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Due anni ai raggi X: Hyundai Ioniq EV “straccia” la Delta diesel

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hyundai ioniq EV

Luigi Argese è un ingegnere salentino appassionato di tecnologie per il risparmio enertetico e la sostenibilità. Cliente e collaboratore di ISET, società pugliese di ingegneria specializzata in consulenza energetica, ha commissionato un’ analisi completa comparativa sulle emissioni e sui costi di due auto di pari categoria: la sua vecchia Lancia Delta diesel e la Hyundai Ioniq EV (leggi anche)con batteria da 28 kWh acquistata due anni fa. Qui condivide con Vaielettrico i risultati.

Il confronto con la “vecchia” Lancia Delta diesel

Di Luigi Angese

In questo fascicolo informativo sono riportati i dati reali rilevati da ISET
nell’utilizzo per due anni della mia Hyundai Ioniq EV 28 kWh Model Year 2019, acquistata
presso la concessionaria Auto Caracciolo di Brindisi e immatricolata il 18/01/2019.
Per fornire un riferimento, tali dati sono stati confrontati con quelli registrati con la mia precedente auto, una Lancia Delta 1.6 Mjt Euro 5. I dati sono confrontabili perché lo stile di guida e i percorsi prevalenti, essendo gli stessi, non influiscono significativamente su essi. Inoltre, l’analisi è stata svolta in un periodo di tempo coincidente con i primi due anni esatti di vita della vettura, in modo tale che le condizioni climatiche, che nei mesi dell’anno sono molto varie e che hanno un’influenza significativa sui consumi dell’auto elettrica, non vanificassero l’oggettività dell’analisi svolta.

Stesso pilota, stesso utilizzo “intelligente”

L’utilizzo prevalente dell’automobile è stato il tragitto casa-lavoro, con alcune
escursioni extra nel fine settimana. Sia con l’auto diesel che con quella elettrica si è cercato di ottenere i consumi più bassi. Per questo, si sono preferite strade extraurbane principali con limite di velocità di 110 km/h per la motorizzazione diesel, mentre si è scelto un percorso più breve, caratterizzato dal passaggio nei centri urbani e da strade extraurbane secondarie con limite di velocità a 90 km/h, per la motorizzazione elettrica. I tempi di percorrenza sono molto vicini, perché, sebbene la velocità media sia maggiore, i percorsi scelti con l’automobile diesel sono più lunghi. 

Lo scopo è quello di fornire dati certi sui costi di gestione di una delle migliori auto
elettriche in circolazione, se non la migliore per efficienza generale, rapportati a quelli di
una moderna auto diesel Euro 5. Alla base di questo confronto, c’è la ricerca del minimo
costo. Pertanto, in entrambi i casi, lo stile di guida è stato orientato all’ottenimento delle
migliori percorrenze e per tutte le voci di spesa si è ricercata sempre la soluzione più
conveniente dal punto di vista economico.

Considerando che vi sono molte differenze tra un’auto elettrica ed un’altra (molto
maggiori rispetto alle differenze che si possono apprezzare tra due diverse auto diesel, ad
esempio), si raccomanda di utilizzare i dati riportati solo se si considera un’auto elettrica
dello stesso modello o almeno con la stessa tecnologia (altre auto della gamma Hyundai
adottano un power pack tecnologicamente analogo).

Una sorpresa? L’efficienza della Ioniq

In due anni, per percorrere 64.500 km sono stati necessari 7454,04 kWh. Da questo dato cumulativo è possibile calcolare un consumo medio di 8,65 km/kWh. In realtà, stando a quanto rilevato dal computer di bordo, la Hyundai Ioniq EV ha
percorso mediamente 11,0 km con un kWh.

Come mai questa differenza? Durante la ricarica non tutta l’energia prelevata viene accumulata nella batteria. Il cosiddetto “rendimento di ricarica” si calcola dal rapporto tra l’energia accumulata e quella prelevata e dipende principalmente dalla qualità del caricabatterie. Nel caso della Hyundai Ioniq EV in esame, il rendimento è stato pari al 78,6%. Il valore è stratosferico. Si pensi che anche nell’auto con motore a combustione interna esiste un rendimento: ad esempio, il rendimento della Lancia Delta 1.6 Mjt, a 100 km/h, è pari al 35,6% (un valore ottimo per un’auto con motore a combustione interna, se si considera che vi sono anche motori con rendimento di poco superiore al 30%). Questo vuol dire che solo il 35,6% del potere calorifico del carburante viene convertito in energia meccanica. L’auto elettrica ha un rendimento più che doppio.

Ma anche rispetto ad altre auto elettriche il valore è più elevato: in alcuni casi (ISET
collauda auto elettriche da molti anni) abbiamo registrato valori appena superiori al 70%.
Nella tabella successiva sono riportati questi consumi medi in rapporto a quelli rilevati
nelle rispettive prove su strada di Quattroruote, che sono molto severe e mirano a testare
l’auto in modo intenso. L’approccio della prova-confronto proposta da ISET, è stato quello di testare i veicoli nel rispetto della sostenibilità ambientale e all’insegna dell’economia di utilizzo, valori aziendali fondamentali e irrinunciabili, proiettati verso l’obiettivo di migliorare il mondo che ci circonda. Questo approccio ha comportato una guida orientata alla ricerca del minimo consumo e del massimo rendimento: il risparmio sui consumi rispetto alla prova su strada certificata di Quattroruote, apprezzabile nella tabella successiva, è pari al 28% per l’auto elettrica e al 37% nel caso dell’auto diesel.

Autonomia oltre 300 km con la mini batteria

Nel primo anno il consumo medio è stato pari a 10,7 km/kWh, nel secondo anno invece si sono percorsi mediamente 11,4 km/kWh, complice una maggiore conoscenza del veicolo e un miglior utilizzo della rigenerazione in frenata.

hyundai inoq ev
Autonomia residua con il 100% di carica

Con questi consumi, la Hyundai Ioniq EV ha garantito autonomie intorno ai 300 km, che
sono tantissimi per un’auto elettrica con una batteria di soli 28 kWh.  Si pensi che il nuovo modello, la Hyundai Ioniq EV model year 2020, ha una batteria di addirittura 38 kWh: con questi consumi garantirebbe 400 km di autonomia.

Stranamente, sul computer di bordo non si è mai visualizzata un’autonomia residua
superiore a 300 km, nemmeno con la batteria carica al 100%, nonostante spesso
(soprattutto con condizioni climatiche favorevoli, in primavera e in autunno) si siano
superati agevolmente i 300 km. Ci siamo accorti che è una limitazione impostata a livello
di software, forse per non illudere il guidatore che si potessero percorrere più di 300 km.

Riportiamo di seguito la fotografia del riepilogo che viene visualizzato appena si spegne l’automobile dopo uno spostamento.

hyundai inoniq ev

Nel riepilogo fotografato, che si riferisce ad uno spostamento in condizioni climatiche favorevoli, sono stati percorsi 70 km con un consumo medio di ben 12,2 km/kWh e al termine del viaggio era ancora calcolata dal computer di bordo un’autonomia residua di 259 km. Quindi,considerando anche i 70 km percorsi, si deduce un’autonomia di 329 km.

Ricarica lenta, fotovoltaico e mai una fast

La potenza media di ricarica è stata di 2,43 kW. Considerando che il caricabatteria di
bordo consente di ricaricare fino a 6,6 kW2, è una potenza decisamente bassa. Le ricariche sono state eseguite prevalentemente di notte con il dispositivo di ricarica in dotazione con l’automobile (MODO 2) e, siccome di notte si hanno molte ore a disposizione, non è stato necessario usufruire di maggiore potenza di ricarica. Tuttavia, l’abitazione dispone anche di una wallbox per la ricarica in MODO 3. Non è stata mai eseguita una ricarica fast (MODO 4). Questa scelta, profondamente voluta, tende a preservare la batteria, perché tali ricariche ne accelerano il degrado. Nei primi due anni di utilizzo dell’auto, complici i consumi bassissimi e la disponibilità di colonnine di ricarica in
MODO 3 sul territorio, non è stata mai necessaria una ricarica fast.

Il 69,9% dell’energia utilizzata per ricaricare la batteria è stata prelevata dall’utenza
elettrica domestica al costo medio di 0,203 €/kWh (considerando non solo il costo del
singolo kWh, ma tutti i costi presenti in bolletta); il 25,2% dell’energia è stata prelevata
dall’impianto fotovoltaico domestico ad un costo di 0,060 €/kWh3; infine, il 4,0%
dell’energia è stata prelevata in MODO 3 da colonnine di ricarica gestite dalla Società
Sagelio al costo medio di 0,179 €/kWh (alimentate anch’esse da fonti rinnovabili); infine,
lo 0,9% è stato prelevato in MODO 3 da colonnine gratuite ubicate presso centri commerciali.

