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Dopo la Punto e la Focus una ID.3: contento, ma…

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La Volkswagen ID.3 45 kWh di Antonio: costi a confronto con una Opel Mokka diesel.

Dopo la Punto e la Focus alla VW ID.3. Antonio condivide la sua prima esperienza in elettrico, dopo una scelta condivisa con i figli, con cui organizzato  una sorta di car-sharing familiare. È soddisfatto dell’acquisto, ma con un dubbio.

                                 di Antonio Di Pietro

“Da poco sono in pensione e vivo nello stesso stabile (una villetta in provincia di Milano) con i miei due figli, entrambi possessori di auto. Terminata l’attività lavorativa, la mia auto (una Mokka X 1.6 diesel aut. del 2016) rimaneva quasi sempre in box per il suo scarso utilizzo. Entrambi i miei figli avevano l’auto da sostituire (una vecchia Fiat Punto con 18 anni di vita ed una Ford Focus che di anni ne aveva 11).

dopo la puntoDopo la Punto…   “Con l’elettrico l’idea di viaggiare ‘aggratis’…”

Nel contempo lo Stato e la Regione Lombardia hanno presentato il primo incentivo per le auto elettriche (1° Marzo 2021). Nel mio caso sarebbero stati 18.000 €, una occasione da non perdere! Mi iscrivo subito al bando, ma va a ruba, un giorno e si esaurisce subito. Rinuncio quindi all’acquisto aspettando tempi migliori, che arrivano nel giugno 2021. Questa volta va bene, riesco ad ottenere 12.000€ e dopo la classica “ricerca di mercato”, il 18/06/2021 ordino una VW ID3 City con batteria da 45Kw. Diamo dentro la Punto per avere l’incentivo e vendiamo la Focus. Il ragionamento fatto con i figli è: siamo in tre ad avere necessita di utilizzare un’auto (di cui uno, io, sporadicamente). In totale non arriviamo a percorrere 25.000 km in un anno. Avere una terza auto sarebbe una spesa inutile. L’idea è quindi stata: perché non utilizziamo in comune due auto? Manteniamo la Mokka e acquistiamo un’elettrica, visto che a breve installeremo un impianto fotovoltaico sul tetto. Una scelta obbligata. L’idea di viaggiare parte dell’anno “aggratis”, pensando ai pieni di benzina/gasolio da 50/60/70 €, ci eccitava molto!

dopo la puntoDopo la Punto…  “Che regole ci siamo dati per l’auto da usare”

Abbiamo fissato regole di utilizzo molto semplici: chi deve effettuare spostamenti lunghi durante il giorno (entro i 250km) usa l’elettrica. Se devi farne pochi o più di 250, usi la diesel. In casi di concomitanza di utilizzo di tutti e tre, si noleggia un’auto (cosa al momento mai avvenuta). L’aiuto per questa eventualità ci arriva da uno scooter, anche questo utilizzato in comune. Ovviamente se non si deve usare in contemporanea le auto, si usa sempre l’elettrica. Detto ciò, la scelta di una auto cittadina (ma non troppo) ci ha portato a scegliere la ID3 con batteria da 45kWh, più che sufficiente per l’uso che ne volevamo fare. Per i km che stimiamo (15.000/annui), il recupero dell’investimento iniziale (la ID3 con batteria da 58kWh costa 5.000€ in più, la 77kWh 10.000€ in più) non sarebbe mai avvenuto. Non sono un talebano dell’elettrico come neanche del termico. Oltre alle motivazioni ecologiche, di piacere di guida, di prestazioni migliori, l’obbiettivo era di risparmiare. Mantenendo però la certezza di avere un mezzo comodo, della cui gestione preoccuparsi il meno possibile (ricariche a casa e manutenzione bassissima).

dopo la punto“7 mila km, ricaricando quasi sempre a casa”

Avrei potuto passare completamente all’elettrico vendendo anche la Mokka, ma purtroppo al momento non la considero una opzione applicabile. Il problema attuale delle elettriche, oltre al costo iniziale che spero a breve verrà superato, sono le ricariche nelle lunghe trasferte. Non avrò mai due elettriche fino a che in tutte le attuali stazioni di rifornimento autostradali non ci saranno delle colonnine (e almeno “Fast”). Risolto questo problema, chiunque hà la possibilità di caricare a casa sceglierà automaticamente un’elettrica. Per gli altri (penso soprattutto a chi non ha posto auto) sarà più complicato, è inevitabile. Salvo non accettare il sacrificio di andare a cercare la colonnina (libera e funzionante!). Ci arriveremo, ma non so quando! Ad oggi, dopo 5 mesi di utilizzo e 7.000 km, ho sempre ricaricato da casa (prima con il carichino, poi con wall-box da 7kW). Solo una volta mio figlio è andato a Torino (320km andata-ritorno) proprio per provare la ricarica fuori casa (e non senza problemi, confermando i miei dubbi). Se hai tempo, lo puoi fare. Se sei in giro per lavoro e quindi di corsa, diventa molto complicato.

