Due elettriche (ID.3 e Model 3) sul podio delle vendite Europa

Due elettriche, la Volkswagen ID.3 e la Tesla Model 3, salgono per la prima volta sul podio nella classifica delle auto più vendute in Europa. Un dato clamoroso.

Due elettriche alle spalle dell’eterna Golf, clamoroso

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La Tesla Model 3 al 3° posto in Europa a dicembre.

La ID.3 si è piazzata al secondo posto assoluto, alle spalle dell’eterna Golf, sfiorando le 28 mila unità immatricolate nel mese di dicembre. La Tesla Model 3 non è molto distante: è sul terzo gradino del podio con 24.567 auto vendute, nonostante prezzi non proprio popolari. Queste due elettriche si sono lasciate alle spalle auto molto popolari (e molto meno costose) come la Renault Clio, la Toyota Yaris e la Skoda Octavia. Nella top ten rientra la Fiat 500, grazie all’ottimo apporto proprio della versione elettrica lanciata a settembre, fanno rimarcare in una nota gli analisti di Jato Dinamycs. due auto elettricheNel complesso il mercato europeo ha perso ancora quota (-3,3%), mentre la vendita di “auto con la spina” (elettriche e ibride plug-in) è aumentata del 271%. Merito soprattutto della ID.3, che in alcuni mercati (Olanda, Svezia e Austria) è stato il modello più venduto in assoluto. Mentre in Germania si è piazzato al terzo posto e al quarto nel Regno Unito. Nel complesso “le auto con la spina” valgono il 24% del mercato europeo, praticamente quanto le auto a gasolio (25%). Le auto a benzina valgono il 49%, il restante 2% è costituito da motorizzazioni alternative come metano e GPL. Idrogeno ancora non pervenuto.

— Qui la top ten 2020 delle elettriche nel solo mercato italiano

La 500 elettrica oltre le 5 mila unità vendute a dicembre

Nella classifica delle sole auto elettriche, invece, alle spalle di ID.3 e Model 3 si piazza la solita Renault Zoe, con 16.280 immatricolazioni in dicembre. La Nuova 500e è al 6° posto, superando per la prima volta le 5 mila immatricolazioni in un mese. E lasciando intravvedere che l’obiettivo delle 70 mila unità vendute in un anno non è poi così impossibile. due elettricheDavanti al Cinquino a batterie si piazzano la Hyundai Kona, con 11.150 vetture vendute, e la Nissan Leaf con 5.263. Completano la top ten la Volkswagen ID.4, al debutto con 4.710 unità, la Jaguar I-Pace (4.575), la Volkswagen e-Up (3.723) e la Kia Niro (3.599). Numeri meno sostanziosi, invece, nella top ten europea delle auto ibride plug-in: la più venduta, la Renault Captur, ha fatto registrare 6.112 immatricolazioni, davanti alla Mercedes Classe A (5.460) e alla Seat Leon (5.127). Tutti gli altri modelli col doppio motore, elettrico ricaricabile e termico, sono sotto quota 5 mila, a partire dalla stessa Golf.

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La Nuova Fiat 500 elettrica (foto: Media Emea FCA).

SECONDO NOI. Il dato di dicembre del mercato europeo è clamoroso per molti motivi. Uno su tutti: le due auto in questione, ID.3 e Model 3, sono vendutie solo con motorizzazione elettrica. Tutti gli altri hanno tante varianti tra cui scegliere: benzina-diesel-metano-Gpl-ibride...(M.Te)

 

 

 

 

 

 

 

 

Visualizza commenti (31)
    1. Qui si va sui pareri personali; le dico il mio parere che è questo: gli incentivi devono servire per spingere una tecnologia che ha il potenziale di migliorare il pianeta (come è stato per i pannelli fotovoltaici fino a quando non hanno raggiunto maturità sufficiente per competere sul mercato).

      Approvo in pieno questi incentivi che se ci pensa non sono nemmeno chissà che; io ho ricevuto dallo stato 4.000 Euro ma ne ho versati più di 4.000 solo per l’IVA quindi lo stato mi ha pagato con i miei soldi 🙂

  1. Gli incentivi drogano il mercato , non li abbassano i prezzi delle elettriche perché ci sono detti incentivi, alla fine della fiera chi ha una certa possibilità economica di compra il SUV elettrico mega scontato, quelli che non han possibilità economica no, perché comunque costerebbero troppo x le loro possibilità

  2. A parte il mantra del….ci fate venire il tumore…lo volete capire che semmai gli incentivi si dovrebbero dare a chi rottama un euro 0/1/2/3 x comprare ad esempio una panda nuova che di suo costa poco e costerebbe meno con detti incentivi. Chi ha le macchine vecchissime non ha SOLDI x comprare una elettrica e in massima parte pure non ha la possibilità di caricare da casa .

  3. Quindi i poveri cristi che non hanno la possibilità di comprare una elettrica dovrebbero essere vessati ancora di più sulla benzina x far sì che voi vi compriate la elettrica con gli incentivi? Roba da Nobel x l’economia! Complimenti!

