata dal recente reclutamento di Ian Minards (ex chief engineer Aston Martin) e Roland Krueger (ex presidente Infiniti). Questi manager, insieme ai 450 membri del team R&D di Dyson, sono impegnati a rifinire il progetto nel quartier generale di Hullavington, in vista del lancio commerciale, previsto nel 2021.
Sebbene l’auto elettrica Dyson sia concepita in Inghilterra, all’interno di un ex hangar RAF del 1938 completamente restaurato, sarà prodotta a Singapore. Dove Dyson ha già stabilimenti attivi nella fabbricazione di digital motors e sta concludendo la costruzione dell’impianto per il settore automotive. L’automobile verrà venduta globalmente. Dati gli investimenti in gioco (si parla di circa un miliardo di sterline solo per il 2019) non si limiterà a una produzione di nicchia. Scopriremo presto la reazione del mercato nei confronti di quest’automobile elettrica di rottura.
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