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L’altra auto di famiglia: una Opel Mokka diesel del 2016.

“La ID.3? Scelta azzeccata, ma con un dubbio”

Siamo molto soddisfatti della scelta che abbiamo fatto. Ad oggi quasi nessun problema, salvo i soliti problemi di software (o di gioventù, che una volta hanno bloccato l’auto per 30 minuti). La gestione in comune ha funzionato, i rarissimi casi in cui avevamo la contemporanea necessità di utilizzare l’auto non sono stati un problema. Ci siamo adattati (lo scooter ci ha aiutato). Paragonato al risparmio economico che ci ha dato il NON acquisto e mantenimento di una terza auto, è un piccolissimo sacrificio che si accetta. È comunque un esperimento che durerà tre anni, poiché l’auto la abbiamo presa con la formula che alla fine dei tre anni si dovrà decidere se tenerla o renderla. Vediamo come finirà.

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I costi d’esercizio della Mokka diesel e della VW ID.3 elettrica secondo i costi chilometrici ACI. Tabella compilata da Antonio, il nostro lettore.

“Non tornano i confronti sui costi della ID.3 e della Mokka diesel nelle tabelle ACI”

Ora il dubbio. Come avrete capito, il motivo principale di questa scelta è stato il risparmio economico. Le elettriche non hanno bollo, l’assicurazione, il carburante e la manutenzione costano meno. Salvo i pneumatici, tutte le voci che compongono il costo di un’auto sono inferiori in un’auto elettrica rispetto ad una termica. Casualmente ho due auto quasi identiche per prezzo di acquisto, dimensioni, potenza, perfino i pneumatici sono identici. Quindi cerco conferma di questo sulle Tabelle Aci”e qui mi vengono dei dubbi: la ID3 confrontata con la Mokka costa sì meno, ma non quanto mi aspettassi! Per 10.000 km annui risparmierei il 17%, per 20.000 km annui, solo l’8%. Questi valori non mi tornano, visto che nell’elettrico tutti i costi dovrebbero essere inferiori. Secondo voi sono io che ho interpretato in modo errato i dati inseriti nelle tabelle Aci, mi è sfuggito qualcosa o le tabelle non sono veritiere?“.

SECONDO NOI. L’ACI calcola i costi chilometrici necessari per quantificare i rimborsi a dipendenti o professionisti che utilizzano la propria auto per attività a favore dell’azienda. Con criteri che non combaciano con l’uso che Antonio&figli fanno delle loro macchine. Tanto più che il lettore ricarica quasi solo a casa, con costi ben distanti da quelli indicati dall’ACI. La verità è che l’elettrico è un vestito su misura, che ognuno organizza e quantifica secondo le proprie esigenze. Dopo la Punto e la Focus, la Volkswagen ID.3 è proprio un altro mondo.

 

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19 COMMENTI

  1. Vorrei capire due cose…. il costo di 32k della Mokka 4×2 , che è irrealistico (o cmq al lordo degli sconti), ma soprattutto i 1800e di assicurazione.
    Per un’auto del 2015, una A3 (35k di auto), pago 400e di assicurazione con furto e incendio, carro attrezzi, eventi naturali….
    Poi capisco che uno voglia autoconvincersi di aver fatto un’affarone comprando una ID3 , ma parliamoci chiaro, senza gli incentivi REGALATI da tutti noi (e che pagheremo), molti di questi “giocattoli” non li avrebbe presi nessuno e sarebbe andata avanti con le auto che aveva.

    Ammetto che nel suo caso aver rottamato due termiche vecchiette e inquinanti per prendere una bev possa aver leggermente giovato all’inquinamento, ma nel caso di gente che si va a prender il giocattolone elettrico “limando” optional per star nei limiti dell’incentivo e rottamando magari auto E5 direi che il gioco non vale certo la candela (che poi l’auto rottamata essendo comunque moderna, finirà lo stesso in giro in strada).

    Detto questo, mi auguro che la sua nuova ID3 regga quanto la Punto e la Focus, che probabilmente avrebbero macinato km per altri 10 anni ancora, senza cedere ne dentro ne fuori (e con costi di manutenzione sempre abbordabili), spero che tutti i guasti gravi vengano fuori in periodo di garanzia, perchè a leggere sui vari forum c’è poco da star sereni.

  2. Mi è capitato anche a me di avere lo stesso dubbio sulle tabelle ACI quando chiedevo i rimborsi.
    Ho capito che i costi indicati sono per la maggiorparte una quota fissa per i km percorsi, più una più piccola parte che dipende dal consumo effettivo.
    In altre parole, il rimborso che si ottiene è così esagerato che la parte relativa al consumo diventa meno influente e tutto si livella. Ti rimborsano i km che fai, non tanto quanto hai speso per farli

    • Il centro dove gira tutto: casa singola, impianto fotovoltaico, e ricarica da casa, allora sei a posto con l’elettrico. Magari io ad avere queste possibilità ! Ad esempio: ancora non ho visto un condominio con pannelli fotovoltaici, solo case singole.

