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Due incidenti mortali, Revel sospende lo scooter-sharing a NY

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Due incidenti mortali in altrettante settimane a New York City e Revel (qui il sito) decide di sospendere il servizio di scooter elettrici condivisi.

Due incidenti mortali
La giornalista  di CBS News Nina Kapur, 26 anni

Due incidenti, il secondo con una giornalista CBS

Mentre in Italia infuria il dibattito sulla sicurezza dei monopattini elettrici, negli Usa l’attenzione è più concentrata sugli scooter in sharing. Anche perché il primo dei due incidenti è stato fatale per un giornalista della popolarissima rete tv CBS News, Nina Kapur, appena 26enne. La ragazza è morta dopo essere stata sbalzata dal sedile del passeggero di uno scooter Revel di cui il conducente aveva perso il controllo sterzando per evitare un’auto. Particolare che a noi risulta incredibile: né la Kapur né il guidatore indossavano casco, che non è obbligatorio nello Stato. Il secondo incidente è costato la vita al 32enne Jeremy Malave, che a sua volta ha perso il controllo di uno scooter Revel finendo contro un palo. Dai media che hanno riferito dell’incidente non è stato chiarito se indossasse o meno il casco.

Caschi disponibili, ma quasi mai utilizzati

due incidenti mortali
Troppi utenti di Revel circolavano per New York senza casco, a differenza di questi due clienti.

A seguito del secondo decesso, che ha avuto una grande risonanza, Revel ha pubblicato sui social media la notizia della sospensione:Ai riders di New York – da oggi il servizio viene sospeso fino a nuovo avviso. Stiamo rivedendo e rafforzando l’attenzione alle misure di  sicurezza, in contatto con le autorità cittadine. E programmiamo di essere ancora al nostro servizio in un prossimo futuro“. Per noleggiare uno scooter Revel, era sufficiente detenere una patente di guida, ma non un patente specifica per le due ruote. Quanto al casco, l’azienda ne forniva due nel sottosella di ogni scooter, ma pare che spesso lì restassero, senza essere utilizzati, come nel caso della giornalista. Electrek su questo critica Revel, sostenendo che occorreva una vigilanza più attenta sui clienti che non usano la protezione, bandendoli dal servizio.

SECONDO NOI. C’è da riflettere sul fatto che chi utilizza mezzi in sharing tende ad avere comportamenti più disinvolti. Noi comunque rilanciamo la nostra richiesta per quel che riguarda i monopattini, in sharing o no: il caschetto va reso obbligatorio, subito.

 

 

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