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Dov’è la sostenibilità se dopo 10 anni devo cambiare batteria?

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Batterie LFP della CATL

Dove sarebbe la sostenibilità dell’auto elettrica se dopo dieci anni è necessario cambiare la batteria? E i costi? E il valore dell’usato? Inviate i messaggi a info@vaielettrico.it.

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Ho un’auto di 18 anni. Se fosse elettrica…

punto interrogativoOrmai giornalmente assisto a discussioni, tavolata anche particolarmente accese, tra fautori delle auto elettriche e delle termiche. Ognuno esagera nelle argomentazioni per avere ragione sull’altro.
Per mia natura rimango sempre abbastanza neutro, le novità in genere mi piacciono ma i dubbi, soprattutto in questo campo, non mancano.
Premetto che, non essendo un amante degli spostamenti in auto, ho un’auto di 18 anni con la quale ho fatto solo 12k km.
Arrivo alla vera domanda.
In Europa l’età media del parco auto è circa 11 anni, in italia oltre i 12 (dati recuperati da internet, quindi correggetemi se sbaglio), in genere le case automobilistiche garantiscono il pacco batterie per 7/8 anni. Questo vuol dire che anche loro suppongono che difficilmente si arriva oltre i 9 anni.

upcell allianceLa batteria smette di funzionare da un giorno all’altro. Cosa faccio?

Adesso faccio una proiezione del futuro, del tutto personale e rimanendo nelle mia esperienza e abitudini. Ho un’automobile elettrica di 10, il pacco batterie mi abbandona e il costo per la sostituzione, come sappiamo, e particolarmente salato.
Cosa faccio?
La vendo e ne compro una nuova. Ma chi compra un’auto con il pacco batterie da sostituire?
Mi faccio furbo e la vendo prima che si guasti entro i termini di garanzia, ma chi la compra sapendo che magari entro tre anni potrebbe guastarsi il pacco batterie?
Penso che questa situazione uccida il mercato dell’usato, l’età media del parco auto diminuirà a discapito della produzione di nuove auto e di rottamazioni (rispetto all’attuale) premature a discapito della ecosostenibilità.
È vero che ci sono i test di efficienza della batteria ma, come anche voi avete documentato in più articoli, sappiamo che batterie nuove da un giorno all’altro hanno smesso di funzionare.
Cosa ne pensate?„  Fabio

Nei costi di manutenzione va calcolata la nuova batteria

punto interrogativo

A scanso di equivoci riporto di seguito il link al quale faccio riferimento:

Premetto che non ho niente contro le macchine elettriche che reputo siano il futuro, al momento però, almeno in Italia e in questo momento storico lo sono per pochi.
In primo luogo il lettore che aveva comprato la tesla model 3 fa riferimento ad un impianto fotovoltaico cosa che non tutti possono permettersi per vari motivo, non ultimo l’abitare in un condominio.
In secondo luogo presuppone il fatto di possedere un proprio posto auto, cosa che non in tutti i luoghi di italia è cosi scontato. Io abito a Firenze dove il parco immobiliare è molto vecchio e non tutti i condominio/case hanno un garage o un posto auto dedicato.
Penso quindi che per permettersi un auto elettrica in questo momento occorre una certa disponibilità economica e un posto auto dove durante la notte poterla ricaricare.utilizzare le colonnine pubbliche la vedo al momento dura.
“Questo invece è un quesito che vi pongo, sul quale mi farebbe piacere avere una vostra risposta, senza avere alcun tipo di pregiudizio: Si parla tanto di costi di manutenzione più bassi nell’elettrico, ma quando dopo 10 anni uno si trova a dover cambiare le batterie ho il presentimento che li ripaghi tutti o mi sbaglio? Io prima di distruggerla in un incidente avevo una vecchia yaris benzina del 2006, salvo i tagliandi obbligatori dei primi anni non gli ho mai fatto niente di che, costo annuo praticamente quasi zero, se non la distruggere andava avanti almeno qualche altro anno senza problema, un elettrica me li farebbe 18 anni senza interventi costosi?
Vi ringrazio per l’attenzione posta alla mia e-mail e confido fiducioso in una vostra risposta. Simone

La batteria questa sconosciuta: il degrado

punto interrogativoRisposta- Tralasciando la disputa su auto elettrica per molti o per pochi, per poveri o per ricchi, che ha già raccolto 191 commenti sul nostro blog, parliamo invece di batterie, questione che accomuna le domande di Simone e Fabio.
A volte ci chiediamo come si sia diffusa la convinzione che le batterie al litio delle auto elettriche “ti piantano in asso” appena fuori garanzia. Come se i 7-8 anni e 160 mila km garantiti da quasi tutti i costruttori di EV fossero l’equivalente della data di scadenza su una mozzarella. Perché non vi siete mai posti lo stesso problema per le auto termiche? La maggior parte hanno garanzie molto più brevi ma non per questo ogni automobilista deve cambiare il motore passati i canonici 3 anni.

Fra degrado e fine vita molto ci passa

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Le batterie delle auto elettriche subiscono un degrado progressivo che ne riduce la capacità. Nè più e nè meno dei motori a scoppio, che perdono potenza per l’usura degli organi in moviemento. Mediamente il degrado delle batterie è di 1-2 punti percentuali all’anno. Solo Tesla e Nissal Leaf sono in commercio da un tempo sufficiente per verificare sul campo questi dati teorici. Tesla ha fornito numerii precisi (Impact Report 2022): i suoi modelli più vecchi con ormai 10 anni di vita hanno subito un degrado del 12% dopo aver percorso 320.000 km. E Nissan ha comunque dichiarato che dopo 12 anni le prime Nissan Leaf sono «quasi tutte ancora in circolazione con a bordo la batteria originale» (leggi).
Il degrado è considerato anomalo se prima dei 7-8 anni di garanzia la capacità scende sotto il 70%. In questo caso la batteria, evidentemente difettosa,  vene sostituita gratuitamente. Dove sarebbe il problema?
Poniamo invece che a fine garanzia la batteria conservi ancora una capacità superiore al limite del 70%, ma comunque sensibilmente ridotta. Diciamo fra l’80 e il 90%. L’auto (o la batteria) sono da buttare? No. Avrà ancora un valore sul mercato dell’usato? Pensiamo proprio di sì.
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Un Kangoo elettrico con dieci anni di vita. La batteria è al 60% e l’autonomia è scesa a 80-100 km. Ma Leonardo Spacone ci spiega che l’ha comprata di seconda mano a 5.000 euro e l’ha adibita a spostamenti a breve raggio.
Avrà semplicemente un pò meno autonomia: 240 km anzichè 300 o 160 anzichè 200. Ma potrà ugualmente soddisfare le esigenze della quotidianità spicciola del primo proprietario o di quello che subentrerà. Non sarà il massimo della comodità nei viaggi lunghi, è chiaro, ma nemmeno una termica molto datata garantisce l’affidabilità per affrontarli. Volete un esempio? Eccolo qui, ce lo racconta Leonardo Spacone: La seconda vita delle batterie? Sulle stesse quattro ruote.

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111 COMMENTI

  1. se non avete visto l’articolo di Bloomberg sul macello che sta accadendo in Cina vove ci sono campi e campi con migliaia di EV da Rottamare perché già obsolete ancora prima di essere vendute , molte prodotte da start up fallite, o di proprietà di compagnie di noleggio che non sanno più cosa farne o anch’esse fallite .
    questa sarà la bolla speculativa che arriverà a ruote a quella dell’edilizia che sta già accadendo.

    https://youtu.be/ka8iUzQcxHs

    • Sono auto prodotte prima del 2019, quando in Cina c’erano 500 produttori di EV. Oggi sono un centinaio. Quella bolla è già scoppiata

    • video già sbufalato
      sono EV usate, di auto-noleggi che hanno fatto fallimento, c’era stata una bolla ma di società di noleggi car/sharing, non delle auto

      in alcuni angoli del mega parcheggio ci sono alcune EV nuove, e anche non EV, parcheggio di transito, non abbandonate

      come basta poco per modicare le notizie e fare un video virale..

  2. mi chiedo chi sia ancora così stupido da fare domande o portare proprie convinzioni/supposizioni a “vaielettrico risponde”..
    se hanno già una minima conoscenza del posto, sanno che verranno sbertucciati (come minimo): masochisti?