      • Nei condomini di nuova costruzione è sostanzialmente d’obbligo, ma nella stragrande maggioranza dei casi è asservito esclusivamente alle zone comuni, luci ascensore cancelli elettrici etc e in caso di riscaldamento condominiale aiuta la pompa di calore.. Tutte cose che mediamente lavorano di più la sera quando effettivamente la gente torna a casa e usa ascensore cancello elettrico etc… Per la legge basta che ci sia dei pannelli che aiutano il consumo per alzare la classe energetica, poi se siano effettivamente sfruttati bene è un altro discorso

  3. Le tabelle ACI non sono religione eh….sono studiate mescolando vari fattori….ricaricando a casa c’era molto risparmio in più…ora …dopo gli aumenti in bolletta non c’è più tutta questa differenza da un auto diesel e soprattutto da una a metano…..il prezzo di acquisto di una elettrica è troppo alto per la maggior parte della gente e la scomodità di viaggiare in elettrico è unica perché devi sempre sempre pianificare …solo uno che non ha nulla da fare ha il tempo di pianificare il percorso…io ho due auto vecchie e le terrò….questo è essere ecologici….non mandare auto ancora buone allo sfascio!!!….fra qualche anno quando sarò costretto al cambio valuterò ma la scelta verso l’elettrico la ritengo un ipotesi davvero remota!!!

    • Accidenti, capisco il problema di usare il cervello per 3 minuti di pianificazione.
      Le app servono per giocare, guardare il meteo, mandare e ricevere messaggi (anche durante il lavoro), impostare un percorso su waze o google maps… ma non sia mai detto che si perda tempo a guardare dove sono le colonnine lungo il percorso e programmare una sosta che lasci un po’ di margine di manovra nell’eventualità di inconvenienti.
      Troppa fatica.

      • Stai rispondendo ad uno che scrive che il metano adesso a 2 euro al kg è conveniente e con quello non devi pianificare niente… Cosa vuoi che capisca?

  4. Come Antonio anche io ho fatto la stessa considerazione, ma purtroppo per esigenze logistiche ho dovuto tenere due termiche, che vengono usate esclusivamente per necessità, ma attualmente tra covid e impossibilità di spostamenti sono ferme da mesi, in pratica è arrivata l’eletrica e le altre non hanno superato i 100km sommati in sei mesi.

  5. Dopo la bellissima lettera di Laura, Antonio giustamente ci fa tornare con i piedi per terra. La sua testimonianza si va ad aggiungere a molte altre arrivate qua sul forum, che rimarcano il fatto di non poter fare a meno al momento di un auto termica. Ed infatti tutte le persone che conosco, felicissimi possessori di EV che mai tornerebbero più indietro, non hanno un parco auto totalmente elettrico ma si tengono il termico per i lunghi viaggi/vacanze.
    Speriamo come auspicato anche da Antonio che la situazione colonnine in autostrada possa migliorare nel arco di un paio d’anni.
    Per concludere, bellissima la scelta di condivisione con i figli, meno auto che girano meglio è per tutti noi. E per quanto riguarda i costi…bè come detto da Vaielettrico, è un vestito su misura, ogni caso è molto soggettivo e di difficile paragone.

      • Hehehe Carlo, ti piace vincere facile…
        Comunque io sono l’eccezione: abbiamo il termico per tutti i giorni (per la mogie) ma i lunghi viaggi da 2 anni a questa parte, li abbiamo fatti in elettrico, e a parte qualche difficoltà abbiamo ricaricato sempre (una volta con una prolunga monofase ad 1 KW).

      • Io solo elettrico, e ho una Leaf 40 kWh e una Peugeot e208. Come al solito dipende dai viaggi che uno fa. Se uno non fa oltre i 3-400 km ….che problemi ci sono anche se non hai Tesla in casi così?

        E anche se dovessi fare un paio di volte al mese Savona Roma…non userei l’auto, così come ho già fatto nel 2005 per un anno nonostante all’epoca ovviamente avevo un diesel.

    • Anche per me funziona all’inverso…. per piccoli spostamenti usiamo anche la macchina di mia moglie a gpl, per i viaggi lunghi sempre e solo l’elettrica, ma anche nel mio caso è una Tesla: anche con i prezzi attuali spendo meno della metà di quello che spendevo con il diesel di prima, ed i viaggi sono molto, molto più rilassanti.

    • Noi abbiamo due elettriche: una Zoe che utilizzano mia moglie e mia figlia, ed una Model 3 LR che utilizzo io per andare al lavoro e per le vacanze della famiglia. In vacanza non facciamo meno di 6.000 km: sono salito sino a Capo Nord e sceso sino al sud Sardegna.
      Chiedimi se tornerei ad una termica!

  6. Mi sa che le tabelle ACI non tengono conto né dei bonus regionali né del fotovoltaico né tantomeno dei vantaggiosissimi tassi di interesse dei finanziamenti…

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