Otto piccole elettriche, ai nastri di partenza. Il meglio dell’offerta mondiale di city car. Il duello, però, non è sull’autonomia o i consumi, ma sull’accelerazione pura: 400 metri con partenza da fermo. Una Drag Race, insomma. La vice Mini Cooper Se con buon margine, ma Honda e e 500 elettrica non sfigurano, occupando secondo e terzo posto sul podio.
La sfida è stata organizzata dal sito inglese Motor1 e pubblicata sul canale youtube del network ThEVox.
Gli otto contendenti della Drag Race full electric sono: Fiat 500 elettrica, definita dal sito “la chic”  Honda e (l’anticonvenzionale), MINI Cooper SE (il go-kart), Mazda MX-30 (il piccolo grande suv), Peugeot e-208 (il leone silenzioso),Volkswagen e-up! (la sobria tedesca), Renault Zoe (la veterana), Smart EQ Forfour (la cittadina elettrica).
Come detto il risultato finale premia Mini Cooper SE, che combina potenza del motore e coppia con un peso relativamente ridotto anche grazie a una batteria abbastanza piccola (32,6 kWh, autonomia WLTP fra 235 e 270 km). Anche Honda non largheggia in batteria (35 kWh) e autonomia, pesa più delle altre, ma sfrutta la coppia (313 Nm, la migliore del gruppo) per svettare nello scatto puro (2,78 secondi da 0 a 50 km/h).
La 500 elettrica ha la batteria più capiente fra le prime tre (48 kWh)e tuttavia il peso inferiore: un buon compromesso, evidentemente, se riesce a piazzarsi al terzo posto assoluto della Drag Race full electric pur con potenza e coppia inferiore alle altre due.
Smart EQ Forfour e Volkswagen e-Up sono le più cittadine: sono le più piccole, hanno le batterie meno capienti, ma anche il power train sottodimensionato e ciò spiega perchè occupano gli ultimi due posti in graduatoria.
Renault Zeo è, fra le otto elettriche testate, quella con la batteria più capiente (52 kWh) e la maggiore autonomia (oltre 330 km): il peso la penalizza. Così come la Mazda MX-30, che è un Suv ed è l’auto più grande e spaziosa del lotto: una cittadina in quanto ad autonomia (200 km), una premium quanto a comfort e finiture.
L’ho scritto anche ad altre riviste del settore…queste prove sono simpatiche ma visto che si stanno diffondendo parecchio in rete, non vorrei che si finisse per perdere di vista la specificità dell’auto elettrica che nasce per inquinare meno (le prestazioni pure dovrebbero venire dopo…e chi ce l’ha…tolta l’euforia iniziale finisce per apprezzare silenziosità , rilassatezza di guida etc etc).
Nulla contro la mini ma soprattutto adesso che l’autonomia è il fattore principale cui guardano i potenziali clienti, i 7 decimi che rifila alla UP (per dire una macchina che conosco) sono nulla nella vita di tutti i giorni, laddove un motore elettrico già di suo fornisce prestazioni impensabili per un’utilitaria a petrolio di pari potenza.