    PS: niente mi toglie dalla testa che siano nomi fittizi con cui la redazione crea caciara per avere + visualizzazioni.

    • Con questa accusa di malafede Lei ha chiuso con questo forum. Aspettiamo le sue scuse, abbiamo avuto fin troppa pazienza con un maleducato che continua a insultarci senza alcun rispetto. Dovrebbe vergognarsi di diffamare senza alcuna prova.

    • Come definire chi commenta ignobilmente senza contenuti ma solo frecciatine, faccine e sberleffi trolleggianti sapendo che verrà sbertucciato?

    • mi chiedo chi sia ancora così stupido da fare commenti offensivi o portare proprie convinzioni/supposizioni basate sul nulla (a parte il forte condizionamento ideologico)su vai elettrico o qualsiasi altro forum

  3. Mi creda che non è per fare polemica, rimango dell’idea che ognuno dovrebbe avere la libertà di scegliere il mezzo di locomozione che preferisce, senza sentirsi migliore degli altri.
    Detto questo, gli sport motoristici non sono soltanto la Formula1, non credo sia il caso di dover fare l’elenco qua, perché sarebbe un po lunghetto, ma se mi scrivete che l’inquinamento di auto e moto da competizione non è particolarmente impattante sul pianeta, allora credo che non farà molta differenza, se assieme a tutte le auto, moto e barche da competizione, continuerà a circolare anche la mia auto a motore endotermico, non perché penso che la mia auto sia meglio di un elettrica, ma perché è il mezzo di locomozione che mi piace e non ho nessuna intenzione per adesso di sostituirlo, quando sarà il momento, valuterò cosa offre il mercato.

    • Giamma, te lo dico con simpatia, stai ripetendo a sfinimento la polemica
      a me che fa la vittima, come i bimbi, stufa

      ti abbiamo già scritto più volte che nel modo della realtà, non quello della retorica, hai la libertà di scegliere l’auto che ti pare

      vuoi ricomprare un’altra Giulia Turbodiesel o una Hunday 1.6 TD,
      anche se ti costeranno più di una Tesla RWD da 6 secondi e 2e per 100km?

      hai tempo sino al 2035, e poi puoi mantenerla per altri 20 anni, perchè ci saranno gli e-fuel per gli aerei e le auto storiche, e donarla ai tuoi figli

      sostenere fittiziamente e vittimisticamente il contrario è fare polemica,
      che hai inserito tu di forza, in un articolo che parlava d’altro, della durata delle batterie,

      artificio retorico trito e ritrito (argomento fantoccio, attribuire ad altri posizioni e affermazioni di cui poi lamentarsi e sdegnarsi) pompato dai troll sui social media

      poi, cerca di essere tollerante:

      permetti ad altri di pensare che oltre all’importante argomento di trovare una convenienza economica, abbia un valore anche il tema ambientale

      non puoi pretendere di ribaltarlo come un disvalore in nome della tua personale scala di valori

      al tema ambientale, in particolare all’urgenza per il riscaldamento globale, do un valore anche io, anche se per il momento, facendo pochi km, mi sto tenendo una utilitaria a benzina, e nessuno mi fa sentire in colpa

      se per te il tema non avesse un valore amen, ma non facciamo le vittime dicendo che ti corre dietro la gente a farti sentire in colpa, è tutta una manfrina trita e ritrita

      la verità e che non interessa a nessuno che auto ti tieni
      questo non è un articolo sulla tua auto (ma se vuoi scrivi una lettera anche tu)
      sono più articoli informativi su temi tecnici, pe rdare più elementi di valutazione

      la transizione sarà lenta e basata sui numeri di massa, perlopiù con il ricambio naturale delle auto spinto dalla convenienza crescente delle elettriche, le polemiche sulle imposizioni fittizie sono sfatte e bollite da anni, le usano giusto alcuni politici imbranati

      usiamo le polemiche piuttosto per far rendere conto ai nostri amministratori politiciti molto cialtroni

      ============
      PS: in italia la sole automobili (senza includere i camion) emettono il 21% delle emissionia totali di Co2;

      per l’esattezza 70 Megatonn Co2 su 334 totali
      ( dati rapporto Ispra )

    • C’è un problema da risolvere, bello grosso ed urgente.
      Si tratta del riscaldamento e dell’inquinamento.
      I mezzi di trasporto termici vi contribuiscono per una buona parte, quindi se non riesci a convincerti che anche una EV può soddisfare le tue esigenze, prima o poi sarai costretto ad andare a piedi o ad usare il teletrasporto.
      E’ semplice.

  4. La differenza sostanziale è che la batteria ha un costo esagerato. Il termico può subire degrado ma le riparazioni saranno sempre relativamente economiche. Ho appena installato 10 kw di accumulatori per il fotovoltaico sono garantiti per 7000 cicli di ricarica costo 10 k. Ho il contributo regionale del 40% e il 50% lo detraggo in 10 anni. Ho fatto i miei conti e nonostante i contributi siamo al limite della convenienza. Le batterie costano troppo tutto qua.

    • PS: non quelle della auto,
      ma le batterie da accumulo statico per la casa si

      al momento sono oggetto di speculazione esagerata (effetto anche del 110% e della botta del 2022 del gas) da parte degli installatori ( 800-500e al kwh ) e costano troppo

      Quelle delle auto costano 5-7 volte di meno (circa 120e NCA, e meno le 80e le LPF);
      anche su queste nel 2022 c’è stata un po’ di speculazione (erano arrivare a 150e),
      ma sta già rientrando, hanno ripreso il trend dei costi in discesa

      Se tra 12 anni dovessi sostituire la batteria di un’auto, a paerte ceh ti avrà già servitoparecchio, scommettiamo che costeranno ancora meno di oggi?

      Ci sono i trende degli ultimo dieci anno a dimostrarlo e tanta ricerca ulteriore in questo senso

      PS: parliamone dei costi moderati di una termica, ammesso che il motore non abbia un guasto grave (perche capita anche questo)

      – costi carburante e bollo
      – 2 cinghie di distribuzione e servizi, e oggi non te la cavi con pochi euro
      – 6 cambi olio
      – freni una paio di volte
      – impianto di scarico una paio di volte
      – motorino avviamento
      – alternatore
      – frizione (anche due volte se chi guida non è bravino)
      – testata motore
      – paraoli da cambiare con trasudamenti olio motore
      – bobine di accenzione
      – radiatorino riscaldamento ( con smontaggio plancia)
      – se va male cambio (ancora peggio se volano bimassa, stai sicuro che lo devi cambiare almeno una volta)
      – varie ed eventuali ( es se hai un turbo, oggi anche sulle utilitarie)
      – se hai cambio automatico, rischio di avere una spesa grossa se cede
      – se hai un diesel recente, stai quasi sicuro in 12 anni capita, migliaia di euro di pompa di iniezione carburante, e altrettanti di ripetuta sostituzione collettori di aspirazione e swirl, oltre ad addittivi carburante vari

      ..qui ti sei già pagato la batteria da cambiare a 14 anni su un’auto eletrtrica..

      • In effetti solo la normale manutenzione di un’auto termica è uno stillicidio di spese (e senza tenere conto degli imprevisti), peró capisco anche che la spesa iniziale di un modello elettrico puó essere un ostacolo oggettivo.. Per questo è importante avere un piano ben strutturato di incentivi a breve/medio termine per mitigare il prezzo d’acquisto dei BEV e quindi incoraggiarne le vendite, il che a sua volta abbasserá i prezzi (salvo speculazioni su cui i governi dovranno vigilare in nome della Transizione)

      • Accumulo per casa senza incentivi non ha senso ad oggi. Va bene l’impegno per l’ambiente ma si rischia di dover sostituire batteria e/o inverter prima di arrivare al pareggio.
        Oltretutto il controllo qualità dei prodotti per autotomotive sembrano decisamente superiori nonostante il costo inferiore.