Nella successiva tabella è riportata una sintesi dei costi totali sostenuti e il costo
chilometrico sostenuto per l’energia nei primi due anni (inferiore a 2 centesimi di euro).

Gli altri costi: bollo assicurazione tagliandi

Gli altri costi di gestione dell’automobile sono: il bollo; l’assicurazione RCA; la manutenzione ordinaria. In Puglia, per le auto elettriche, il bollo auto è esonerato per i primi 5 anni. Dal 6° anno in poi, si paga il 25% dell’importo dovuto, ottenuto moltiplicando il dato di potenza omologata riportato nel campo “P.2” del libretto di circolazione (in kW) per 2,58 (che è il costo in € per ogni kW di potenza). La Hyundai Ioniq ha 25,3 kW di potenza nominale, pertanto dal 6° anno in poi il bollo avrà un costo di 18,00 € (incluse le spese di esazione ACI). Il bollo della Lancia Delta 1.6 Mjt costa invece 229,00 €.

L’assicurazione RCA annuale della Hyundai Ioniq EV, per il primo anno, è costata €
330,00, per il secondo anno € 303,00 e per il terzo anno € 210,005. Quella della Lancia Delta, a parità di conducente, classe di merito, storicità dell’attestato di rischio e condizioni, è costata € 835,00 per gli ultimi due anni di utilizzo dell’auto. Nel primo e secondo anno con compagnia assicurativa UnipolSai, il terzo anno con Generali.
Il primo tagliando della Hyundai Ioniq EV è costato € 72,00 ed è stato eseguito il
30/12/2019, dopo quasi un anno. Il secondo tagliando è costato 115,00 € ed è stato
eseguito il 23/12/2020. Su un’auto con motore a combustione interna sarebbe stato
necessario eseguire tre tagliandi dal costo medio di € 300,00.

Ogni anno un risparmio di 2.649 euro

Nella successiva tabella è riportato il confronto dei costi di gestione medi per un anno (con una distanza percorsa di 32.250 km l’anno in media).

Con l’auto elettrica, dunque, si sono risparmiati mediamente 2649,33 € l’anno. Siccome si prevede di tenere l’auto almeno 10 anni, si propone di seguito una stima dei costi di gestione a 10 anni e 322.500 km percorsi.

Considerando un periodo di 10 anni, l’auto elettrica fa risparmiare 26.403,30 €. In realtà, nel tempo, il vantaggio aumenterà maggiormente per via della manutenzione meno onerosa dell’auto elettrica.

Anche le parti ad usura dell’impianto frenante (pattini e dischi freno), infatti, durano di più in quanto il recupero dell’energia in frenata, tipico delle auto elettriche, rende meno necessario l’utilizzo dei freni tradizionali. Inoltre, i componenti della distribuzione non sono presenti sull’auto elettrica, ma sull’auto tradizionale necessitano di sostituzione ogni 100.000 km circa. Infine, la probabilità di un intervento di manutenzione straordinaria, ad esempio a causa di un guasto, è meno probabile sull’auto elettrica perché è molto più semplice dal punto di vista costruttivo e quindi più affidabile.

Emissioni, con la Ioniq due terzi in meno

In questo capitolo si intende calcolare quanto si è inquinato con l’auto elettrica per
percorrere 64.500 km e si vuole confrontare questo dato con l’inquinamento emesso dalla solita auto diesel di riferimento.

L’AUTO ELETTRICA L’energia elettrica non si materializza alla presa, ma viene prodotta
e distribuita attraverso la rete elettrica nazionale. In Italia, per produrre un kWh si
emettono in atmosfera 397 g di CO2 Considerando che si sono prelevati in tutto 7454,04
kWh e che il 29,2% di questi sono stati generati da fonte rinnovabile, in un anno con l’auto elettrica si sono emesse 2,1 tonnellate di CO2 per percorrere 64.500 km.

L’AUTO DIESEL Siccome il carburante non si materializza al distributore, così come
l’energia non si materializza alla presa, bisogna anche considerare l’inquinamento
provocato per la produzione dei carburanti.

Considerando una percorrenza di 22,5 km/l (quella ottenuta alla guida dell’auto diesel), in 64.500 km si sono consumati 2866 litri di carburante, che corrispondono a 2,9 tonnellate di CO2 (per produrre un litro di carburante si emette un kg di CO2). A questo valore, bisogna sommare le emissioni allo scarico dell’autovettura: considerando i 130 g/km dichiarati (il dato dichiarato non è mai reale, ma lo consideriamo per fare una stima cautelativa), fanno 8,4 tonnellate di CO2. In tutto, sempre per percorrere 64.500 km, con l’auto diesel si emettono 11,3 tonnellate di CO2, cioè più di 5 volte le emissioni di un’auto elettrica.

Senza nemmeno considerare che durante la rigenerazione del filtro antiparticolato l’auto
diesel inquina di più (fino a 10 volte) e prendendo per buone le emissioni inquinanti
dichiarate (cosa tutt’altro che sicura), in un solo anno con l’auto elettrica si sono evitate
già 9,2 tonnellate di CO2.

La cosa più stupefacente è che questo risultato si è ottenuto utilizzando l’impianto fotovoltaico domestico solo per il 25,2% dell’energia totale prelevata. Prelevando una maggiore percentuale di energia dall’impianto fotovoltaico, si può evitare almeno un’altra tonnellata di CO2 ogni 30.000 km. Inoltre, anche la produzione di energia si sta convertendo verso fonti più pulite e il contributo delle fonti rinnovabili è in costante crescita. In poche parole, la situazione è già ottima, e non può che migliorare ulteriormente.

E nell’intero ciclo di vita? Meno della metà

L’analisi svolta finora lascia aperta una questione attualissima: l’auto elettrica inquina
davvero meno di un’auto diesel in tutto il ciclo di vita? Cercheremo di fornire una risposta,
sulla base delle informazioni disponibili sulla carbon footprint (tradotto letteralmente:
impronta carbonio) dei processi produttivi in ambito automotive.

Chiariamo innanzitutto quali sono le principali voci di inquinamento che si manifestano
durante tutto il ciclo di vita di un’automobile. Si verificano emissioni:
-allo scarico;
-per la produzione di carburanti o energia;
-a causa dell’usura dell’impianto frenante;
-in manutenzione;
-per la produzione del veicolo.

Abbiamo già riportato all’inizio di questo capitolo la quantificazione delle prime due voci.
Per quanto riguarda la terza, relativa all’usura dell’impianto frenante, l’auto elettrica gode di un enorme vantaggio: la frenata rigenerativa. Dove le altre auto sono costrette a
dissipare energia per frenare, l’auto elettrica invece riutilizza parte di quell’energia per
ricaricare la batteria, e lo fa con una frenata “rigenerativa”.

In questo modo, non si impegna l’impianto frenante tradizionale, il quale si usurerà meno, durerà molto più a lungo, ma soprattutto non originerà polveri sottili per usura dei pattini (è dimostrato che costituiscono un terzo delle polveri sottili presenti nell’inquinamento urbano).

Anche nella manutenzione non v’è dubbio: ad ogni tagliando, l’auto elettrica fa
risparmiare almeno dai 4 ai 6 litri di lubrificante esausto, un filtro olio, un filtro
carburante, un filtro aria motore. Sono rifiuti speciali che vanno direttamente smaltiti in
discarica. Il tagliando, tuttavia, è un intervento di manutenzione ordinaria. Un’auto con
motore a combustione interna, in realtà, presenta sempre anche interventi di
manutenzione straordinaria: oltre all’impianto frenante, di cui abbiamo già parlato, ci sono
altri componenti che si usurano e che può essere necessario sostituire già nei primi 10 anni di utilizzo.

Tra questi, vi sono la frizione, la pompa dell’acqua, la pompa carburante, gli elettroiniettori, la turbina, il motorino di avviamento, le sonde per il controllo delle
emissioni allo scarico, il debimetro, e tanti altri. Ogni qualvolta si sostituisce uno di questi componenti, ovviamente, si provoca ulteriore inquinamento per il loro smaltimento.