    1. Involontariamente ha centrato il punto: e’ proprio da Nobel per l’Economia stabilire con strumenti di politica pubblica che chi esternalizza i costi sulla collettivita’ venga tassato a favore di chi quei costi non li trasferisce.

      1. E certo, la collettività vi paga le macchine 😂, voi introitate , complimenti, volete l’elettrica? Pagatela full

  4. Curiosità insoluta. La VW ID.3 base è indicata su vari siti, incluso EV-database e l’app VW, come versione Pure (330km WLTP), mentre sul sito VW è identificata come versione City (350km WLTP). Si tratta di due modelli distinti, dei quali la Pure uscirà in futuro, oppure la City è la Pure effettivamente commercializzata? Notare che la City non viene riportata né su EV-database, né sull’app VW. Grazie.

    1. Attenzione, la “City” NON è la versione la “Pure”, ma l’allestimento Life declinato su batteria 45kWh (in VW hanno fatto un po’ di casino).
      La “Pure” ha, oltre alla batteria da 45kWh, un allestimento basic e in Germania costa 31.500; in Italia non è ancora commercializzata, lo sarà prossimamente. Per i dettagli sulla diversità fra allestimenti Pure e City, è utile guardare il configuratore tedesco: https://www.volkswagen.de/de/modelle-und-konfigurator/id3.html?—=%7B%22modelle-und-konfigurator_id3_sectiongroup_7331634_featureappsection%22%3A%22%2F%2B%2F0%22%7D#MOFA

  5. Perché non fate un confronto serio di quanto è la riduzione degli inquinanti rispetto ai benzina, e non parlate di come viene estratto il litio dalle miniere

    1. Sono d’accordo,
      inserendo tutto anche le devastazioni del sottosuolo, i terremoti,
      i disastri delle petroliere,
      le malattie portate in africa dall’ENI, malattie che erano sconosciute in quei territori;
      la raffinazione fatiscente che avendo raffinerie obsolete si fa fare leggi per poter bruciare veleni (petroleum coke), sopravvivere e regalare malformazioni neonatali, sterilità, malattie e tumori a tutti i poveretti che ci abitano attorno nel raggio di 30 km e garantire royalties da 100 milioni di euro ai politici delle regioni che le ospitano.
      Del predetto petroleum coke (l’ultimo scarto della raffinazione) che il ministro Ronchi classificò come rifiuto tossico e nel 2002 il governo Berlusconi, Lega, AN fece diventare con un decreto combustibile – – – – i petroli sono sempre meno puri e lo scarto aumenta sempre di più al punto che nella legge viene fatto bruciare a tutte le centrali termiche sopra un certo numero di kw (cementifici ecc.).
      I danni fatti dai pozzi di petrolio alle falde acquifere, i danni fatti dalle evaporazioni dei combustibili.
      Della benzina verde che ha componenti IARC1 (in alcuni distributori sulle pompe della verde c’è il simbolo del teschio)
      L’innalzamento dei nei bambini negli animali di piccola di problemi oncologici nei centri urbani con l’arrivo della verde.
      L’inquinamento (ed il rischio stragi nel caso di trasporto di benzina e gpl) delle autobotti.
      I catalizzatori che dopo un tot di chilometri perdono progressivamente efficienza.
      Dei fenomeni che decatalizzano l’auto per migliorare le prestazioni velocistiche del proprio motore termico.
      E poi sono stanco….ma se fa mente locale o naviga in internet ce n’è ancora, da riempire il sito.

    2. Esistono parecchi studi sul confronto termiche/elettriche. Qui quello dell’università di Eindhoven: https://www.oliver-krischer.eu/wp-content/uploads/2020/08/English_Studie.pdf
      Inutile dirlo, parrebbe che le elettriche siano (parecchio) meno inquinanti.

      Per quanto riguarda il litio, sinceramente non ne so molto.
      Ma i “beninformati” non si sono mai lamentati per le condizioni dei minatori africani che estraggono oro e diamanti in Sud Africa? O di quelle dei milioni di bambini che in Ghana e Costa d’Avorio raccolgono le fave di Cacao?

    3. Mi stupisco che ci sia ancora qualcuno che mette in dubbio la superiorità dell’elettrico…
      Senza scomodare complessi studi al riguardo (e quelli indipendenti fanno preferire sempre l’auto elettrica) le 2 motivazioni che dovrebbero fugare ogni dubbio per quanto mi riguarda sono le seguenti:

      1) L’aria che respiro è quella della città ed è questa che desidero migliori prima di pensare al resto. Cerco d’andare a piedi quando posso ed ogni volta che mi passano vicino un po’ di macchine mi viene schifo a respirare tanto l’aria diventa pesante.

      2) Sicuramente il problema dell’elettrico sono le batterie al litio ma più l’auto elettrica si diffonde più risorse ci saranno per trovare batterie alternative (gli studi ed i prototipi al riguardo sono infiniti). Chi vende è il primo a voler trovare alternative meno costose e quindi meno inquinanti e a meno impatto sociale (miniere).