        • Impegno per ambiente… Accumulo crea solo danno per l’ambiente al momento. È solamente un oggetto per avere più soddisfazione per dire ” Ho auto consumato l’85% sto mese”

      • Io ho una nissan qashquai 1.5 dci l’ho comprata nuova 8 anni fa, ho fatto 160.000 km e oltre la normale manutenzione (filtri, olio e pastiglie) non ho mai dovuto fare altro, la macchina è sana e affidabilissima, e con un pieno (50 litri) in autostrada faccio ancora 1000 km esattamente come 8 anni fa.
        La lista di interventi che hai citato mi pare esagerata, o sei sfortunato tu oppure ti conviene cambiare meccanico.

        • Io avevo una Nissan a benzina che mi ha dato un mucchio di problemi, non soltanto al motore, è forse la peggiore auto che ho avuto come affidabilità, se la gioca con una Fiesta che ho avuto in gioventù.
          Il fatto è che con i casi singoli non ci si fa nulla, può essere molto fortunato lei come molto sfortunato io.
          Ciò che conta sono le statistiche, che danno un’indicazione sulla probabilità di avere guasti.
          Il fatto di non aver acquistato un’altra Nissan è dovuto a due fattori fondamentali:
          1) Ho guardato le statistiche e non mi sono piaciute.
          2) Desideravo un’auto elettrica o almeno ibrida e l’offerta di Nissan era poco allettante (oggi almeno c’è l’e-Power).

        • ..160.000.km senza fare cinghia di distribuzione ?.. e nessun altro lavoro?
          forse non fai molto uso cittadino dell’auto, è soprattuto li che le termiche vengono “tritate”..i km fatti nel traffico valgono il triplo come usura di quelli autostradali..marce corte, strappi, fizione, avviamento, etc

    • Non so chi le abbia fatto l’impianto, di che marca e tecnologia siano le batterie, se la Ditta sia stata selezionata, oppure presa la prima che capitava, perché 10mila euro per 10 kWh sono decisamente troppi. Significa 1000 euro per 1 kWh!

      Basta cercare e si trovano unità da 5 kWh (4.8 kWh) a € 1.362,73 con IVA 10% inclusa, certificate CEI 0-21 e garantite 10 anni. Quindi un pacco batterie da 9.6 kWh, costerebbe € 2,725.46. Siamo attorno a € 286 / kWh. Se aggiungiamo 100-150 euro per il trasporto a casa sua, siamo comunque sotto i 3000 euro. Chiederle 7000 euro per attaccare due cavi mi pare sinceramente un furto.

      • La bellezza del 110…hanno aumentato i prezzi a dismisura guadagnando uno sproposito alle nostre spalle

  5. La risposta piu’ sensata sarebbe che esistono dei punti interrogativi ma la garanzia sulla batteria dovrebbe coprire il rischio.

    I dati disponibili ad oggi sono di batterie con chimica decisamente diverse, sottoposte a profili di charge e discharge non noti, limitati da gestioni del battery management che sono cambiate e si sono evolute nel tempo e non divulgate. Avere piu’ potenza in uscita a basso SOC aumenta lo stress ma rende le performance meno variabili con il livello di carica, ad esempio.
    Meglio di niente ma questi dati non sono certo omogenei e non possono fornire certezze, solo indicazioni di massima.

    Per chi puo’, il noleggio a lungo termine e’ sicuramente un’opzione da valutare, sempre nell’ottica di mitigare un rischio. Una vettura elettrica usata ha dei rischi, piu’ ci si avvicina alla fine della garanzia sulla batteria e questo, in UK ad esempio, ha un effetto sul deprezzamento molto evidente. Vedere il sito locale Autotrader per riferimento. Esiste da sempre lo stesso rischio anche sulle termiche ovviamente, semplicemente l’accesso alla riparabilita’ e’ meno costoso ad oggi.

    Poi ognuno si fa i sui conti in base ad esigenze e convenienza.

    • – piu’ ci si avvicina alla fine della garanzia sulla batteria e questo, in UK ad esempio, ha un effetto sul deprezzamento molto evidente.-

      Sono di nuovo d’accordo con lei
      A oggi secondo me il problema è tutto qui ed è un problema squisitamente commerciale.
      E peraltro a mio avviso anche facilmente risolvibile, come l’ho già detto un sacco di volte.

      • Me la sono persa.
        Ed essendo una delle due problematiche per me (personalmente) ostative all’acquisto della prossima Tesla Model 3 facelift 2023-24 mi ripete coem possa essere risolvibile questa problematica?
        Posto che se compro (escluso noleggio e leasing che non sono di mio interesse) auto nel 2024….almeno (se campo) me la tengo fino al 2044.
        Quanto mi costerà il pacco batteria?
        È se volessi venderla nel 2033….( a 9 anni suonati)…. che depauperamento subirà la mia auto)?
        Sarà facilmente rivendibile?

        • Fare delle previsioni è sempre molto difficile, specie se si parla del futuro. 😇🤭

          Se le piace la tesla e si adatta alle sue esigenze (e non il contrario…) allora direi che se la può prendere con una certa fiducia e pensare di tenerla fin che va.
          Con la ragionevole certezza che riesca a vedere il 2044 ancora usabile (e son pur sempre 20 anni da oggi, o lei non fa molta strada o nel 2044 siamo comunque sui 350/400k km… anche un diesel se ti molla a 400k non ci si offende…)

    • Ciao A.d.

      – intendi una assicurazione accessoria /estensione garanzia a pagamento dopo i primi 8 anni?

      – o che i costruttori garantiscano un prezzo certo per un kit di sostituzione futuro? magari anche upgradato nelel qualità?

      (dovrebbero guadarci comunque, vsto che i prezzi tendono a scendere)

      Per avere qualcosa dl genere penso ci vorrà più concorrenza di quelle che c’è al momento?

      PS. Zeekr ha una formula di garanzia strana, non so se ho capito bene ma sembrerebbe migliore, 8 anni batteria (immagio anche il power train, come fa tesla) e 5 anni tutto il veicolo; e altri 5 anni su tutto il veicolo se uno fa assistenza/tagliandi nei loro centri. sarebbero 5+5 = 10 anni

      • A volte mi firmo con le sole iniziali per pigrizia. 🤭😇
        Fa fede l’orso bianco. 😂

        Le sue idee sono condivisibilissime e le faccio mie, in ultima analisi è necessario poter fare manutenzione sulle batterie con la stessa facilità con cui oggi si interviene su un motore o su una trasmissione. Cosa non indolore, Dio non voglia, ma tutto sommato si fa.
        Perchè dire che una batteria non potrà avere mai problemi è falso tanto quanto dire che li avrà di sicuro.
        Solo che oggi siamo ancora ben lontani e se non si rimedia alla svelta e si continua a paventare come quasi unica soluzione la sostituzione dell’intero pacco batteria in caso di guasto, presto avremo veicoli di 8 anni che andranno ancora magnificamente ma che commercialmente varranno ben poco. Poi chiaro che il discorso potrebbe essere infinitamente più lungo… 😉
        Ma adesso sono ancora in campeggio. 😂

  6. Ricordo una barzelletta della Settimana Enigmistica, nella quale un tizio seduto sul divano stava guardando il TV, ad un certo punto si sente una voce: “caro utente, le comunichiamo che la garanzia del suo televisore scade adesso”.. nella vignetta successiva il TV esplodeva.
    La cosa che mi lascia sempre più perplesso è che gente che dice di “seguirvi da diverso tempo” e “non essere contro l’auto elettrica” riproponga sempre le stesse domande che hanno già avuto centinaia di risposte

  7. Quanti bei discorsi sull’impatto ambientale. Ma vi siete mai chiesti quanto può impattare sulle emissioni di CO2 a livello globale la completa sostituzione di tutte le auto termiche europee con auto elettriche? Il calcolo è molto semplice e lo saprebbe fare anche un bambino delle elementari.
    – Le emissioni totali dell’Europa sono il 7% delle emissioni globali del pianeta e quindi abbiamo un fattore di 0,07
    – Delle emissioni dell’Europa quanto conteranno le emissioni delle auto? Ma a voler essere larghi diciamo un 10% e quindi abbiamo un fattore di 0,1
    – Poi però dobbiamo considerare che abbiamo un risparmio di emissioni solo quando l’elettricità è prodotta da fonti rinnovabili che sono forse il 30%. Quindi c’è ancora un fattore 0,3.
    Il risultato finale è 0,07 x 0,1 x 0,3 = 0,0021
    Ovverosia lo 0,2% per cui l’impatto sul clima è assolutamente nullo.
    Quindi allora smettiamola di dire che si vuole incentivare l’auto elettrica per fermare la crisi climatica perché tale assunto è ovviamente falso.
    E allora se si vuole trovare il vero motivo per cui la Unione Europea sta incentivando l’acquisto delle EV bisogna andare a cercare altri motivi. Understand?