Infine, la produzione del veicolo. Produrre un’auto elettrica ha un impatto ambientale
maggiore, soprattutto per la produzione della batteria. Ma questo impatto va conteggiato
una sola volta, perché riguarda solo la produzione del veicolo. Nell’intero ciclo di vita di
un’automobile, questo impatto, come vedremo nel riepilogo riportato di seguito, non è
significativo.

Nella tabella qui sopra si riportano i valori stimati per ognuna di queste voci (almeno
quelle calcolabili, escludendo quelle derivanti dalla manutenzione straordinaria o da un
malfunzionamento del veicolo) in tonnellate equivalenti di CO2 per 10 anni e
considerando una percorrenza di 322.500 km.

Conclusioni, Hyundai Ionic EV vince nettamente

Dall’esperienza diretta, si percepisce la netta superiorità dell’auto elettrica. Oltre all’ineguagliabile piacere di guida, alle prestazioni, alla silenziosità (ridurrà anche l’inquinamento acustico nei centri urbani), alla migliore ripartizione dei pesi, al baricentro basso (la batteria è situata sotto il pianale), all’aerodinamica (favorita dall’assenza di grossi gruppi radianti nel cofano motore), anche i vantaggi economici e ambientali sono incredibili.

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52 COMMENTI

  1. A leggere questi articoli viene solo da ridere.
    Vogliono convincere se stessi della bontà dell’elettrico facendo tornare i conti a piacimento!
    Confronto con una macchina termica sicuramente non all’avanguardia, costi taroccati, stile di guida adatto ad una prova di Quattroruote, non certo ad un uso quotidiano spensierato e intuitivo.
    Per dirne una… assicurazione 300 euro contro 800 e passa della delta???? Io per una Grand Cherokee 5.7 V8 spendo 230 euro all’anno, ma per piacere! E il costo della macchina stessa, che al momento della vendita sarà da buttare via perché con le batterie esauste sarà solo un rottame che nessuno vuole comprare?
    La mia precedente Grand Cherokee, acquistata usata a 18.000 euro, l’ho rivenduta dopo 12 anni a 12.500 euro con svalutazione praticamente ridicola. Fatelo con una elettrica! Dopo 12 anni è solo da buttare. Vade retro……..

    • Se posso essere d’accordo su tutto, c’è una cosa da considerare, chi ha fatto la prova non è una rivista, non va a comprare un auto nuova per fare una recensione su due anni, lo ha fatto con quello che aveva e onestamente è anche più utile per chi pensa a un acquisto, difficilmente starà dando dentro una euro 6dtemp uscita l’anno scorso.
      Certo sarebbe più pratico il confronto con una nuova e con le strade uguali per entrambe, ma non si può chiedere a un privato di fare questo, anzi è stato fin troppo gentile a condividere con noi i suoi dati che prenderemo così come sono, dati.

    • Pensi quel che le pare delle auto elettriche, e vada in pace. Ma non si permetta mai più, signor Pico Pallino, di accusare un lettore con nome e cognome di aver “taroccato” i suoi dati. Chiaro?

    • Ma voglio vedere la RCA perché per un 5,7 non può spendere 280€ se no mi dia la compagnia che mi sposto pure io, comunque con il bollo del 5,7 sa che convenienza se fa due conti le conviene una Tesla 💪💪

    • Comunque il test lo ha fatto con le auto in possesso quello che farebbe ognuno di noi per fare un confronto al passaggio ovviamente è una simulazione, mentre il sig. Luigi lo ha fatto dopo due anni di guida BEV quindi reale, non ha barato sui tragitti, perché io ho fatto lo stesso con la termica no mi sarei mai azzardo a fare il tratto per andare al lavoro passando per i centri cittadini che in consumi mi sarebbero costati un occhio della testa, ma allungando il tragitto e usando la tangenziale il costo per andare al lavoro è il più congruo, anche se così facendo i km sono un po’ di più.
      Ma io farei lo stesso test perché è per il mio utilizzo e non per auto convincermi che ho fatto la scelta giusta, quello lo sempre fatto se no non l’avrei acquista.

    • Io riassumerei, se mi permetti, il tuo più che esaustivo e interessante articolo come segue. Se uno ha una macchina da rottamare (e quindi può avere 10000 euro di bonus…se non finiscono), abita in una villetta con impianto fotovoltaico da 7/9 KWh, non vuole più andare in autostrada perché ha deciso che le strade urbane sono molto più belle e non ha mai fretta, le gite lunghe non le fa più perché boh, bene allora direi che acquistare una auto elettrica è la scelta migliore. Ma mi spiegate per quale motivo la riduzione dell’inquinamento debba per forza passare dalla mobilità privata e non da seri investimenti sulla mobilità pubblica? Vabbè, buon viaggio a tutti.

      • Perché purtroppo il grosso del parco auto è privato e si è visto palesemente l’anno scorso quando ci hanno messo agli arresti domiciliari.
        Il CO2 e il MP10 sono praticamente collassati da lì si è pensato di aumentare gli incentivi destinati ad abbattere inquinamento.

        • Ma se il problema è l’eccesso di mobilità privata, la soluzione non può essere incentivarla ulteriormente o no?! Riguardo al discorso riduzione CO2 durante lockdown, è vero, c’è stata una sensibile riduzione nelle città, ma a livello globale le emissioni di CO2 hanno continuato ad aumentare. Quindi l’auto elettrica può giusto rendere un po’ più vivibili le città, e ancora più ricco Musk, ma certo non possono risolvere il problema dei cambiamenti climatici.

          • Non è vero che non si è abbassato a livello globale, comunque sia le auto incidono è inutile continuare a nascondersi dietro luoghi comuni.
            Intanto partiamo il prima possibile poi dovremmo tutti fare efficientemento energetico di casa, e poi acquisti mirati alla riduzione di spreco energetico perché volere le fragole a dicembre o le banane del sud america meglio una bistecca del contadino dietro casa, era un esempio.

          • Si perché purtroppo i mezzi pubblici non posso soddisfare le esigenze della maggior parte di noi 🤷

          • L’abbiamo scritto migliaia di volte, ma vedo che giova ripeterlo. Un conto sono le emissioni di CO2, un altro quelle di sostanze inquinanti (particolato, e ossidi di azoto le principali). Le prime sono parte dei cosiddetti gas serra, la cui concentrazione in atmosfera genera l’aumento della temperatura globale. Rimangono in atmosfera per decine di anni, quindi continuano ad accumularsi. Durante il lock down le emissioni sono calate, ma hanno continuato ad aggiungersi a quelle dei decenni precedenti portando la concentrazione a 415 parti per milione, livello mai visto sul pianeta da milioni di anno. C’è un limite all’aumento di questa concentrazione oltre il quale la temperatura media del pianeta, che oggi è circa 1,1 gradi superiore all’era pre industriale, schizzerebbe inesorabilmente a 2 gradi e oltre con effetti catastrofici sul clima.
            Particolato e ossidi di azoto (Nox) non incidono sul clima, ma sono dannosi per la salute. L’Oms calcola che solo in Italia le morti premature causate dall’inquinamento siano circa 65 mila ogni anno. In pratica un secondo Covid. Le zone a maggior rischio sono quelle con più traffico, ovviamente, quindi le città. La Pianura Padana è tra le zone più inquinate del mondo. Durante il lock down queste emissioni ebbero un fortissimo calo (fino al 50% in alcuni centri urbani) ma oggi siamo tornati ai livelli precedenti. Questi gas inquinanti degradano rapidamente, quindi non c’è un problema di accumulo. Ma nei periodi di aria stagnante, forte circolaziomne di auto, piena attività industriale, caldaie domestiche a mille il rischio per la salute è altissimo. I veicoli elettrici non emettono nessuno di questi gas.

      • Puro qualunquismo spicciolo il tuo.
        Potrei raccontarti quanti viaggi turistici, con percorrenze fino a 800 km giorno, ho fatto sino ad oggi. 95% della percorrenza in autostrada.
        Bologna Matera, quasi 800 km in 8 ore, con sosta pranzo e ricarica.
        Ma lascia perdere e resta della tua opinione. E succhiati tutto il particolato ed inquinanti vari emessi dalle “stufe”. Anche la mia parte.

    • Infatti, avendo avuto la Delta in questione per quasi 200.000km…furto incendio, assistenza legale, eventuali atmosferici….500 euro, certo dipende anche dalla classe….per il resto non mi esprimo, comunque sempre tutto bello con l’elettrico.

  2. Spaceballs, il sequel.

    Il confronto è interessante ma è di parte, ovvero vale per un utente che si ritrova nelle medesime condizioni.

