Dubbio di ricarica (a Roma) con gli incentivi in arrivo

Dubbio di ricarica da sciogliere, con gli incentivi maggiorati in arrivo da lunedì 3 giugno. Paolo, un lettore romano, chiede lumi su come organizzarsi. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

dubbi di ricaricaDubbio di ricarica / A Roma ha senso passare all’elettrica se non ricarico a casa?

“Sto pensando di passare ad un’auto elettrica e vorrei un vostro parere: abito a Roma e, almeno al momento, non ho la possibilità di una colonnina di ricarica domestica. Secondo la vostra esperienza, è fattibile il passaggio ad un’auto elettrica? Oppure necessariamente bisogna poterla ricaricare a casa? Grazie“. Paolo Vizzani

Dubbio di ricarica
Una ricarica AC di Enel X in  via Flaminia, a Roma.

Ha senso, ma è bene organizzarsi prima di comprare…

Risposta. Sono tantissimi gli italiani (e non solo) che guidano un’auto elettrica senza avere la possibilità di ricaricare a casa. Si tratta di organizzarsi e i problemi da verificare sono due. Il primo, ovviamente, è se a portata ci sono colonnine di ricarica pubblica normalmente disponibili. Possibilmente con stazioni di entrambi i tipi: in AC fino a 22 kW, per le ricariche normali più lente ed economiche (e più frequenti). E in DC (o addirittura HPC) per le ricariche più veloci, oltre i 50 kW. Queste ultime sono sì più costose, ma permettono di ricaricare l’auto in mezz’ora o poco più e questo in caso di necessità di una partenza immediata per viaggio fuori città… L’altro problema riguarda i prezzi di queste ricariche, su cui è bene indagare prima di acquistare l’auto. Facendo due conti su quanto costerà viaggiare, in relazioni ai consumi effettivi dell’auto. Una volta capito di quali colonnine ci si può servire, si può capire quanto si spenderà e se ci sono app o forme alternative di abbonamento con cui contenere i costi. Sembra complicato, detto così, ma una volta che ci si è organizzati è piuttosto semplice. E comunque a Roma le colonnine non mancano, anche se troppo spesso sono occupate da chi le utilizza come parcheggio…

Visualizza commenti (6)
  1. Eugenio Davolio

    Giustissimo il consiglio della redazione di “mappare” le colonnine di ricarica disponibili attorno a casa e, aggiungo, al luogo di lavoro e ai luoghi dove si reca di solito lasciando l’auto ferma per un’ora o più (supermercati preferiti, cinema, palestra, ecc.).
    Poi, una volta fatta la mappatura, consiglio l’utilizzo dell’app TariffEV, davvero una nano santa per individuare l’operatore alternativo più economico sia a consumo che in abbonamento per ogni marca e potenza di colonnina.

  2. A prescindere dai prezzi di ricarica che a mio parere sarebbero troppo alti (paradossalmente ora costano meno alcune DC (Tesla/Ionity) che AC), dipende anche da quanti km si fanno giornalmente.
    Se è sufficiente ricaricare l’auto 1 volta a settimana, allora ci può stare (magari mentre si fa la spesa, mentre si è fuori a cena, mentre si è al lavoro…), altrimenti, se è necessario ricaricarla ogni 1-2 giorni, non la consiglierei a chi non ha il garage, purtroppo.

    1. Concordo sull’utilizzo e dall’auto… ma io se non avessi la possibilità di caricare a casa NON avrei comprato un BEV a prescindere: con le tariffe di oggi che continuano a salire e il cartello praticato da Enel X e Plenitude… tutto sommato un veicolo di simile categoria diesel costerebbe meno all’acquisto e meno al km, a discapito solo del motore meno divertente (ma per me l’auto è solo un veicolo per muovermi da A a B spendendo meno possibile quindi tutto sommato accettabile)

      1. Concordo che per chi ogni giorno fa molti km un’ auto BEV è sicuramente molto comoda..ma lo è particolarmente se ha un posto auto ove caricare e ..climatizzare (estate e inverno) trovandola già pronta a partire…a costi bassissimi.

        In caso contrario…si devono cercare soluzioni attorno casa/lavoro… ma a parziale ricompensa c’è comunque l’ assenza del bollo x 5 anni, costi di manutenzione annuale molto più bassi (anche meno della metà…ma diffidate da chi dice che non vanno fatti! Ogni vettura va controllata periodicamente! Ne va della sicurezza di tutti…oltre che una maggiore durata del veicolo).

        Una vettura a gasolio (o gas) va incontro a crescenti costi negli anni…per via dei numerosi interventi necessari a cambiare numerose parti .

        Le elettriche, se non hanno guasti, tecnicamente devono periodicamente cambiare filtro abitacolo e rabbocco liquido tergi (si può fare da soli) mentre cambiare la batteria 12V (ogni 3 anni ca) e controlli all’ elettronica e sul ponte..o interventi su raffreddamento batteria trazione sempre in officine autorizzate (a volte ci sono procedure anche per abilitare la batteria 12V…ed altri aggiornamenti SW /diagnosi…ma queste operazioni sono oramai necessarie su tutte le auto moderne).

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