    • L’Unione Europea ha un piano di decarbonizzazione che si chiama Green Deal. Riguarda tutti i settori e prevede lo stop a tutti gli idrocarburi entro il 2050. Altrettanto prevede l’Accordo di Parigi del 2016, sottoscritto da 197 Paesi dell’Onu. Solo gli ignoranti non lo sanno e solo i troll fingono di non saperlo. Lei a che categoria appartiene? Continui a diffondere bufale e finirà nel cestino.

      • “stop a tutti gli idrocarburi entro il 2050”
        Cosa assolutamente impossibile da realizzare perché tutta la tecnologia umana è basata su di essi.
        Caro Sig. Degli Esposti lei lo sa che:
        – quando accende il gas per cuocersi la pasta o scaldare l’acqua per la doccia lei sta bruciando un idrocarburo di nome metano;
        – che il bicchiere in cui beve è stato fuso usando delle fiamme prodotte da idrocarburi e lo stesso vale per il metallo delle sue belle auto elettriche;
        – quando va al supermercato le buste di plastica che usa sono fatte con il petrolio;
        – che i farmaci che usa per curarsi sono fatti partendo dal petrolio.
        Ecc… ecc…
        E lei sei sarebbe in grado di vivere senza tutto questo?
        Beh, se ci riesce allora ci spieghi come si fa e allora forse potremo credere che questo Green Deal è realizzabile.

        • MASSIMO, tutto o niente sono fallacie logiche.
          La riduzione avverrà comunque e in modo consistente soprattutto perché in moltissimi ambiti diventerà l’opzione più economica.
          A partire dalle auto che sono già mature, i piani a induzione, le pompe di calore, eccetera.

          Ma chissà perché quando si toccano le auto partono subito i contorcimenti di budella!!?

        • Gas per cottura e ACS: sostituibile, OVVIAMENTE, con l’elettrico.
          Metallo: la Gigapress che stampa il telaio delle Tesla, da una parte entra un lingotto di alluminio, dall’altra esce il telaio, funzionamento: elettrico (mai letto di idrogeno per le acciaierie su questo sito?)
          Buste di plastica: SI RIUSANO, non si BRUCIANO come la benzina!!!
          Plastica in generale: SI RIUSA!
          Vetro: SI RIUSA!
          Farmaci: spero stia scherzando. O non sa fare le proporzioni?
          Troll o ignorante?
          “Idrocarburi da eliminare” SE LI BRUCI!!

        • Premesso che: non ho un contratto di fornitura di metano e utilizzo solo elettricità da fonti rinnovabili (se lo faccio io potrà farlo anche lei, no?); le buste del supermercato sono di bio-plastica derivata dal mais; tutta l’energia termica indispensabile ad alcuni settori industriali energivori può derivare dall’elettricità (l’80% della siderurgia italiana produce da rottami fusi in forni elettrici, lo sapeva?), dall’ idrogeno verde, da bio combustibili, prendo atto della sua incompatibilità con i contenuti del nostro sito e la saluto.

          • Sig. Degli Esposti, nulla di personale.
            Capisco che quando uno dice “eliminiamo gli inquinanti” subito trova simpatizzanti.
            Ma se uno ci ragiona sopra capisce che eliminare i combustibili fossili significherebbe ritornare al Medioevo e lei mi capisce che ciò è assolutamente risibile.

          • Infatti, è risibile dire che eliminando i fossili si tornerebbe al Medioevo. Anche perchè i fossili finiranno entro fine secolo e per fortuna qualcuno più avveduto di lei si è già posto il problema e ha già individuato la soluzione. Non ci mandi altri commenti, perchè finiranno nel cestino.

          • @MASSIMO la sua tesi è bislacca, ci spieghi lei perché se sostituiamo i fossili con qualcosa di equivalente, anzi spesso anche migliore, dovremmo ritornare al medio evo.
            In particolare in ambito energetico dove bruciare fossili è incredibilmente inefficiente rispetto all’energia ottenuta indietro.

          • @MASSIMO

            infatti è sbagliato parlare di eliminare al 100% i fossili

            l’obiettivo per mitigare il più possibile i problemi di riscaldamento globale e ridurli al prima possibile ( in 20 anni) del 80- 90%,

            è comuque un numero significativo, che scatena le reazioni contrariate di chi lo produce e non vorrebbe ridimensionare cosi tanto

            al contrario della riduzione a 0%, chè è una semplificazione televisiva, la programmata riduzione a 10-20% è fattibilissima

            banalmente la ricetta c’è (studi approfonditi, io banalizzo):

            – 80-90% di generazione energia da combinazioni di fonti rinnovabili, più accumuli, più elettrificazione di tutti i servizi possibili tra cui le auto

            guardi che il suo conto sulle auto non è corretto, in italia sono il 21% delle emissioni totali (dati ispra) e già oggi passando a un’auto elettrica, se e quando si sostituirà l’auto per normale usura, si risparmia -66% di Co2 con un’auto elettrica compresi i conti per produrre la batteria (un fisso iniziale 3-5 tonn di Co2) (il kwh elettrico del mix italiano vale 309gr di Co2, se vuole può fare da sé un po di conti) , e entro pochi anni si arriverà a Co2 emessa da una elettrica -90%, con il migliorae del mix energetico e specie da quando si inizierà a riciclare i metalli delle batterie che tra 12 -134 anni saranno usarate; riciclare imateriali della batteria è energeticamente più favorevole che scavare e trattare di nuovo i metalli

            Continueremo ad avere una parte di plastiche e lubrificanti industriali prodotti dal petrolio, se non troveremo alternative più biodegradabili, e continueremo persino ad avere qualche centrale elettrica residua a metano ciclo compbinato, magari con cattura carbonica sugli scarichi (la cattura sulgli scarichi, non in atmosfera libera, già si fa da 20 anni, non è tecnologia esotica), anche per avere co2 per fare fare e-fuel di sintesi per gli aerei e qualche auto d’epoca residue

        • In cucina ho un piano ad induzione, che oltre a non utilizzare metano evita di avere quel bel buco da 20cm di diametro per lareazione; ha mai provato a sentire quanta aria gelida entra in inverno?
          Per produrre ACS ( Acqua Calda Sanitaria ), la mia Pompa di Calore usa solo energia elettrica.
          Il mio impianto FV produce circa 7500kWh annui, mentre per casa ed auto ne consumo circa 6500.
          Dovrebbe ringraziare che quando accende la luce sta utilizzando parte dell’energia rinnovabile che ho prodotto ed immesso in rete.

      • Molto interessante, grazie!
        E’ una spiegazione chiara di un concetto che altrimenti mi era più noto solo a livello più vago e intuitivo

    • quelli esposti sono calcoli “balzani” o disattenti diciamo… mi permetto perchè visto l’uso corretto e matematico-ingegneristico delle virgole Lei è una persona con istruzione superiore in campo scientifico… ma veniamo al punto!
      inizio da metà della sua mail: l’elettrico è ambientalmente conveniente solo se l’elettricità è prodotta da rinnovabili… non esattamente! un’elettrica consuma 1/3 di una endodermica.. senza contare che la benzina/gasolio non appaiono per magia nelle cisterne del distributore… vengono estratti (il greggio) senza troppe operazioni chirurgiche… trasportati (non utilizzando telepatia) raffinati eccetera… invece conl’elettricità, lasciando perdere la guerra ora in corso se fosse intelligentemente prodotta da gas il combustibile passserebbe da gasdotti piuttosto efficienti!

      ma l’idiozia più grossa l’ha scritta in riferimento al “costo di sostituzione” delle vetture!

      non è che dal 2035 tutte le auto tradizionali vengono requisite e gettate in discarica… semplicemente vengono sostituite man a mano che il proprietario deciderà di disfarsene.. lei conosce qualcuno che utilizza regolarmente una Ritmo? o una Alfasud… o una Alfa 33?
      quindi il costo di sostituzione non lo misurerei in euro, ma piutttosto in malattie che accettiamo per permettere alle persone non abbienti o menefreghiste di poter andare avanti ad utilizzare la loro auto…a prescindere dall’inquinamento che produce perchè il diritto alla mobilità è un diritto “supremo”!

      saluti! in mancanzza di saluti…. idrocarburi allo scarico!