    Lo hanno già scritto altri ma, così, leggendo il tutto molto velocemente, ecco cosa non torna per molti di noi:
    – il costo dell’assicurazione dell’auto diesel è esagerato. Io pago 284 euro iva inclusa per la mia Abarth 124 spider 1.4 turbo 170cv ed è inclusa PURE la furto e incendio, altrimenti pagherei 244 euro (disponibile ad inviare copia della polizza alla redazione se qualcuno di voi fosse scettico). Non tutti viviamo in Puglia …
    – non si comprende come mai il costo dei pneumatici sia maggiore sulla diesel del 20%, vista l’equivalenza de facto di pesi, coppia e misure dei pneumatici: sarà mica perché con l’elettrica si sono scelte strade più lente?
    – difficile fare il computo sulla convenienza se si includono nello stesso le colonnine free e il fotovoltaico: non tutti accedono alla rete elettrica a queste condizioni, allora tanto vale fare il confronto facendo rifornimento diesel a Livigno, dove non ci sono accise …
    – non si comprende come la manutenzione di una Delta 1.6 mjt arrivi a 450 euro annui. Ho avuto 2 Nissan 350z roadster benzina (3500 v6 da 280cv) e non pagavo tanto di manutenzione … poi i concessionari Lancia non sono cari come quelli Mercedes o Audi …
    – facile ottenere consumi migliori con una elettrica se si scelgono strade più lente. Questo è “barare”
    – ai fini dell’indagine, non ha senso sparare i costi su 10 anni. Considerato un km medio di 32250 km, dopo 10 anni l’auto avrebbe 322500 km e non so neanche come ci arriverà la batteria della Hyundai a quel chilometraggio considerando che avrà subito almeno 1075 cicli di ricarica (e considerando che le ultimissime batterie a stato solido, dopo 800 cicli di ricarica, lamentano una riduzione del 20% della loro capacità considerato un record di efficienza: figuriamoci le performance di questa batteria primitiva). La vita media di un veicolo è molto più bassa (in chilometraggio) e quindi quella differenza paventata su 10 anni in realtà va ridotta a 4, max 5 anni (km medio di un’auto italiana prima della demolizione)
    – nel computo non si considerano i minus della scelta di una elettrica con batteria così piccola: la minore percorrenza d’inverno o con l’aria condizionata accesa, i limiti sulle autostrade, i tempi per gli spostamenti a lungo raggio. Questi “handicap” hanno un costo/valore che varia da persona a persona ma che esiste
    – nel computo non si considerano eventuali rotture del veicolo in particolare dopo i 160.000 km quando si è scoperti da ogni garanzia (lo dico perché l’utente ha proiettato la vita del veicolo a oltre il doppio di questo km, quindi sto ai suoi dati). Se dopo 5 anni di utilizzo gli si rompe un motore, un inverter, la batteria, perde tutto il vantaggio accumulato, cosa che non succede su una diesel i cui costi di gestione rientrano in un range di costi noto (eseguendo regolarmente tutti i tagliandi presso un buon meccanico, cautela che invece non serve per una elettrica perché non c’è modo di prevedere o prevenire la rottura di un inverter o di un motore elettrico)
    – infine non capisco come si possa pensare che una Delta 1.6 mjet diesel fuori produzione da una vita possa costare da nuova 25000 euro quando una ben più costosa Alfa Romeo Giulietta con lo stesso identico motore da 120 cv e con in più il cambio TCT io l’ho acquistata nuova (km 0) 5 anni fa a 17000 euro (cifra finita e pulita, senza un solo euro in più). Ti sfido a trovare una Hyundai EV alla stessa somma

    In pratica: non si possono tirare i dati come più conviene. Non si possono ipotizzare percorrenze stellare (322500 km), costi di listino quando serve (25000 una Delta?) e poi costi reali per “vincere” (io la corrente non la pago, ricarico a scrocco …), non si possono alterare i costi dei pneumatici, usare assicurazioni con prezzi sballati, cambiare strade e andare più piano pur di far vincere l’elettrico. Questo è un confronto truccato che falsa i dati e che non rende giustizia alla realtà delle cose. E meno male che non mi sono messo ad analizzare tutte le voci, chissà che altro scoprivo …

    • Veramente dopo 5 anni un auto va demolita 🤔 assolutamente no la mia dopo 15 anni e 300’000km è giusto giusto appena uscita dal rodaggio di media son auto che fanno 1’000’00di km
      Se tu le demolisci ogni 5 anni qualche problema c’è

    • Non permetterti mai più di scrivere che un nostro lettore trucca i dati, ok? Non ho cancellato il tuo delirio solo per poterti avvertire che al prossimo commento di questo tenore verrai bannato dal nostro sito.

      • Veramente ha scritto quello che il 90% dei commenti pensa.
        Basta pensare al costo dei pneumatici per capire che c’è qualcosa che non torna.
        Le gomme, 205/55 R16 per la Ioniq e IDENTICHE per la Delta (visto che al max monta delle 225 R17), costeranno FORSE 400e tutte (a star larghi eh), montate (di marca ovvio).
        Quindi mi sta dicendo che se andassi da un gommista, mi farebbe più sconto se arrivassi con una EV ?
        Dai, va bene autocompiacersi, ma prendere proprio per fessi i lettori….
        Pensavo di trovare un confronto reale, di esperienza vissuta, niente, solita favoletta raccontata per autoconvincersi dell’affarone.
        Rivediamoci tra 5 anni, con la Delta che avrà forse finito il rodaggio, senza spese particolari se non tagliandi (e non a quelle cifre, mi spiace, se le ha spese l’hanno truffata) e gasolio, mentre la Ioniq con la batteria senza un bel 15% di SoH (e che ricordo, ad ogni inverno si riduce di un ulteriore 30%) vedremo come starà (sperando che non ci sia stato qualche cambio nello standard delle colonnine, perchè al distributore di benzina posso andarci anche con la Lancia degli anni 50, il buco è sempre uguale)

        • Guardi Angelo, le sue chiacchiere interessano zero, così come i commenti di chi scrive senza aver mai viaggiato in auto elettrica. Può approfittare, se crede, dell’esperienza sul campo di chi ce l’ha e ce la mette a disposizione, oppure fregarsene. Ma non mettere in dubbio la buona fede di altri lettori senza uno straccio di controprova.

      • Massimo, non ha detto che ha truccato i dati, ma che ha usato dati falsati quel tanto che basta a spostare di quel tanto che basta alcuni lati negativi a favore della motorizzazione elettrica, cosa che se dovessi parlare al bar con qualcuno che ama l’elettrica mi aspetto faccia, è normale per la mente umana nascondere a se stessa e ad altri alcune piccole cose, chi lavora come giornalista mi aspetto sia in grado di fare una distinzione tra la volontà di alterare i dati e un punto di vista spostato leggermente verso i propri interessi.

        Enzo ha detto alcune cose molto sensate, e alcune altre che si potrebbe tranquillamente dire che sono (allo stesso modo di quanto ho detto prima) un suo punto di vista più ristretto più basato su di sé.
        Ma piuttosto che screditare senza motivare, non sarebbe anche più utile per chi magari non ha il tuo stesso senso critico (problema enormemente diffuso in Italia oramai credo lo sappiano tutti) e legge cose che tutto sommato han senso e le prende tutte per vere… Avere una risposta punto punto per spiegare in modo ordinato cosa sbaglia e cosa no?
        Ora in messaggio separato commenterò cosa secondo me ha sbagliato.. Ma se lo scopo di questa rivista online è fare informazione, non si fa chiudendo la bocca a chi non è d’accordo, si fa spiegando, altrimenti si fa la stessa informazione che fa la durso quando piange in tv per la finta commozione

        Ps, ma solo a me negli ultimi giorni le pagine si caricano a una lentezza assurda? Come se ci fossero tante cose in più da caricare rispetto a prima (penso alla pubblicità non a teorie cospirazionistiche hehe)

          • no no il problema è proprio raggiungere il tasto per aprirli i commenti hehe
            cmq è solo da smartphone da desktop è fulmineo come sempre, è probabile che l’ad provider abbia appesantito un po’ i banner mobile o qualcosa del genere.
            cmq era solo un’osservazione per vostra utlità, so quanto sia importante avere pagine rapide per non perdere utenti