      Secondo me oggi chi acquista un’auto termica nuova rischia che tra qualche anno non valga più nulla e di non poter più girare in città.
      Certo non avrei comprato un’auto elettrica se non avessi avuto un posto comodo dove ricaricarla.

      1. È proprio questo il punto. Il limite alla diffusione delle auto elettriche, secondo me, è dato dal fatto che non tutti hanno la possibilità di ricoverare la vettura in un box privato. Al netto di tutto, resta comunque il fatto che le elettriche sono l’unica strada per il futuro, se non vogliamo segare ulteriormente il ramo sul quale siamo seduti.

  6. L’ibrido (anche plug-in) non ha senso e la maggioranza degli europei lo ha capito.

    Purtroppo noi italia facciamo parte di quel terzo mondo dove le clientele valgono più dell’ambiente e della salute, al punto che le clientele sono coperte e supportate pure da alcuni giornalisti, giornali e riviste.

    1. Fabrizio Di Silvestro

      Felice possessore di Auris Hybrid…..non tornerei al diesel manco morto. Da cosa evinco che l’ibrido non ha senso?

      1. Fino a qualche anno fa era il meglio per avere città con aria migliore, visto che il motore termico rimane spento per molto tempo… Ma adesso che il mercato ci dà da scegliere fior fiore di auto elettriche librido é destinato a sparire.. Come il termico puro ovviamente..
        Praticamente ho le “rogne” di un termico (tagliandi, poca efficienza, costi…) e non ho i reali vantaggi di un puro elettrico… (non li elenco per non essere ripetitivi)
        Inoltre quel poco che risparmio in città lo perdo appena vado fuori città o in autostrada, visto che sono a benzina…

      2. Sicuramente quando l’hai acquistata tu un senso ce l’aveva, ma adesso molto meno e man mano che l’elettrico si evolve sarà sempre meno.
        I dati riportati nell’articolo indicano quello (se non ho capito male).

      3. Fabrizio, basta che tu tenga per un fine settimana una elettrica pura. Non la molli più. Specie se è una Tesla, supportata dai SUPERCHARGERS.

  7. Una delle conclusioni che traggo da questi dati è che se c’è l’offerta di modelli elettrici, le vendite seguono. Quindi le quote di mercato delle 100% elettriche aumenteranno di pari passo con l’offerta di modelli.
    Nei prossimi anni ci sarà una vera escalation delle elettriche. Mi chiedo solo che effetto potrà avere l’eventuale e abbastanza prevedibile discesa del prezzo del petrolio sul mercato dell’usato termico? Se non c’è una vera “supertassa” sul petrolio, le auto termiche continueranno a circolare per anni.

    1. Le quotazioni future dell’usato, o valore residuo, sono il tema che sta togliendo il sonno a chi le automobili le vende. Un tempo prevederle era molto più facile, con un andamento più lineare. Oggi ci sono troppi fattori in gioco, tra cui le politiche che incentivano le elettriche e penalizzano le termiche, oltre alla citata quotazione del petrolio e tanto altro. Ma i concessionari, sotto la spinta delle Case, pur di vendere sono costretti a ricorrere sempre più spesso a ricorrere a formule finanziarie che prevedono una quotazione garantita in caso di restituzione dopo un certo numero di anni. Ma se sbagliano le previsioni, sono dolori e perdite da portare a casa.

    2. Secondo te la benzina non è già super tassata? E se tassano le ricariche x le elettriche x compensare la perdita di introiti?

      1. No, secondo me la benzina va ancor più tassata (gradualmente) per finanziare ancor di più gli incentivi per convertire il parco auto, ma anche caldaie a gasolio, navi e aerei, a tecnologie più pulite, visto che in gran parte già esistono.

      2. E’ vero che è già molto tassata ma viste le politiche ambientali ed il bisogno di fare cassa lo sarà sicuramente sempre più. L’elettrico verrà tassato probabilmente solo quando in giro una macchina su 2 sarà elettrica (ci vorranno un po’ di anni). A parte il discorso ambientale tassare l’elettrico non è facile nemmeno da un punto di vista tecnico (io ricarico col fotovoltaico ad esempio). Per minimo 5 anni secondo me chi viaggia in elettrico non dovrà preoccuparsi di altre tassazioni se non quelle già presenti sull’energia elettrica.

        1. Tu sottovaluti l’erario 😂 , non vi vuole molto x piazzare una tassa, ad esempio un tot a chilometraggio effettuato…

          1. Certo che potrebbe ma ripeto che per almeno 5 anni sono tranquillo che non accadrà. Per questo chi può meglio che ne approfitti ora e non aspetti oltre per passare all’elettrico.

    3. Pensa invece che la conclusione che traggo io invece è che la costante persecuzione legale e indotta dai social delle auto tradizionali, insieme ad un vergognoso trasferimento di ricchezza che viene perseguito dirottando le tasse dei meno abbienti verso le tasche di chi può permettersi giocattoli da 50.000 euro ha prodotto questo risultato.

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