    • @Massimo
      Ti hanno già risposto in molti, io mi limito a ricordarti che in europa e nel mondo stanno continuando a produrre auto termiche per sostituire auto termiche.
      Hai presente quale impatto sulle emissioni della CO2?
      Non volete l’auto elettrica (oltre al resto) smettete di produrle e quando si rompono… a piedi, a cavallo o con il teletrasporto se non inquina.

    • AL SUMMIT PER IL CLIMA
      argomenti di dibattito :

      1 indipendenza energetica
      2 preservare le foreste pluviali
      3 sostenibilità sul lungo periodo
      4 Aumento dell’occupazione con i lavori verdi
      5 Città vivibili
      6 energia rinnovabile
      7 acqua e aria pulita
      8 mortalità infantile ridotta
      9 ecc.. ecc..

      da pubblico un “matto” qualsiasi :
      “E se ´tutta una bufala e miglioriamo il mondo per niente ?”

      con questa battuta il vignettista ha vinto il premio Pulitzer per la miglior vignetta del 2000

      anche una persona con il qi medio ,medio basso dovrebbe capirla ..

  8. Quando la mia Mii Electric perderà autonomia, userò la batteria per i miei pannelli fotovoltaici. Fossero anche solo 20 kw ne varrà cmq la pena!😁

    • E comunque i professorini dei cari veicoli termici non lo sanno che adesso le batterie dei veicoli elettrici si rigenerano???

      • La filiera che l’elettrico interrompe provocherà una drastico cambiamento capitalistico. Cmq tra poco mi compro pure una Tesla. ☺️

  9. La cosa che però non sono ancora riuscito a capire di tutte queste discussioni: sembra che le automobili combustione abbiano VITA ETERNA (vale a dire che TUTTE superino i 20 ani di utilizzo) e che invece le elettriche debbano gettare via la batteria prima del priodo di garanza delle case automobilistiche.
    A me è capitato di doverne rottamare una (la mia prima auto) dopo 12 anni perchè la riparazione costava parecchio, per un incidente alla ruota, e convenni per sostituirla prendendo un usato.
    Nessuno pensa al fatto che i motori a combustione dal punto di vista dell’inquinamento, dopo pochi anni sarebbero da revisionare pesantemente (sostituzione catalizzatori, filtri etc,), se solo si andasse ad analizzare BENE ad ogni revisione quello che esce dallo scarico fumi.
    Oltretutto, in città come Milano, stanno vietando progressivamente la circolazione dei motori a gasolio fino ad Euro 5 diesel. Automobili ancora praticamente nuove che, o non potranno circolare, o che per circolare dovranno pagare un balzello che è il ticket di ingresso in città.
    Le revisioni fino ad ora sono state una barzelletta, se fossero veramente fatte bene, ogni 3 anni il costo del cambio delle parti necessariamente da sostituire per mantenere un titolo adeguato della classe di inquinamento renderembbe sicuramente antieconomica la riparazione.

  10. Non si offenda l’autore della mail, ma mi sembra la solita aria fritta, la solita sequela (nonostante la dichiarazione “non sono contro le elettriche”) di cose negative (e false).
    Per esempio il ragionamento “garantiscono 8 anni le batterie perché sanno che più di 9 non durano”… ha provato ad ascoltarsi? Come se per milioni di autovetture i costruttori rischiassero di stare “al pelo” tra garanzia e morte “programmata”. Pazzesco….
    Lascio cadere poi di dilungarmi a riguardo delle altre negatività elencate. Pazzesco….

  11. Non appena qualche laureando in Sociologia statistica comparata scoprirà VaiElettrico.it penso che proporrà al suo relatore come tesi sperimentale e alla Redazione uno studio sul fenomeno rilevante dei messaggi e dei commenti agli articoli di individui che non capiscono di che cosa si parli su questo sito, salvo catturare a caso parole che compaiono nei testi che pubblicate e farsi regolarmente sparaflashare dopo che gliele avete spiegate.

  12. Mia moglie possiede un Peugeot iOn del 2012 acquistata usata nel 2015. Oggi ha quasi 100.000km e va ancora bene.
    L’autonomia è scesa da 120km dei primi anni a poco più di 90km.
    Altri amici hanno delle C-zero del 2015 con cui hanno percorso entrambi più di 100.000Km.

  13. Nel 2035 alcune molte EV avranno sul groppone 25/20/15/10 anni.
    Allora anche gli scettici potranno scegliere in tutta tranquillità.
    Nel frattempo non potreste smetterla di pretendere risposte che ad oggi non esistono?
    Tenetevi i vostri dubbi, andate avanti ad inquinare e riscaldare (ad ogni pieno del serbatoio) e vivete felici.
    Un po’ meno i vostri figli e nipoti ma pazienza, non si può avere tutto.

  14. Non capisco come mai nel paese dove vivo, di circa 5000 abitanti, ci siano solo qui 3 meccanici, se le auto termiche sono così perfette rispetto all’elettrico 🤔

    • Chiaramente il tuo paese rappresenta un’anomalia statistica non rilevante. E’ anche presente, sulla piazza vicino alla chiesa, una forte anomalia geomagnetica e la vita media dei suoi abitanti è superiore ai 120 anni. Questo non significa che tutti gli italiani vivano più di un secolo, o che le automobili che bruciano nuance diverse di colata di dinosauri non siano perfette.

  15. Salve.
    forse questi link di 2 tesla in vendita qui in Fin. danno un idea della durata della batteria, della garanzia, dei km percorribili e del valore dell usato .
    tesla S 85 con 562 800 km a 480 000km sostituiti motore e pacco batteria in garanzia.
    https://www.nettiauto.com/tesla/model-s/13752497

    in questa S 100 con 466 000 km batterie e motori originali. e ancora in garanzia.
    https://www.nettiauto.com/tesla/model-s/13065094

    2 settimane fa era presente anche una tesla S con 750 000 km anche questa con motori e batteria appena sostituiti in garanzia.

  16. Il signore ha perfettamente ragione, chi comprerebbe un rottame con una batteria se non esausta ma degradata? Già avere un autonomia di 300 km è disagevole, figurarsi la metà, eppoi lo si sa bene, più cariche rapide si fanno e prima la batteria degrada, è inconfutabile. Le auto elettriche attuali sono indubbiamente meno ecologiche di un euro 5 e 6.

    • com è possibile rispondere a questo commento? di certo l’informazione non ha mai sfiorato la sua mente … mentre pregiudizzi diffidenza e opinioni presi come fatti l hanno inebriata e riempita … ma è sicuro che una elettrica non inquini di piu anche di un euro 4? … io ci farei un pensierino

  17. Ho una e-Up elettrica, e sono molto soddisfatto, ma ho sempre pensato che la soluzione a tutti i problemi di batteria e di autonomia, scomparirebbero se si adottasse il sistema di scambio batteria al rifornimento. Basterebbe una direttiva europea che obbligasse le case costruttrici alla standardizzazione delle batterie e del sistema di scambio al rifornimento, come stanno facendo per a smontabilità della batteria dei telefonini.

    • Due domande:
      – Sarebbe disposto a pagare l’affitto del pacco batteria per tutta la vita del veicolo, sapendo che la società che gliel’affitta deve caricarle il costo del pacco batteria, dei pacchi batteria aggiuntivi che deve farle trovare pronti alle stazioni di scambio e il costo di mantenimento delle stazioni di scambio?
      – Quanti chilometri fa all’anno? Se non sono molti l’affitto del pacco batteria potrebbe costarle molto di più del costo delle ricariche.