      • Leggo solo adesso e con ritardo la tua risposta Massimo, mi spiace non riuscire a leggere sempre le risposte ai commenti. Mi scuso con l’autore se ha frainteso il senso, ma credo di aver spiegato in modo esaustivo perché ho ritenuto il confronto “falsato”/”errato”/”non condivisibile”/”non sempre applicabile”, etc. Non era mia intenzione, e credo sia emerso chiaramente dal post, dire che l’utente ha postato dati volutamente falsi, mendaci, alterati (non ho scritto che ha mentito sui consumi o sul costo dell’assicurazione), al contrario mi sembra un tipo pignolo e preciso e credo che siano dati assolutamente reali: selezionando però un determinato dataset si arriva a certe conclusioni, normalizzando il dato si arriva ad altre conclusioni. Il problema è sulla correttezza delle conclusioni. In questo senso il risultato dell’analisi da lui condotta risulta “falsato”/”alterato”/”modificato”/”non veritiero”/”non scientifico”/”truccato” (in questo senso truccato, nel senso di alterato) dal dataset scelto. Questo non implica una malafede e non era mia intenzione sottointenderla. In futuro a scanso di equivoci userò altre parole. Tra l’altro la mia analisi non confuta neanche la veridicità dei calcoli dell’autore, tranne qualche punto che mi sembra strano, come il consumo dei pneumatici: si limita ad evidenziare che non vale per tutti e che il suo è un caso molto particolare. Perché ha il fotovoltaico, perché ricarica gratis, perché l’assicurazione auto è molto cara nella sua città, etc. etc. ma è chiaro che se prima fai l’autostrada e poi per ridurre i consumi fai la statale il risultato risulta quantomeno “alterato”/”diverso”/”inaspettato” … fermo restando che alle mie obiezioni si può rispondere con controdeduzioni e con altri dati, all’interno di una interlocuzione che arricchisce entrambi (è già capitato con altri utenti)

        E’ più chiaro così?

    • ciao Enzo, son d’accordo quasi su tutto, ma alcune cose credo sia il caso di puntualizzarle perchè appunto hai commesso lo stesso errore del recensore, ti fai influenzare troppo dal tuo punto di vista calato su di te, dato che altri preferiscono solo dire che spari boiate, magari si apprezza da parte di chi come te, reputa oggi l’elettrico non pronto per le masse ma un vezzo costoso e con troppe incognite alle quali oggi non è possibile rispondere

      -il costo dell’assicurazione, si è vero non siamo tutti in puglia, ma non siamo nemmeno tutti a Lecco o Bergamo o Brescia, ahimè la media italiana è piu vicina ai 500 che ai 200 euro come pura RC ovviamente, poi il furto aumenta molto in base alla zona ma sembra che nella recensione abbia considerato solo RC…da ex assicuratore e da chi non ha disponibilità economica illimitata comunque su una elettrica non metterei mai e poi mai solo rc e cristalli…ma una casco FULL visti i costi delle batterie che saranno anche sicure ma in un tamponamento magari possono danneggiarsi dal dover essere cambiati

      -Pneumatici, qui cè un problema grosso di paragonabilità, non ho visto nessuna elettrica con cerchi da 15,cosa che sulle termiche anche di certe dimensioni sono diffusissime assieme alle 16, nelle elettriche ,,smentitemi se sbaglio, si parte da almeno 17 e in lega (chissà chi ha necessità dei cerchi in ferro quanti km in meno fa) il costo di conseguenza lievita già solo per quello,in più va considerato che già stanno iniziando a mettere in commercio gomme per elettriche che sicuramente quando ci saranno abbastanza modelli saranno obbligatorie e secondo Pirelli oggi costano il 20% in piu rispetto alla stessa versione termica (probabilmente si guadagnerà quei 4 o 5 km di autonomia in più)

      -ricariche free…qua non posso dirti nulla, son tutti convinti che ci saranno colonnine free per il resto della loro vita, ma di certo non baso il mio acquisto su un ipotetico vantaggio che potrebbe sparire in un paio di anni, idem fotovoltaico,per carità va bene se lo ha ma cmq è una sua casistica particolare (comune a chi ha elettrico oggi visto che chi ha piu possibilità economica puo comprare un’auto pagandola di più e avere un garage privato e casa singola con fotovoltaico,nei condomini cè spazio per pannelli utili malapena alle parti comuni

      -la scelta della strada, anche qui nulla da dire, fa cadere completamente tutti i dati successivi che in automatico non sono più paragonabili, mi sorprende come chi sottolinea che è importante lo stesso guidatore per lo stile di guida si perda su una cosa così elementare,oltretutto le strade veloci col termico si fermava a 110 di limite non avrebbe nemmeno avuto l’handicap dei 130. capisco la premessa del voler paragonare entrambe nella loro situazione relativa di minor costo possibile,peccato non sia poi calabile nella realtà visto che se vado a lavoro difficilmente vorrò uscire e rientrare a casa 20 minuti prima e dopo per spendere 50 centesimi in meno al giorno di disel o corrente,,oltre che non tutti possono scegliere 4 itinerari per andare a lavoro,al massimo fai una traversa o un’altra nella maggior parte dei casi

      -il paragone dei km non ha senso, uno non ci sono batterie allo stato solido in commercio sulle auto, secondo una elettrica a 320000km o si include il costo di una batteria nuova a metà dei km o si può tranquillamente omettere la proiezione nei propri calcoli e affidarsi al caso,anche perchè oggi sappiamo esattamente in 10 anni una termica quanti problemi puo avere a 300k km, una elettrica non ne abbiamo la piu pallida idea non cè storicità solo casi singoli e rari che non possono essere presi per buoni, quando avremo 10 milioni di elettriche a quel kilometraggio potremo paragonare per più di tre o 4 anni

      -la manutenzione qua devo farti un osserazione, negli anni i costi sono aumentati a dismisura, sopratutto quando sei obbligato a farla dalla casa per la garanzia, per la clio 1,5 mi han sparato sempre 400€ (comprensivi di pastiglie e dischi che li rovino abbastanza spesso ma è colpa mia non dell’auto) per la ibiza dieci anni prima ne pagavo meno della metà e le pastiglie con neanche cento euro erano belle che cambiate

      -i minus della batteria, dato che l’auto l’ha usata per due anni, trovo difficile pensare che non l’abbia usata come la termica col clima acceso quando serve e spendo quando non serve, l’unico malus non evidenziato è che la batteria piccola fa il doppio dei cicli di una più grande, anticipando il degrado….per completezza anche in estate con piu di 30 gradi cè un degrado di capacità, la metà circa di quello che avviene in inverno a 5 gradi, ma qua ha preso 24 mesi esatti, la media annua è quella che conta dato che i km son costanti tutto l’anno

      -le rotture…si ok…ma a parte la batteria da cambiare possiamo “far finta” che il resto sia comunque più immune dal tempo e usura, anche sulle termiche tanti danno per sottointeso di dover rifare il motore dopo tot km,anche se per esperienza personale su 4 messi portati tra i 350 e i 450k km non ho mai dovuto rifare un motore, anzi era l’unica cosa che funzionava bene rispetto al resto della meccanica, sospensioni braccetti plastiche interne rumorose, apertura delle portiere etc

      – il costo iniziale probabilmente ha preso quello di listino,avrà usato il costo che ha pagato lui quando l’ha acquistata a suo tempo,si ok incide un po nelle considerazioni finali, ma qua anche la persona meno preparata tecnicalmente puo rifarsi il calcolo con qualunque mezzo voglia acquistare non mi pare chissà che problema che fa sballare tutto (certo sarebbe piaciuto che almeno la rottamazione con gli incentivi dell’epoca fosse conteggiata ma si vede che non si ricorda quanto gli han scontato

      aggiungo solo una considerazione che non hai toccato, oggi non abbiamo la più pallida idea delle conseguenze su una elettrica che non stia in garage quando non in uso dato che tutti tutti ricaricano sempre in garage di notte, sappiamo che su una termica ne velocizza di molto il degrado di tutto,plastiche meccanica lamiere etc,su elettrica sopratutto lato batteria e sospensioni (dato il peso quasi doppio) non si sa minimamente quanto incide sia sulla qualita sia sopratutto sul degrado di guarnizioni e isolamenti vari elettrici e per l’acqua
      i cellulari son sempre in tasca al caldo non puoi usarli come riferimento x le batterie e certificazioni ip6x varie

      • Ciao xardus, grazie per la risposta. In verità non considero una elettrica un vezzo, con l’arrivo della MG Marvel R ad esempio si è abbassata e di molto la fascia di acquisto, chi vuole un suv a 32550 dovrebbe prendere quella e non un modello benzina o ibrido. Ci sono altre considerazioni, come le difficoltà per chi non ha una wallbox di proprietà o ad uso esclusivo che mi lasciano perplesso, ma andiamo oltre …

        Sui punti su cui concordiamo vado avanti veloce, per i pneumatici prima di scrivere ho verificato e questo modello usa la stessa misura della Delta (è vero che entrambi i modelli possono anche adottare misure differenti, ma di base si può presumere la stessa misura). Per i tagliandi ricordo che per legge la garanzia vale anche se non li esegui pressi officine ufficiali perché le officine eseguano i controlli previsti dal libretto: questo già consente un risparmio di costo. Ben più difficile sarà trovare un’officina non autorizzata con le competenze per operare sulle vetture elettriche con un risparmio per l’utente finale (già quelle autorizzate le officine non ce l’hanno, figuriamoci le altre).

