Due neofiti elettrici impegnati in un viaggio di lavoro di 400 con un’auto a noleggio, una Polestar 2. Com’è andata? Un disastro per ricarica e autonomia? Ecco il racconto e la nostra breve risposta. Per scriverci: info@vaielettrico.it
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Io a differenza di molti non dico cazzate, il 4 giugno rifaccio il giro e sono disponibile ad accogliere in auto chi volesse, pensate non vi chiedo nemmeno la.partecipazione alle spese avendo il rimborso
– Mai detto che Padova osimo siano 400 km quindi evitiamo di inventare
– non mi sembra di aver scritto vanti sui trasferimenti , mi sono limitato a riportare un dato
Quel francesismo non lo riconosco , evidentemente siamo abituati a frequentare ambienti diversi
Potremmo proporle il contrario. Ospitiamo lei su un’auto elettrica di pari categoria. Ci dica quale
Guardi che io accetto volentieri , basta mi facciate arrivare in orario
Dimenticavo, io ho una yaris cross, essendo profano di bev accetto che l’equivalenza la facciate voi
Pronti alla sfida. Ci contatti su info@vaielettrico.it
Guido con enorme piacere in elettrico da ormai tre anni e faccio mediamente un viaggio al mese (10/15 l’anno) di 600/700 km; ogni volta che porto con me un neofita/scettico dell’elettrico il commento finale coincide sempre con quello del nostro amico neofita: “Si può fare!” citando Frankestein Junior.
Concordo con Daniele Sacilotto ed Eugenio Davolio sul fatto che ancora non tutte hanno l’autonomia minima ma soprattutto la capacità di ricarica adeguata in DC per affrontare distanze significative.
È evidente che fare viaggi medio/lunghi con un’elettrica di medio/alta categoria non è ormai più un problema, potrebbe essere un po’ più lungo ma molto più confortevole, conveniente e sostenibile. Il problema è che in Italia anche chi ha un box dove può ricaricarla tranquillamente tutti i giorni e che non fa quotidianamente tanti km non prende neanche in considerazione di scegliere un’auto elettrica che gli permetterebbe di risparmiare ben oltre la metà dei costi di gestione dell’auto e garantirebbe maggiori comfort, sostenibilità, affidabilità. È questa l’anomalia della situazione in Italia.
Ma la domanda che mi viene spontanea è: perché hanno consegnato la macchina con solo il 50% di carica?!?
È capitato anche a me: BEV noleggiata con il 56% di batteria.
Però poi ho capito il perché: perché così uno non deve smazzarsi a riconsegnarla al 100%, cosa che allungherebbe a dismisura il tempo dell’ultima ricarica.
Così invece basta un rabbocco per riportarla al livello di carica iniziale, e via.
Concordo, deve essere sempre consegnata col pieno, in questo caso di ricarica. Strano
ipotizzo..
alcuni noleggiatori danno vetture col pieno.. altri con serbatoio parzial (e livello carburante registrato su contratto); con vetture elettriche magari avere da ricaricare solo 50% batteria agevola il cliente in fase di riconsegna.. e non ostacola troppo quello che la ritira successivamente, che ha modo (se serve) di rabboccare fino anche al 100%…
Nel caso dei due neofiti poi è stato un utile apprendimento delle procedure e il riscontro che non cambian molto le abitudini in viaggio – per chi NON fa pipì nelle bottiglie – visto che basta Prima attaccar l’auto all’HPC e Poi andare in autogrill per le proprie necessità😉
Giusto il tempo quanto tempo lasciate la vostra auto in concessionaria per italiani durante l’anno? Io in quattro anni sono andato tre volte una per sostituire dopo 90.000 km le sospensioni
Io, una volta per il tagliando da 90 euro (MG4). Quindi?
Ho dimenticato di specificare che faccio 22 23 mila chilometri l’anno vorrei vedere il costo di un’auto diesel non di una benzina che magari ne fa molti meno
Nè diesel nè benzina, caro Alberto; la mia è un’auto elettrica
Io faccio minimo 20 mila km all’anno. Minimo. E non ho speso nulla in 3 anni di manutenzione. Se non i tergicristalli, le gomme e i filtri aria. Ma direi che sono manutenzione ordinaria. O vuoi sapere anche il prezzo del liquido per pulire i vetri? 😀
Auto: Tesla.
fai auto-cross ??
Normale usura di qualsiasi auto 90 100.000 km
30 anni di concessionaria (assistenza) .. mai dato per “normale” cambiare a 90000km gli ammortizzatori… A meno che non si stra-carica l’ auto…e/o si usa su percorsi molto accidentati…
Tutto è relativo al veicolo ed all’uso che se ne fa; coupé sportiva di lusso alte prestazioni tagliandino ogni 5000 km o ogni anno , suv americano benzina tagliandino ogni 30000km , furgone diesel europeo ogni 35000km o ogni anno. Suv elettrico cambio filtri epa abitacolo ogni anno. Manutenzione straordinaria come tale quando tocca tocca. Tempo di esecuzione tagliando variano dalla giornata al mese
No, mi permetto di contraddirti su questo.
Ne leggi tanti anche qui di personaggi che dichiarano che su una termica fanno anche 1000 km senza mai fermarsi.
E io sono anche propenso a credergli, perchè dopo aver “fumato” per decenni polvere di particolato ci sta davvero che gli si sia depositata sulla vescica, rendendogliela di piombo e quindi impermeabile.
Ormai con una elettrica premium di qualunque marca viaggiare non è più un problema. Discorso diverso invece per le elettriche più economiche che in caso di gita fuori porta peccano quasi tutte di una pianificazione delle soste di ricarica nel navigatore e necessitano di un utilizzo consapevole del mezzo. Indispensabile in questi modelli la compatibilità con Apple car play o Android auto
“Indispensabile in questi modelli…”
E, mi permetto di aggiungere, una ricarica in DC che sia DAVVERO rapida, cioè almeno 2C e oltre.