      • /// basterebbe una direttiva europea che obbligasse le case costruttrici alla standardizzazione delle batterie e del sistema di scambio al rifornimento \\\ Una cosa è imporre la sostituibilitá delle batterie degli smartphone (che fra l’altro non richiede investimenti particolari visto che per diversi anni è stata la norma), un’altra è obbligare i costruttori di EV ad usare batterie pesanti quintali con schema/forma uguali per modelli diversi o diversissimi fra loro.. Per non parlare della movimentazione delle batterie presso le stazioni di swap (vedi articoli VE sull’argomento)

  18. Qui si confonde la scadenza della garanzia con la scadenza della betteria, questo è assurdo un minimo di cognizione prima di queste affermazioni ci vuole

  19. Continuo a non capire come mai siamo finiti in un epoca in cui bisogna per forza essere in contrapposizione e litigare su qualsiasi argomento, fino a qualche anno fa in ambito automobilistico avevamo la scelta fra benzina, diesel, Gpl, metano, eppure non ho mai assistito a litigate o discussioni fra chi ha scelto di acquistare uno di questi mezzi, mai.
    Adesso con l’avvento dell’elettrico, che allo stato attuale checché se ne dica non è ancora una tecnologia per tutti, al posto di aggiungere un ulteriore opzione di scelta, la si vuole imporre come unica scelta possibile per salvare il pianeta, altrimenti sei praticamente un delinquente.
    Ma allora io mi chiedo:
    Avete provveduto a sostituire gli impianti di riscaldamento a gasolio con quello elettrico o solare?
    Avete provveduto ad eliminare tutti gli sport motoristici?
    Formula1, rally , indy, nasqar, motogp, motocross, ecc…
    Perché se l’inquinamento delle auto da competizione non è così impattante, come qualcuno mi ha risposto in altri post, allora non sarà certo la mia auto endotermica a causare la fine del mondo, perché stranamente sono sempre i normali cittadini a doversi sacrificare, quando invece sono in ballo molti soldi come nella Formula1, bè li va bene così, non ci sono problemi.
    Avete infine provveduto ad accertarvi che l’energia elettrica atta ad alimentare le vostre auto, sia prodotta da fonti non inquinanti?

    • Scusa giamma ma perchè si cerca sempre di spostare il problema su altri fattori per non affrontare quello della mobilita?
      Il fatto che la mobilita inquini non è un’opinione ma un dato di fatto.
      La mobilità partecipa per un buon 20% sul computo dell’inquinamento.
      MA soprattutto anche per chi non crede ai cambiamenti climatici le auto emettono molte sostanze tossiche per la salute umana. La combustione è responsabile del 75% del particolato prodotto da un auto.
      Per il resto concordo non bisogna adeguare solo le auto ma anche tutto il resto.
      Pero il concetto dovrebbe essere “interveniamo anche sul resto” …. NON perche non fanno prima quello o quell altro.
      Comunque giusto per informazione, anche se orma dovrebbero saperlo anche i sassi, in italia la corrente elettrica viene generata per il 40% da fonti rinnovabili e attualmente l’energia utilizzata per alimentare le colonnine di ricarica è al 99% energia pulita.
      Un consiglio, se hai la possibilità, potresti associarti a qualche comunita energetica dove con un piccolo investimento ti puoi garantire energia pulita ad un coso estremamente competitivo per almeno una decina di anni. Prezzo fisso per 10 anni in un paese come l’Italia è cosa buona e giusta anche fosse solo per mettersi al riparo dai ricari che in 10 anni sono pari mediamente al 50% della bolletta. Questo nella normalita … figuriamoci rispetto oscillazioni che il prezzo potrebbe avere ad esempio per una guerra … o altro

    • aboliamo la F1! ok!!! ma mi viene da ridere… 22 macchine 1500 cc turbo (senza catalizzatore per la verità) che percorrono 400 km (prove+gara) per 20/22 GP… facciamo (arrotondo) 250.000 km… praticamente inquinano come 2 tir che portano in giro a ciclo continuo verdura dalla campania a verona (servendo 3 supermercati)… ma dai!!!! un escavatore inquina il triplo.

  20. Le preoccupazioni del lettore sono le medesime che mi pongo. Onestamente rispondere con il report prodotto da chi vende non è una risposta , inoltre nella slide in cui si parla del degrado non vi è riferinento al campione analizzato ( tutte le vendute, tutte quelle funzionanti, con quale chimica, quelle funzionanti arrivate a tale percorrenza)..
    Anche paragonare la scadenza della garanzia per una vettura termica ed una a batteria non ha senso, perché la termica difficilmente ha una rottura improvvisa che richieda la sostituzione dell’intero motore ( del cambio se automatico potrebbe) , mentre una batteria al litio potrebbe avere un guasto totale all’improvviso, ed proprio ciò che si legge per le model S e X degli anni 2013,14,15.. anche delle Nissan Leaf..
    L’esempio del Kangoo elettrico al batteria al 60% non fa che dar ragione all’utente che ha una vettura quasi ventennale ma funzionante..

    • Tesla e Nissan dicono che le loro auto più vecchie viaggiano ancora con la batteria originale non avendo avuto un degrado eccessivo. Ovvio: mentono. Lei ha qualche dato su batterie al litio che hanno avuto un guasto improvviso e irrimediabile a garanzia scaduta? Ovvio: un suo amico le ha detto… Un Kangoo di seconda mano con 10 anni, costato 5.000, fa ancora egregiamente il suo lavoro? Ovvio, questo dà ragione a chi ha una termica quasi ventannale ancora funzionante. Lei cerca informazioni o conferme dei suoi pregiudizi?

      • Caro Massimo, le rispondo con rammarico dato dall’esperienza, non esiste dato o esempio portato allo scettico che non conosce che potrà convincerlo, l’ho vissuto sulla mia pelle, anche situazione veramente assurde. Mentre posso dire con soddisfazzione che sono riuscito a “convertire” 🙂 un paio di elettro odiatori … nemmeno scettici …. si domandera come? … bhe hanno dovuto toccare con mano … ed è stata una soddisfazione notare la loro espressione di incredulità che difronte all esperienza hanno fatto ancora delle domande per aver conferma di cio che hanno vissuto … ma ovviamente non a me ma all’amico in comune che gli confermasse la veridicità del tutto … ehhh si perche è fondamentale avere il testimone, la controparte che conferma altrimenti comunque c è il rischio che il sospetto che li stai truffando… prendendo in giro … li assalga e mandi in fumo cio che la realta dei fatti toccati con mano gli suggerisce al loro subconscio

          • Ma non sarà molto più semplice che, ad oggi, l’elettrico costa ancora sensibilmente di più del termico, offrendo peraltro un autonomia ridotta e tempi di carica ancora non indifferenti.

            Risolti questi problemi, ma non sarà semplicemente la legge di mercato a far prevalere l’elettrico sul termico? Anche io avrei voluto un auto elettrica per fare tanti km e pagarla come una termica: non esiste ancora. Ho preso un diesel.

          • Argomento tormentone e solita risposta:

            la legge di mercato è corretta, su questo nessuno ti dara torto, prima o poi tutti vorranno l’elettrico, ogni anno aumenti un pochino le autonomie, cali i prezzi, aumenti i punti di ricarica sul territorio;

            ma non è una transizione nero o bianco, ci sono tanti casi ed usi diversi, il tuo caso particolare, con valutazioni e usi che sai tu, non vale per tutti

            c’è già una porzione di utenti che si trovano bene con le autonomie attuali (circa 300.km in autostrada, 400.km alcuni modelli, 500-600 in urbano), e alcuni anche con i prezzi, specie se parliamo di vetture grossine e si prevede di fare molti km, la classica tesla M3 RWD da 41.500e (prezzo ancora da scontare con gli incentivi)

            Come racconta simofly, ci sono anche persone prevenute per questo clima in italia, non è un segreto che la pubblicità (in questocaso fatta in negativo) o un certo clima di incertezza al contorno un po di numeri di vendita li spostano.. non quanto il prezzo di listino.. però un peso lo hanno, specie se non hai idea di quanto potresti risparmiare dopo nei costi di gestione.. già se arrivi su questo forum invece qualche elemento in più per valutare lo hai

            è una delle basi del commercio..la percezione e le informazioni che passano di un prodotto ha un peso nella sua diffusione..ammettilo anche tu una volta

      • Il punto è proprio questo una vettura termica in ordine pagata quanto il Kangoo , può continuare a viaggiare, mentre con un degrado già del 40% il kangoo quanta vita utile avrà? E con quali limiti?
        Parlo di vetture popolari come panda, punto etc, quante hanno già 15 anni ma circolano? Mentre una vettura elettrica con tale età va incontro alla sostituzione del pacco , c’è poco da dire e non costa come sostituire le pastiglie dei freni o la cinghia di distribuzione.
        Quello che voglio dire è che il lettore vuole dire è molto semplice,con l’attuale tecnologia ci sono dei costi elevati in caso di guasto al pacco ( ma anche inverter, porte di ricarica costano migliaia di euro e non sono coperti da garanzia di 8 anni) , con le tecnologie più datate ci si può arrangiare.
        Certo se si è nel circolo del leasing o del noleggio, queste problematiche non sono sentite.
        Anche il report di Tesla non parla dell’età delle batterie, ma è oggettivamente impossibile concludere dato che le più vecchie hanno ora 10 anni , quindi di cosa parla il report?
        Se vuole mi indichi una mail dove posso inviare i casi problematici di cui parlavo.