        Per il resto la critica che avanzo è che non puoi guidare a filo di gas, col clima spento, al massimo risparmio e quindi mi prendi il caso super particolare tuo e poi quando devi prendere la Delta mi scegli il prezzo di listino di 25000 euro (è davvero dura trovare uno che ha pagato una Delta 1.6 jtd a 25000 euro, ma proprio dura, perché sui listino Alfa Romeo e Lancia la scontistica applicata dal concessionario è notoriamente stellare: a titolo di esempio hanno una convenzione con l’albo degli avvocati per cui di fatto avrei potuto prendere la Giulietta a 17000 nuova – e non a km 0 – solo perché mia moglie è un avvocato). Non accuso l’utente di cattiva fede, dico che non puoi applicare 2 pesi e 2 misure: per sé e per l’elettrico sceglie tutti i vantaggi (strade più lente, ricariche dove costa meno, etc.) mentre per l’auto diesel il prezzo pieno di listino, l’autostrada, etc. Non puoi applicare tutti gli stratagemmi per risparmiare con l’auto elettrica e poi, superati i 2 anni e finita la garanzia, continuare a fare il cambio dell’olio alla Lancia con tagliandi proibitivi. Non è in cattiva fede ma compie a mio avviso un errore metodologico, in questo senso contesto le conclusioni.

  3. Interessante, ma numeri un po’ a caso.
    Inutile fare confronti su efficienze energetiche con tecnologie diverse.
    Inutili i confronti con i bolli o altri sconti che valgono solo per qualche anno. Andrebbe poi aggiunto il costo dell’impianto fotovoltaico (6-7000?) che con l’auto termica non serve, altrimenti i conti vanno rifatti con il costo della corrente.
    Ad esempio, a novembre 2021, la corrente è intorno ai 0,47€/kWh quindi 7453×0,47=3500€. Certo prima costava meno, ma come si vede l’elettrica è conveniente solo ad alcune condizioni (garage/casa di proprietà con fotovoltaico/piccoli spostamenti/avere tempo da perdere per le ricariche fuori)

    • verissimo, ma cmq facendosi due conti conviene comunque rispetto a una benzina (che pure lei è salita anche se non come la corrente) se vivi in città e hai frequenti piccoli spostamenti, dove un diesel se lo prendi sei pazzo perchè col fap resti più dal meccanico che in strada
      stando sui 50\60 cent resti cmq in leggero vantaggio economico, guardando solo il costo di ricarica\pieno intendo
      questo va anche a calmierare completamente il fatto che il test è fatto negli ultimi due anni dove il costo del kw a casa è stato il più basso della storia con picchi di 1 centesimo al kw (componente energia)

      ma i 47 centesimi al kw dove li hai pescati? il prezzo di vendita a novembre è tra i 10 e i 15 centesimi al kw, a 47 centesimi di costo medio ci arrivi solo se fai niente come consumo annuo a casa,ben sotto i 2700kw della famiglia media, cosa che se hai un’auto elettrica vai a spalmare di moltissimo i costi fissi indipendenti dal consumo e nemmeno in tutela arrivi a quei costi al kw anzi più facile sei vicino ai 25\28 cent medi se arrivi a 9\10k kw annui (dato che per quei km ha consumato 7500kw)

      è interessante notare quanto sia alto il consumo paragonato a quello che siamo abituati ad usare a casa,7500kw sono il consumo praticamente di 3 appartamenti per un anno, mi fa pensare a quanto ci è sempre sembrato normale come spesa al rifornimento alla pompa ma paragonato a quello che siam disposti a pagare a casa è abominevolmente piu alto

  4. Perché non esistono solo le utilitarie in trent’anni e 15 mezzi non ne ho mai avuti che superavano i 12km/L comunque non l’ho demolita è in mio possesso e la terrò per molti anni a venire visto che ho intenzione di fargli un retrofit, comunque è un americana da 5,15 metri e quasi 18Qt è un 3 litri V6 è un auto che se faccio autostrada a 110km non consuma ( è fatta per fare cost to cost) se faccio città forse arriva a 6/7km/L le mie medie sono 10/11km/L e non da display ma calcolato in anni pieno pieno, come ho sempre calcolato le altre, sono arrivato anche a 12km/L ma illudersi di un numero è solo placebo mentale.

    • Ahhh ok bastava dire che è americana e il consumo ha tutt’altro significato hehe ero solo curioso tranquillo
      Io ho qualche anno di patente in meno ma cmq ho guidato solo europee, anzi praticamente quasi tutte del gruppo VW, skoda octavia (la prima) due A4 del 2002 e 2007 (di famiglia le usavo per i viaggi più lunghi) una ibiza sport, una polo e una 500 aziendali (la 500 me la aspettavo molto peggio mi ha sorpreso) e oggi la mitica clio che va ad aria rispetto a tutte quelle precedenti hehe, ho avuto per un breve periodo una Hyundai coupè, credo sia l’unica con cui consumavo come un idrovora, praticamente l’auto successiva lho pagata col risparmio di carburante e non sto esagerando.

      Retrofit, ne capisco poco di queste cose, intendi trasformarla in elettrico? Che se è così vogliamo tutti una recensione quando lo farai!!

  5. Alcuni passaggi mi sembrano forzati, come i costi di assicurazione (830€??) e quelli sulla manutenzione. (300€ annui??) . Si dice che essendo l’auto elettrica più semplice (solo a livello di motore) non si avranno costi di manutenzione straordinaria, senza però mettere in conto magari guasti a centraline e pacco batterie, in quei casi se fuori garanzia si parla di numeri a doppia cifra.

    Altra cosa forzata sono le tasse : viene considerato per i prossimi 10 anni il bollo, parcheggi ed i costi di assicurazione bassi, ma questo non è corretto. A logica se tutti andassimo in elettrico significherebbe che 2 mangiasoldi come lo Stato e le assicurazioni rinuncerebbero istantaneamente a delle consistenti entrate..impossibile…nei prossimi anni questi benefici verranno amnullati.

    Posso dire con tranquillità che ATTUALMENTE l’auto elettrica conviene, anche di molto per chi ne approfitta, tra incentivi e costi volutamente bassi per incentivare la transizione, ma non pensare minimamente che tra 10 anni la situazione sarà la stessa.
    😉

    • Son d’accordo sulla prima parte, anche perché riflettevo sui costi dei tagliandi obbligatori, finché l’auto è in garanzia sei virtualmente obbligato a farla da officine autorizzate dalla casa, e per la poca esperienza che ho su auto nuove, mi è sempre costato un 20/30% in più rispetto a quando, a garanzia scaduta, ho potuto tornare dal mio meccanico che posso raggiungere a piedi anziché fare km e dover aspettare.
      Dato che sembra molto forte l’intenzione delle case a non distribuire esternamente le competenze necessarie a mettere mano su una elettrica per qualcosa di più che cambiare le gomme (già cambiare dei led che si guastano immagino sia un disastro senza gli strumenti informatici specifici) mi preoccupa parecchio, perché se è vero che han meno usura rispetto alle termiche, i problemi non scompaiono vengono solo rimandati più avanti quando raggiungerà una data usura, penso soprattutto a tutta la parte sollecitata dalla strada e dai dossi, sospensione braccetti etc (anche se ho idea sia gestito diversamente non penso sia cmq immune).
      È anche vero però che se lui in due anni non ha avuto nessun problema particolare… Come fa a dare testimonianza di eventuali costi reali? Non gliene si può certo fare una colpa hehe