Emblematico è il caso della mia Zoe, auto di segmento B: il fatto positivo di avere una batteria da 52 kWh (cioè grande per il segmento) viene totalmente cancellato da quello negativo di avere una ricarica in DC da 50 kW (cioè 1C), che comporta ricariche dal 10 all’80% da 1 ora, cosa molto poco compatibile con l’idea di farci viaggi oltre l’autonomia dell’auto.
I costruttori devono capire che non è su questo aspetto che devono fare economia!!! 🤬🤬🤬
ma magari fosse ricarica 1C… arriva a malapena a 44kw e non ha nemmeno una curva piattissima…
Il punto su cui anche io mi trovo spesso a riflettere è l’ultimo, quello del paragone rispetto 4 anni fa. In Italia si può ormai viaggiare in elettrico senza troppe remote.
A mio avviso, a questo punto serve “solo” rafforzare ancora la rete HPC e portare la DC anche in città, per permettere a chi non ha un box, di passare ad una Ev senza grosse ansie.
Io ne ho fatti 380 di km tutti di filata nel primo viaggio lungo con la Kona 64 e lungo l’autostrada di colonnine non c’è n’era manco una…oggi come descritto sopra è tutto più semplice…
Vorrei trovare quello che con auto termica si fa’ 400 km senza una sosta in bagno e per bere un caffè; una veschica di ferro…., con ricariche normali in autostrada tra 50kw e 100kw, si possono ricaricare in 15/20 minuti circa 20 kw minimo
Giusto a fagiolo, lunedì Torino- Padova perito alle 5 arrivato in sede Padova 8,35 caffè e toilette all’arrivo
La sera , verso le 18,30partito per Ancona( osimo per la precisione)alle 21,15 ero seduto a tavola con i colleghi che mi aspettavano
Ieri mattina partito da osimo per rientrare a Torino fatto sosta ” idraulica ” ad Alessandria ( circa 450km)
Come vede c’è chi lo fa , e senza particolare fatica
C’è chi lo fa non vuol dire che sia necessario (e raccomandabile) farlo. L’autostrada non si paga a tempo e il detto “il tempo è denaro” non vale per i comuni mortali che devono lavorare.
Sei arrivato e sei andato in bagno, quindi il tempo perso è stato lo stesso
Meravigliosa!!!
@Alessio, sono un normale lavoratore , solo con un ruolo e in un’azienda con 32 sedi in Italia e altrettante all’estero e io 2 volte l’anno le visito tutte e mi ci fermo il tempo di una riunione( 3/4ore) o di una veloce soluzione di problemi
@Bertazzo, certo il tempo del caffè è uguale , cambia la ” tazzina” , arrivo parcheggio entro e cominciò la chiaccherata con i colleghi , finito risalgo in macchina e via, nessuna pianificazione, se devo cenare o pernottare guardo i luoghi che mi piacciono e non quelli che piacciono all’auto , tengo l’andatura che voglio e necessito e la volta del rifornimento investo 3/4 minuti , anche qui dove capita, non elemosino qualche centesimo in più o in meno
Ma sicuramente quando sarò pensionato o……fossilizzato passerò alla bev
Sinceramente, mi sembra lei “fossilizzato”, almeno nelle sue convinzioni/abitudini
Ds ci sta dicendo una cosa importante e in gran parte indiscutibilmente condivisibile. Lui ha ragione nel considerare l’auto elettrica di difficile gestione per un uso professionale come serve a lui, i viaggi sarebbero un po’ più lunghi anche se molto più confortevoli. Ci sta quindi dicendo, probabilmente a ragione, che un’auto con motore termico sarebbe migliore per quello 0.2% della popolazione che svolge un’attività come la sua e che deve utilizzare l’auto con queste frequentissime lunghe percorrenze, ci sta quindi confermando, Ds, che per il restante 99.8% della popolazione l’auto elettrica andrebbe benissimo. Io posso condividere la sua tesi.
@volpesalva finalmente una risposta ed un ragionamento da persona seria
Condivido anche il resto che mi riguarda meno ma con una postilla
Credo che chi fa vite lavorative simili alla mia sia sensibilmente più dello 0,2
La saluto con piacere
Fact checking.
1 – La distanza tra Torino e Padova non sono 400 km.
2 – Il tempo senza traffico sono 4h. Difficile tu sia riuscito in 3 ore e 15 a partire ed arrivare alla destinazione. Forse nemmeno se vivi nel casello autostradale e la destinazione è un casello autostradale perchè lavori per autostrade.
3 – Padova – Osimo sono circa 340 km. Non 400 nemmeno in questo caso.
4 – Il tempo senza traffico è circa 3h e 30m. Difficile tu sia riuscito in 2h e 45m. Anche perchè sei partito in serata con un certo traffico. Soprattutto sulle due corsine della BO-PD.
5 – La velocità media nei due tratti con itempi che hai dichiarato dimostra che sei andato ben oltre i limiti. Quindi non me ne vanterei.
in conclusione userò un francesismo romano: a cazzarooo! 😀
Aggiungo. Entrambe le tratte sono percorribili senza soste di ricarica con diverse BEV in commercio.
Mi ero scordato un punto
Lei ha ragione da rivoli ( dove abito , Torino era convenzionale ) a Padova sono solo 392 km
Quando uno ha ragione ha ragione, chiedo venia
Ottima risposta peraltro il comfort di guida di un’auto elettrica e imparagonabile rispetto ad un’auto a combustione. Poi sembra che tutti siano rappresentanti di commercio che viaggiano per milioni di chilometri