        • Alla nostra mail può inviare tutte le segnalazioni (documentate) che trova; escluda i problemi risolti in garanzia (che copre tutta l’auto, quasi sempre).

        • Sbaglio o di solito la garanzia copre tutto il power train ad alta tensione, da A a Z ?

          Poi, 12-14 anni (ad oggi dai dati parziali che abbiamo, mi aspetto che una batteria di auto elettrica li faccia) di auto termica signifcano questi lavori:

          – gomme e ammortizzatori non li conto ovviamente, si cambiano anche su una elettrica, idem se capita dei braccetti sospensioni; piuttosto:

          – costi carburante e bollo
          – 2 cinghie di distribuzione e servizi, e oggi non te la cavi con pochi euro
          – 6 cambi olio
          – freni una paio di volte
          – impianto di scarico una paio di volte
          – motorino avviamento
          – alternatore
          – frizione (anche due volte se chi guida non è bravino)
          – testata motore
          – paraoli da cambiare con trasudamenti olio motore
          – bobine di accenzione
          – radiatorino riscaldamento ( con smontaggio plancia)
          – se va male cambio (ancora peggio se volano bimassa, stai sicuro che lo devi cambiare almeno una volta)
          – varie ed eventuali ( es se hai un turbo, oggi anche sulle utilitarie)
          – se hai cambio automatico, rischio di avere una spesa grossa se cede
          – se hai un diesel recente, stai quasi sicuro in 12 anni capita, migliaia di euro di pompa di iniezione carburante, e altrettanti di ripetuta sostituzione collettori di aspirazione e swirl, oltre ad addittivi carburante vari

          Inoltre, dopo una certa età, iniziano a consumarsi anche altre parti meccaniche e non, sommando anche queste accanirsi a tenere l’auto non sempre è cosi una buona idea

          fai prima passare ad un altro usato più fresco (e magari elettrico, nel giro di qualche anno ce ne saranno di più anche a costi bassi, per ora di usato “antico” da noi penso ci siano ci siano Leaf e Zoe)

          A 14 anni, con la batteria magari con meno capienza o a rischio di degradare definitivamente, valutare se sostituirla/rigenerala a costi futuri che oggi non sono noti, o se cambiare l’auto pensando che mi ha fatto già risparmiare abbastanza soldi in carburante e anche inquinamento da poter essere riclata, oppure venderla a prezzo residuo a chi ci farà meno km al giorno, es.in città, e può ancora sfruttarla, non mi sembra una situazione cosi inaccettabile,

          anzi se posso essermi evitato il calvario sopra elencato di spese, tempo e anche mal di pancia con l’officina della termica, forse sarei soddisfatto

          • Tutto dipende dall’uso e da come si tratta un oggetto, le auto più datate che ho avuto modo di seguire non hanno richiesto la sostituzione di tutte le componenti esistenti nel progetto dell’auto.
            Per restare sul concreto l’auto di mio suocero è una punto naturale power del 2006, comprata nuova a 12.000 euro. Ora ha 17 anni e 220.000 km in perfetto ordine. Ha eccettuato le revisioni previste delle bombole, sostituito 3 volte le pastiglie dei freni ( pesa molto con le bombole), 1 i dischi e una cinghia di distribuzione tra poco la seconda. Non ha avuto guasti a parte qualche lampadina, testata valvole etc sono originali e va a metano..In totale mio suocero nell’arco di questi anni ha speso circa 4.000 euro di manutenzione e la macchina continua a fare il suo dovere..

          • Va bene, se mi parli di utilitarie e con tecnologia di un bel po’ di anni fa ( niente turbo o altre complicazioni) OK.. puoi avere auto tenute bene e con spese limitate

            mi sembra strano che non hai rifatto la testata, specie viaggiando a metano, ma ci può stare

            è se sali anche leggermente di tipologia di auto, o ne hai una più recente, che le riparazioni possono essere un salasso

            comunque nel tuo caso sei arrivato circa a metà del costo commerciale di una batteria da utilitaria ( 40kwh) (ipoteico, andrebbe verificato tra 10 anni)

            rimanerebbe da conteggiare il risparmio di carburante.. ma tu hai il gas.. conto si complica

            E niente, ammetto il tuo punto..contro l’economicità del vecchio fire 8 valvole e messo a gas, la sfida è tosta, ci vorrebbe una utilitaria elettrica low cost

    • parliamo commercialmente senza pensare ai dati tecnici che da soli la dicono già tutta.
      Commerciaalmente le case automobilistiche garantiscono mediamente una termica per 3 anni invece mediamente garantiscono mediamente almeno 7 anni sulle parti sensibili di una elettrica. Adesso appurato che industria e multinazionali dell’auto non fanno beneficienza e nemmeno sono altruiste, secondo te da cosa è dato questo divario di garanzia?
      Ti do un indizio… ci sono test sull’usura della batteria fatti da una casa costruttrice che è riuscita ad usare il pacco batteria fino a 3 milioni di km … adesso dare 8 anni di garanzia dove la media di percorrenza annua è di 20km (in realta in Italia la media è piu vicina ai 15K km) 20 x 8 = 160k km.
      Sostanzialmente se la macchina non ha difetti direi che puoi stare sereno.
      Non voglio ricevere risposte .. eh ma se ha difetti? … se ha difetti come qualsiasi altra auto c è la garanzia … e i difetti sono indipendenti dalla tecnologia usata … anzi no mi pare che le elettriche statisticamente soffrono meno perche come gia fatto notare godono del vantaggio di avere molte meno parti in movimento … e molte meno parti meccaniche in generale.

  21. Si confonde la scadenza della garanzia con il limite di funzionamento. Fine garanzia non significa da buttare. Anzi garanzie così lunghe su un bene di consumo raramente si trovano. Se le case sono in grado di offrire questi termini di garanzia significa che i test effettuati danno ampio margine di sicurezza perché nessuna casa automobilistica rischierebbe imponenti richiami o sostituzioni di componenti così costosi. Personalmente sto cercando di sostituire la seconda auto diesel con una usata elettrica con kilometraggio tra i 50-80 mila proprio perché questi timori generali infondati le rendono degli ottimi affari per chi acquista

  22. Faccio presente a Fabio che il degrado della batteria è su base numero di ricariche e quindi numero di km percorsi. Quindi una persona che usa poco l’auto non vedrà mai il problema.

    Inoltre con il nuovo servizio tesla puoi usare l’auto come centrale di accumulo e fornire l’elettricità quando serve, con un guadagno stimato fino a 1360€ all’anno.

      • La Cei 021 é la solita idiozia all’italiana. Non basta certificare l’interfaccia con la rete (inverter), no bisogna certificare pure le mutande dell’installatore..

      • La norma CEI 0-21 è appositamente progettata per rendere impossibile il fai-da-te energetico.

        A Roma non sono stupidi e sfruttano il fatto che, se sei connesso alla rete pubblica, devi sottostare alla norma in toto (ovviamente). Salvo che, appunto, la norma contiene cavilli che impediscono qualsiasi uso delle rete pubblica come “fornitore d’emergenza di energia” o “fornitore secondario di energia”, scenari più che desiderati dalla maggior parte di chi ha installato fotovoltaico e/o eolico privato e lo ha intenzionalmente dimensionato per fornire oltre l’80% o perfino il 90% dell’energia richiesta dall’abitazione nell’arco dell’anno.