      I vantaggi extra, a parte il bollo che in alcune regioni è già dichiarato sarà free per sempre e cmq è già previsto un minor prezzo anche dopo i 5 anni di vantaggi attuali (chiaro possono cambiare idea e me lo aspetto ma tra tanti anni).
      Assicurazioni, accesso nei centri storici, strisce blu… Invece si spariranno come son già spariti sulle auto a gas quando volevano spingerle.
      Le assicurazioni son quelle che mi preoccupano di più, attualmente non hanno uno storico valido sui costi effettivi delle riparazioni, sostituzione dei pezzi etc, ovviamente sono molto bravi a fare calcoli statistici precisi (fossi nei governi guarderei i loro dati per decidere se un rischio vale la pena) ma dato che funzionano sulla mutualità… Al diffondersi di auto molto più costose da riparare e potenzialmente c’è una batteria da sostituire, i costi andranno molto più in alto rispetto a quanto sia ora per le termiche, oggi possono permettersi di “regalarle” per farsi pubblicità e raccattare clienti ma un domani non più.
      Sicuramente saranno previsti sconti cumulativi in base agli adas presenti, un sistema che ti evita di tamponare chi hai davanti anche a velocità basse gli abbassa il rischio di dover essere loro a pagare in caso di incidente, ma tutto questo si riperquotera in un maggior controllo delle assicurazioni, vorranno sicuramente sapere se quel adas era attivo al momento dell’incidente o se magari il conducente lo ha disattivato (penso al controllo trazione in caso di neve o ghiaccio) quindi se ti risarciranno potrebbero darti meno in proporzione allo sconto che hai avuto per un adas che hai disattivato.. È già così per le assicurazioni sulla casa e impianti di allarme non è nulla di nuovo e lo trovo francamente corretto.
      Questo porterà a una maggiore spinta a installare scatole nere dell’assicurazione, o se le avranno interne come le tesla, vorranno accesso, e li poi è facile scoprire che magari andavi a 2 allora in più del limite e non pagare

      • Guarda sulle assicurazioni c’è da dire che fa molto anche la tecnologia del auto, mio suocero aveva una vecchia 500 quella simil Y per intenderci, 900cc ed è passato alla smart fortwo 1.2 paga meno di assicurazione con la stessa compagnia, perché ha tutti i controlli passivi e attivi che l’altra non aveva.
        Poi comunque l’auto elettrica è più rilassante e induce ad andare più piano e in sicurezza, io già prima andavo via tranquillo ma se avevo la brutta giornata il ruggito del motore incentivava lo sfogo, quello che non accade con elettrica, forse sarà questo il motivo che costa meno.

        • si è vero, anche se non è strettamente legato ai soli adas, in generale succede sempre a parità di categoria di auto quando cè una differenza buona di anni tra le due auto, proprio perchè negli anni in generale anche senza adas la sicurezza è aumentata e un’auto piu sicura è più probabile che non causi danni o che li causi di minor entità
          gli adas immagino diano quel qualcosa in più perchè son aggiunte alla sicurezza e non miglioramenti progressivi di qualcosa che già c’era, facile qualche compagnia abbia già iniziato a proporre opzioni di sconto in presenza di alcuni adas rispetto alla sola frenata di emergenza

          la svolta vera dell’assicurazione la avremo con la guida autonoma di 4 livello quando arriverà, l’onere si sposterebbe totalmente sulla casa\sviluppatore sollevandoci dal pensarci, dato che cmq la guida autonoma la pagheremmo nel costo dell’auto (o nel noleggio) non avrebbe differenze territoriali o di genere, sarebbe la vera parità

  6. Troppe forzature per dimostrare, al solito, che un EV è troppo migliore.
    Confrontare una auto progettata 20 anni fa con l’ultino grido della tecnologia,
    Io ho un multijet 1600 assicurato con 360 euro.
    Bisognerebbe descrivere cime mai ha speso 750 euro di tagliandi in due anni.
    Non si parla di velocità.
    Dire che si ricarica sempre a casa equivale a dire che per due anni ho rifornito al distributore del centro commerciale che e quello piu economico. Semplicemente a volte non è possibile.
    Non ci sono stati incidenti o rotture le EV sono piu care da riparare. Basta leggere l’ articolo del sig. Mriano per la Tesla.
    Sopratutto i pannelli da 18 kw e colonnine non piovono dal cielo. Hanno un costo in denaro e co2, andrebbero messi in ammortamento in 25 anni.
    Vedete voi……..

    • Ha letto l’articolo che cita? E’ un puntuale, ma banalissimo riepilogo delle condizioni tariffarie praticate dai principali operatori della ricarica. Sono le stesse utilizzate per calcolare il costo annuo nel nostro confonto.

  7. Ottimi spunti, certo avrei apprezzato il dato standardizzato sul percorso che è fondamentale, cambiare le strade per andare a favore del minor consumo va solo che ad amplificare la differenza a favore del elettrico, quando una termica ha una differenza di consumi molto bassa al variare della velocità, tanto che a questo punto sarebbe stato più utile (per chi si fa i conti sul proprio percorso e non può cambiarlo) che entrambe facessero la strada “cittadina” o entrambe quella extraurbana, è utile invece per tutti coloro han necessità di massimizzare il costo al km (taxi, ncc, trasporto su gomma)

    Altra cosa che mi ha fatto storcere il naso è il paragone con l’efficienza… Come si fa a paragonare l’efficienza del motore a combustione con l’efficienza di carica?
    Mi spiego meglio, il motore termico ha un 30% di efficienza media (il 35 è veramente ottimo) e l’efficienza è quanta dell’energia prodotta dalla combustione viene trasformata in energia meccanica, attenzione non in movimento ma in energia meccanica, che a sua viene convertita in movimento ma anche in elettricità da alternatore, quindi si va a dare una efficienza alla reazione (in questo caso chimica) che estrae energia dalla benzina che è il prodotto che trasforma…
    Se trasliamo dallelettrico, benissimo che ci sia una efficienza del 70 e rotti punti %, ma efficienza di cosa? È l’efficienza dello spostamento della materia prima da un serbatoio (la rete o l’accumulo della Wall) all’altro , possiamo paragonarlo alla efficienza della pompa di benzina e quindi a quanti litri emette rispetto a quanti ne entrano nel serbatoio… Ma non c’entra nulla con l’efficienza del sistema auto…
    Un litro di benzina diventa energia, infatti la potenza dei motori è da sempre espressa in kw, se dobbiamo fare un paragone corretto e standardizzato bisogna invece prendere in esame tutta la catena, quel kw con cosa viene prodotto? In auto termica dal litro di benzina a cui va aggiunto il processo di raffinazione dal petrolio, in auto elettrica invece da un mix assurdo, quindi bisogna vedere l’efficienza dei pannelli, l’efficienza delle centrali a carbone, l’efficienza delle centrali a gas, combustibile, delle centrali nucleari e tutto il resto del bla bla, l’energia è sempre ricavata con una dispersione allucinante di calore,
    Ora so già che mi direte che il motore elettrico ha una efficienza vicina al 100%,si è vero ma non è efficienza, è mancanza di dispersione, l’efficienza e quella che da la produzione di energia, l’auto ha energia elettrica già pronta.
    In sostanza se guardiamo il sistema chiuso dell’auto, la elettrica ha una efficienza altissima vicina al 100% contro un 30 scarso del termico, se invece includiamo l’efficienza di tutto il sistema comprendendo la produzione del vettore energetico è le dispersioni di rete oltre che quelle di ricarica, che possono raddoppiare in caso di wallbox o accumuli alle colonnine visto che c’è una batteria in più che va ricaricata, ecco che la differenza è sostanzialmente nulla, probabilmente ancora a favore del termico ma di una inezia, i sistemi di accumulo meccanici o chimici cmq han dispersioni importanti e soprattutto sono costi che vanno a influire sull’energia a cascata, solare prende il 20% dell’energia potenziale, che va in un accumulo che ne spreca il 20%,viene poi trasportata nella rete con una dispersione del 1 o 2 %, più arriva alla mia Wall che a sua volta ne disperde un 20% (medio tra Estate e inverno rigido), che poi verrà svuotato nella batteria dell’auto con un’altra perdita del 20%, tutti conti che chi opera nel settore è vende energia al pubblico ovviamente si è già fatta da anni e anni e il risultato è il prezzo finale in bolletta

    Ok son pignolo come la m… Lo so, ma su queste cose mi parte il neurone che stava attento a statistica mentre gli altri pensavano alle ragazze della scuola di fronte, tutto il resto apprezzatissimo e ricco di spunti di riflessione, grazie per l’analisi!!

    • Il motore dell’auto ha efficienza del 30% partendo dalla benzina presente nel serbatoio.
      Ma se partiamo dall’estrazione del petrolio, il suo trasporto, la raffinazione, il successivo trasporto, se va bene scendiamo al 10-15%.
      I pannelli FV producono partendo dalla radiazione solare, l’energia di partenza è gratuita e sprecata se non convertita, quindi efficienza 100%.
      Tra conversioni e rendimenti del caricatore di bordo di una auto, siamo a circa 75-80%.
      Quindi 75-80% contro un 10-15%.

      • Come fa un pannello che assorbe quando va bene il 20% della radiazione solare essere efficiente al 100%?😂 Sono stupidi tutti quelli che buttano miliardi in ricerca e sviluppo per portarla a 23/27%?
        Hai comunque una superficie su cui metterlo che non è illimitata, per cui quello sprecato è sprecato punto, non è nemmeno gratis perché il pannello lo devi comprare e deve essere prodotto da qualcuno.

        Non consideri nemmeno che prima di arrivare da te passa da altri accumuli, altrimenti di notte sei sicuro che stai ricaricando con solo le pale eoliche come energia rinnovabile e quindi tutti i conti sul 40% scendono se va bene al 15%,se la wallbox ha una batteria (o la casa direttamente) hai due batterie con due dispersioni…

        Il processo di raffinazione, per inciso, aumenta l’efficienza da petrolio a benzina, non lo dimezzi al massimo lo aumenti, perché nel caso del petrolio (al contrario del solare) quello che viene scartato si usa per tutto il resto dell’industria gommaplastica.

        Però se vuoi si, omettiamo tante cose così ci convinciamo che le elettriche di oggi sono la cosa più efficiente che esisterà mai (al 100% è impossibile fisicamente arrivarci in un sistema reale), tralasciamo le dispersioni di rete, tralasciamo che se l’energia prodotta dalle centrali non viene utilizzata quella è completamente persa (a meno di avere qualche centinaio di gigawatt di stockaggio cosa che nessuno ha)

        Ops tu guarda… L’efficienza delle elettriche e aumentata tantissimo negli ultimi 6 anni… Ma com’è possibile il motore elettrico era già efficiente al 97%…come han fatto? Magia?

  8. La differenza sull’assicurazione è una forzatura troppo accentuata, da 835€ per la Delta a 280€ per la ioniq.
    Non si fa alcun riferimento alla società di assicurazione per la Delta, senza contare che dal terzo anno l’assicurazione della ioniq è stata stipulata con una nuova società più conveniente, e comunque 835€ sono davvero esagerati.
    Per quanto riguarda il prezzo di acquisto in nessuna delle due auto andrebbero conteggiati gli incentivi quindi anche qui un errore abbastanza grossolano.

    Che delusione vedere in un confronto così ben fatto grosse carenze di informazioni sotto questi aspetti!

    • Dici esagerati io pagavo 1500€ con Unipol ora pago 550 con Genialloyd
      Mentre auto che so demolito in sostituzione della EV 340€ di un Opel Corsa 1.0 e 200€ della 500 Action stessa compagnia le elettriche pagano meno oltre che anche auto più moderne pagamento meno, e soprattutto con assicurazione online pagano meno.

      • Io già ne pago 430 online con furto incendio assistenza cristalli bonus protetto e assistenza legale, ma quando prenderò una elettrica la casco full sarà, per quanto mi riguarda, obbligatoria, posso anche risparmiare 50/80€ dalla Rc con elettrica ma la casco su un auto da 30/40k costa abbastanza, perché ok posso acquistarla con incentivi Lombardia e pagarla 10k meno ma cmq il suo valore è quello pieno meno il normale deprezzamento una volta messa in strada.
        Si abito in una provincia fortunata per quanto riguarda i sinistra, se già dovessi trasferirmi a 10km in provincia di Monza pagherei comodo 100/150€ in più all’anno ,questo discorso non vale per tutti ovviamente, anzi… Una volta provai a spostare la mia residenza a Taranto (che so essere un disastro come costi rc) e dai 700 che pagavo passava a 1800€… Ovviamente era un’altra auto e un buon dieci anni fa.. Ma mi aveva fatto impressione

        A proposito, se non è una domanda troppo personale, come furto incendio che valore ti han assicurato rispetto al suo valore a nuovo? E una mera curiosità da ex assicuratore hehe

        • Mai fatto furto incendio e atti vandalici, unica cosa sempre fatta e i cristalli, vivo in isola felice per il momento siamo ancora in una zona tranquilla, comunque ci sono una quarantina di telecamere di sorveglianza pubblica, i due furti avvenuti hanno sparato ai ladri, forse sarà per quello che è tranquilla come zona 🤷
          E un auto vive fuori 365 giorni anno, almeno per il momento, devo convincere il proprietario a farmi sistemare ingresso posteriore così da portare dentro anche l’altra.

          • atti vandalici li fa solo chi vuole sistemare eventuali danni facendo falsa dichiarazione hehe
            il furto\incendio serve perchè se la tua auto va a fuoco e danneggia altro, senza incendio non copre, nulla vieta di sotto assicurare il veicolo volontariamente come valore per il furto incendio per contenere la spesa anche se online non son riuscito a trovarla come opzione, son cose rarissime ma se succedono…
            cmq ti consiglio l’assistenza almeno, metti che non ti danno la sostitutiva in caso di incidente la puoi richiedere in molte circostanze all’assicurazione gratis o a prezzi assurdamenti bassi rispetto a un noleggio

        • Mai fatta con assicurazione, assicurazione faccio sempre e solo quella che costa meno tanto se non vogliono pagare non pagano, visto le brutte esperienze avute dire che qualunque cifra è pagare troppo.
          Ma ho assistenza stradale di due auto con telepass 🤷

      • La mia obiezione non era sul valore assoluto della polizza ma sul delta prezzo confrontato tra le due auto
        835€ sono davvero elevati se confrontati con i 230€ della ioniq.
        so benissimo che ci sono differenze in base alla località di residenza ma se è tutto invariato non possono essere così marcate!
        se nel frattempo chi ha fatto il calcolo dei costi ha cambiato compagnia o residenza le differenze sulla polizza non sono assolutamente da considerare!

    • @za dipende dalla provincia di residenza, ogni provincia ha le sue statistiche di incidenti, truffe, esagerazioni dei costi da parte dei carrozzieri e meccanici etc etc, infatti tutte le compagnie di una cerda dimensione, sono disposte a farti sconti importanti se prendi il vincolo a recarti solo in carrozzerie convenzionate perché li sanno che possono avere i costi pre concordati ed evitano un po più facilmente di essere truffati

  9. Vedo con piacere che dati alla mano fa vincere EV su tutti i fronti, è stata la stessa simulazione che avevo fatto io prima di acquistare la mia prima EV ma andando a sostituire per il 90% un Diesel che fa 10 11km/L quindi un divario molto maggiore.

    Comunque grazie per la sua condivisione nella speranza che anche i più incalliti automobilisti endotermici comincino a vedere il lato positivo della cosa.

    • Scusa Fabio ma… Che diesel avevi che ti faceva i 10 con un litro? Non è polemica ma mi chiedo che mezzo riesca a consumare così tanto hehe , anche con la mia vecchia euro 3 1.9tdi facevo fatica a scendere sotto i 13/14 schiacciando per bene

      Cmq l’idea resta sempre la stessa (per me) l’elettrico è bello utile e divertente, ma non è ancora maturo per farmelo acquistare senza remore come farei con un usato termico oggi (non ho mai comprato auto nuove al massimo km zero), anche se nel giro di un annetto vedessi colonnine decuplicarsi, mi resta troppo pesante l’assenza di una fitta rete di meccanici autorizzati e soprattutto capaci di mettere mano sulle elettriche, so che è solo questione di tempo ma è troppo importante per me (nonostante non abbia mai avuto realmente problemi con le auto ma sapere di poter star tranquillo è importante) e da pessimista come sono vedo le case auto come rapaci a sfruttare l’occasione per centralizzare sotto di loro tutte le officine tagliando fuori gli indipendenti che non riceveranno da nessuno la formazione salvo pagarsela da se, con conseguente aumento vertiginoso di manodopera e ricambi… Se ci fosse già la guida autonoma non mi interesserebbe, se faccio un incidente sarebbe colpa loro e mi daranno un sostitutivo, e quindi so che faranno di tutto per far evitare alle ia qualsiasi danno

  10. Bè che dire una disamina davvero ben fatta complimenti… Ovviamente bisogna ricordare che parliamo di una delle migliori auto come efficienza al pari della kona od ancor meglio.

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