        L’alternativa che il GSE dà è quella degli impianti isolati, al momento non convenienti dal punto di vista economico.

        Però il trucchetto potrebbe ritorcersi presto contro chi lo ha escogitato, perché se i costi dei componenti di un impianto fotovoltaico+accumulo dovessero scendere sotto una certa soglia e rendere l’ipotesi di staccarsi dalla rete pubblica praticabile ed economicamente vantaggiosa, i danneggiati sarebbero due:

        – la rete nazionale, che non usufruirebbe di tutta la generazione diffusa lungo lo stivale
        – il gestore della rete nazionale, che rimarrebbe con il cerino in mano, perdendo clienti e vedendosi costretto a vessare gli sfortunati che saranno rimasti attaccati

        A quel punto interverrebbe la politica con un bel decreto d’urgenza di stampo liberale all’italiana che vieterebbe gli impianti isolati “se non in caso di dimostrata necessità” (rifugi montani, isole etc.).

  23. L’affermazione “Le batterie delle auto elettriche subiscono un degrado progressivo che ne riduce la capacità. Nè più e nè meno dei motori a scoppio, che perdono potenza per l’usura degli organi in moviemento” è un po’ assurda in quanto il degrado della batteria influisce sulla autonomia, che a mio parere è un punto critico delle auto elettriche; la perdita di efficienza di un motore a scoppio influisce sulle prestazioni, che rimangono comunque più che sufficienti per poter viaggiare senza alcun tipo di limitazione.

    • Anche l’autonomia può rimanere comunque sufficiente a soddisfare le esigenze di un automobilista medio che, ricordiamolo, percorre meno di 40 km al giorno. Il senso dell’articolo, se lo ha letto, è proprio questo.

      • Concordo con lei che l’autonomia può rimanere comunque efficiente, ma il paragone rimane errato perché confronta percorrenza con prestazioni che sono due cose ben diverse.

        • /// la perdita di efficienza di un motore a scoppio influisce sulle prestazioni, che rimangono comunque più che sufficienti \\\
          /// confronta percorrenza con prestazioni che sono due cose ben diverse \\\

          Sbaglio o nessuno ha osservato che i motori termici usurati consumano piú carburante e olio (anche non di poco) ?

        • Alfa romeo dichiara sui benzina normale un consumo di olio 1 litro ogni 1000.km, e sul forum ce ne sono parecchi che ci si avvicinano, vanno quasi a miscela (1%)

          Mentre i diesel sono in buona parte defappati e mappati.. a quanto pare riescono a passare lo steso la revisione, forse in centri compiacenti che usano un’auto muletto per fare la prova fumi al posto dell’auto vera

  24. Premetto che non sono uno a favore dell’auto elettrica e più volte ho fatto delle critiche.
    Tuttavia essendo laureato in chimica tutto il discorso delle batterie e ioni di Litio e il loro riciclo e/o smaltimento è un settore chi affascina. Sicuramente ora che sono in pensione mi piacerebbe dedicarmi a conoscere questo settore.
    Comunque ripeto, quando si parla di grossi pacchi batterie da centinaia di Kg che contengono sali di metalli pesanti e poi si dice che lo si fa per l’ambiente è una cosa che proprio non digerisco. Per me seguendo questa strada nel futuro andremo incontro a grossi problemi di inquinamento da metalli pesanti e lì saranno veramente cavoli amari.
    Allora se lo si fa per l’ambiente è meglio puntare sull’auto a idrogeno e in particolare sostituire i combustibili fossili con l’idrogeno in auto a motore termico.

    • Scusi MASSIMO, se è laureato in chimica dovrebbe però sapere quali problemi ha l’idrogeno, nella produzione e stoccaggio, e dovrebbe altresì sapere che la combustione dell’idrogeno in motori endotermici produce comunque ossidi di azoto nocivi alla salute (perché la combustione non è mai perfetta e perché l’aria è composta in gran parte di azoto e non soltanto di ossigeno). Inoltre energeticamente parlando produrre idrogeno verde e bruciarlo in un motore a combustione è un disastro rispetto ad un sistema a batterie.
      D’altra parte molti metalli pesanti di cui si preoccupa sono in larga parte utilizzati dall’industria già da tempo e spesso in manufatti meno pregiati dei pacchi batteria delle auto. Personalmente sono molto più preoccupato dalla quantità di oggetti personali elettronici (IoT, ecc.) muniti di batterie che finiscono nei rifiuti indifferenziati anziché essere smaltiti correttamente invece preoccuparmi delle automobili che sono beni registrati e che necessitano di ben precisi atti burocratici per poter essere cancellati dal PRA.

    • Dimenticavo: ciclo di vita di un oggetto elettronico personale 2-5 anni, ciclo di vita di un’auto 10+ anni.

    • Esatto, il problema più grave a mio parere sta nel fatto che si vuole obbligare a convertire l’intero parco macchine europeo con un unica tecnologia senza avere la certezza di quanto questa tecnologia sia effettivamente affidabile e “green” come ce la stanno sdoganando, ma sopratutto senza sviluppare nessuna tecnologia alternativa, per cui se ci saranno problemi saranno davvero cavoli amari.

      • La certezza l’abbiamo: le auto elettriche circolano da dieci anni, abbiamo tutti i dati per valutarle e tutti possono acquistarle già oggi.

      • Beh se per questo sono ben più di dieci anni che cercano di sviluppare un’auto ad idrogeno che non costi una fortuna a.produrla e a rifornirla con milioni e milioni di investimenti senza ottenere niente di meglio rispetto alle auto elettriche. Devo aggiungere altro?

  25. La tecnologia delle batterie sta anche progredendo in modo continuo, le LFP in commercio da meno tempo sembrano garantire molti più cicli di carica/scarica.
    Tra 10 anni una vecchia batteria potrebbe anche essere sostituita con una analoga alla metà del prezzo attuale, oppure con un esborso maggiore con batterie di nuova generazione più leggere e con più autonomia.
    Pongo però anche una riflessione per i produttori e/o per le associazioni dei consumatori: se hanno dati così incoraggianti, forse sarebbe un bene (per le vendite) aumentare la garanzia, per esempio a 200.000km/10anni/25%.

  26. Apro con l’affermazione del sig. Fabio ,” in genere le case automobilistiche garantiscono il pacco batterie per 7/8 anni. Questo vuol dire che anche loro suppongono che difficilmente si arriva oltre i 9 anni.” Quindi stando a questa teoria un’auto termica bisognerebbe sostituire un motore dopo 2 anni perché è garantito 2 anni

    • E’ inutile .. lo puoi far notare, dire, spiegare, dimostrare … niente nemmeno gli sfiora la mente perche nemmeno riescono a sentirlo o a leggerlo 🙂

      • Purtroppo quando le masse vanno in “modalità gregge”, spengono il cervello e diventano cloni del “capobranco di turno”, che si chiami capitano, duce, tenno, grande timoniere, führer, caudillo, conducator, lider maximo, zar etc.

    • La garanzia di 2/4 anni che hanno le autovetture SIA ENDEMICHE CHE ELETTRICHE copre qualsiasi difetto di produzione su qualsiasi componente, ed è un tempo abbastanza decente per far uscire fuori potenziali problemi non dovuti all’uso del veicolo, ma appunto a come è stata prodotta.

      La garanzia della batteria di una vettura elettrica invece è più lunga perché potenzialmente il decadimento non conforme può avvenire più in la e per rassicurare il compratore sulla sua durata.

      Attenzione, in entrambi i casi le due garanzie non coprono danneggiamenti o altre simpatiche forme di problemi, infatti la preoccupazione di molti è che (casi già successi e visti in officina) si debbano spendere dai 4000 ai 15000 euro di pezzi e mano d’opera che non sono coperti a meno di stipulare delle assicurazioni sulle batterie.

      Fare tifoserie non serve a niente, ognuno deve poter decidere cosa comprare in base al proprio budget e capacità di poter eventualmente investire e cambiare auto ogni x anni.

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